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Autore: JennyPotter99    08/08/2020    1 recensioni
CONTINUO STORIA "CIVIL WAR"
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il martello si sgretolò a Terra ed Hela fu pronta a colpire.
Improvvisamente Loki gridò di aprire il Bifrost, ma non fu una scelta saggia: Mia, Loki, Thor e anche Hela sarebbero stati teletrasportati ad Asgard.
Duranti il viaggio nel ponte arcobaleno, Hela afferrò la gamba di Loki e lo tirò via, spedendolo in chissà quale altro mondo.
Mia tentò di colpire Hela con un pugnale, ma la donna la prese alla gola e la lanciò verso Thor.
I due volarono insieme in un altro regno, volando giù per metri e metri e atTerrando su quello che sembrava una discarica.
Mia si alzò lentamente per prima, dopo qualche minuto e si guardò attorno: vi erano una decina di piccoli portali che portavano oggetti mal ridotti da altri mondi e li accumulavano in quel posto.
-Dove siamo?- domandò, ma nessuno rispose dato che Thor sembrava ancora svenuto. Si mise a guardarlo e gli diede una spintarella col piede. –Sei morto finalmente?-
Thor fece un grugnito di risposta.
-Ah no, sei vivo.-
Il Dio si alzò da Terra e riprese le forze. –Ecco cosa succede a tradire il proprio re.- commentò.
Mia sbuffò. –Non iniziare a fare il moralista.-
-Credevo fossi cambiata.-
-Ehi, te ne sei accorto o no che non ricordo nulla?! E’ impossibile che io sia la stessa di prima!- esclamò l’altra. –A proposito, com’ero prima?-
-Eri buona e aiutavi la gente.- rispose Thor, iniziando a perlustrare il luogo.
Mia fece una linguaccia, quasi disgustata.
-L’amore ti ha resa così.-
-L’amore per Loki?-
-No, per Steve.-
Mia iniziò a fare qualche calcolo tra se e se. –Intendi l’uomo che continuo a sognare? Capelli biondi, denti perfetti.-
-E portamento da narcisista? Si, è lui.- continuò il Dio, guardandosi intorno. –Sai che Loki ti sta dicendo solo menzogne, vero?-
Mia annuì tristemente, come se dovesse ancora ammetterlo a se stessa. –Non mi fido di lui da quando ho scoperto che in realtà non era morto.- rispose e quando guardò meglio Thor, notò che aveva qualcosa di strano sul collo.-Hai qualcosa attaccato al collo.-
Il Dio si toccò, ma non capiva cosa fosse, sapeva solo che anche Mia aveva qualcosa di strano.- Ce l’hai anche tu.-
Improvvisamente, il piccolo aggeggio iniziò a dare potenti scosse elettriche che gli fece perdere i sensi.
 
Mia si ritrovò su un pavimento dorato in una stanza con quattro pareti bianche e le mani legate da delle manette di ferro.
A quel punto apparvero delle immagini sui muri e si sentì anche una voce femminile: Non preoccuparti, sei stato trovato. Sei a casa adesso. Nessuno lascia questo posto. Ma che posto è? La risposta è Sakaar: circondato da portali cosmici, Sakaar vive ai confini del conosciuto e dell’ignoto. E’ il luogo di raduno di tutte le cose non amate, come te. Ma qui a Sakaar tu sei importante. Sei prezioso e quindi sei amato. E nessuno ti ama più del Gran Maestro.
Apparvero le immagini di un uomo di mezza età, vestito di veli colorati e con il viso pitturati.
Egli è l’originale: il primo perduto e il primo trovato. Il creatore di Sakaar e il padre del concorso dei campioni. Mentre tu prima eri nulla, ora sei qualcosa. Sei proprietà del gran maestro. Congratulazioni. Incontrerai il Gran Maestro tra poco.
-Ma stiamo scherzando?- commentò Mia, tra se e se.
Davanti le si aprì una porta e ne uscirono due uomini che la fecero uscire dalla stanza e che la portarono all’interno di un alto palazzo.
Intorno a se viaggiavano navicelle e chiaramente da lontano si poteva vedere un enorme portale, un buco nero.
Saliti di qualche piano, Mia poté rivedere Thor, anch’egli legato.
Davanti a loro si presentò il Gran Maestro con accanto una donna dalla pelle chiaro scura e il sorriso soddisfatto.
-Mi soddisfi sempre predatrice 142. Oggi abbiamo anche una donna.- disse l’uomo.
-E’ un contendente.- disse la donna. –L’altra è solo carne da macello.-
Mia si sentì offesa e la guardò male. – Carne da macello? Se non avessi le mani legate io..- Prima che potesse finire la frase, arrivarono altre leggere scosse che la fecero azzittire.
-Io non sono in vendita!- esclamò Thor.
-Sono curioso di sapere chi sei.- continuò il Maestro.
-Io sono il Dio del tuono!- gridò l’altro, tentando di ribellarsi, ma inutilmente.
-Interessante.- commentò l’uomo. –Io non mi sono presentato bene, seguitemi.-
Mia e Thor vennero portati in un’altra stanza dove sembrava esserci una festa e i due notarono anche Loki sdraiato su un divano, circondato da donne.
-Io sono il Gran Maestro, il primo e l’unico. Ho creato il concorso dei campioni dove le persone partecipano forzatamente e tu, amico mio, potresti farne parte.- spiegò, impegnato a scegliere la musica adatta alla festa.
-Noi non siamo amici e non me ne frega nulla dei tuoi giochini, io me ne torno ad Asgard!-ribatté Thor.
Mia invece, si diresse da Loki che sembrava stesse raccontando le sue avventure.
-… E io sono il re di questo regno, lo governo tutto da solo e non potete sapere quanto sia difficile…- stava dicendo fin che non notò Mia. –…Amore!- esclamò sorridendo. –Non sapevo fossi qui.-
-Vedo che ti stai divertendo.- commentò Mia guardandolo male. –Perché tu non hai le catene? Liberaci!-
-Non posso..-
-Cosa?!-
-Ci ho messo giorni a farmi simpatico il Gran Maestro!-
-Ma che stai dicendo? Siamo qui solo da poche ore.-
-No, io sono qui da due settimane.-
Mia sgranò gli occhi incredula. –Ah! Beh, grazie per esserci venuto a cercare!-
-Cosa bisbigliate?- intervenne il Maestro. –Il tempo scorre diversamente qui…Comunque, voi vi conoscete? Conosci questo..ehm..zio del tuono?-
-Dio del tuono.- lo corressero entrambi contemporaneamente.
-E’ suo fratello.- continuò Mia.
-Adottivo.- aggiunse Loki.
-Se sa combattere vi prometto che chiunque batta il mio campione, sarà libero di andare.-
-Perfetto, ci stiamo!- esclamò la donna.
-Oh no no, le donne non combattono qui..-
-Perché questa politica negativa verso le donne? E allora cosa fanno?- chiese Mia.
-Puliscono i resti dei campioni, ovviamente. Lavoro molto nobile.-
La donna sospirò, scocciata di trovarsi in quel posto. –Va bene, dicci dove dobbiamo andare per rompere il culo a qualcuno!-
   
 
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