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Autore: JennyPotter99    09/08/2020    1 recensioni
CONTINUO STORIA "CIVIL WAR"
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mia e Thor vennero trasferiti all’interno di quello che sembrava un corridoio malconcio dove probabilmente riposavano i concorrenti.
Lì vi erano due di loro: una creatura fatta interamente di sassi e il suo amico, ovvero una larva di colore rosa che al posto delle mani aveva delle taglienti lame.
-Nuovi amici! Ciao, io sono Korg.- si presentò il cumolo di sassi.
-Oh, ma che carino che sei.- gli disse Mia.
-Anche tu sei molto bella.- commentò Korg, mentre un sassolino gli cadde dal bacino. –Ecco, un altro è andato.-
-Come sei finito qui dentro?- domandò Thor, iniziando a camminare lungo il corridoio per cercare una via d’uscita.
-Volevo iniziare una rivoluzione, ma non ho stampato abbastanza opuscoli e quindi sono finito a fare il gladiatore.- rispose l’altro, seguendolo.
Alla fine Thor si ritrovò al punto di partenza, come se in realtà avesse girato in tondo.
-Ah si, questo coso è un cerchio.- continuò il concorrente.
-Perfetto, siamo intrappolati qui.- commentò Mia. –L’unico modo è battere il campione.-
-Qualcuno ha combattuto contro di lui?- chiese il Dio.
-Si, Dug laggiù.- rispose Korg, indicando un uomo seduto lungo il muro che non spicciava parola. –Ah no, quel Dug è morto.-
-Ucciderò il campione e ce ne andremo da qui.- continuò Thor.
-E’ proprio quello che diceva Dug. Tu sei un nuovo Dug!-
In attesa del grande momento, Mia e Thor si sedettero a Terra e quest’ultimo iniziò a pregare per Odino.
-Mi dispiace che sia morto.- disse Mia.- E’ stato un buon padre per me.-
-Lo è stato per tutti.- commentò Loki, comparso dal nulla. –Fa male vero? Quando ti mentono. Quando ti hanno detto una cosa e poi scopri che è tutto falso.-
Mia si alzò arrabbiata. –Ma che faccia tosta! Da quando sono risorta non mi hai detto un briciolo di verità!-
-Quindi lo sai..- mormorò Loki, abbassando leggermente lo sguardo.
-Certo che lo so, ti conosco!-
-L’ho fatto per il tuo bene..-
-Non è vero!-
-Io ti amo!- gridò l’altro.
-Ma questo non è amore!- ribatté l’altra. –Manipolare le persone per averle al tuo fianco non è amare.- continuò, versando una lacrima perché tuttavia teneva a Loki.
-Io credevo che non saresti stata al mio fianco se non fossi diventato re.-
-Io sarei rimasta con te anche se fossi rimasto quello che sei sempre stato. Loki. Re di Asgard o figlio di Laufey, non mi importava.-
La guardò e le posò una mano sulla guancia per asciugarle la lacrima. –Ti prometto che d’ora in poi ti dirò tutta la verità.-
Ma Mia non gli crebbe e si allontano da lui.- Davvero?- Prese un sassolino da Terra e lo lanciò contro, rivelando che in realtà era solo un ologramma. –Sei il Dio dell’inganno…E’ la tua natura.- disse infine, prima di voltargli le spalle e andarsene.
Anche Thor prese un altro sasso e glielo tirò contro, quasi per divertimento.
-Avanti! Credevi veramente che sarei venuto qui sotto? Questo posto è disgustoso!- commentò Loki.
Il fratello non rispose e continuò a lanciargli sassolini.
-Non crederai seriamente di tornare indietro, vero?- domandò l’altro. –Nostra sorella ha distrutto il tuo martello come fosse di vetro. E’ più forte di tutti noi.-
Ma, ancora una volta, nessuna risposta.
-Bene, vorrà dire che dovrò agire da solo. Ho scommesso molto su di te, domani. Non deludermi.-
 
La sera successiva, Thor si sarebbe scontrato con il campione in carica.
Mia venne portata nella stanza apposita del Gran Maestro che dava sull’arena di combattimento: c’erano le solite guardie e un divano in pelle dove sedeva Loki.
La Dea si sedette lontano da lui e nemmeno lo guardò, ma l’ansia aumentava.
Anche la donna che li aveva catturati si presentò sul posto per assistere insieme a due bottiglie di quello che sembrava chiaramente alcool.
Si posò accanto a Mia e nel guardarla, ella notò un tatuaggio familiare sul suo polso. -Sei una Valchiria!- esclamò avvicinandosi, ma lei minacciò di darle una scossa elettrica con il suo piccolo telecomando. –Non riprovarci!- continuò, alzando le mani in segno di resa. -Trovo che sia fantastico che esista un esercito di sole donne! Era ora, diamine!- commentò poi.
-Hai finito?- disse l’altra, scocciata.
-Mi serve il tuo aiuto per uscire di qui.-
La donna sbuffò e si alzò per andarsene.
-Bene, allora sei una traditrice! Le Valchirie hanno promesso di proteggere il trono!-
-Ascoltami bene sottospecie di prostituta dark, qui siamo a Sakaar, non ad Asgard e qui sono una Predatrice, non una Valchiria.- puntualizzò poi. –E poi nessuno va via da questo posto, perciò morirete qui.- disse infine per poi andarsene.
Mia tornò a guardare l’arena e, offesa dalla Valchiria, si cambiò d’abito che con uno schiocco di dita divenne una tuta aderente in pelle.
Fu in quel momento che al centro dell’arena piena di luci si presentò il Gran Maestro sotto forma di ologramma per aprire la serata.
-Benvenuti allo spettacolo degli spettacoli! Questa sera vedremmo come il nuovo contendente cercherà di battere l’ormai campione in carica. Traguardo che nessuno ancora è riuscito a raggiungere. Ma senza alcun indugio, ve lo presento! Signori e signore: lo zio del tuono!-
Thor entrò all’interno del campo con i vestiti di un gladiatore, un martello, uno scudo e con i capelli chiaramente accorciati di molto.
-Ora ci siamo! Sta per arrivare!- continuò il Gran Maestro.- E’ il campione in carica…Una creatura unica..- continuò, mentre la Terra iniziò a tremare. –Il vostro, incredibile..-
Le porte si aprirono e da esse ne uscì una creatura alta almeno quattro metri, capelli neri e pelle verde che ruggì contro Thor.
Al contrario, il Dio sembrava essere felice di vederlo, poiché si trattava di Hulk, un suo caro amico, non che il dottor. Bruce Bunner.
Thor gridò di gioia non appena lo vide. –Ci conosciamo! E’ un collega di lavoro!- urlò verso il Gran Maestro.
-Devo sparire da questo pianeta.- disse Loki, abbastanza impaurito dalla presenza di Hulk.
Ma Mia lo afferrò per il braccio prima che potesse alzarsi. –Lo conoscete?-
-E’ una lunga storia.- rispose l’altro, con un sorriso spaventato.
-Ma dove ti eri cacciato? Credevano tutti che fossi morto.- disse Thor ad Hulk, con tono sollevato. –Sono successe un sacco di cose: ho perso il martello tipo ieri, quindi è una cosa ancora fresca. Loki è vivo, è qui! E’ proprio lì!- continuò, indicandogli il fratellastro.
Loki rimase paralizzato e Mia scoppiò a ridere.
-Bunner, pensavo che non lo avrei mai detto,ma sono contento di vederti!- commentò Thor.
-Niente Bunner, solo Hulk!- disse l’altro per poi corrergli in contro e tentare di attaccarlo.
Il dottore sembrava non riconoscere il Dio e le cose iniziarono a mettersi male.
   
 
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