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Autore: Dragon mother    09/08/2020    2 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Buonasera ragazze.
Per prima cosa vorrei dirvi che la settimana prossima sarò in vacanza, di conseguenza gli aggiornamenti invece di due saranno uno e credo nella giornata di venerdi.
Perdonatemi per queste variazioni, è il periodo così.
Vi lascio al capitolo e vi ringrazio come sempre.
Un bacio.
 
 
 
Bella
 
La vista mi si annebbia, non capisco se per le lacrime o per l’emozione e quando anche le mie gambe iniziano a cedere, se non fosse per Edward mi troverei seduta in mezzo alla neve.
 
Sono loro?
Sono davvero loro?
Sono i miei genitori?
 
Edward mi stringe tra le braccia ed è da quando siamo arrivati che fa di tutto per consolarmi e infondermi coraggio.
Voglio andare da loro, voglio abbracciarli, parlare con loro.
Compio un passo in avanti, approfittando di un momento di distrazione di Edward.
Ma lui mi riprende subito e mi strattona per riportarmi tra le sue braccia.
“Bella, che diavolo credevi di fare? Non puoi buttarti in pasto ai Volturi così perché credi sia giusto, io non te lo posso permettere!” mi osserva con i suoi grandi occhi che ora non sono più color dell’ambra.
I miei invece mi si riempiono di lacrime e ben presto sgorgano senza che possa impedirlo.
“Io.. mi.. mi dispiace.. volevo solo andare da loro..” borbotto dispiaciuta e triste.
“Lo so e ti capisco ma dobbiamo essere cauti, Bella non sappiamo ancora se sono vampiri e che cosa è stato fatto loro” mi dice stringendomi a sé.
 
Le sue parole mi spaventano, potrebbero davvero averli trasformati?
Oppure torturati?
Potrebbe Aro essere arrivato a tanto?
Considerato il mostro che è, tutto è possibile.
 
Mi lascio andare tra le sue braccia, cercando di rilassarmi senza ottenere però grossi benefici.
Sono molto preoccupata e impaurita e niente in questo momento potrebbe aiutarmi a sentirmi meglio.
In fondo sono solo una piccola, fragile umana e per ora l’unico posto che mi si addice è quello che sto occupando adesso.
 
Guardo Carlisle intento a scrutare i membri della guardia che in questa giornata si sono uniti ai Volturi.
Il suo volto è una maschera imperturbabile impassibile tranne nel momento in cui il suo sguardo si posa su due vampiri, posti esattamente a fianco di Caius.
Li scruta e dalla sua espressione sembra quasi preoccupato.
 
Non passa molto tempo che Carlisle compie alcuni passi verso di loro e solo io so quanta voglia ho di seguirlo.
Edward, forse pensando ad una mia nuova possibile fuga, non mi perde d’occhio, come se per riprendermi ci volesse molto.
 
Nel momento in cui Carlisle si ferma al centro della radura, il mio cuore perde un battito: da lì a poco potrebbe accadere di tutto e per noi potrebbe essere la fine.. oppure no.
Sono attimi di trepidazione per tutti, fino a quando Carlisle inizia a parlare.
 
“Aro, amico mio, quanto tempo è passato, ti trovo bene” esordisce lui, rompendo il ghiaccio di quella situazione già critica di per sé.
“Saluti a te, Carlisle, vedo che hai unito un bell’esercito di vampiri tuoi alleati, c’è forse occasione per una battaglia?” domanda lui unendo le mani e portandosele in grembo.
“Non so proprio Aro, dovresti dirlo tu, che hai con te due umani” sposta lo sguardo su di loro, fermi sulle loro gambe con lo sguardo perso, quasi vitreo.
Alla parola umani il mio cuore gioisce, nonostante lo stato pietoso in cui versano, sono felice che siano ancora vivi e che siano ancora loro.
“Ah ti riferisci ai miei amici umani” dice voltandosi ad indicarli.
“Questa doveva essere la sorpresa finale ma non ho resistito e ho deciso di esibirla subito; e poi sai bene quanto io ambisca ad avere Edward ed Alice tra le mie fila ma che tuttavia non posso convincere i tuoi figli a seguirmi con la forza, quindi ho pensato che portando un aiutino, avrei influenzato le loro decisioni”
Un sorriso sadico e perfido si dipinge su quelle labbra sottili, degne di un mostro quale è lui.
 
I miei genitori, utilizzati come merce di scambio per Edward ed Alice.
Aveva ragione Carlisle a ipotizzarlo, la malvagità di Aro non ha confini e ne abbiamo la conferma proprio ora.
 
“Aro, sai benissimo che questo non accadrà mai ma possiamo comunque trovare una soluzione alternativa, non trovi?” gli propone Carlisle, cercando di convincerlo, senza ovviamente riuscirci.
Una risata diabolica e sprezzante irrompe nell’aria, disperdendosi per tutta la radura.
“Non credo proprio che questo possa accadere caro Carlisle, sono ancora io a decidere e a comandare e anche se in un passato molto lontano potevamo considerarci amici, per questo non avrai di certo un sconto.” Gli risponde il vampiro dagli occhi rossi.
“Ti ho sempre sopravvalutato Aro, credevo tu fossi davvero degno di guidare tutti i vampiri del mondo ma da qualche tempo a questa parte mi sono accorto che non è così”
Mi stupisco delle parole di Carlisle, lo sta sfidando ma sono certa che lui sa cosa sta facendo.
Poi continua..
“Ti ho sempre visto come un vampiro retto e giusto, avaro e ambizioso al punto giusto, protettore e giustiziere in egual misura, determinato al bene di tutti noi ma forse da allora sono cambiate molte cose che ti hanno reso il vampiro che sei ora”
L’espressione di Aro è indecifrabile, deve mantenere la calma e nascondersi dietro la maschera di impassibilità che lui stesso si è costruito: niente e nessuno deve intaccare l’immagine di Aro Volturi.
La sua risposta, piccata e per niente indolore arriva subito.
“Sono sempre stato invidioso di te della tua forza e della capacità di crearti una famiglia ed un clan dal niente e senza essere un despota; allo stesso tempo, nonostante te l’abbia permesso, non ho mai superato il tuo abbandono per raggiungere i tuoi obiettivi. Le regole sono uguali per tutti, in egual misura, e se allora non ho fatto niente lasciandoti andare via è perché in fondo ho sempre pensato che avresti fatto ritorno. Ma così non è stato ed ora siamo qui perché hai infranto un’altra delle nostre importanti leggi e in qualche modo devi pagare o comunque
porvi immediatamente rimedio”
Carlisle si aspettava anche questo discorso, certo che Aro prima o poi sarebbe venuto a riscuotere il debito ne suoi confronti, in una maniera o nell’altra.
Un verso gutturale mi colpisce alle spalle: Vladimir e Stefan, unitisi anche loro in questa tanto importante quanto decisiva giornata, esprimono tutto il loro odio verso il vampiro che sta parlando.
Mi volto impaurita e quattro occhi rossi mi fissano duri.
“Non preoccuparti ragazzina, usciremo vincitori da questa giornata, l’unico sangue versato qui e ora sarà il loro, lo giuro” mi dice sicuro Stefan.
Annuisco, incapace di proferire parola e decisa a riportare tutta la mia attenzione sul povero Carlisle, solo in mezzo al niente.
“Immaginavo sarebbe giunto questo momento Aro ed è giusto che sia così: gli errori si pagano, sempre, ed è per questo che prima di parlare ancora di me o dei miei figli, vorrei parlare di quello che è accaduto quel giorno di 7 anni fa su quel ponticello poco lontano da Seattle” non aggiunge altro, in attesa che Aro si degni di dare spiegazioni.
“Tutto si riconduce al fatto che hai infranto la legge ma se vuoi sapere come è successo e cosa è successo a loro” dice indicando i miei genitori
“Beh sarò felice di raccontartelo ma mettiti comodo sarà una storia molto lunga ma interessante”
Carlisle stringe i pugni per la rabbia ma deve contenersi per evitare possibili problemi.
“Puoi tralasciare i dettagli, l’importante è che mi dici la verità” gli dice Carlisle.
“Come preferisci, allora sarò breve ma ti dirò tutto quello che devi sapere”.
 
“Avevo mandato Demetri sulle tracce dei tuoi amici umani già da qualche tempo, da quando avevo scoperto che li avevi informati della nostra esistenza.
Ho pianificato ogni cosa e poi ho utilizzato il potere di Benjamin in mio favore.
Lui e il suo potere capace di influenzare gli elementi della natura, è stato in grado di ricreare lo scenario perfetto per far credere all’incidente.
Poi, alcuni membri della mia guardia hanno portato a Volterra i tuoi amici e da lì me ne sono preso cura io.
Non ho mai avuto intenzione di trasformarli se è questo che ti stai chiedendo, ho pensato mi sarebbero potuti servire di più come merce di scambio e quindi li ho tenuti come alimento e come compagnia. Questo è ciò che ho da dirti.
Perché ho fatto tutto questo? Beh il motivo lo conosci già, non serve ripeterlo”
 
Non posso credere alle mie orecchie, non li trasformati ma sono in uno stato pietoso; li ha tenuti per bere il loro sangue e usarli all’occorrenza come merce di scambio e pensa davvero che saremmo disposti a questo?
Guardo Edward, ripenso alla discussione avuta giorni prima e l’espressione del suo viso mi fa capire che sì, sarebbe disposto a farlo.
“Edward..” pigolo tirando un lembo della sua giacca.
Volta il suo sguardo su di me abbozzando un sorriso.
“Stai tranquilla, andrà tutto bene” cerca di tranquillizzarmi.
Riporto l’attenzione su Carlisle, che stringe i pugni.
“E quali altri poteri hai utilizzato per nasconderti dietro al mostro che sei? Per evitare che facessero domande e scoprissero di voi?” gli domanda determinato Carlisle.
 
“Ho capito cosa sta facendo Carlisle, bravo, ottima idea” borbotta Edward al mio fianco.
Come mi capita spesso non afferro il senso delle sue parole ma quando Aro gli risponde, lascio perdere i miei dubbi e ascolto.
“Chelsea, non è ovvio? Dovresti ricordarti di lui e di quanto è prezioso per me!” conclude Aro con una risatina quasi isterica, indicando uno dei due vampiri al fianco di Caius.
 
“Complimenti Aro per essere caduto a due piedi nella trappola e complimenti a te Carlisle per esserci riuscito così facilmente” sussurra Edward.
Io in tutto questo ho capito solo un nome, Chelsea, e credo di ricordarlo dalla conversazione avuta con Vladimir e Stefan.
Ma è quando Carlisle esordisce con questa domanda che tutto diventa chiaro anche ai miei occhi.
“Certo, Chelsea, ed è grazie a lui che hai legato a te tuo fratello Marcus dopo aver ucciso sua moglie, nonchè tua sorella Didyme”
Carlisle termina il suo discorso ritornando al suo posto, tra di noi.
 
Il silenzio cala sulla radura mentre due paia di occhi rossi si voltano a guardare Aro, seguiti poi da tutti gli altri vampiri della guardia.
   
 
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