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Autore: Dragon mother    10/08/2020    2 recensioni
Il Natale, per Isabella è il periodo più magico dell'anno e questo in particolare, le lascerà un regalo inaspettato. Dal prologo -..per chi, per un motivo o un altro, è costretto a vivere per strada.
Ma si sa che l’amore e la magia che avvolgono questo giorno, possono rendere possibile ogni storia.
E questa è la nostra storia.-
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, James | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao ragazze, vi chiedo immensamente scusa ma ieri sera questo capitolo mi è scappato e non ho fatto l’aggiornamento, per cui rimedio subito.
Vi avviso solo che per questa settimana tutti gli aggiornamenti saranno fatti probabilmente venerdi con un solo capitolo.
Scusate ancora. Un bacio e grazie come sempre.
 



 Bella
 


Alle parole di Alice, Edward volge lo sguardo su di me ed io come una ladra, lo sfuggo per evitarlo e lo sposto sulla mano appoggiata sul tavolo.
E’ una silenziosa domanda la sua ed io da codarda non ho voluto accettarla.
Un delicato tocco, inaspettato mi fa riportare lo sguardo su di lui e all’improvviso le altre persone sedute a questo tavolo scompaiono.
“Ha a che fare con ciò che mi dicevi prima?” mi domanda gentile, sorridendomi.
“Sì” rispondo incatenando gli occhi ai suoi e vergognandomi tremendamente per il mio precedente comportamento.
“Ok” dice solo.
Poi riporta l’attenzione su Alice che lo accoglie con un gran sorriso.
“Prima del tuo arrivo Bella mi ha accennato ad una cosa che avete fatto per me e voglio dirvi che in qualunque modo vada, vi ringrazio già da ora”
Esordisce con quelle parole e già il mio cuore perde un colpo.
Gli ho detto che forse abbiamo trovato chi lo ha messo al mondo e subito dopo lo ha abbandonato ma non gli ho detto che questa persona potrebbe essere molto più vicina di quanto pensa.
Abbiamo fatto tutto alle sue spalle e anche se mi sembra di aver capito che per lui ritrovare i suoi genitori sarebbe una gioia, non posso togliermi di dosso questo senso di colpevolezza.
“Oh non devi ringraziare Edward, per noi è bello poterti aiutare” pigola Alice quasi in adorazione verso di lui.
In risposta Edward le riserva un sorriso ed uno sguardo carico di gratitudine e di affetto.
Più passo del tempo insieme a lui e più mi domando come il destino sia stato così ingiusto nei suoi confronti, come un animo così gentile ed estraneo al rancore possa aver sofferto una delle più dolorose mancanze in una vita.
Lancio uno sguardo ad Alice che proprio ora sta aprendo la bottiglia di vino, facendo un sonoro boom.
C’è un’atmosfera leggera, felice e probabilmente solo io non sto avvertendo questa sensazione.
“Ora ci gustiamo la torta accompagnata da un bel bicchiere di vino e poi parleremo” sentenzia lei decidendo quando e in che modo la serata sarebbe proseguita.
 
La torta nel mio piatto è quasi intatta, in compenso mi sono presa due bicchieri di vino per cercare aiuto almeno in esso.
Alice non nasconde di certo le occhiate che mi lancia e anche se vorrebbe parlare, so che non dirà una parola.
Probabilmente attendo più io il momento fatidico, il momento in cui potremo gioire per aver almeno in parte restituito la vita a questo ragazzo che ora mi sta stringendo una mano tra le sue.
Il mio cuore spera con tutto sé stesso che sia davvero lui il nostro Edward.
 
“Bene Edward, dato che Bella ti ha già accennato a ciò che abbiamo fatto, posso proseguire col dirti che appunto abbiamo fatto delle ricerche, risalendo al luogo in cui sei nato e ricostruendo un po’ la tua vita, anche grazie ai tuoi racconti”
Edward ascolta Alice come rapito dalle sue parole e sicuramente impaziente di saperne di più.
“Mi dispiace dirti però che per ora abbiamo trovato solo notizie su chi potrebbe essere tua madre ma in ogni caso faremo altre ricerche, è sicuro”
“Io vi ringrazio tanto Alice, a te e a Bella sarò sempre grato per quello che avete fatto e fate per me e niente potrà mai ripagarvi abbastanza”
Un singhiozzo che non è mio e neanche di Alice, si libera nell’aria: è Esme.
La situazione inizia a farsi un po’ tesa e quando Alice tira un profondo respiro per poi riprende, capisco che siamo arrivati alla svolta della storia di Edward.
“Abbiamo scoperto che sei nato in un convento di suore fuori città; che sei passato per diverse famiglie affidatarie e che dall’ultima sei scappato tu; ciò che sappiamo in più sono gli aneddoti che tu stesso hai raccontato a Bella ma una cosa scritta nei documenti che solo tu puoi sapere, è un indizio molto importante, la chiave di tutto”
Edward guarda Alice curioso e poi le chiede
“Che cosa vorresti sapere, Alice?” domanda lui, portando tutta la sua attenzione su di lei.
“Ecco.. io.. hai una voglia a forma di cuore sulla scapola destra, Edward?” sputa fuori lei tutto d’un colpo.
Edward resta un attimo stranito dalla domanda, non capendo il motivo della domanda.
Poi però, inizia a slacciare la camicia
“Puoi controllare tu stessa se vuoi” dice facendo scivolare l’indumento giù dalla spalla e scoprendo quel pezzo di pelle che tanto ci interessa, quel pezzo di pelle sul quale svetta una perfetta voglia a forma di cuore.
Alice caccia un urlo di gioia, Esme inizia a piangere mentre io vorrei abbracciarlo e baciarlo per la felicità.
In tutta questa gioia, l’unica nota stonata è Carlisle che resta impassibile davanti a tanto euforismo.
Per un attimo mi perdo a pensare che la sua non è stata proprio una vita piena d’amore anzi, lui sarà sempre l’eterno secondo in amore con Esme.
Intendi questa Alice?“ le chiede lui sorridendo.
“Oh sì Edward, intendo proprio questa” risponde lei agitandosi, incapace di stare ferma per la gioia.
Poi, con un rapido movimento, imita il gesto di Edward e anche lei si scopre la scapola, quella sinistra per mostrargli la sua voglia praticamente identica.
“E’ uguale alla mia” esulta lei sotto lo sguardo stupito di Edward.
Ci mette un pò a collegare il tutto ma quando capisce, in un attimo Alice è stretta nell’abbraccio di Edward.
“Lo sentivo e poi l’ho capito davvero, non è un caso se sono finito in casa vostra ma è destino” borbotta lui ancora abbracciato ad Alice.
Lei singhiozza per la felicità, io cerco di togliere le lacrime da davanti gli occhi per vedere la bellissima scena che si sta svolgendo in questa stanza.
“Edward..” pigola Esme ad un tratto.
I due fratelli sciolgono l’abbraccio ed entrambi spostano l’attenzione sulla loro madre.
Non c’è bisogno di parole, non serve spiegare niente in quel momento fatto solo di abbracci e baci.
Edward si avvicina ed ora prende lei tra le sue braccia e non potrebbe esserci scena più bella di questa.
Non c’è spazio per il rancore, non c’è spazio per il dolore adesso, adesso l’unica cosa che conta è l’essersi ritrovati.
Verrà il tempo del chiarimento, delle domande e del risentimento se ne resterà lo spazio, ma ora l’unica cosa che si sente nell’aria è l’amore.
“Ciao mamma” borbotta Edward titubante.
Esme in risposta scoppia a piangere.
“Oh piccolo mio, ho aspettato una vita per sentirtelo dire e non c’è parola più bella di questa” pigola tra le lacrime.
Mi sento un po’ un’estranea in quel bellissimo quadretto, un po’ come Carlisle che come me sta guardando tutto come fosse uno spettatore seduto a teatro.
Ma è un momento tutto loro e non abbiamo nessun diritto di interferire.
All’abbraccio di loro due si unisce Alice che li circonda, godendosi quei primi attimi insieme.
E’ una scena bellissima ed io non potrei essere più felice di aver contribuito a mia insaputa, a renderla possibile.
Ma ora ho bisogno di prendere un po’ d’aria, quindi senza attirare attenzione mi alzo e vado in camera mia.
Apro la finestra e inspiro l’aria pungente di fine dicembre.
La neve là fuori ricopre tutto, rendendo il paesaggio fiabesco.
Ho sempre amato così tanto questo periodo dell’anno, gioioso e triste allo stesso tempo e quest’anno è tutto ancora più speciale.
 
Sussulto quando due braccia mi avvolgono da dietro e una voce dolce mi parla..
“Perché te ne sei andata via, volevo condividere questo momento anche con te perché anche tu hai contribuirlo a renderlo possibile” mi sussurra posando le sue labbra sulla mia guancia.
“Volevo lasciarvi un po’ da soli e poi avevo bisogno di un po’ d’aria”
Mi volto per guardarlo negli occhi, quelle pozze azzurre delle quali mi sono innamorata la prima volta che vi ho posato sopra lo sguardo.
“Mi dispiace di non averti detto niente Edward ma non eravamo sicure che fosse lei, non volevo darti una delusione, volevo..”
Ferma il flusso delle mie parole con un bacio, un bacio così carico e denso d’amore, forse tutto l’amore che sta sentendo lui ora è concentrato in questo bacio.
Ed io piango, anche se non dovrei ma le mie sono lacrime di felicità e sorrido, sorrido perché tutto sta andando come deve.
“Non dispiacerti per ciò che non devi, prova dispiacere solo se non provi e resti immobile davanti alle situazioni ma questo non accadrà mai, non saresti tu e anche se ti conosco da poco so che sei così” mi dice lui prendendomi il viso tra le mani.
Vorrei che il tempo si fermasse, cristallizzasse lì per sempre, in una bolla colma d’amore, il nostro amore, quello che proviamo l’uno per l’altra.
“Grazie per questo regalo di Natale un po’ in ritardo, è un bellissimo regalo e sommato a te è davvero speciale”
Assimilo le sue parole e mi sento così felice e grata per questo suo amore che non potrei volere di più.
“Domattina comunque andiamo in ospedale per fare alcuni esami, voglio la conferma definitiva e voglio che tu venga con noi.” mi dice guardandomi negli occhi.
Sostengo il suo sguardo e mi ci perdo, come ogni volta ma quando mi parla di nuovo, il mio cuore inizia a battere all’impazzata nel mio petto.
“Potrà sembrare avventato, giungere al momento sbagliato ma io non posso più nascondere ciò che alberga nel mio cuore già da tempo, ciò che gli fa fare gli straordinari, ciò che è scolpito dentro di esso..sei tu Bella e ci sei dal primo giorno, sei entrata in punta di piedi ma da lì non te ne sei più andata e non voglio che questo accada mai. Ti amo Bella e per me sarà così per sempre” mi confessa tutto in un attimo, lasciandomi stordita alle sue parole.
L’unica cosa che posso dirgli ora è la verità: che anche io lo amo da morire e voglio lui per sempre.
“Edward, se può sembrare avventato non m’importa, se arriva al momento sbagliato neanche, ma io so che il mio cuore è con te, batte per te e insieme al tuo e tutto quello che voglio sei tu per il resto dei miei anni. Quindi non hai scampo Edward, sei intrappolato nel mio cuore finchè la morte non ci separerà”
Sorride alle mie parole e mi stringe più forte nell’abbraccio, dove entrambi abbiamo ritrovato la nostra casa, dove entrambi costruiremo il nostro futuro e la nostra vita; poi unisce le nostre labbra ed un sorriso si dipinge sulle mie, un sorriso che per nessun motivo mi vorrò mai togliere di dosso.
   
 
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