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Autore: MonicaX1974    14/08/2020    1 recensioni
Harry è tornato a far parte della vita di Zayn, ha ritrovato un amico, un collega, un fratello. Sta lavorando a un nuovo disco, è impegnato nel sociale, conduce una vita tranquilla, disinvolta, senza problemi di alcun tipo per la testa: fa quello che gli va, quando gli va di farlo.
Nessun impegno, nessun progetto sentimentale, concentrato sul lavoro e sul divertimento, ma non ha fatto i conti con il destino, che gli ha messo sulla strada una delle prove più intense di tutta la sua vita.
Si ritroverà, suo malgrado, a lottare con tutte le sue forze contro sé stesso, contro di lei, e alla fine combatterà per lei, per loro, perché non potrà fare altro che arrendersi.
Entrambi corrono veloci, senza sosta, troppo presi dalla loro carriera, ma qualcosa li costringerà a fermarsi.
A fermarsi e restare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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So you can drag me through hell
Quindi puoi trascinarmi attraverso l'Inferno

If it meant I could hold your hand
Se ciò significa che posso stringere la tua mano

I will follow you 'cause I'm under your spell
Io ti seguirò, perché sono sotto il tuo incantesimo

And you can throw me to the flames
E tu mi puoi gettare nelle fiamme

I will follow you, I will follow you
Ti seguirò, ti seguirò

"Follow you"

Bring me the Horizon

*****

Copriti, che ti si vede il cuore. E te lo fanno a pezzettini.

Copriti, perché la gente ti giudica, giudica tutto ciò che ha dimenticato.

Gli sbagli, i dubbi, i 20 anni. Nessuno li ricorda più.

Copriti, perché l'invidia è capace di uccidere.

I sentimenti, i successi, brucia tutto come un incendio appiccato in una ventosa giornata d'estate.

Copriti, perché la gente che ti vuole più bene finisce sempre per farti più male.

E copri chi ami da te stesso per lo stesso motivo.

Copriti e sfuggi alle regole di un mondo sbagliato.

Corri veloce, come fa il sole al tramonto. Lui sì che ha capito come sfuggire al freddo della notte.

***

Matilde non ricordava dove avesse letto quel brano, ma le era rimasto impresso a tal punto da renderlo suo, da farne il suo stile di vita. Perché era vero che le persone a cui aveva voluto più bene le avevano fatto più male in assoluto: sua madre, il suo ex, e anche Harry. Ed era vero che lei aveva fatto del male alle persone a cui aveva voluto più bene: suo padre, suo fratello, e anche Harry. E non importa se il dolore è stato causato in maniera involontaria: il dolore è dolore.

Coprirsi non era stato abbastanza, non con lui, che aveva divelto quella copertura con estrema facilità e lei si era ritrovata scoperta e impaurita. No. Terrorizzata. Tutte le sue difese erano crollate. Non era servito nascondersi, Harry l'aveva trovata e l'aveva riportata alla luce.

Nessuna protezione, nessuna maschera, solo Matilde e il suo cuore fragile, ma non era mai stata più felice di essere stata scoperta.

Lo guarda ed è così bello, del tutto rilassato, con la pelle scoperta e le macchie d'inchiostro a decorargli il corpo. Il volto sprofondato per metà nel cuscino, i capelli scompigliati, e l'espressione distesa, quasi sorridente.

Ha ancora paura, una paura folle: Harry rappresenta l'ignoto da cui è sempre scappata, da cui si è sempre nascosta, eppure non riesce a essere felice con nessun altro come quando è con lui. Tuttavia, la sua paura scompare in un angolo della sua mente quando Harry allunga una mano verso di lei, tastando il materasso alla ricerca del suo corpo, tenendo gli occhi chiusi. E quando la trova, le sue dita si stringono sulla sua coscia, invitandola ad avvicinarsi.

E lei sorride, mentre si muove tra le lenzuola per scivolare verso di lui. Non è scappata come fa il sole al tramonto: gli è rimasta accanto, nel suo letto. Risvegliarsi dopo una notte trascorsa a sussurrarsi "ti amo" non le ha fatto sentire il freddo che la notte portava sempre con sé.

«Ciao, dottoressa Coser» biascica Harry, con la voce impastata dal sonno.

«Ciao, Styles» risponde la ragazza, lasciandogli un bacio sulla guancia, un piccolo bacio che gli provoca un enorme sorriso.

«Perché mi hai svegliato?» domanda con voce roca, facendo risalire la mano dalla coscia al fianco, per poi avvicinarla a sé ancora di più.

«Non sono stata io. È stata la sveglia». Sveglia che lei ha impostato sul telefono di Harry, perché oggi deve necessariamente tornare al lavoro.

«Fanculo la sveglia» borbotta, girandosi su un fianco per poterla guardare.

Ed è uno spettacolo per lui, perché guardare quel sorriso dopo settimane lo rende l'uomo più felice del pianeta: i suoi lunghi capelli rossi sconvolti, il viso stanco, ma sereno, gli occhi blu che sorridono, e la sua pelle chiara ricoperta da lentiggini. Ed è tutta sua, completamente e totalmente sua.

«È questa la vita della dottoressa Coser, impara ad abituarti» lo rimprovera scherzando, ma lui non legge il rimprovero in quella parole, perché riesce a vederci solo una promessa per il futuro.

«Non puoi prenderti un giorno? Solo per oggi» domanda speranzoso.

«Non posso, Harry. Oggi devo assistere il dottor Perry in sala operatoria» gli racconta una mezza verità, perché è vero che ha un intervento chirurgico a cui assistere, ma non vuole rivelargli che si è appena assentata dal lavoro a causa del suo stato d'animo a pezzi. Non vuole rovinare un momento tanto bello, dopo averlo aspettato così tanto. «Ho una divisa pulita in ospedale, ma stasera devo passare a casa di Spencer e Cassie per recuperare la mia roba. Ti va di accompagnarmi?»

Lui sorride furbo. «Possiamo fare di meglio: ti accompagno al lavoro, passo io da Spencer a prendere la tua roba, e stasera torno a prenderti in ospedale. Poi mi inviterai a cena a casa tua per ringraziarmi».

Matilde sorride scuotendo la testa, si abbassa su di lui e lo bacia sulle labbra.

«Hai paura che scappi?» gli domanda divertita, portando una mano sul suo viso.

«Qualcosa del genere» ribatte ironico.

«Beh, potrei pensare la stessa cosa di te, sai?» Si stringe di più a lui, incrociando le gambe con le sue.

Harry avvolge la sua vita con un braccio, l'attira a sé, il suo viso sprofonda sul seno di lei e Matilde fa scorrere le dita tra i capelli di lui.

«Già, forse dovremmo fermarci» mormora sulla pelle della rossa. «Fermarci e restare» continua in un sussurro, come se le avesse appena rivelato un segreto a cui tiene moltissimo.

La mente di Matilde corre veloce, passando in rassegna ogni istante che hanno trascorso insieme, da quelli più intensi a quelli più tristi, da quelli più spensierati a quelli più introspettivi. Se dovesse contare le volte in cui è scappata dal loro rapporto, perderebbe presto il conto; non è mai rimasta, perché quando l'ha fatto il suo cuore si è spezzato.

Solo che lui è Harry, non può farle del male.

«Dove vuoi restare?» gli chiede con un filo di voce.

Harry sposta lentamente una mano, la fa scorrere lenta sul corpo nudo di Matilde e la fa risalire con la stessa lentezza, fino a raggiungere il centro del petto, dove appoggia delicato il palmo della mano.

«Qui... è qui che voglio restare».

«Harry...» mormora senza fiato.

Il cantante solleva il viso, non sposta la mano, le sorride e glielo ripete.

«Ti amo, Matilde. Non c'è altro posto in cui vorrei restare».

E lei li sente venire a galla tutti i sensi di colpa che ha nei suoi confronti. Sente come le stringono il cuore che lui sta proteggendo con la sua mano. Sente come le serrano la gola, incapace di dirgli che lo ama anche lei in un modo così intenso che ne è terrorizzata. Così, resta in silenzio, solo che certe cose non dette pesano come macigni.

«Harry... io...»

«Ti va se ne parliamo stasera a cena? Risponderò a tutte le tue domande. Ti racconterò ogni dettaglio, ogni giorno che ho trascorso lontano da te. E ti spiegherò la storia di Charlotte. Non hai niente da temere, Mati. Io ti amo. Lo sapevo da tempo, ma ne ho avuto la certezza durante la gita al lago. Non lo so cos'è cambiato quel giorno, so solo che quando ti guardavo sentivo che tutto era al posto giusto e allora l'ho capito».

«Cosa?» domanda Matilde, rapita dal suo breve discorso e dall'intensità con cui ha parlato.

«Qual era il posto giusto per fermarmi».

Harry le toglie il fiato, lo fa sempre, lo ha sempre fatto, anche quando lui non sapeva dell'esistenza della rossa. E quando la guarda in quel modo, tenendola stretta a sé, Matilde sa che anche lei ha trovato il posto giusto per fermarsi.

«Stai cercando di non farmi andare al lavoro?»

«Se funziona continuo» replica lui con un sorriso.

«Harry, tu sai quanto io tenga al mio lavoro, ma giuro che mi stai tentando» confessa sincera, perché ha troppa fame di lui, delle sue parole e dei suoi sentimenti.

Il cantante sorride e si sistema più comodo, poi riprende a parlare.

«Okay, mi concentro...»

«Falla finita. Non posso perdere un altro giorno» si lascia sfuggire ridendo.

«Un altro giorno? Hai perso un giorno di lavoro?» domanda sorpreso.

«Non... ne parliamo stasera» taglia corto la rossa.

«È a causa mia, vero?» il tono colpevole di Harry non le piace.

Anche lei si sistema più comoda, spostandosi su di lui per mettersi a cavalcioni sulle sue gambe. Gli circonda il viso con le mani e gli permette di leggerle negli occhi tutto quello che prova.

«Non ci siamo fatti sempre del bene, ma è passato. Stasera avremo la possibilità di parlare con calma, adesso non pensarci. Ieri sera te l'ho detto da arrabbiata, ma lo pensavo davvero: sei l'unico che ho mai voluto, l'unico che ho mai desiderato in questo modo così travolgente. Io ti amo, Harry. Ti amo come mai ho amato in vita mia».

Il tempo di terminare la frase, che Matilde si trova stretta in un abbraccio così avvolgente da sentirsi al sicuro dal resto del mondo.

Il cantante ha di nuovo il viso sprofondato sul corpo di lei, che lo stringe a sé come se non volesse lasciarlo andare mai più, ma poi la sveglia suona ancora. I due si allontanano per guardarsi negli occhi, si sorridono e Matilde riprende ad accarezzargli le guance leggermente ispide dalla ricrescita della barba.

«Devo davvero andare al lavoro, ma non vedo l'ora che torni a prendermi».

Harry sorride, con le mani fa forza sulla base della schiena della rossa, facendo sì che i loro corpi entrino in contatto.

«Penserai a me, oggi?» domanda malizioso.

«Harry, devo lavorare. Se penserò a te sarò continuamente distratta» replica la rossa allo stesso modo.

«Quindi è fuori discussione che possa mandarti messaggi hot?» la prende in giro, facendola ridere.

«Ti ricordo che il mio telefono è ancora a casa di Spencer. E smettila di mettermi in testa strane idee: ho bisogno di restare concentrata, devo fare bella figura con Perry».

«Ti avviso, Coser: sto iniziando a essere geloso del tuo capo» scherza, ma lei non ride, perché ha appena avuto un flash di un momento che vorrebbe solo cancellare.

«Adesso dobbiamo andare. Non voglio arrivare in ritardo».

«Agli ordini, dottoressa. Dimmi solo che abbiamo tempo per un caffè».

Lei ridacchia per la sua espressione da cucciolo smarrito. «Sembri quasi puccioso come Niall» lo prende in giro.

«Ehi, io so essere molto più puccioso di Niall, qualsiasi cosa voglia dire» si finge offeso, solo per ottenere un bacio da Matilde, che arriva subito.

«Non sarai mai puccioso come Niall, ma è anche per questo che ti amo».

Harry sorride compiaciuto.

«Okay, allora non mi interessa più essere puccioso. Tra l'altro sembra il nome di una malattia che provoca prurito» scherza, beccandosi un piccolo schiaffo sulla spalla dalla rossa, ma subito dopo lui fa forza e la solleva. Matilde finisce sotto di lui che la fa urlare per la sorpresa. «Non importa se non potrai leggere i miei messaggi, credo che ti scriverò lo stesso. Ho bisogno di ispirazione».

Matilde sorride, si sente la persona più felice del mondo, con il cuore che prende il volo e le farfalle nello stomaco. Perché quello che gli legge negli occhi è molto più di quanto ha mai immaginato in tutta la vita. Gli occhi verdi di Harry sono così profondi e limpidi che riesce a vedere con chiarezza tutto ciò che prova per lei, arrivando fino al suo cuore, alla sua anima, dove le ha concesso di entrare senza riserve.

«Va bene e io non vedrò l'ora di riavere il telefono per scoprire cosa mi hai scritto». Matilde allunga le braccia, incrocia le mani sulla sua nuca e lo tira a sé. «E non vedrò l'ora che finisca il turno» continua.

«Vado da Spencer a prendere le tue chiavi e resterò nel tuo appartamento. Ti farò trovare le cena pronta».

«Tu vuoi viziarmi, Styles».

«Molto più di quanto immagini».

«E io ti amo molto più di quanto immagini».

Un bacio, un altro, e un altro ancora, fino a che la sveglia suona di nuovo, ricordando loro che hanno procrastinato anche troppo ed è ora di andare. Matilde si dà giusto una rinfrescata, poi osserva gli indumenti che indossava la sera prima.

«Dovrai imparare a lasciare qui qualcosa di tuo» le fa notare Harry, osservando la sua espressione pensierosa. «Per oggi metti qualcosa di mio, se non vuoi rimettere quella camicia».

«I tuoi abiti urlano "sono di proprietà di Harry Styles"».

Il cantante conosce bene il pensiero di Matilde sulla notorietà e sul fatto che non voglia pubblicità: non farebbe bene al suo lavoro e lui comprende il suo punto di vista.

Harry afferra una t-shirt bianca in tinta unita e gliela mostra. «Questa urla "sono un'anonima maglietta che chiunque può avere nell'armadio". Può andare bene?» la prende in giro e lei ride.

«È tua, non può essere anonima nemmeno se lo volessi» gli fa notare, rubandola alle sue mani per indossarla. «Hai ragione: devo portarmi un cambio».

«Più di uno, Coser. Non voglio doverti riportare a casa perché non vuoi indossare magliette che urlano il mio nome».

«Falla finita».

Scherzano e ridono spensierati, avvicendandosi nel bagno e preparando il caffè come se fosse la quotidianità, come se l'avessero sempre fatto. Harry l'accompagna in tempo al lavoro, avvisa Spencer che sta passando per recuperare le cose di Matilde, poi si rinchiude nell'appartamento della rossa. Blocco da scrittura in mano, sdraiato sul suo divano, dove hanno fatto l'amore la prima volta. Penna tra le dita e le parole che escono da sole, senza che lui debba sforzarsi.

Put a price on emotion
dai un prezzo alle emozioni

I'm looking for something to buy
sto cercando qualcosa da comprare

You've got my devotion
hai la mia dedizione

You've got my devotionhai la mia dedizione

*****

*****

SPAZIO CACTUS

Buonsalve belle persone!

Siamo tutta gioia e amore. Al risveglio dopo la dichiarazione nessuno è fuggito, anzi, sembra stiano facendo progetti a breve termine, come lasciare un cambio a casa dell'altro. Questo dà per scontato che le volte che resteranno a dormire l'uno a casa dell'altro potrebbero diventare frequenti. 

Come ho già anticipato sul mio profilo, questa è solo la prima parte del capitolo. Io ero troppo impaziente di farvelo leggere e voi troppo impazienti di leggerlo. "Oggi" ha vinto il sondaggio all'unanimità ed eccoci qui a pubblicare il loro risveglio.

La seconda parte sarà incentrata sulla cena a casa di Matilde. Che succederà? Saranno ancora così dolci e mielosi? (vi mancavano le mie domande piene di ANZIAH, eh?)

I nostri beniamini si godono il loro primo risveglio insieme... Sanno che non possono più fare a meno l'uno dell'altra... Entrambi devono all'altro alcune spiegazioni... Ma hanno tutta l'intenzione di viversi... E nel frattempo si godono la loro felicità.... Che dire... Beh io non direi nulla... Il capitolo è MERAVIGLIOSO così (grazie sempre socia Maga❤️)... Vi aspettiamo al prossimo aggiornamento... Grazie sempre di esserci ❤️

Eeeee niente, arriverà presto anche la seconda parte. Intanto grazie sempre per essere qui. Ci leggiamo al prossimo aggiornamento. Buona lettura 😍

 

   
 
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