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Autore: JennyPotter99    17/08/2020    1 recensioni
CONTINUO STORIA "CIVIL WAR"
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Si fece sera, ma ne Thor ne Mia riuscirono a dormire.
Thor tentava di togliersi ciò che aveva sul collo, ma fu inutile.
-Thor triste.- commentò Hulk.
-Non sono triste, sono incazzato!- esclamò Thor.
-Thor mammoletta!- continuò l’altro, spingendolo.
-Ho perso mio padre, ho perso il martello!- gridò il Dio, lanciandogli contro la prima cosa che trovò. –E tu ti stai comportando da pessimo amico! Sai una cosa? La Terra ti odia!-
Anche Hulk stava per lanciargli una delle sue armi, ma Mia si mise fra i due. –Adesso basta!- disse, per poi incrociare gli occhi di Hulk e trovarci qualcosa di già visto. –Noi due ci siamo già incontrati da qualche parte?- domandò.
-Vi conoscete.-
Hulk fece un grugnito e andò a sedersi in un angolino, offeso.
Mia fece cenno a Thor di avvicinarsi e chiedergli scusa.
-Mi dispiace di aver detto quelle cose.- gli disse, sedendosi accanto a lui.
-Tutto ok. Hulk sempre arrabbiato!-
-Ti capisco, siamo uguali noi due. Siamo due teste calde.-
-Si, uguali: Hulk come fuoco e Thor come acqua.-
-Io direi tutti e due come il fuoco.- commentò Thor.
-Ma Hulk come fuoco violento, Thor come cenere fumante.-
A quel punto a Thor venne un’idea. –Hulk, devi fare una cosa per me.-
 
Il mattino seguente, Hulk chiamò la Predatrice nella sua stanza e non appena vide Thor, si fece una risata. –Salve vostra maestà.-
-Dobbiamo parlare.- le disse Thor.
-No, tu vuoi parlare.-
-Per favore resta! Se non ci aiuti il mio mondo sarà distrutto.- intervenne Mia.
La donna prese una bottiglia di vino da uno scaffale. –Va bene, vi concedo il tempo che mi ci vuole per finire questa.-
-Asgard è in pericolo, il popolo sta morendo…So che sei una Valchiria, mi serve il tuo aiuto..- spiegò Thor, ma in manche non si dica la bottiglia fu vuota.-Wow.-
-Finito, addio.- disse l’altra, voltandogli le spalle.
-Odino è morto.- continuò il Dio e questo fece fermare la donna. –Hela, la dea della morte ha invaso Asgard.-
-Se Hela è ad Asgard, la città è già perduta.-
-Io riuscirò a fermarla.-
-Da solo?-
-No, mettendo insieme una squadra: siamo io, te, Mia e il bestione.- rispose Thor.
-No, niente squadra, solo Hulk!- esclamò Hulk.
-Beh allora siamo io,te e Mia.-
-Facciamo solo tu e Mia.- continuò la Predatrice, dirigendosi verso l’uscita.
-Le Valchirie hanno promesso di proteggere Asgard!-
-Ci abbiamo provato! Odino ci mandò contro Hela a quei tempi: io sono l’unica sopravvissuta.- spiegò lei. –Lasciate perdere, io l’ho fatto.-
Mia le si avvicinò e le diede una spinta.-Sei solo una codarda!-
-Non mi importa.- replicò l’altra.
-Bene.-
-Bene.- continuò Mia. –Grazie.-
-Grazie per cosa?-
Durante il contatto fisico Mia aveva rubato il telecomando che gli mandava scosse elettriche.
Lo gettò a Terra e lo distrusse, così da liberarsi del marchingegno che entrambi avevano sul collo.
-Resta pure qui a nasconderti.- continuò Thor, afferrando una palla. –Io andrò in contro ai miei problemi.- le disse, per poi lanciarla contro il grande vetro, sperando si rompesse, ma la palla gli rimbalzò sul viso. Cadde a terra, ma si riprese velocemente. –Perché è questo che fanno gli eroi.-
Infine, si lanciò giù dalla finestra, deciso a dirigersi verso il Queen-jet.
-Perdonalo, ama le uscite ad effetto.- commentò Mia, prima di seguirlo.
Si lanciò nel vuoto e creò uno strato di neve su cui atterrare.
Thor, invece, si aggrappò ai palazzi e si fece strada tra i detriti di vecchie navicelle, trovando poi il jet.
Entrambi vi entrarono, ma non avevano idea di come farlo partire.
Improvvisamente il portellone si aprì e vi entrò Hulk, che con la sua grande altezza, iniziò a rompere tutto.- Amici, restare!- continuava a ripetere.
Thor cercò di premere qualsiasi pulsante e attivò un video messaggio da parte di Natasha.
Mia non sapeva chi fosse quella donna, ma aveva capito che riusciva a calmare Hulk.
Il bestione batté da una parete all’altra, tentando di reprimere il suo lato umano.
Ci fu caos per qualche minuto, poi Hulk divenne di nuovo Bunner.
Mia gli si avvicinò con calma e pensò che aveva già visto quell’uomo, ma non si ricordava il quando e il dove.
-Mia.- disse Bruce.
-Ci conosciamo?-
-Certo!- esclamò l’altro, col fiatone. –Che cosa ti è successo?-
-Sono morta e resuscitata, ma senza memoria.- rispose lei.
Bruce fu confuso, ma felice di rivedere anche Thor.-Thor! Come stai? Cos’è successo a Sokovia?-
-E’ stato due anni fa, Bunner.-
Bruce ci pensò su e alla fine realizzò. -Sono stato Hulk per due anni.-
Si alzò da terra e cercò di attivare la navicella tramite l’accesso con impronta della mano.
Il computer riconobbe la sua impronta e si accese: fece vedere delle immagini di come Hulk era atterrato a Sakaar.
-Ma dove siamo?- domandò poi. Sembrava che non ricordasse nulla di quello che era successo mentre era stato Hulk.
In quel momento apparse un video messaggio del Gran Maestro che chiedeva alle autorità di cercare il suo campione.
-Quello chi è?-
-Diciamo che gestisce il posto.- rispose Thor. –Per un po’ hai vissuto a casa sua. Sono successe tante cose: io e te abbiamo combattuto.-
-Davvero? Ho vinto io?-
-No, ho vinto io, facile.-
-Ne dubito..- commentò l’altro.
-E’ la verità.-
-…Sono certo che quel seduttivo zio del tuono ne sia la causa!- continuò il messaggio del Gran Maestro.
-Dobbiamo andare!- intervenne Mia.
-Sto avendo un attacco di panico.- esclamò Bruce, col respiro affannato.
   
 
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