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Autore: LaFigliaDiPosy13    17/08/2020    1 recensioni
Cosa accadrebbe se...
Una ragazza,
Un'amica,
Una sorella,
Una figlia...
Tornasse a Parigi dopo anni, con l'obiettivo di riunificare la sua famiglia.
Riuscirà, a mantenere tutte le promesse fatte in precedenza?
A curare quella frattura della sua famiglia?
A risanare quel vuoto lasciato da una persona importante?
A proteggere le persone a lei care?
Oppure la storia si ripeterà ancora?
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Solo dopo diversi abbracci e chiacchiere Tom e Sabine lasciarono tornare le due adolescenti in camera della loro figlia, per lasciarle sistemare le valigie della ragazza che era appena arrivata.

La maggiore aveva potuto notare, che nella camera color rosa confetto, le pareti erano piene di foto della corvina insieme a quelli che Madeleine dedusse fossero i suoi amici, solo, non s'aspettava di trovare in quelle foto anche il volto di Adrien,《Allora...》《Se inizi così, mi metti paura.》 la bloccò subito Marinette sapendo che solitamente quella parola era collegata a qualche malsana idea della ragazza che ora si trovava davanti a lei, 《No no tranquilla. Volevo chiederti se quello nelle foto è veramente Adrien Agreste e chi sono gli altri.》 nell'istante in cui disse quella frase la ragazza dai capelli biondi si sentì immensamente stupida, era ovvio che fosse lui però la domanda, nella sua mente, sembrava migliore. Mentre pensava ciò si era seduta sulla chaise longue e con difronte la corvina che le stava per rispondere, voleva sapere, ma il fato aveva deciso diversamente infatti in quel momento entrò Sabine che lasciò le lenzuola e poi, dopo la rassicurazione delle due ragazze che le avrebbero sistemate loro sulla chaise longue, dove, teoricamente avrebbe dovuto dormire la maggiore, scese al piano inferiore.

La ragazza rivolse il suo sguardo verde-azzurro verso la sua amica dagli occhi azzurri, in attesa della risposta alla domanda che le aveva fatto precedentemente, ma nel momento in cui la corvina stava per risponderle, per la stanza si diffuse la colonna sonora di "The Avengers", 《È il mio telefono... scusa devo proprio rispondere》 l'avviso con un leggero sbuffo, 《Posso andare un attimo in terrazza?》《Certo, fai pure.》 dopo aver ringraziato l'amica, Madeleine salì nel balcone per rispondere.

Intanto, in camera, Marinette aveva iniziato a preparare il letto per la sua amica, 《Sei sicura che sia una buona idea? Quella ragazza, secondo me, sta nascondendo qualcosa... non mi convince molto.》 la voce della sua piccola kwami le arrivò dolcemente alle sue orecchie però, Marinette non era d'accordo con il suo pensiero, 《Tikki tranquilla, la conosco da sempre praticamente, è fantastica e sono sicura che se sta nascondendo qualcosa lo fa per una buona causa, poi anche io le sto nascondendo un po' di cose》le disse facendo l'occhiolino 《In più se hai paura che ti noti, non devi, ti potresti nascondere e, lo so che avresti meno libertà, ma è solo per una settimana ti prego, accetta la cosa, è da tanto che non ci vediamo.》 lo sguardo della sua portatrice si era rabbuiato e ciò la kwami non poteva sopportarlo, 《Non sto dicendo che non approvo ciò è solo che... perché è così misteriosa? infondo lo hai detto anche te che non sai il suo cognome e poi ha qualcosa... come un aura e non ho capito bene se è negativa o positiva... non so se mi sono spiegata.》《Lo so che non conosco tutto di lei, ma so anche che, soprattutto nell'ultimo periodo, non ha avuto un buon rapporto con la sua famiglia, ad eccezion fatta per suo fratello, ma per il resto mi ha sempre raccontato tutto, vedrai conoscendola un po' cambierai idea sul suo conto.》 con queste parole Marinette cercò di rassicurare la sua millenaria amica, anche se non sembrava esserci riuscita appieno, 《Ok proverò a conoscerla meglio però... le puoi chiedere di suonare qualcosa?》《Certo, non mi direbbe mai di no.》 le disse la portatrice tutta contenta, per poi buttarsi subito dopo sul letto appena finito di sistemare.

Intanto non molto distante da dove si trovavano le due ragazze, in una imponente villa, un ragazzo stava osservando fuori dalla finestra di camera sua, nel mentre che era al telefono con una ragazza, 《Domani ho un servizio fotografico, potresti venire dopo, non finisce molto tardi e poi potremmo stare tutto il pomeriggio insieme.》《Ma avrai sicuramente altri impegni e tuo padre non te li lascerebbe mai spostare, se non è cambiato.》le rispose la voce della ragazza dall'altra parte del telefono 《Papà forse no, ma Nathalie sì, visto che ho solo lezione di cinese poi, sicuramente però, mi chiederà il perché... mi dici una scusa? Io non le so dire, almeno non come te》rispose con un tono rassegnato 《A lei puoi dire la verità, basta che le fai promettere che non lo dica...》《Ok ma come? Sai che è la sua assistente e che gli riferisce... tutto》 dopo qualche secondo di silenzio dall'altro capo del telefono la ragazza disse《Dille semplicemente, che sai che sta nascondendo dei segreti del suo capo, e poi chiedile che per una volta possa mantenere un tuo segreto, tanto poi comunque un giorno di questi vengo alla villa.》 Adrien era rimasto paralizzato... non andava mai a finire bene quando loro due s'incontravano, 《Ciò significa che incontrerai papà? l'ultima volta sembrava che fosse passato un uragano dentro il suo studio... Ho una domanda, perché?》《Diciamo che c'è un fine maggiore, comunque ora devo andare ci vediamo domani. Ti voglio bene》《Anche io te ne voglio. A domani.》

Il ragazzo appoggiò il telefono sulla scrivania e si diresse verso il letto con il sorriso 《Chi era? Nessuno ti ha mai fatto questo effetto... devo mettere in dubbio i sentimenti per il tuo più grande amore? Anche perché sembrava che ti stessi mettendo d'accordo per un appuntamento》《No, non pensare a cose che non possono succedere... e poi per chi intendi come mio "più grande amore"?》 La voce del suo kwami gli arrivò leggermente distorta, per il semplice fatto che Plagg aveva iniziato a mangiare il suo adorato formaggio, 《Per il tuo amore hai una delle due tue migliori amiche. Comunque perché non può succedere? Da quello che ho sentito ci tieni a lei? O è un lui e tu mi stai nascondendo qualcosa?》 con lui, Adrien, sapeva che non c'era bisogno di irritarsi, specialmente per quel commento fatto solo per divertimento《È una lei... e non è possibile per il semplice fatto che è mia sorella》《Ahn... ok》 ci fu un attimo di silenzio dove Adrien guardava il proprio kwami, seduto sul letto, non pensava che avrebbe avuto quella reazione e, per una volta, aveva avuto ragione, di fatti 《ASPETTA. COSA?!?》anche se quella come reazione gli sembrava esagerata, ma decise di non dargli peso, 《È una lunga storia...》《Racconta, ho tempo.》 così Adrien, sentendo che il tono non ammetteva repliche, iniziò a raccontare a Plagg di sua sorella.

A casa Dupain-Cheng Madeleine finito di parlare con suo fratello, ricevette un'altra chiamata, che però durò poco, ma che le diede già degli impegni.

Quando tornò nella stanza notò che Marinette aveva preparato la chaise longue, dove a volte dormiva quando si fermava la, e che lei si era già messa il pigiama. 《Grazie, non dovevi l'avrei fatto io il mio letto. Che abiti stai disegnando?》 le chiese dopo aver notato che aveva il suo blocco in mano.《Sì, così poi saremmo finite come l'ultima volta. Come hai capito che stavo disegnando un abito?》《Ti conosco, so come sei fatta. Allora? Posso vederli? E poi... tornando alla domanda che ti ho posto prima? Cosa mi dici?》《Ti rispondo e ti farò vedere gli abiti solo se tu mi suoni qualcosa!》《Certamente! Preferenze? No? Okay, scelgo io.》 così dicendo, senza neanche dare la possibilità alla sua amica di replicare, aprì la custodia del suo violino e si preparò per suonare, in quel istante Marinette notò nella mano destra dell'amica c'era un braccialetto particolare, con una piccola catenina al polso e due piccoli anelli, sull'indice e annullare, che attraverso altre catenine più fine si agganciavano ad un piccolo ciondolo, color bianco con qualche venatura dorata poggiato sul dorso della mano e collegato a sua volta al polso. Quel braccialetto aveva suscitato la sua curiosità, 《E quello dove lo hai trovato?》《In Italia, ti piace?》《È veramente molto bello》. La bionda aveva iniziato a suonare il suo violino, e nell'aria si era propagata una dolce melodia che a poco a poco prese sempre più ritmo, diventando sempre un po' più movimentata. Marinette si sentì strappare via dalla realtà, concentrata nella canzone non si accorse di aver chiuso gli occhi, mentre la sua amica in piedi si muoveva un po'. Quando quella melodia terminò, la corvina riapri gli occhi 《Wow, cioè... wow. Sei fantastica!》《Non è vero non riesco a trovare un testo che ci stia bene...》《Magari ti serve una buona idea e qualcuno con cui svilupparla...》《Già forse... beh le persone con cui creare il testo ce le avrei già in mente, l'idea... vabbè ci penserò. Ora tocca a te!》《Ok, in fondo abbiamo fatto un patto》 e così dicendo aprì il suo blocco mostrando i suoi bozzetti. 《Sarai una fantastica stilista!》 fu il commento della ragazza che stava ancora osservando i disegni 《Davvero?》《Certo e fidati, so di cosa sto parlando. Tornando a prima, le foto?》la corvina ebbe un attimo di smarrimento ma poi capendo a cosa si riferiva le sue guance si tinsero leggermente.

Così inizio a raccontare dei suoi amici, del primo giorno di quel nuovo anno scolastico, dove aveva incontrato Alya, la quale l'aveva presa subito in amicizia e da allora il loro rapporto era rimasto pressoché immutato, poi parlò di Nino, il ragazzo della sua migliore amica, che conosceva da prima ma con cui aveva legato solo poi diventando infine ottimi amici. Per ultimo raccontò di Adrien e nel modo in cui lo aveva conosciuto, grazie alla gomma da masticare, di come i primi mesi non riusciva a parlagli decentemente e infine come avevano legato ed ora fossero migliori amici.

Il commento che le arrivò, Marinette non se lo aspettava proprio o più precisamente non così presto, 《E...?》《"E..." cosa?》《"E..." c'è dell'altro non è vero? Non mentirmi》《E va bene... sì, c'è dell'altro contenta?... Dalla tua espressione deduco che vuoi saperne di più.》《Giusto, perciò? Vai avanti oppure ti devo torturare per avere le informazioni che avrei voglia di sapere?》《Okokok ti dirò tutto quello che vuoi, ma non farmi il solletico. Ti prego!》《Lo deciderò solo se le condizioni saranno favorevoli.》《Aww, ok. Allora da dove comincio? Ti ho detto che Adrien è arrivato il secondo giorno di scuola. Quando io arrivai, ovviamente in ritardo... era chinato sul mio posto che stava cercando di togliere una gomma da masticare che aveva messo Cloè, io però me la presi con lui e lo evitai per tutta la giornata scolastica, credevo fosse come la figlia del sindaco. Poi, alla fine delle lezioni pioveva e io non avevo l'ombrello. Così mentre aspettavo che il temporale si calmasse un po', chi arriva? Ma certo! Lui con i suoi bellissimi occhi smeraldo così puri e che beh... sì... li ho trovati solitari, diciamo che sembravano bisognosi di affetto, mi stava porgendo le sue scuse e l'ombrello, credo come segno di pace, quando io ho preso l'ombrello, che per la cronaca tengo ancora, lo sfiorai e nello stesso istante in lontananza cadde un fulmine, un colpo di fulmine letteralmente, mi ero innamorata, già... ero e sono tutt'ora innamorata della sua gentilezza, lealtà, generosità e anche del suo umorismo, anche se all'epoca ancora non lo conoscevo... E poi, beh... mi ero anche incantata, persa nei suoi occhi, il mio cervello completamente fuso, andato, via, però l'ombrello mi aiutò a non fare una pessima figura facendomene fare una peggiore, mi si era chiuso addosso, non ho la più pallida idea di come ciò sia stato possibile, ma è successo. Da allora i primi tempi ero ossessionata da lui, e fidati non è un semplice modo di dire, in più con lui balbettavo e il mio cervello si spegneva, poi però ho capito che prima sono sua amica poi chissà, quindi ho "messo da parte", per così dire, il mio amore, così ho anche iniziato a parlargli normalmente e dopo meno di un anno e mezzo da quel mio nuovo comportamento nei suoi confronti, siamo diventati migliori amici, praticamente siamo inseparabili a scuola e abbastanza spesso riusciamo anche a trovarci fuori. Certo io sono "Solo un amica" o "La mia migliore amica" perciò sto nella friend zone anche se non sembra e sinceramente, per adesso, mi va bene così.》 Madeleine, che aveva ascoltato tutto ciò che la sua amica le aveva appena detto, era rimasta impressionata dalla volontà di Marinette, da come fosse riuscita a capire suo fratello, oltre che di come fosse entrata nella sua vita. 《Wow, come hai fatto a sopportare tutto ciò? Io proprio non so, però sappi che ti stimo, gli hai mai detto quello che provi?》《E non è tutto, pensa che entrambi ci siamo fidanzati in due periodi diversi e lui mi veniva a chiedere consigli su consigli, li sì che pensavo di non farcela poi è passato quel periodo e niente, tutto è tornato più semplice.》《Cosa! davvero?》《Già.... Comunque sì ho provato più di un volta a dichiararmi ma c'è sempre stata una forza maggiore che non me lo permetteva e alla fine ho rinunciato. 》《Mi dispiace. Vuoi un abbraccio?》la corvina semplicemente annuì ricordare quel periodo le faceva ancora un po' male.

Perciò si distesero sul letto e vista la tarda ora si addormentarono, Marinette per prima, quasi subito e senza accorgersene, abbracciate per darsi conforto. 《Marinette sei un'anima preziosa, non sminuirti mai.》 sussurrò la maggiore prima di cadere, anche lei, tra le braccia di Morfeo.
   
 
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