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Autore: ShannaInLuv    18/08/2020    5 recensioni
!AU | BakuSquad! | {Kacchako} {KiriMina} {KamiJirou} e accenni {IzuOcha}
Ochaco Uraraka si è appena lasciata con il suo storico ragazzo Izuku Midoriya ed è in cerca di un nuovo appartamento. E' grazie a Mina che ne trova uno, non sapendo che in quella casa ci abita anche il suo ex compagno di liceo Katsuki Bakugou - nonchè rivale del suo ex - che non è proprio entusiasta di averla in casa...
( Dal Prologo)
«Perchè la ragazza di Deku è seduta sul mio fottutissimo divano?»
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou, Mina Ashido, Ochako Uraraka
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Enjoy e benvenuti in questa storia. Voglio fare un breve preannuncio prima che leggiate questa storia: primo, se non vi piace la Kacchako non leggete, sorry not sorry - e lo dico perchè leggo molto astio in questo fandom - ; secondo, questa è una storia ispirata a New Girl, la mia serie tv preferita, tuttavia non seguirà affatto la trama dell'opera. Ultimo punto, ho voluto inserire queste comiche - e molto brevi - scenette telefoniche ma purtroppo non ricordo la fiction dove ne lessi a riguardo - forse su fanfiction.net mooooltissimi anni fa - quindi, devo avvertire che non è un idea proprio originale. Comunque, saranno assai sporadiche.
Detto questo, ci vediamo alle note finali dove farò qualche appunto!
Love, Shanna.
Roommates.

 
I. Prologo - Una nuova coinquilina.

§§§

“Ehi, 'Chaco, da quanto tempo! Eeeeh? Sul serio? Come sarebbe che ti serve un nuovo appartamento? Yosha! Ci penso io... conosco un bellissimo appartamento... ah, però ci sono quattro coinquilini maschi! Certo che è brava gente... ok ok, ti aggiorno!”

 

***

 

Questa è la segreteria telefonica di Bakugou Katsuki. Se siete scocciatori ( e Kaminari), MORITE. Se sei Deku, fa' un favore al mondo e buttati da un dirupo!”

 

-Insomma, Katsuki, che razza di segreteria telefonica è? Ti ho trovato un nuovo inquilino, finalmente! Ma beh, suppongo che sistemeremo le trattative con Kirishima. Tua Mina-chan!

 

***

 

 

Kirishima battè le palpebre due volte, ancora con la mano sulla maniglia della porta mentre osservava la sua troppo entusiasta fidanzata, mentre teneva i bagagli di quello che sarebbe stato il loro nuovo coinquilino. O, per meglio dire, coinquilina.

Quando, appena quella mattina, Mina lo aveva telefonando dicendo che i suoi problemi sarebbero presto stati risolti – e già ci credeva poco, visto che si trattava di Mina e ogni buon proposito derivante dalla ragazza dai capelli rosa affondava come il titanic in un fallimento totale – e che aveva trovato una persona che cercava disperatamente un appartamento.

Ma, quando aprì la porta e vide la ragazza – anche se dal viso tondo sembrava aggirarsi sui quindici anni – dai capelli castani a caschetto davanti a lui, ferma con armi e bagagli, sembrò che la saliva gli si fosse bloccata sul pomo d'Adamo, facendolo soffocare.

 

«Mina, amore, » intervenne con voce tremante Kirishima. «Non mi avevi detto che fosse una ragazza. » e lanciò un'occhiata fugace alla nuova arrivata. La vide arricciare il naso e scoccare un'occhiata furiosa a Mina Ashido, per poi afferrare il bagaglio che aveva poggiato davanti l'uscio della porta.

«Avevi detto che a loro stava bene, qualsiasi cosa!» esalò con un tono di voce tra l'esasperazione e il desolato.

Kirishima stava per aggiungere che ne era dispiaciuto ma in quella casa non poteva esserci una coinquilina femmina. Qualsiasi cosa non significava una donna. Non con quei maniaci di Sero e Kaminari... e le maniere rudi di Bakugou! Quella poverina sarebbe scappata entro tre ore.

L'occhiata furiosa e minacciosa che gli lanciò la sua ragazza, però, fu abbastanza da fargli dire il contrario. «Aspetta! Va bene, puoi restare!» balbettò.

La nuova arrivata si voltò verso di lui, con il volto molto più sollevato e si lasciò andare in un sospiro.

« Davvero? Menomale, grazie Kirishima-kun.»

«Ee-h. Di nulla.» Aspetta che lo venga a sapere Katsuki.

 

***

 

 

Bakugou Katsuki, ventitrè anni, era quasi considerato il numero uno degli uffici All Might Industries, che era l'azienda di marketing più rinomata in tutta Tokyo. Era quasi, ebbene sì, perchè neviva surclassato soltanto da una persona, che era appena stata promossa prima di lui... e quella persone era nientemeno che il suo nemico d'infanzia Izuku Midoriya....

 

Katsuki strinse il cellulare con forza. «Muori bastardo!» urlò. Ignorò le numerose faccie che si voltarono verso di lui terrorizzate e continuò a tirare dritto, strisciando i piedi sul cemento, diretto a casa.

Era stata un'

altra, inutile, giornata di merda... perchè quel Deku di merda doveva essere così fottutamente fastidioso? “Katsuki ti prego compila questi!” “Katsuki, potresti gentilmente inviarmi quelle mail, domani?”

Fottuto Deku.

E fottuta scala aziendale. Perchè Deku doveva essere stato promosso e lui no?

 

Prima che potesse inveire ancora ad alta voce, il cellulare gli vibrò in mano , segno che gli era arrivato un messaggio. Lo aprì distrattamente: sicuramente era qualcuno di quei rompiscatole che aveva per coinquilini.

E infatti, aveva tre messaggi, il primo di Kirishima, gli altri due da Sero e Kaminari.

 

Da Shitty Hair: per favoreeeee. Bakubro perdonamiiiiii.

 

Da Pikachu: Eeeeh, lo sai??? Lo sai???? Sono contentissimooooooo!

 

Da Soy Face: Stasera mi diverto ;)

 

Ma che diavolo... ?

Non era la prima volta che quegli idioti dei suoi amici – bah! - sembravano ammattiti; lo erano la maggior parte del tempo, però adesso sembravano proprio fuori... che Kirishima li avesse fatti ubriacare alle cinque del pomeriggio di nuovo con quei suoi drink da barman?

 

Decise di lasciar perdere – come la maggior parte delle volte – e ficcò il telefono in tasca, visto che era già sotto l'edificio di appartamenti dove abitavano. Salì le scale per cinque piani – sì, l'ascensore era di nuovo rotto. Avrebbe dovuto fare il culo a quello Shinsou, prima o poi – e percorse il corridoio, fino ad arrivare al 4A. Nemmeno estrasse le chiavi dalla tasca che, qualcuno, all'interno, urlò.

Katsuki sbuffò, ancora, perchè quella voce stridula e petulante non poteva che appartenere alla fastidiosissima ragazza di Kirishima Eijiro: Mina- Occhi da Procione – Ashido. Il che significava che si era di nuovo stanziata a casa loro e che probabilmente avrebbe disturbato la sua piacevolissima quiete di lì a qualche ora.

Spalancò la porta con un calcio, urlando con tutta la voce che aveva in gola – e con tutto il suo risentimento per quella giornata merdosa - «Allora, stupidi extra, che cazzo è questo casino? »

 

La scena che gli si presentò davanti fu abbastanza pietosa come i suoi amici: davanti a loro c'era Mina, con uno scopettone in mano e che, apparentemente, aveva appena steso con un colpo alla testa Salsa di Soia, asimmetricamente disteso ai suoi piedi come un cadavere.

Kirishima che, invece, stava trattenendo Picachu che si allungava verso il divano... dove c'era seduta una ragazza... chi era?

E adesso quella chi cazzo era?

 

«Ehi voi, cosa cazzo succ-» Katsuki si bloccò, vedendo per la prima volta la ragazza seduta sul divano. Capelli marroni a caschetto, bassa ma formosa, guancie estremamente tonde.

Era...

Era... Faccia Tonda!

 

Tutti s'irrigidirono e anche Ochaco Uraraka, quella maledetta ragazza seduta sul suo fottutissimo divano, spalancò la bocca. Emettendo un lungo verso stridulo – che purtroppo conosceva bene – «Oooh. »

 

Fece una pausa, poi ringhiò, letteralmente: «Perchè la ragazza di Deku è seduta sul mio fottutissimo divano?»

Ci fu un silenzio tombale a lungo – e vide Faccia Tonda che lo fissava ancora a occhi sgranati, facendo sembrare i suoi stupidi occhi ancora più grandi – ; finchè Kirishima non lasciò andare Denki, che si spiaccicò sul terreno dall'improvvisa libertà dalla morsa dell'amico, e Mina Ashdo rise, tenendosi la pancia.

«Oh bene, già vi conoscete allora? » Kirishima ridacchiò. Poi arrossì, puntando lo sguardo a terra, evitando il suo. Katsuki sapeva bene che quella faccia significava che quello che stava per dire non gli piacerà.

«Scusa Bakubro, lo so che una ragazza non è proprio l'ideale come coinquilina ma... vedrai che staremo bene! » e sorrise, quel deficente.

Katsuki fremette, decidendo se spaccare prima la faccia a Capelli di Merda oppure cacciare a calci in culo quella Faccia Tonda.

Proprio non aveva bisogno della fottuta ragazza di Izuku-Deku-stronzo-Midoriya sotto il suo stesso tetto. Vedeva già abbastanza il nerd con le lentiggini a lavoro, non voleva certo ritrovarselo anche a casa...

Rabbrividì al solo pensiero.

«Ehm, ciao Bakugou-kun, scusami, Mina non mi aveva detto che fosse casa tua, questa, » e lanciò un'occhiataccia alla sua amica troppo rosa, la quale rispose elargendo uno dei suoi migliori sorrisi innocenti.

«Bene, adesso lo sai. Addio, Faccia Tonda.» continuò, assicurandosi di mantenere il suo tono di voce impostato in "modalità ringhio"; chiuse la porta di casa con un calcio e si sfilò la giacca appendendola all'entrata.

 

«Ehi!» protestarono in coro Sero e Kaminari – che intanto si erano ripresi ma erano rimasti sdraiati sul pavimento. –

«Ehi, amico, non essere scortese- » tentò di borbottare Kirishima, sebbene fu subito azzittito da un'occhiata di Katsuki.

«Katsuki, ma che modi sono di trattare le signore?» sbottò Mina, con le mani sui fianchi – e Mina era davvero furiosa quando assumeva questa posizione, ma poco importava a lui.

«Non voglio la ragazza di Deku in casa mia, fine della storia.» tagliò corto, lanciando un'occhiata spezzante ad Ochaco.

La suddetta avrebbe potuto urlargli contro che era un cafone – o qualsiasi altra cosa – ma invece gonfiò le guancie e abbassò gli occhi. Ora sembrava davvero avere quindici anni.

Ochaco Uraraka bofonchiò qualcosa tra i denti, continuando a guardare le sue scarpe.

« Eeh?» sbottò Katsuki, ansioso di porre fine a quella discussione, vedere Faccia Tonda fuori da casa sua, e rilassarsi davanti alla televisione.

Il viso paonazzo della ragazza si sollevò su di lui, con le sopracciglia aggrottate. «Deku non è più il mio ragazzo. Ci siamo lasciati qualche giorno fa-» aspetta, la sua voce si stava incrinando? Oh no, che scoppiasse a piangere proprio lì davanti?

«Uh.» disse solo. Che poteva fregargliene a lui di qui due stupidi? Che si fosse lasciata con quel perdente – era ora, finalmente forse la ragazza aveva aperto gli occhi! - non era di certo un problema suo.

«Ascolta Katsuki – posso chiamarti Katsuki? » sospirò Faccia Tonda.

«No.» sbottò.

«Okay, Bakugou-kun... so che non ti sto simpatica – nonostante avessimo parlato due o tre volte al liceo, ma sono davvero disperata. Ho bisogno di quest'appartamento.»

Dannazione. Non era un suo problema, giusto?

Sentì gli occhi – otto paia di occhi più Faccia Tonda – puntati contro di lui, alcuni imploranti di accettare – Sero e Kaminari - , chi in severo giudizio – Mina – e chi semplicemente da "ehi amico, andiamo...." - Kirishima – .

«Prometto che Deku non verrà in nessun modo nominato da me e non te lo ritroverai a casa, se è questo che ti preoccupa. »

Diavolo.

 

Bakugou Katsuki socchiuse gli occhi, sapendo già di pentirsene. «E va bene, che cazzo. » voltò le spalle a quegli extra davvero fastidiosi, aggiungendo prima di chiudersi la porta della sua camera alle spalle: «Niente Deku, Faccia Tonda. E voi due idioti, smettetela di esultare, pervertiti del cazzo. »


AngolinoAutrice(?)

Eccomi! Allora, vi lascio alle ultime cose, prima di congedarmi:
1. A differenza di questo capitolo, i successivi si alterneranno con i POV'S di Ochaco e Katsuki.
2. Ho scelto di mantenere i nickname in inglese perchè, beh, mi piacciono di più!
3. Avviso spoiler: tanta demenzialità :)
Fatemi sapere cosa ne pensate ^^
Shanna.

 
   
 
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