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Autore: Allen Glassred    19/08/2020    1 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia parte dalla fine della saga di Hades e non tiene conto delle altre, come Omega e compagnia. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Sono passati molti anni dalla sconfitta del Signore degli Inferi, e tutto scorre alla normalità sulla Terra. Ma una nuova minaccia incomberà presto sul pianeta, ed i cinque mitici eroi dovranno riunirsi nuovamente al fianco della loro Dea, Athena: Hades non fu sconfitto in modo definitivo. La sua anima vaga ancora in cerca di vendetta possedendo temporaneamente diversi umani aspettando di potersi vendicare, ma ora i tempi sono maturi: il figlio del Dio degli Inferi è sulla Terra, ed è l'unico essere idoneo ad ospitarne l'anima come a suo tempo fu per Shun. I Cavalieri dello zodiaco lo dovranno trovare prima che ciò avvenga, o per la Terra sarà finita. In tutto questo, chi è la bella giovane che ha fatto la sua comparsa in Grecia e, una volta incontrato il Cavaliere del Cigno ne rapirà il cuore? Cosa nasconderà Tea? Aiuterà davvero i nostri eroi a trovare il figlio di Hades?
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, OC (Original Character), Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Buio, è così che inizia quel sogno. O forse è una visione? Non lo sa il fanciullo che ora come altre notti si ritrova a piedi scalzi a camminare su quel nero e freddo terreno, immerso totalmente nell'oscurità. Fa freddo eppure lui indossa semplicemente i propri pantaloncini e la maglietta, senza altre protezioni contro il gelo come giacche e cose simili. Per un istante gli sembra che questo freddo lo voglia cullare mentre lui si ferma in un punto non preciso di quel misterioso luogo che lentamente sta prendendo una forma differente: è un palazzo a lui sconosciuto. Il terreno ora non è più freddo e nero, sotto i suoi piedi vi è il pavimento, attorno a lui solide mura. Ma che cosa gli sta succedendo, si chiede? Cos'è questa sensazione che non lo lascia? Spaventato indietreggia fino al muro, per poi sedersi a terra abbracciandosi le ginocchia affondando il viso in esse. " Voglio la mamma, ho paura... ". Sussurra il fanciullo dagli occhi limpidi come la sorgente più pura. " Fa freddo qui... mama, papà... ". Pensa per poi piangere: oltre a sua madre adesso sente il desiderio di aver accanto a lui il padre, quel padre che non ha mai potuto conoscere ma di cui tuttavia, non sa come, ricorda perfettamente i lineamenti. 

E' un ricordo sbiadito, quell'uomo che lo fissa mentre lui agita le manine dalla culla per indicare che desidererebbe giocare o essere preso in braccio. Quell'uomo posa le proprie mani su quelle del piccolo, stringendole dolcemente per poi lasciarle dopo un momento, quasi fosse stato scosso da qualcosa o avesse ricordato un dettaglio che prima aveva scordato. Si volta dando le spalle al piccolo per poi allontanarsi, uscendo per sempre dalla vita del figlio, che non ha mai più rivisto il suo volto in tutti gli anni a venire. 

Il fanciullo smette di piangere improvvisamente, alzando lo sguardo celeste e puntandolo in una direzione precisa: ha sentito qualcosa di gelido sfiorargli il braccio destro. Si guarda intorno confuso, magari sdi è sbagliato pensa. Fa per posare nuovamente il viso sulle proprie ginocchia in attesa del risveglio, ma proprio in quel mentre sente un gelido tocco sulle proprie spalle, tocco che manda dei brividi di gelo lungo tutto il suo corpo. " Alzati ". No, non lo ha immaginato: era una voce questa, una voce che gli ha ordinato di alzarsi da terra! " Alzati da li, immediatamente ". A quel secondo ordine il bambino non può fare altro che obbedire spaventato, e si alza da terra preoccupato: nella stanza non c'è nessuno, allora chi...? Non riesce a finire il pensiero perchè la misteriosa voce riprende a parlare. " Sei cresciuto bene, devo ammettere che quella mortale ha fatto un ottimo lavoro con te ". Di nuovo, pensa il piccolo: quella voce senza un corpo fisico da cui provenga, lo sta decisamente spaventando. " Ma d'altronde era ovvio: non è un caso se ho scelto lei come madre del mio futuro corpo ospite ". Corpo ospite? Ma di che cosa sta parlando? Allarmato il bambino scuote il capo per poi portarsi le mani alle orecchie, come a voler mettere a tacere la voce. 

" Ma chi sei? Che cosa vuoi da me? ". Chiede. Una risata malefica precede un'intensa sferzata d'aria gelida, che fa cadere a terra il fanciullo. Il bambino si riprende un momento dallo stordimento procurato da tale caduta e, una volta aperti gli occhi, rimane shoccato: davanti a lui vede un uomo che mai ha visto prima d'ora, ma che gli mette molta paura. Eppure, se ci riflette non sembra essere esattamente un " uomo ", piuttosto uno spirito. Al di la della scintillante armatura del colore della notte più nera, al di là dei lunghi capelli corvini, al di là di ogni cosa, ciò che colpisce il bambino è lo sguardo di quello " spettro ": è così uguale al suo! Eppure perchè lo terrorizza? Perchè non riesce a smettere di tremare? Il labbro trema come se da esso volessero uscire delle parole, ma tutto ciò che il piccolo riesce a fare è respirare affannosamente. " Chi... ". Mormora solamente. Lo spirito misterioso fa un ghigno crudele per poi prendere parola. 

" io sono te ". Tre parole. Tre parole che hanno il potere di terrorizzare ancor più il fanciullo: sente che le sue gambe stanno cedendo per lo shock e, dopo nemmeno tre secondi, si trova inginocchiato a terra. 

" Non è vero ". Comemnta solamente. Lo spettro ghigna in modo malefico per poi proseguire. 

" Invece si. La mia rivincita avverrà per mezzo tuo. Insieme distruggeremo Athena e le sue schiere, distruggeremo quegli umani che stanno insudiciando il pianeta. E' tempo che la Terra torni agli Dei, e tu mi aiuterai a raggiungere il mio obiettivo ". Sentenzia. Il bambino riporta le mani alle orecchie e scuote il capo spaventato. 

" No! No non succederà! ". Lo spettro lo guarda imperturbabile, per poi avvicinarsi sino a giungere a pochi passi dal piccolo. 

" E' già accaduto invece. Guarda bene, osserva ". Il bambino sente come un presentimento nefasto e si alza da terra, notando solo ora accanto a lui la presenza di uno specchio. Sconcertato guarda il riflesso che produce, e la prima ed istintiva reazione è un urlo: ma cosa succede? Chi è quel bambino dai lunghi capelli corvini e ghigno crudele riflesso in quello specchio? " Quello sei tu ". Continua quella voce, che ora è solo tale inquanto lo spettro è scomparso nuovamente. " Sei tu il prescelto, e non potrai sottrarti al tuo destino ". Una nuova sferzata d'aria gelida, poi il nulla. 


Il piccolo si desta di soprassalto, la mano stretta a pugno e l'altra attorno ad un monile che prima non aveva, o almeno da ciò che si ricordi. Il suo grido di spavento attira l'attenzione di sua madre, che entra nella sua stanza. " Tesoro? Stai bene? ". Chiede mentre il bambino annuisce. Lascia il monile misterioso e si getta tra le braccia della madre piangendo. La donna pare aver già affrontato tali situazioni e gli accarezza i capelli. " Hai avuto di nuovo un incubo? ". Gli chiede, ed il bambino annuisce. 

" Si! E guarda cosa è comparso attorno al mio collo ". Toglie il ciondolo per poi darlo in mano alla madre, che sussulta: no. No, non può essere! Scuote il capo per poi abbracciare nuovamente il bambino. 

" Dormi tesoro, dormi e non pensarci più. Custodirò io questo monile, tu pensa solo a restare tranquillo e spensierato. Intesi? ". Il piccolo annuisce incerto mentre la madre gli da un bacio sulla fronte, per poi augurargli la buonanotte. Sta per uscire ma il piccolo la trattiene.

" Mamma? ". La chiama, e la giovane arresta il suo passo poco prima della soglia, guardando il fanciullo. " Mi manca papà... ". Sussurra poi il ragazzino. La madre trattiene a stento una lacrima che asciuga subito, per poi avvicinarsi ed abbracciare il figlio.

" Manca anche a me, tesoro. Ma insieme ce la caveremo contro tutto e tutti, te lo giuro. Tua madre ti proteggerà al costo della vita, da qualsiasi pericolo ". Rassicurato da quelle parole il bimbo annuisce per poi appoggiarsi alla donna e cadere in un dolce sonno. La donna osserva l'amuleto tra le sue mani, lo sguardo serio. " Hades ". Mormora solamente, leggendo la scritta: Yours Ever. Tuo per sempre. 

Non è passato che qualche giorno dal ritorno di Crystal a villa Thoole. E' una giornata come molte altre, e Tea è insieme al figlio Shura. Entrambi hanno deciso di uscire per delle commissioni, in quanto la madre della ragazza è indisposta e non se ne può occupare. Sia la donna che il bambino indossano un cappuccio che li rende così irriconoscibili. " Coraggio Shura, andiamo a comprare le ultime cose poi rientriamo, prima che qualcuno possa vederci ". Fa la giovane. Il bambino annuisce obbediente e da la mano alla madre, che si avvicina in seguito ad un banco di fiori che ha attirato la sua attenzione: ce n'è di ogni varietrà e colore. Il piccolo Shura ne rimane affascinato e tira la manica dell'abito della madre. 

"Mamma! mamma, compriamo i fiori e li regaliamo alla nonna? Così guarisce prima ". Sorride innocentemente il piccolo. Tea sorride per poi controllare quanto denaro le è rimasto dopo le commissioni: perfetto. Ce n'è a sufficenza per comprare un bellissimo mazzo di fiori, e la madre se lo merita dopo tutto ciò che ha fatto per lei e per suo figlio. 

" Certo tesoro, adiamo a comprarli ". Sorride la bruna per poi avvicinarsi. La fioraia le sorride cordiale e lei ricambia il sorriso. " Vorremmo dei fiori da portare a mia madre ". Fa la ragtazza. La donna annuisce. 

" Ma certo, mi dica quali preferisce? ". Chiede. Tea osserva attentamente ogni fiore, ed in fine ne decide cinque tipi diversi: Croco, Giglio, Giacinti, Viole e Papaveri. La fioraia li unisce in una colorata composizione e sorride, porgendo il bel mazzo a Tea. 

" Grazie ". fa solamente lei, per poi pagare quanto dovuto e guardare il figlio. " Forza tesoro, adesso saluta la signora e andiamo, la nonna ci aspetta ". Shura sorride gentile alla donna, che rimane colpita dai bellissimi occhi del piccolo. Una volta salutata la fioraia Shura prende la mano della madre ed i due fanno per andarsene. Tuttavia la venditrice di fiori nota un ultimo Narciso che è rimasto invenduto. 

" Aspetti! ". Richiama la donna, per poi prendere il delicato fiore e porgerglielo. " Vede, questo fiore è rimasto solo e credo che nessuno lo comprerà. Sarebbe un peccato che appassisse così, senza che nessuno ne ammiri la bellezza. Credo che starebbe meglio in mezzo a quel bel mazzo di fiori che vuole dare a sua madre, se vuole accettarlo ". Tea rimane un pò sorpresa ma in fine annuisce, prendendo il Narciso tra le mani dopo aver dato il bouquet a Shura. 

" La ringrazio signora, lei è molto gentile ". La donna sorride gentilmente alla ragazza, che prende il fiore tra le mani. Non appena lo fa tuttavia, una strana sensazione la pervade ed una sorta di immagine si imprime nella sua mente: lei su un meraviglioso campo di fiori. Ha colto Croco, Giglio, Giacinti, Viole, Papaveri e Narcisi. Riesce solo a distinguere nitidamente quei fiori poco prima che la voce della fioraia la riporti alla realtà. 

" Signorina? Tutto bene? ". Le chiede. La donna annuisce un pò spaesata, per poi sorridere. 

" Si, va tutto bene grazie. La ringrazio per il Narciso ". Fa,per poi prendere per mano Shura. " Andiamo, piccolo? ". Il bambino annuisce ed i due si allontanano. Durante il tragitto tuttavia, un papavero cade a terra e Tea se ne accorge.Arresta il suo passo per poi coglierlo: è ancora intatto, per fortuna. Decide di adornarsi i capelli con quel bel fiore e Shura sorride dolcemente. 

" Sei bellissima, mamma! ". Esordisce. Tea sta per rispondere al figlio quando improvvisamente una risata sinistra la fa voltare di scatto. 

" Ma guarda un pò che cos'ho trovato qui! ". Ghigna in modo sadico e crudele il misterioso figuro. Tea si volta di scatto per poi mettersi davanti a Shura, per proteggerlo nonostante lei non abbia alcun potere. Una scintillante armatura color della notte protegge il corpo di quel misterioso uomo che si avvicina con aria minacciosa a Tea. " Stavo cercando un'altra persona, ma chissà come mai tu ed il tuo stupido moccioso avete attirato la mia attenzione ". Ghigna. Shura si aggrappa spaventato alla gonna della madre che, mossa dal solo istinto, fa la prima cosa che le viene in mente: prende in braccio il figlio per poi fare per fuggire lontana da quell'individuo che, a quanto pare, non pare gradire il suo gesto. " Ti insegno io a stare al tuo posto, umana. Strangle Shrill! ". Usa il proprio colpo segreto l'individuo. Tea si sente immobilizzata ed in seguito, dal volto che pare essere formato al centro dell'armatura del nemico, si sprigiona un intenso urlo mentre " l'espressione " muta da calma e serena ad un ghigno malvagio, tanti piccoli canini acuminati ne delineano le fattezze. Una volta assicuratosi di aver stordito i due il misterioso individuo si avvicina, accorgendosi con stupore che madre e figlio sono ancora coscienti nonostante siano stati attaccati da lui. " Ma com'è possibile? ". Chiede. I fiori comprati dalla ragazza sono caduti a terra pur essendo rimasti uniti in quel bouquet ed incredibilmente non danneggiati. " Ma che cosa succede?? ". Si spazientisce colui che si rivela essere uno Spectre, precisamente Fedor della Mandragola. Afferra malamente la ragazza per il braccio. " Chi sei in realtà? Come avete fatto tu e quel dannato moccioso a restare coscienti dopo l'urlo prodotto dal mio attacco? ". Le domanda in malo modo. La ragazza non risponde alla sua domanda ma prende finalmente coraggio per reagire: sa che la paura non porterà a nulla, deve assolutamente salvare sè stessa ed il suo bambino. Punta il suo sguardo celeste e colmo d'ira all'avversario che, sconcertato la stringe con maggiore enfasi fino a farle male. " Parla, maledetta! ". Le grida. La ragazza si limita a guardarlo con ira ed in seguito cerca di liberarsi dalla sua presa. Shura vede la scena e, volendo aiutare sua madre, si precipita in direzione dell'uomo che veste la Surplice cercando di dargli un pugno. 

" Lascia andare la mia mamma!! ". Grida, provocando le risa del nemico. L'uomo spinge la ragazza contro il muro per poi afferrare per il collo il piccolo, che cerca ancora di scalciare e reagire. 

" Come osi tu, lurido umano...? ". Commenta, lasciando la frase a metà. Tea si sente perduta: è forse giunta la fine? Scoppia a piangere: non ha temuto per la sua vita ma ora che di mezzo c'è il suo bambino, tutto cambia. 

" Shura! ". Urla spaventata: non può nulla contro quell'essere demoniaco, lei è una donna e lui... lui cos'è? Cos'è quell'uomo spaventoso? La ragazza continua a piangere mentre una parola affiora dai meandri oscuri dei suoi ricordi, ricordi che nemmeno lei sapeva di possedere è certo. " Uno Spectre... perchè...". Sussurra. La testa le formicola ed in seguito sente un acuto dolore. Ma non può arrendersi ad esso, non ora: deve salvare il suo bambino a qualsiasi costo!

" Colpire una donna ed un bambino indifeso! Non ti vergogni?! ". Grida una voce misteriosa che fa sussultare la donna: chi ha mai parlato? Lo Spectre ride sinistramente, pare che l'entrata in scena di questo terzo personaggio non lo turbi. Sta per parlare ma l'uomo prosegue la frase. " Avanti, lascia andare il bambino ". Ordina. Lo Spectre non pare intenzionato a dargli retta e ghigna. 

" Costringimi se ci riesci ". Si gira in direzione dell'avversario, un individuo che Tea non ha ancora visto in quanto a terra dopo l'attacco precedente del Cavaliere di Hades. L'uomo appena sopraggiunto non esita un momento. 

" Non mi ripeterò, lascia quel bambino e combatti con me se ne hai il coraggio. Oppure sei un codardo che attacca solo i più deboli? ". Queste parole fanno infuriare Fedor, il quale stringe la presa sul collo del piccolo Shura. 

" Prima mi occuperò di lui, poi penserò a te e a quella donna ". Sentenzia. Sta per far emettere un nuovo attacco dalla maschera al centro della propria Surplice, ma l'avversario non esita un momento e lo colpisce mortalmente con un colpo deciso. 

" EXCALIBUR! ". Grida, poco prima che un fendente piombi su Mandragola distruggendo la sua surplice, e con essa la vita del padrone che cade a terra, da prima tossendo sangue ed in seguito cadendo viso al suolo. Shura cade a terra, e spaventato corre dalla madre che ancora trema ed ha sgranato gli occhi shoccata: quell'attacco, ma lei lo conosce bene! " Signorina, sta bene? Le ha fatto qualcosa? ". Chiede poi il suo misterioso salvatore, porgendole la mano ed aiutandola ad alzarsi. Shura è aggrappato al suo collo e piange, mentre Tea rimane atterrita qualche istante prima di pronunciare alcune parole. 

" Tu? Sei.... ma non è possibile... ". Commenta, credendo di aver riconosciuto il suo difensore anche da sotto il cappuccio che indossa. Stringe a sè il figlio come se sentisse un maggior bisogno di avere un contatto con il figlio, indietreggiando di un solo passo. 

Ciao miei cari amici, come state? Eccomi qui per l'appuntamento con la mia storia, ed insieme a me il nuovo capitolo :) Cosa ve ne pare dello sviluppo degli eventi? Abbiamo visto un bimbo sognare un'anima nera come la notte dirgli che sarà il suo tramite per la sua vendetta, e quindi è piuttosto ovvio che finalmente, abbia fatto la sua comparsa anche il figlio di Hades e che questi si insinui nei suoi sogni e gli parli. Ed insieme a lui abbiamo visto ricomparire anche il ciondolo Yours Ever, che però è stato preso dalla madre del bimbo. Nel frattempo Tea è stata aggredita da uno Spectre e difesa da un uomo che ha usato il colpo della sacra spada Excalibur per proteggerla assieme al figlio, ed a Tea pare di riconoscerlo nonostante il cappuccio che indossa. Si sbaglierà? O avrà ben intuito l'identità del suo difensore? Come evolverà la storia d'ora innanzi? Per scoprirlo, vi do appuntamento al capitolo numero quattro che pubblicherò a breve! Grazie a coloro che leggono e recensiscono la mia storia, grazie a chi la mette tra le preferite, le seguite e le ricordate. Baci
 
   
 
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