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Autore: Izzyguns    21/08/2020    1 recensioni
Cosa succederebbe se un giorno tua madre tornasse dal lavoro e tu scoprissi che si vede con il cantante della tua band preferita?
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Nda: ditemi cosa ne pensate :)



-Oh... sono le sette e mezza... devo andare a comprare delle cose al supermercato e poi devo andare a casa, mi accompagni al negozio?- dissi ad Amy, notando l'ora
-Certo!- rispose lei
Scendemmo di sotto e avvisammo la madre di Amanda.

-Hai una lista?- mi chiese mentre ci incamminavamo verso il market
-Sì... Non sono molte cose fortunatamente- le risposi, tirando fuori dalla tasca il foglietto che mi aveva dato mia madre.

Qualche minuto dopo arrivammo davanti ad un negozio, sulla quale insegna lampeggiavano le lettere a neon "home market". 
Entrammo, prendemmo un carrello e cominciammo a camminare tra i reparti.
-Latte... Uova... Farina...- dissi leggendo ad alta voce la lista
-Mangiate solo ingredienti per torte?- 
-Sembra di sì...- 
Lei rise e io non riuscii a trattenermi. Riuscivamo a ridere per ogni piccola cosa, noi due.

Prendemmo tutto, pagammo e uscimmo. 
Per fortuna avevo solo una busta, non che mi pesasse, ma non mi andava di portare tante buste.
A metà strada per arrivare a casa mia, Amanda e io ci salutammo e ognuna andò verso la propria casa.

Erano circa le otto e faceva meno caldo di prima, perciò ci misi di meno a tornare a casa. 
Arrivata alla porta suonai il campanello, perché avevo dimenticato di prendere le chiavi. Mamma mi aprì subito e insieme sistemammo la spesa.
-Biscotti al cioccolato... Non ricordavo di averli scritti- disse lei, tirando fuori dalla busta una scatola azzurra di frollini al cacao
-Davvero? Sarà... Comunque non c' è problema, li mangio io- risposi cercando di sembrare convincente
-Certo, certo ahah-
Appena finimmo di mettere apposto la spesa cominciammo a preparare la cena. 


-Aah! Scotta!- esclamai, versandomi l'acqua nel bicchiere e sbrigandomi a ingoiare il boccone bollente 
-Io te lo avevo detto... La carne scotta! Tu "No, no... Tranquilla"!-
-Scusa mamma... Ma non ammetterò mai che avevi ragione, anche se era vero!- risposi subito dopo aver spento quell'incendio nella mia bocca
-Tu e il tuo orgoglio...- disse lei, scuotendo leggermente la testa. Aveva proprio ragione, "io e il mio orgoglio"... ero forse la persone più orgogliosa sulla faccia della terra!
Finimmo la cena e giocammo a pari e dispari per vedere chi avrebbe lavato i piatti. Vincevo sempre io e così fu anche questa volta. 

-Domani è sabato, giusto?- chiesi ad un certo punto
-Sì! Infatti ho il giorno libero!-
-Evviva! Visto che domani non ti devi alzare presto... Ti va di guardare un film?-
-Ok!- mi rispose lei, sorridendo.
Ci sedemmo sul divano e comincia a fare zapping, mi fermai su un film che non avevamo mai visto.
Dopo circa un'ora e mezza il film finì e andammo a dormire.


*La mattina dopo*

-Aaawwh...Buongiorno- dissi, entrando in cucina, sbadigliando e strifinandomi gli occhi con il dorso della mano
-Giorno! Ti ho preparato la colazione!- disse mamma sorridendo (lei la mattina era sempre piena di energia, diversamente da me) e porgendomi un piatto di... -Pancake! Grazie mamma-
Mi sedetti e mangiai il dolce ancora tiepido.
-Axl non ha ancora chiamato?- le chiesi sorridendo 
-Ooh, Anne! Ci siamo conosciuti ieri sera! Ti ho detto di non farti strane idee e poi...- venne interrotta dallo squillo del telefono -O prevedi il futuro o ti ha sentito parlare!- disse lei, puntandomi il dito contro
-Dai! Vai a rispondere-
Andò verso il telefono e esitò un poco, prima di prenderlo in mano
-Pronto?... No, no grazie...-
-Come "no grazie"?!- esclamai. Mi fece segno di fare silenzio con la mano
-Arrivederci- riattaccò
-Ma che...- aveva per caso rifiutato un uscita con Axl Rose?!
-Era una che cercava di vendere elettrodomestici-
-Aaah! Oooh...beh...- fu l'unica cosa che riuscii a dire, prima di scoppiare in una fragorosa risata.

Mi ero svegliata piuttosto tardi, infatti non molto dopo pranzammo. 


Erano le tre, quando suonarono alla porta
-Vado ioo!- 
Appoggiai sul tavolo la rivista con lo speciale sui Ramones che avevo comprato la settimana scorsa ma che ancora non avevo letto e andai ad aprire
-Ciao Anne!-
-Ciao Amanda! Vieni, andiamo in camera mia!-
-Ook!-
Avvisai mamma dell'arrivo di Amy e andammo in camera mia, chiudendo la porta
-Allora...- cominciò lei -Rose ha già chiamato?-
Le raccontai di quello che era successo la mattina e la fece ridere molto.
-Ahahah! Che tempismo quelli dei tostapani!-

Cominciammo a parlare e a ridere, poi Amanda disse -Tu mi avevi detto che ti si era rotta la cassetta dei Guns... Appetite for Destruction... e che ci tenevi tanto, vero?-
-Sì...-
-Beh... Sono riuscita a trovarne una al negozio del padre di Andy!- disse, porgendomi la cassetta
-Aaaaah! Grazieee!!- le saltai letteralmente al collo e la abbraccia fortissimo!


Verso le sei e mezza Amanda dovette tornare a casa sua e poco dopo squillò il telefono. Feci per andare a rispondere ma mamma mi precedette. 
Non riuscivo a sentire quello che diceva, ma da come sorrideva, doveva essere Axl!
La chiamata durò qualche minuto e quando mia madre riattaccò venne da me
-Anne, ti dispiace sei io stasera, dopo cena, esco?-
-No, anzi! Esci con Axl?-
-Forse...-
-Eheh... Rose ha fatto colpo!-
-Daii!-
-Ahah, scusa!-
-Cosa ti va' per cena?-
-Mmh... Panini!-
-Ottima idea!-
-Ceniamo presto oggi?-
-Sì...-
-Ok, allora cominciamo subito a prepararli-
Finimmo di fare i panini e cenammo in pochissimo tempo.


-Io mi vado a preparare...- mi informò ad un certo punto
-Ok!-
Un quarto d' ora dopo tornò in salotto
-Wow mamma! Sei... Sei... Bellissima!-
-Dai Anne... Mi fai arrossire- disse lei, con un sorriso imbarazzato
-Quando ti viene a prendere?-
-Dovrebbe venire fra poco...- disse lei, girandosi per guardare l'orologio appeso al muro
-Ok! Io vado di sopra, non voglio disturbare- dissi facendole l' occhiolino.
Andai in camera mia e misi il nuovo Appetite for Destruction allo stereo. Avevo uno stereo fantastico, leggeva i CD, le cassette, potevi avviare una cassetta e metterne un' altra vuota così da farne una copia, la radio aveva praticamente tutte le stazioni e si sentivano alla grande! Diciamo che se mi chiedessero cosa salverei in un incendio (senza calcolare mia madre) sarei indecisa tra lo stereo, il mio porta cd/cassette o il mio adorato basso bianco!


Axl era riuscito ad arrivare in orario (?!), infatti qualche minuto dopo mamma si affacciò alla mia porta 
-Tesoro, è arrivato Axl!-
-Ok! Buona serata!-
Mi sorrise e uscì dalla mia camera.


Ormai da parecchio dallo stereo risuonavano le note di Appetite for Destruction, precisamente della mia canzone preferita di quell'album: Paradise City. Avevo alzato il volume e probabilmente se fosse esplosa una bomba io non avrei sentito nulla.
Stavo mimando con la bocca le parole della canzone e ballavo e mi muovevo come Rose nel video (che sapevo a memoria), quando improvvisamente mi girai per fare una specie di piroetta e vidi Axl Rose appoggiato allo stipite della mia porta che mi guardava con un leggero sorriso. 
Solo chi, in tutta la sua vita, è stato spaventato almeno una volta da qualcuno, mentre ascoltava la musica e ballava in modo alquanto imbarazzante, completamente distaccato dalla realtà, può capire quello che mi accadde. Per gli altri, beh, cercate di immaginare.
"Colpo al cuore- infarto- oddio!- imbarazzo- probabile cambio di colore, rosso viola blu verde giallo per tornare al rosso- (da qui in avanti tutti dovrete immaginare, perché non credo che vi sia successo) Axllllllll- il cervello cerca di scappare- ho le visioni o Axl è davvero qui? -qualche parolaccia buttata lì a caso- doppio imbarazzo". Per mia enorme fortuna tutto questo accadde nella mia testa, e in soli 2 secondi! Tutto venne interrotto dal distaccamento della mia mascella dal cranio, infatti mi ritrovai con la bocca spalancata a fissare il povero malcapitato (no, non sono io la malcapitata)...
-A quanto pare sai benissimo chi sono- disse lui, con la sua voce bellissima, continuando a sorridere e a fissarmi.
La mascella si auto-riparò e sulla mia bocca si stampò un sorriso che io e Amanda chiamavamo "sorriso alla Steven Adler", ma che per la gente normale è un sorriso a trentadue denti
-S...sì!- balbettai
-Comunque mi presento, per educazione... Axl- mi porse la mano.
Ora ero certa di non avere le allucinazioni, era proprio lui.
-Anne...- gli strinsi la mano. O porca... 
-Bello il poster!- sorrise ancora di più vedendo alle mie spalle il poster dello Use Your Illusion Tour
-Oh, g... grazie!-
Poi me ne accorsi. Io mi ero fermata, ma la musica no, infatti avevamo urlato tutto il tempo per poterci sentire, quindi andai a mettere in pausa lo stereo... Mentre mi allungavo per cliccare sul tasto della pausa, Axl decise di rincarare la dose di imbarazzo -Non so' se tua madre te lo ha detto... Ma io e lei stiamo uscendo...- misi in pausa Paradise City e lo guardai, forse per qualche secondo di troppo, perché lui alzò le sopracciglia e piegò leggermente la testa, aspettandosi una risposta
-Ah sì... In realtà pensavo che foste già usciti...-
-Ah ok! Volevo solo assicurarmi che lo sapessi... Mi ha parlato di te, quindi ho pensato di dirtelo e... E niente... Era anche un modo per fare conoscenza...- anche lui non era molto a suo agio, visto da come si torceva le mani e da come scambiasse il peso del corpo da un piede all' altro. Axl Rose quasi imbarazzato dalla mia presenza e dalla nostra conversazione?! Diamine, non dovrebbe essere imbarazzato visto che canta davanti a milioni di persone! La sua voce interruppe i miei pensieri -A proposito di conoscenza... Tua madre non sa' chi sono, o meglio, non sa' molto su di me, a quanto sembra...-
-Ehm... No, non sa' quasi nulla-
-Sai, è bello che una donna esca con me senza avere secondi fini... Come i miei soldi, la fama o solo per poter dire "sono la ragazza del cantante dei guns n' roses!"- disse, cercando di imitare la voce di una donna e muovendo in aria le mani.
Mi venne da ridere, cercai di trattenermi, ma una piccola risata mi uscì fuori. Questo fece ridere anche lui. Si poteva dire che con quella piccola battuta, avesse rotto il ghiaccio! E poi era risaputo, la "parte" di Axl divertente, era davvero divertente. Finché c'era QUELLA parte di Axl, era tutto ok. Ci fu un attimo di silenzio, poi lui notò il mio basso, che era ai piedi del letto
-Bello, il basso! Somiglia proprio a quello di McKagan!- che poi me lo ero comprato bianco apposta, ma quello non lo dissi
-Ah! È vero!- non ero mai stata molto brava a mentire, ma non ci fece caso. Si staccò dalla porta, andò vicino al letto e sfiorò le quattro corde dello strumento, che emisero un leggero suono che io, da fiera bassista, adoravo. 
-Bene, io devo andare... È stato bello conoscerti- mi disse sorridendomi
-Stessa cosa per me!- 
Mi salutò con la mano e io feci le stesso. Mentre usciva dalla mia camera lo sentii canticchiare
-Take me down to the paradise city, where the grass is green and the girls are pretty...!-


Passai la serata a pensare all' incontro con Axl, mentre la musica continuava ad accompagnare dolcemente i miei pensieri. 
Mi tornò alla mente l' immagine di Axl appoggiato alla mia porta. Indossava dei jeans chiari, maglietta nera con la scritta bianca "my way", accuratamente infilata nei pantaloni, un giubbino di pelle nero, scarpe da ginnastica bianche, i capelli così belli e lisci che ricadevano sulle spalle e un accenno di barba sul viso e quel leggero sorriso, così bello...

Tolsi la musica, andai in salotto e mi sdraiai sul divano, non molto dopo mi addormentai.
Mi capitava spesso, di addormentarmi sul divano. Da quando ero piccola... Andavo in salotto, mi sdraiavo e dormivo lì... 
Lo trovavo comodo. Stavolta però dormii lì per aspettare mamma. 
  
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