Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: 0421_Lacie_Baskerville    24/08/2020    1 recensioni
Avvertimento Spoiler All Might (ci sono vari spoiler fino alla quarta stagione di MHA e tutto FT)
Immaginiamo il mondo di MHA e che All Might abbia incontrato Erza Scarlet di FT, scappata dalla Torre e abbia deciso di adottarla. Immaginiamo la Erza di Fairy Tail, rinomata agenzia e accademia per eroi, assistere in TV ai fatti di Kamino e decisa ha proteggere la persona che è diventata suo padre, si trasferisca alla Yuei, seguita dai suoi amici Natsu e Lucy per proteggerlo.
Così incontra il successore di All Might, Midoriya Izuku, che resta profondamente colpito dall'esistenza di questa "figlia". Intanto la Yuei subisce diversi attacchi e dietro di essi si cela un unica persone che da anni manipola gli eventi della vita di Erza, in attesa di poter fare la sua mossa e vendicarsi del Simbolo.
I ragazzi dello Yuei e di Fairy Tail dovranno unire le forze per sconfiggere questa sinistra figura, intrecciando fra loro amicizie, amori e rivalità.
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: All Might, Dabi, Izuku Midoriya, Ochako Uraraka
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si erano dati appuntamento poco prima dell’alba, quando la luce grigia del mattino iniziava a schiarire il cielo, ma come sempre lui era già lì, a svolgere gli esercizi di riscaldamento.
Uraraka indugiò sul vano della porta, osservando i muscoli del ragazzo allungarsi e contrarsi. Aveva un carattere orribile, dei modi di fare anche peggiori, ma aveva un fisico mascolino da togliere il respiro.
Faticava ancora a credere che avesse davvero accettato di allenarla.
Lo aveva fermato nei corridoi, il petto stretto da un’angoscia che gli mozzava il respiro. Lui l’aveva guardata, infastidito.
≪ Che minchia vuoi, Faccia Tonda? ≫ aveva detto, annoiato ≪ Non hai da rompere i coglioni a Merdeku, invece che me?≫.
Uraraka aveva deglutito, sentendo crescere i dubi su quello che voleva fare, forse sarebbe stato meglio chiederlo a qualcun altro. Invece aveva detto ≪ Bakugo-kun, vorrei chiederti una cosa≫
Gli occhi rubino del ragazzo avevano scintillato per un’istante, lo sguardo indecifrabile ≪ Vuoi la mia camicia o un altro bacio? ≫ l’aveva derisa.
Lei era arrossita, attirando lo sguardo dei passanti. ≪ Eh?! Ma no, io ≫ aveva abbassato lo sguardo sulle sue mani intrecciate ≪ V-vorrei che mi allenassi. Si, vorrei che ti allenassi con me≫.
Il silenzio che era seguito era stato quanto di più imbarazzante avesse mai vissuto. Aveva dovuto spezzarlo in qualche modo ≪ Durante la missione alla Torre del Paradiso, io non ho fatto nulla ≫ aveva ammesso, amaramente ≪ Ho solo potuto stare con Erza-san quando è stata ferita. Nonostante ciò, lei voleva continuare a combattere, mentre io ≫ aveva stretto i pugni, frustrata ≪ Sono stata inutile, ecco. Non voglio sentirmi più così, perciò allenati con me, per favore≫.
≪ Quella è una cazzo di svitata, non la prendere da esempio ≫ aveva ribattuto lui.
Uraraka però aveva scosso la testa. ≪ Tu e Deku-kun avete combattuto contro Gerard e la Regina, mentre io non ho fatto niente≫.  Lo aveva guardato negli occhi con decisione ≪ Voglio poterlo fare anche io. Per questo, allenati con me≫.
Si era aspettata che la mandasse a fanculo - ed aveva anche la faccia di uno che lo stesse per fare – ma l’aveva sorpresa, dicendo ≪ Mi alleno nella palestra tre, ogni mattina dalle cinque e mezzo alle sei e mezzo≫.
≪ Quindi mi allenerai? ≫ gli aveva chiesto, sorpresa. Lui le aveva voltato le spalle. ≪ Cazzo, non è quello che è uscito dalla mia bocca≫.
Uraraka si era presentata in palestra all’ora indicata e l’aveva trovato lì a fare gli esercizi di riscaldamento, proprio come stava facendo in quel momento.
Guardarlo la rese inspiegabilmente nervosa.
≪ B-buongiorno, Bakugo-kun ≫ lo salutò, incerta. Entrò, appoggiando la sua sacca vicino a quella di lui. Non la guardò nemmeno. ≪ Sei in ritardo≫.
≪ Sono in anticipo di dieci minuti ≫ protestò, facendolo sbuffare. ≪ Ho praticamente finito il riscaldamento, perciò SEI IN RITARDO, FACCIA TONDA, ED ORA DATTI UNA MOSSA≫.
Uraraka valutò l’idea di colpirlo in testa con la sacca, ma sarebbe stato inutile e preferì lasciare perdere. Iniziò, invece, il riscaldamento che Bakugo le aveva illustrato la prima volta che si erano allenati insieme.
Non che avesse sprecato parole per spiegarglielo, solo gli aveva mostrato infastidito cosa fare e come, perdendo la pazienza se sbagliava.
Dieci minuti di riscaldamento, e poi il combattimento con l’uso del quirk ed infine c’era lo stretching. Bakugo non ci andava mai piano, né con i calci e i pugni, né tanto meno con le esplosioni.
Le afferrò il polso, girandolo e le bloccò il braccio dietro la schiena. Usò la gamba per gettarla a terra ed Uraraka si trovò sdraiata, con la guancia premuta al suolo e Bakugo sopra che le bloccava ogni movimento con il suo peso.
Se solo fosse riuscita a toccarlo con le dita, avrebbe potuto azzerare la sua gravità, invece afferrava solo l’aria. Stava sempre attento a non farle toccare nemmeno la stoffa dei suoi vestiti.
≪ Sei morta, Faccia Tonda! ≫ esclamò, sprezzante ≪ A quanto siamo arrivati? Cento? Duecento? Ho perso il conto in questa settimana≫.
≪ Sono a mala pena quattro giorni che ci alleniamo insieme ≫ protestò, risentita. Lui strinse la presa sui suoi gomiti, facendole male. ≪ Hai comunque sempre perso≫.
La lasciò andare di scatto. Lei si sollevò, frustrata. Non vinceva mai, qualche volta, riusciva a farlo chiudere in difesa, ma durava poco. Bakugo la superava subito, con un sorriso folle sul viso.
Conclusero la sessione, e uscirono per tornare al dormitorio e prepararsi per le lezioni. Bakugo le camminava davanti, come se non volesse che qualcuno li vedesse insieme, ormai lei non ci faceva nemmeno caso.
A quel ora, comunque, non c’era mai nessuno.
A parte Deku.
Lui si allenava ogni mattina nel prato davanti al dormitorio o nel bosco, a seconda di cosa prevedesse il suo allenamento. Prima, Erza si allenava con lui, ma da quando erano tornati dalla Torre del Paradiso, non l’aveva più vista allenarsi. Perfino durante le lezioni, svolgeva i compiti svogliatamente. Eccelleva sempre, ma non più così nettamente come una volta.
Il suo sguardo fu calamitato da una macchia rossa in movimento, come se il pensarla l’avesse evocata, vide Erza uscire dalla caffetteria con Midoriya al fianco.
Lui aveva le guance rosse, e si toccava i capelli, nervoso. Lei stava ridendo, come se avesse sentito qualcosa di divertente.
≪ Ohi ≫ la chiamò, Bakugo, lanciandole un’occhiata ≪ che ti prende? Hai la faccia tutta rossa, sembri un cazzo di peperone≫.
Evidentemente, lui non li aveva notati. Uraraka si toccò le guance calde, emettendo un verso strozzato. ≪ Uh, n-nulla≫.
Accelerò il passo, superandolo, e si precipitò in camera sua.
Non poteva andare avanti così. Sentendosi sempre più nervosa e frustrata. Non poteva togliersi dalla testa il modo in cui Midoriya aveva combattuto per salvare Erza. Certo, una vocetta nella sua testa le diceva che l’avrebbe fatto per chiunque. Lui era fatto così, era una persona gentile e generosa, un ragazzo d’oro. Eppure, le parole che aveva detto ad Erza le bruciavano dentro.
Il suo cuore aveva sussultato a sentirlo parlare con quella foga. Avrebbe voluto che quelle parole fossero state dirette a lei.
Arrivò in classe con la testa fra le nuvole e trovò Midoriya e Iida con un libro in mano che parlavano con Erza di alcuni compiti.
≪ Ah quindi questo ideogramma sta per “sottrare”? ≫ chiedeva la ragazza, indicando qualcosa nel libro. Iida annuì e indicò qualcosa ≪ Questo invece significa “sottrare in proporzione a” non lo confondere con quest’altro che invece significa “il frutto della sottrazione”≫.
Erza li guardò, confusa. Aveva ancora delle difficoltà con gli ideogrammi. Quando erano tornati, Aizawa-sensei le aveva chiesto di stendere un rapporto.
≪ Ovviamente, ti sei salvata da sola. Noi non abbiamo autorizzato nessuna missione di salvataggio ≫ aveva detto, severo.
Erza, ancora un po' sotto shock, aveva risposto ≪ Uh certo, lo scriverò in un attimo≫
≪ In giapponese ≫ aveva specificato il professore. La ragazza lo aveva guardato, ridestandosi dai suoi pensieri. Era impallidita ≪ C-come?≫
≪ Ovviamente, lo voglio in Giapponese ≫ aveva chiarito Aizawa, facendo strabuzzare gli occhi ad Erza. ≪ Oh andiamo, ma che le cambia!≫
Aveva strappato una risata generale, con il lamento che l’era sfuggito dalle labbra. Lo sguardo incredulo, fisso sull’insegnante.
Aizawa le aveva messo in mano un dizionario, sorridendo spietato. ≪ Divertiti≫
Erza fu la prima ad accorgersi di lei, l’accolse con un sorriso. ≪ Uraraka-kun, sei riuscita a fare gli esercizi di matematica?≫. 
Uraraka aprì bocca per risponderle e fu interrotta dalla confusione di un polverone nel corridoio. ≪ Erzaaa  ≫ urlò, Natsu, dirigendosi come un tornado verso di loro ≪ Affrontami!≫.
≪ Natsu-san! ≫ attaccò, Iida, prontamente, ma fu interrotto da Erza che si spostò al centro del corridoio. Si piegò e assestò un calcio nello stomaco dell’altro ragazzo, mandandolo al tappetto.
I tre studenti la guardarono scioccati.
Erza si raddrizzò, mettendo una mano sul fianco e sventolando l’indice accusatorio verso Natsu, a terra. ≪ Non si corre per i corridoi, Natsu! ≫ lo sgridò, molto severamente. Si voltò verso Iida, un sorriso divertito in volto, e aggiunse ≪ Giusto, capoclasse?≫.
Iida la guardò, confuso e allibito. Si toccò gli occhiali. ≪ Uhm, s-si. Infatti≫
Erza si era rigirata verso Natsu che gemendo si stava riprendendo.
≪ Ecco, vedi? Non farlo mai più≫.
Midoriya sospirò. ≪ Comincio a pensare che ti piaccia picchiare a Natsu-kun≫
≪ Lo hai capito solo ora? ≫ commentò, Happy, rassegnato. Svolazzava intorno a Natsu, stringendo le sue spalline da gatto. ≪ Lo sanno tutti che è il suo passatempo preferito≫
≪ Che esagerati ≫ rispose Erza, sghignazzando. Si chinò ad afferrare Natsu per le caviglie e iniziò a trascinarlo dentro la classe, dicendo allegramente ≪ Datti una mossa, le lezioni stanno per cominciare≫.
≪ T-ti o-odio ≫ brontolò, stordito, il ragazzo.
≪ Anche io ti voglio bene ≫ rispose, Erza.
A quelle parole, Midoriya arrossì e abbassò lo sguardo sulle sue scarpe rosse, rattristato. Uraraka sembrò essere l’unica ad aver notato quel suo cambiamento. Gli afferrò il lembo della giacca, trattenendolo mentre Iida ed Happy seguivano il gruppo dentro l’aula.
Midoriya la guardò, sorpreso. ≪ Uraraka-kun? T-tutto bene?≫.
Uraraka sentì una piccola fitta al petto. Aveva iniziato a chiamare Erza per nome, senza più usare onorifici, però chiamava lei in modo così formale e ben educato.
≪ Deku-kun, dopo le lezioni possiamo parlare da soli? ≫ domandò, arrossendo.
Lui fece una faccia sorpresa e confusa. ≪ Ah scusa ≫ disse, arrossendo ≪ D-dopo ho una cosa da f-fare. Non so a che ora finisco≫.
Si passò una mano dietro la nuca, fra i capelli mossi. Avevano l’aria soffice e Uraraka si chiese se lo fossero anche.
≪ Aspetterò che tu finisca ≫ disse, abbassando lo sguardo. Midoriya l’osservò attentamente ≪ Va davvero tutto bene, Uraraka-kun? ≫ le chiese, premuroso.
Lei arrossì, annuendo meccanicamente. ≪ S-stasera, va bene? ≫ chiese, ansiosa.
Lui si accigliò, confuso. ≪ Si, certo≫.
Videro il professore avvicinarsi ed entrarono in classe. Uraraka prese posto con il cuore che le batteva a mille in petto. Stasera, si ripromise.   
 

--- Angolino Mio ----

Ciao, non scrivo mai un mio commento alla fine di un capitolo perchè preferisco lasciare spazio solo alla storia, ma ci tenevo a ringraziarvi per continuare a leggere questa storia e per le vostre recensioni. Questa è la prima storia che abbia scritto e pubblicato, perciò ci tengo moltissimo e sono felice di vedere che la seguite.

Grazie davvero a tutti voi!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: 0421_Lacie_Baskerville