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Autore: Dragon mother    26/08/2020    2 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Buon mercoledì ragazze! Eccoci qui, in arrivo con un nuovo capitolo puccioso tutto per voi.
Intanto ringrazio le mie assidue commentatrici, sono felice di trovarvi e sapere il vostro parere e poi grazie a chi l’ha letta tutta d’un fiato o si è messo in pari, attendendo così un nuovo capitolo.
Grazie anche alle lettrici silenziose, anch’esse preziose.
Un bacio e buona lettura.
 
 
 
 
Edward
 
Avevo aspettato così tanto per poter godere di questo momento che adesso non mi sembra vero di viverlo.
Siamo una cosa sola, un solo corpo, un solo grande amore e mentre assaporo quel nettare che per me è il suo sangue, vedo e rivivo ogni suo pensiero, ogni sensazione e mi accorgo che come sempre, riportano tutte a me.
Non vorrei mai interrompere quel flusso di pensieri così gratificante ma devo farlo, per il suo bene.
Mi prendo cura della ferita che le ho lasciato mentre lei mi stringe a sé in un abbraccio.
“Edward” mugugna sottovoce.
“Dimmi amore” le rispondo leccando i fori del mio morso per farli guarire.
“Ti amo” borbotta lasciandosi andare in un sorriso.
Ha gli occhi chiusi mentre mi dice quelle due parole.
 
Ti amo
 
Due parole che hanno di per sé una potenza e un significato enorme e ancora di più se dette per un vampiro o da un vampiro.
Ma ciò che rende tutto così speciale è il fatto che me lo sta dicendo adesso per la prima volta, adesso dopo essere stati una cosa sola.
Ho aspettato lei e i tutti i suoi tempi, ripetendomi che in questi anni molti cambiamenti avevano influito sulla sua crescita ed io non avevo nessuna intenzione di sconvolgerla e farle pressione più di quanta già non ne sopportasse.
E così l‘ho seguita, sempre, prima come un amico, poi come un fratello ed ora come il suo compagno e non c’è niente di più bello del sentirsi dire ti amo, soprattutto per uno come me.
Già, uno come me; mi è sempre piaciuto il paragone che molti di noi tendono a farsi: dicono che siamo come i cigni, scegliamo una compagna per l’esistenza e sarà lei fino alla nostra morte.
Ed io so di averla trovata ormai da più 7 anni.
 
“Anche io” le rispondo posando le mie labbra sulle sue, in un delicato bacio che profuma d’amore.
“Come ti senti, amore?” le domando temendo una sua risposta negativa.
Spero di non averle fatto troppo male, controllarsi in quel momento e in tutto quello che è avvenuto dopo, è stato molto difficoltoso.
“Mai stata meglio” mi risponde sollevando le palpebre, dandomi così accesso ai suoi bellissimi occhi color del cioccolato.
Un brivido le fa increspare la pelle quando le mie mani l’accarezzano ma non sono sicuro che sia stata colpa mia.
Siamo ancora nella vasca e l’acqua si è decisamente raffreddata e se per me non è proprio un problema forse Bella inizia ad avere freddo.
“Vieni usciamo da qui. Ti aiuto ad alzarti”
Le tendo una mano ma lei sembra non volerla accettare.
“Bella?”
Mi guarda con un’espressione imbarazzata ma non riesco a comprenderne il motivo.
Ma quando i suoi occhi e anche le sue mani scendono sul suo corpo coperto solo dall’intimo, diventato trasparente a causa dell’acqua, capisco bene il problema.
“Ti senti ancora in imbarazzo dopo quello che abbiamo vissuto poco fa?” le domando accarezzandole una guancia.
Mi risponde muovendo la testa in segno di assenso.
Diventa rossa e porca miseria quanto mi piace quando le accade!
“Non devi amore, vieni fidati di me, se vuoi non ti guardo ma dobbiamo uscire di qui o ti ammalerai.. vieni, ti fidi di me?”
In risposta ottengo un flebile -sì- e quando le porgo la mia mano per aiutarla, l’afferra e finalmente usciamo dalla vasca.
L’avvolgo nell’accappatoio e con movimenti delicati l’aiuto ad asciugarsi.
Le sciolgo i capelli inumiditi e prima di asciugarli con il phon, glieli spazzolo.
Si lascia andare alle mie attenzioni, appoggiando la sua schiena al mio petto e sentire le nostre pelli l’una contro l’altra è sempre un’emozione bellissima.
“Vieni, ora devi toglierti di dosso questa roba bagnata. Cambiati pure con calma, io vado a prenderti qualcosa da bere in cucina”
Esco con addosso l’accappatoio e vado in cucina.
Dalla vetrata del giardino, la luna piena risplende alta e maestosa nel cielo: è una notte speciale ed io ho l’onore di passarla insieme al mio amore.
Ad un tratto un profumo familiare mi raggiunge e le mie labbra si aprono in un sorriso.
Appoggia il viso sulla mia schiena e mi abbraccia.
“Ci stavi mettendo troppo, quindi sono venuta a vedere se avevi bisogno di aiuto”
Poso le mie braccia sulle sue, intrecciate sul mio addome e il mio sorriso si fa più marcato.
“Perché vai raccontando bugie signorina, lo so che sei venuta fin qui perché ti mancavo”
Mi volto per vederla e la visione che mi appare mi lascia senza parole: i capelli le ricadono morbidi sulle spalle e indossa una misera vestaglietta, sotto alla quale si intravede una camicia da notte di pizzo nera che andrebbe dichiarata illegale.
Deglutisco a vuoto anche perché non mi serve a niente.
“Bella.. non potevi coprirti un po’? Hai intenzione di farmi impazzire di peso stanotte?” le domando cercando di contenermi.
“Non è colpa mia, Alice ha fatto shopping al posto mio.. non.. non ti piaccio?”
Oddio, come fa a domandarmi questo?
Non si rende conto di che effetto mi fa?
Evidentemente no..
“Oh Bella, tu non immagini nemmeno quanto mi piaci ed è proprio per questo che ti dicevo di coprirti”
Un sorriso le spunta vispo ma è un sorriso diverso, come di beffa.
“Edward, stavo scherzando” mi risponde iniziando a correre verso la nostra stanza.
Resto un attimo interdetto dalle sue parole ma quando capisco che non faceva sul serio, lascio il succo che le avevo preparato e le corro dietro.
Inutile dire che la riacciuffo subito, tra risolini neanche troppo contenuti, spingendola in camera e buttandola sul letto.
“Vuoi scherzare con un vampiro centenario eh, bene adesso avrai ciò che ti meriti!”
Cerco di essere il più pauroso possibile, le ringhio a pochi centimetri dal viso ma tutto ciò che ottengo in risposta è una bella risata sguaiata, degna di un film di Fantozzi.
Hai capito la signorina, adesso la calmo io sicuramente.
 
“Adesso ci penso io a te”
Mi fermo a fissarla per alcuni istanti ed è lì che lei capisce cosa l’aspetta.
Le apro la vestaglia e inizio a baciarle le gambe, salendo dalle caviglie.
Baci umidi che le ricoprono la pelle di brividi.
Raggiungo le cosce e non lascio indietro nemmeno un centimetro di pelle.
Sento il suo respiro farsi più veloce e capisco di essere sulla buona strada per la mia vendetta e proprio quando azzardo ad alzarle la camicia, lei mi blocca con una mano.
Me l’aspettavo ma non sono deluso, per lei stanotte è stata ricca di novità e per ora per me va bene così.
“Non preoccuparti amore, è tutto a posto. Vado a prenderti il tuo succo che prima ho dovuto lasciare in cucina, torno subito” le faccio il solletico su un fianco e subito dopo le do un bacio sulle labbra, quelle labbra delle quali non riesco a farne a meno.
Quando torno la trovo con la schiena appoggiata alla testiera del letto, lo sguardo rivolto alla porta, su di me.
“Ti sono mancato?” le chiedo conoscendo già la risposta.
“In maniera esagerata” mi risponde lei, regalandomi uno dei suoi sorrisi.
Dio quanto è bella quando sorride.. ed è mia.
Le porgo il bicchiere e finisce il contenuto in un attimo.
“Ne vuoi ancora?” le domando scoprendola così assetata.
“No, adesso voglio stare un po’ abbracciata a te” mi risponde sorridendo.
Mi avvicino, mi sdraio accanto a lei e poi la prendo tra le mie braccia, non prima di averle dato un bacio degno di essere chiamato tale.
“Il sapore del succo alla pesca mischiato alla vaniglia delle tue labbra è qualcosa di indescrivibile. Sei adorabile, in ogni momento, in ogni modo e in qualsiasi occasione, amore mio”
E la bacio ancora.
Porta subito le mani tra i miei capelli e anche se sono un vampiro, posso affermare che questo suo gesto mi rilassa e direi anche molto.
Li accarezza e mi massaggia e tutto ciò piace a lei quanto a me.
Non ho idea di come le sono finito addosso ma quando si stacca per riprendere fiato, io ne approfitto per imprigionare la sua immagine nei miei occhi, per averla sempre davanti durante i nostri baci.
Sì, perché quando la bacio chiudo gli occhi per poter così vivere al meglio ogni sensazione.
Prende ad accarezzarmi il viso, lasciando dietro di se una scia bollente e tutto ciò che vorrei adesso è continuare ad assaporare le sue labbra.
“Edward” sussurra troppo vicino alle mie labbra.
“Sì?”
“Grazie per quello che mi hai fatto vivere stanotte, per come sei stato attento ai miei bisogni e per quanto amore hai messo e metti nella nostra storia. Sono stata bene, mi sono sentita completa. Mi dispiace di aver aspettato così tanto a dirti quelle due paroline ma volevo farlo in un momento che per noi avesse un significato e così è stato. Perdonami se ho ancora alcuni piccoli ostacoli da superare, vedrai che presto non ci saranno più”
La mia piccola fragile e forte umana, la mia guerriera.
“Prendo quello che mi dai e con i tuoi tempi: io sono qui e ti aspetto, sempre, perché anche io ti amo ed è l’unica cosa che importa oltre al fatto di essere corrisposto. Non vado da nessuna parte, almeno non senza di te”
E la bacio, la bacio perché ne ho bisogno, la bacio perché la amo, la bacio fino a consumarle quelle rosse fragole che si ritrova sul suo viso d’angelo.
   
 
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