MEDUSE
Meduse
a riva;
meduse grandi,
meduse che galleggiano,
che si lasciano trascinare dalle
correnti
di un mare finalmente cristallino;
assieme alle mascherine abbandonate
creano un paesaggio marittimo
surreale.
Un po’ come quei tempi
in cui credevo di amare;
ho mai amato? Cosa ho provato?
Qualunque cosa sia stato,
mi sono migliorato,
fortificato,
nonostante il vuoto successivo;
quel silenzio così assordante,
muto,
tagliente nel suo vuoto infinito,
illimitato.
Adesso, a distanza di mesi,
sono solo e amo solo me stesso,
mi curo di me
e dei miei desideri,
lascio che il resto scorra,
anche la rabbia,
anche se qualcosa va storto
alla fine tutto scorre,
perché il tempo a mia disposizione
è limitato
e nella mia infinita nullità umana
voglio goderne fino all’ultimo.
E mi ritrovo a guardare quelle meduse
bianche o marroncine,
piccole o grandi,
siano Polmoni di Mare o Mediterranee,
io ero come loro,
mi sento come loro;
i ragazzini che strillano ogni volta
che le vedono,
cosa ne sanno di tutto questo?
Di essere alla deriva,
di essere acqua immersa nell’acqua,
di essere trasportati fino alla meta,
a una morte infame sulla battigia.
Di tutte queste parole, io, umile,
che ne faccio?
Solo un burattino della vita,
in mano ad altri.
Solo il cuore
è pieno di Amore.
Per la vita, per me stesso.
NOTA DELL’AUTORE
Ehi, non sono sparito ^^ sto tornando, assieme a tantissimi
componimenti nuovi e freschi ^^
Vi ringrazio tanto se siete ancora qui a leggere, spero che d’ora
in poi la mia attività poetica possa continuare ad essere gradita così come lo
è stata fino all’inizio di questa intensissima estate ^^
Grazie infinite a tutti!