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Autore: flyerthanwind    01/09/2020    3 recensioni
Il primo settembre 2017 Rose e Albus iniziano la loro avventura ad Hogwarts. La Rowling ci racconta cosa succede al binario 9 e 3/4, ma vi siete mai chiesti cosa accade dopo? Ecco, io immagino che accada esattamente questo: strani incontri, uno smistamento disastroso e tanti guai in vista!
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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1 settembre 2017


Quando il treno svoltò, i sorrisi svanirono dalle labbra di Rose Granger-Weasley e Albus Severus Potter. Ovviamente erano eccitatissimi di intraprendere quella nuova avventura e di farlo insieme, ma temevano di perdersi per sempre una volta arrivati in quell'enorme castello. Entrambi, infatti, non si ritenevano conformi alla casa che aveva ospitato i loro genitori e in cui erano convinti che l'altro sarebbe finito senza alcuna ombra di dubbio.

Ad ogni modo, iniziarono a camminare insieme, cercando uno scompartimento vuoto in cui sistemarsi dato che James si era volatilizzato insieme ai suoi amici, Fred e Roxanne non si erano fatti vedere e Dominique era sicuramente alla loro ricerca. Sarebbero voluti andare da Victoire, ma certamente non avrebbe voluto tra i piedi due marmocchi, quindi alla fine dovettero arrendersi a occuparne uno in cui un ragazzino biondo stava armeggiando con il suo baule per tentare di sistemarlo. 
Solo ad una seconda occhiata Rose notò che era lo stesso ragazzino con cui il padre l'aveva incitata a non familiarizzare. Accecata dall'ammirazione profonda verso l'unico uomo della sua vita, la rossa tentò di portare il cugino via di lì, ma lui sorprendentemente parlò prima che Rose potesse anche solo pensare di uscire da quello scompartimento e chiedere asilo politico a James.

«Hai bisogno di aiuto?» domandò Al senza annunciarsi, spaventando il ragazzo. Il baule gli cadde a terra e, con un sonoro sbuffo, il biondino si accasciò per richiuderlo.

«Grazie» sussurrò, ricordandosi di aver chiesto al padre chi fossero quei due ragazzini a cui tutti guardavano i genitori e perché li avesse salutati se non erano mai stati invitati al Malfoy Manor per una delle festicciole organizzate da sua madre Astoria. Draco l'aveva ignorato con un sospiro profondo, poi l'aveva salutato.

I due, insieme, riuscirono finalmente e riporre il baule e, successivamente posizionarono lì accanto anche quello di Albus. Rose, dal canto suo, decise di tenere il baule accanto a sé, lontana da quei due che sembravano fin troppo in sintonia per essersi appena conosciuti.

«Io mi chiamo Al» si presentò il moro, tendendogli la mano. Era più piccola di quella che la strinse e certamente meno forte e decisa, ma al biondo piacque quella stretta.

«Io sono Scorpius» rispose sorridendogli. Poi si voltò verso la rossa, ancora in piedi alle porte dello scompartimento, incerta sul da farsi.

«Che sciocco che sono, scusa Scorpius! Io e Rose non ti abbiamo chiesto se potevamo metterci qui» trillò, colpendosi la fronte con il palmo della mano e giustificando in quel modo il fatto che la cugina fosse restia a sedersi.

«Lei è mia cugina Rose» la presentò Al quando si fu seduta di fronte a loro, dato che non sembrava interessata ad aprire la bocca per spiccicare parola alcuna. Per bilanciare il suo mutismo, il cugino era un fiume di parole e in poche ore aveva sciorinato al suo nuovo migliore amico -titolo che si era guadagnato in meno di mezz'ora sotto lo sguardo furioso di Rose, migliore cugina e amica in assoluto- gli episodi più rilevanti della sua famiglia, inserendo nel discorso in maniera scomposta anche la marea di Weasley-Potter che erano parte del Clan.

«Tu non hai un fratello o una sorella qui ad Hogwarts?» domandò ad un certo punto, interrompendo il proprio discorso. Rose drizzò le orecchie, nascosta dietro il libro che stava leggendo, per udire la risposta dell'altro.

«Sono figlio unico. Mia cugina frequenta già Hogwarts e suo fratello lo inizierà quest'anno come noi, ma non so dove sia finito» ammise con una nota di tristezza nella voce.
Rose si fece addolcire per qualche istante dal faccino tenero che il biondo aveva messo su, mordicchiandosi nervosamente il roseo labbro inferiore e corrucciando le sopracciglia con aria pensosa, infine si tuffò nuovamente nel suo libro fino all'arrivo ad Hogwarts.

~

Durante lo smistamento i tre erano più tesi di una corda, come tutti i primini d'altra parte; qualche ragazzino aveva persino le lacrime agli occhi. 

Malfoy fu la prima persona rilevante ad essere smistata e il cappello sancì "Corvonero". Dal mondo in cui sgranò gli occhi e pareva restio ad allontanarsi da lì, Rose comprese che non era quella la casa in cui si sarebbe aspettato di finire. Nemmeno il tempo di osservarlo sistemarsi a testa bassa tra i suoi compagni e farsi battere qualche amichevole pacca sulla spalla che la professoressa che teneva in mano la lista disse con voce risoluta: «Albus Severus Potter». 
Il ragazzino arrossì tutto a sentir pronunciare il suo nome completo e corse sullo sgabello. Il Cappello Parlante non ci mise molto a scegliere, nonostante anche Albus fosse restio ad allontanarsi da lì dopo aver udito il verdetto. Fu infatti smistato in Serpeverde.

A quel punto Rose era davvero preoccupata: se nemmeno Albus era finito in Grifondoro -e lui doveva assolutamente stare lì- lei certamente non avrebbe avuto casa. Già leggeva i titoli della gazzetta, "Prima studentessa di Hogwarts a non essere smistata", e stava giusto per dare di matto quando il suo nome riecheggiò nella grande sala stellata che li ospitava. Si avviò con passo incerto verso lo sgabello e lasciò che il cappello le calasse leggermente sugli occhi prima si sentire una vocetta fastidiosa risuonarle nel cervello.

«Aah, un'altra Waesley!» berciò quell'ammasso di stoffa scura non appena fu poggiato sul capo di Rose. «Quanto cervello, questo sarà sicuramente di ascendenza Granger! Mmh, difficile, ma ti troverai bene tra i CORVONERO» l'ultima parola fu udita chiaramente dall'intera sala e la tavolata in questione si lasciò andare ad un grande boato, decisamente migliore di quello che avevano riservato al suo predecessore. Anche lui sorrideva e batteva le mani, grato di vedere finalmente un volto amico.

Dopo il banchetto

Mentre un prefetto li guidava verso la torre di Corvonero rispondendo per loro all'indovinello, Scorpius l'aveva raggiunta, osservando il religioso silenzio che la ragazza si era autoimposta. Quando si erano divisi le aveva lanciato un'occhiata trafelata, ma non si era mostrato timoroso mentre seguiva i suoi futuri compagni di dormitorio verso la porta recante la scritta Primo anno.
Rose, invece, si era fatta avanti e ormai capeggiava il gruppo di ragazzine in cima alle scale.

La stanza era come gliel'avevano descritta i genitori: un ambiente piuttosto ampio, con imponenti bifore che si aprivano sul cielo stellato; cinque letti erano circondati dalle tende e i loro bauli erano già sistemati ai piedi di ogni testiera; per fortuna a Rose capitò la brandina in fondo, accanto all'ultima finestra, dove ogni notte avrebbe potuto godere della vista delle stelle.
L'unica differenza con i racconti dei suoi genitori era che lì tutti gli stendardi erano blu e bronzo, con una maestosa aquila a svolazzare tra le pieghe della stoffa, e nessun fuoco rosso-oro sprizzava nel caminetto. Adesso che era finalmente sola, le rimaneva una sola cosa da fare: scrivere a suo padre.

Intanto, nei dormitori di Serpeverde

Al era terrorizzato dai suoi enormi compagni di stanza. Era abituato a vivere con persone più alte di lui, d'altronde anche Lily l'avrebbe superato in poco tempo, ma loro erano spaventosi. Due avevano già litigato per decidere chi avrebbe occupato per primo il bagno e, anche se lui se la stava facendo sotto, non aveva spiccicato parola. 

L'altro ragazzo, un mulatto dai capelli più neri che avesse mai visto -e James li aveva davvero neri- si era avvicinato a lui e si era presentato.
«Io sono Ajax» aveva asserito con sicurezza, e ad Albus era venuto da ridere per il suo improbabile nome. Poi si era ricordato che lui ne aveva addirittura due e si era limitato a sorridergli, grato di conoscere almeno uno dei suoi nuovi coinquilini.

 

N.d'A.

Non potevo non celebrare questo primo settembre, dovevo inventarmi qualcosa 🙄

Vi confesso che questa oneshot non è nata come tale bensì come una sorta di prequel (insieme ad altri primo settembre) per una fanfiction che al momento ai trova abbandonata tra le bozze del mio pc.
Le mie intenzioni sono quelle di pubblicarla, ovviamente, ma prima i capitoli già pronti -una ventina in totale- hanno bisogno di una revisione completa e intanto ho altri progetti già avviati da portare a termine.

Comunque sentirete ancora parlare di questi due corvacci, ve lo garantisco! 🦅

Ad ogni modo, vi ricordo che ho pubblicato il nuovo capitolo di Inkessence e vi saluto con l'auspicio che questo breve racconto vi sia piaciuto, fatemelo sapere mi raccomando 🦋

Luna Freya Nives

   
 
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