L’attesa del piacere è essa stessa un piacere.
(Gotthold Ephraim Lessing)
Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.
(Lucio Anneo Seneca)
Dove risiede il piacere?
Forse in quel bagliore che ha attraversato la mente
o in quell’idea che si sta facendo strada
e che cerca di essere attuata?
Ecco in cosa consiste il piacere,
che sentiamo vivo e pulsante,
nell’assaporare ogni istante
che ci divide dal raggiungimento del nostro obiettivo.
Lo accarezziamo,
lo osserviamo
fino a vederlo comporsi
piano piano dinnanzi al nostro sguardo.
La meta è raggiunta.
Il piacere è totale,
ma è effimero,
dura solo un istante,
poiché la mente
cerca subito un altro desiderio,
per appagare anche il nostro spirito,
alfine di provare ancora le stesse sensazioni
ed emozionarsi nuovamente.
Il piacere ha un suo inizio e una sua fine,
tra luci ed ombre.
E allora il gioco deve ricominciare
per avere ancora in noi
la percezione di aver sfiorato la Felicità.