Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Yuzar    10/09/2020    0 recensioni
Non era decisamente la sua giornata!
Essendo già di base una ex-pedina scomoda della più grande associazioni dell'Underworld e di essere a conoscenza dei segreti scomodi della maggior parte delle associazioni governative e non.
Aggiungiamoci il fatto di essere particolarmente sfigata e quindi di essere in ritardo per il colloquio che l'avrebbe salvata dallo sfratto, dall'essere rapita da un tipo con un cucchiaino sulla guancia ed aver vomitato nell'auto dannatamente ROSA di un tizio terribilmente pericoloso vestito di ROSA era stata davvero una pessima giornata!
Non poteva mica andare peggio di così, no?
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo, Donquijote Family, Donquijote Rocinante, Nuovo personaggio | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il suono della sveglia interruppe bruscamente il suo dolce e meritato riposo svegliandola bruscamente dal mondo nei sogni, seguendo il ritmo di "I want to change the world".

Con un solo occhio aperto Helen cercò la sveglia nella stanza buia e disordinata, fino a trovarla sul comodino alla sua destra, sotto la maglia nera.

Erano le 7:45 e lei doveva alzarsi, o almeno avrebbe dovuto!
Avrebbe dovuto perché ieri, proprio ieri sera, aveva litigato con il suo capo riguardo al progetto per pubblicizzare l'ufficio ideato dal figlio del direttore che non l'aveva presa bene e l'aveva licenziata in tronco.

Dannazione! Aveva bisogno di soldi, dopotutto doveva pur magiare in qualche modo, no?

Ma, prima di ogni altra cosa, doveva riuscire ad alzarsi!

Più simile ad uno zombie che ad un essere umano si alzò lentamente mettendosi a sedere sul letto con un profondo sbadiglio e solo in quel momento aprì finalmente entrambi gli occhi.

Sarebbe stata una lunga, lunghissima giornata!

Per terra c'era un vero e proprio disastro, sembrava quasi che fosse esplosa una bomba in un armadio (anche se in questo caso era stato l'armadio ad essere esploso)
I vestiti erano accumulati su pile disposte un po' ovunque nella stanza, dalla sedia fino al pavimento dalle piastrelle verdastre che si sarebbe abbinato perfettamente all'azzurrino delle pareti se solo non fossero state ricoperte di disegni di vario genere.
Schizzi indistinti si mescolavano a paesaggi urbani e ricchi di elementi fantastici che rendevano difficile discernere il colore delle pareti creando una sorta di percorso invisibile agli occhi di qualcuno poco attento ma, al momento, lei voleva solamente una cosa: il suo amato ginseng in tazza grande!

Afferrò così la maglia più vicina (quella nera che era sopra la sveglia) e la infilò sopra la canottiera bianca (che altro non era che il suo pigiama) accompagnando il tutto con un profondo sbadiglio prima di dirigersi con passo barcollante ed ancora mezzo addormentato verso la cucina cercando di schivare il caos che permeava tutto ciò che la circondava.

Si avvicinò al lavandino metallico dove prese la tazza grigia e, come ogni mattina, e versarci un cucchiaio di polvere di ginseng e un cucchiaino di zucchero per poi versarci dentro l'acqua ed inserire la miscela nel suo amato forno a microonde rosso cremisi.
'Un minuto in mezzo e non di più, altrimenti la lingua la trovi laggiù'
Dopo il quarto "Ting" del microonde la sua linfa vitale era finalmente pronta!

Aprì lo sportello ed afferrò la tazza leggermente calda per posarla sul tavolo coperto da una tovaglietta viola con i cuoricini e finalmente si sedette!

Proprio quando stava per assaporare il suo piccolo momento di pace (uno dei pochi) il suo telefonino iniziò a suonare

"Non è possibile! Non proprio adesso!"

Con un sospiro di sporse dalla sedia per afferrare il cellulare sul ripiano. Probabilmente non l'avrebbe mai fatto dopo aver bevuto il caffè ma, senza di quello stava ancora dormendo e non si accorse della mossa non propriamente furba dato che l'incredibile equilibrio di cui era provvista aiutò la gravità a fare il suo lavoro facendola cadere a terra proprio appena dopo aver accettato la chiamata.

"Caduta n1 prima del ginseng: c'è!"

Si alzò tutta dolorante, massaggiandosi il fianco sinistro mentre una voce famigliare dall'aria preoccupata la chiamava dall'altra parte della cornetta.

-Helen stai bene? Tutto a posto?-

Cercando di non fare notare troppo il fatto di essere caduta e di non aver bevuto il suo caffè (senza il quale diventava facilmente irritabile) rispose alla domanda.

-Benone, benone. A cosa devo la tua chiamata, oh mia salvezza dalla morte di fame? Come va la tua noiosa vita da impiegato?-

La voce maschile ridacchiò

- Meglio della tua, immagino! Scommetto che sei appena caduta! -

Silenzio

- E ti ho disturbata mentre bevevi il ginseng!-

Helen sospirò profondamente

- Ci hai beccato su tutti i fronti, perciò fai in modo che la tu chiamata non sia uno spreco di tempo! Hai qualcosa per me?-

- Non so come tu faccia, ma sì! Hai un colloquio alle 9:30 all'ufficio Inserire Nome! Purtroppo non sono riuscito a fartene avere uno più tardi...-

-Inserire Nome? Ok, forse non è il momento di farsi domande sul nome! Dove si trova la sede?-

Ci furono esattamente 30 secondi di silenzio prima della sua fienile risposta.

- Dall'alta parte...-

-Dove? Non ho sentito!-

Lui inspirò ed espirò profondamente prima di dire con voce appena più alta rispetto a prima

-Dall'altra parte della città...-

Il tempo sembrò dilatarsi per quelle che parvero ore.
Erano le 8:27!!
Prima che Helen potesse dire qualsiasi cosa la chiamata terminò

- GIURO CHE SE TI PRENDO TI AMMAZZO!! -

Così corse in camera, afferrando il primo paio di pantaloni che le era capitato a tiro. Afferrò la borsa  (l'unica cosa con una parvenza di ordine all'interno della casa) con la mano destra e con la sinistra le scarpe e si precipitò fuori saltellando sulle punte dei calzotti rosa i gradini delle scale fino ad arrivare alla macchina. Lì si infilò velocemente le scarpe, si sciolse i capelli e avviò il motore.

Erano le 8:39

Se fosse andata a velocità normale avrebbe impiegato un'ora ad arrivare a causa del traffico ma, in qualche modo(probabilmente non molto legale) era riuscita ad arrivare appena in tempo davanti all'ingresso dell'ufficio.

Peccato che durante il percorso avesse tagliato la strada ad una lussuosa macchina straniera colore nero pece e dai vetri oscurati, un vero peccato!

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Yuzar