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Autore: Nnfr    14/09/2020    0 recensioni
E' la mia prima fanfiction, ditemi che cosa ne pensate e se volete una continuazione
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Nyssa al Ghul, Sarah Lance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sara quando entrò nella camera di Nyssa si trovò spiazzata, non era mai stata lì e di certo non si aspettava questo. La camera di Nyssa era dai colori vivaci e scintillanti, molto accogliente, aveva anche un bagno privato immenso. La camera era molto decorata e la cosa che fece totalmente impazzire Taer era l’illuminazione, la camera era illuminata interamente da candele di diversa forma, dimensione e colore. Dalla notte alla mattina a Nanda Parbat nella zona dei quartieri di Nyssa vi era il ghiaccio, ma quel posto sembrava così caldo e inusuale. Dopo la conversazione Sara accolse l’invito di Nyssa a riposare nel suo letto mentre quest’ultima per non disturbare in alcun modo Sara, decise di leggere qualche cosa. Improvvisamente qualcuno bussò alla porta (che fortunatamente stava ben distante dal letto a baldacchino, che per si e per no, appena bussarono Nyssa chiuse leggermente dalla parte piú visibile). Nyssa così si alzò dal tappeto e andò ad aprire, trovandosi Sarab davanti agli occhi. -Salve Nyssa, mi manda Ra’s. Disse Il ragazzo chinando la testa verso il basso. -Si Sarab, dimmi cosa desidera mio padre? -Ra’s chiede se sapessi qualcosa sulla misteriosa assenza di Taer al Sahfer -Sarab riferisci a mio padre che Al Sahfer sta facendo alcune commissioni per conto mio, se vi sono problemi andrò da lui a spiegare la situazione di persona. -Si Erede, riferirò tutto a Ra’s Al Ghul, scusate per il disturbo Disse facendo nuovamente un mezzo inchino, aspettando che Nyssa chiuse la porta per poter andare. Nyssa sapeva perfettamente che suo padre aveva di meglio a cui pensare che a Sara, perciò non si preoccupò più di tanto e tornò al suo libro. Sara sentita la conversazione decise di alzarsi e di avvicinarsi a Nyssa. -chi era? -nessuno di cui ti debba preoccupare Taer, Sarab. -era qui per conto di tuo padre vero? -si, gli ho spiegato il motivo della tua assenza ed è filato tutto liscio come il latte. -come l’olio vorresti dire… Disse ridacchiando Sara -si, sono abituata ai proverbi arabi, intanto perché non torni a riposare? -perché voglio stare con te Disse con le guance rosse -e se ci riposassimo insieme e poi ci alleniamo? -ci sto Nyssa così prese dolcemente le mani di Taer e la guidò verso il letto, -che lato prendi? Chiese Sara a Nyssa -quello vicino alla porta -come mai? -mi piace di più Nyssa in quel momento mentì, Sara però non se ne accorse e decise di appoggiare la testa sulla spalla della ragazza, che le prese la mano e con un dito prese a disegnarle figure geometriche inventate, Taer fu investita da una serie di brividi lungo la schiena, decise quindi di girarsi e di conseguenza mettersi sopra Nyssa e baciarla. Sara non aveva idea da quale parte del suo cervello provenisse quello scatto di fiducia e coraggio, ma sapeva che aveva appena fatto impazzire Nyssa. -Sara, riposati. Cercò di dire il più dolcemente possibile Nyssa, e la cosa parve riuscire perfettamente, tanto che Sara si rigirò e si distese nuovamente sul braccio della ragazza che la abbracciò immediatamente. -e chi avrebbe mai pensato che la temibile Nyssa Al Ghul fosse così tenera… -non lo sono Sara… -mi hai appena chiamata Sara, qualcosa mi dice che non sei tanto brava a fingere -tra di noi ti posso chiamare Sarà? -mi stai seriamente chiedendo come mi dovresti chiamare? -forse… -beh allora diciamo che mi potete chiamare come desiderate Erede -non mi dare del voi mai più, non lo sopporto Disse sera (ma non troppo) Nyssa -se no? Disse divertita Sara -non ti faccio più dormire su di me Disse altrettanto scherzosamente Nyssa, che al suono idilliaco della risata della ragazza non poté fare altrimenti. -questa fa male, allora non ti do del voi -grazie -figurati, per così poco Scherzò Sara, che subito dopo chiuse gli occhi, lasciando andare tra le braccia di Nyssa.
   
 
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