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Autore: SamBluefire    16/09/2020    0 recensioni
Ogni dio dovrà scegliere un campione tra i mortali, addestrarlo e farlo combattere contro gli altri campioni scelti dagli altri dei.
La battaglia andrà avanti finchè non ne rimarrà solo uno.
questa è la mia prima storia originale, spero vi piaccia.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GOD’S CHAMPION
 
Capitolo 1: l’ascesa degli dei.


Per anni, gli dei hanno sempre avuto due cose: un grande potere e una regola, non interagire con l’uomo.
E questa unica regola è stata infranta più e più volte, per questo sono nate le varie leggente, miti e religioni diverse una dall’altra nelle varie culture del genere umano.
È per questo motivo che tutti i popoli del mondo si dichiararono guerra, minacciando il futuro del mondo e dell’umanità, ciò che nessuno sapeva era che gli dei quando sono invisibili agli occhi dei mortali possono vedere tutto.
“Sapevo che non era una buona idea.” disse uno degli dei e poi aggiunse “Questo vostro gioco, ha scatenato una guerra a cui probabilmente non sopravviverà nessuno.” “In effetti questa situazione è colpa nostra, e io sono stato uno stupido a non fermarvi quando ero in tempo. -commentò un altro dio- immagino che la cosa più giusta da fare sia invocare la madre della creazione distruggere questo mondo e ricominciare da zero.” alla fine di queste parole una dea si fa avanti e disse “NO! Non possiamo distruggerlo, questo mondo è il nostro, ne avevamo il diritto di giocarci a modo nostro.” il primo dio si rivolge alla dea e disse “Cara sorella, permettimi di ricordarti che è stata tua l’idea di iniziare questo gioco quando non potevamo anzi che non dovevamo cominciare, un mondo non è un parco giochi, io mi sono sempre opposto perchè avevo previsto questa situazione.” un altro si fa avanti con fare arrogante “Si si si, sei sempre il solito signor perfettino che rispetta tutte le regole e non prova mai niente di nuovo, infatti ti abbiamo dovuto costringere per farti partecipare, ma dico io che sarà mai se ti lasci andare per una volta.” la dea di prima aggiunse “Quindi in un certo senso tutto questo è anche colpa tua e sei responsabile anche tu!” “Per questo ora vado a-” “Tu non andrai a chiamare nessuno, ora tutti quanti, ascoltatemi, l’ho ammetto ho sbagliato e credo che sia giusto che ci prendiamo le nostre responsabilità per le nostre azioni, quindi io dico che ora noi andremo sulla Terra e metteremo fine a questa follia.” “Belle parole, ma sentiamo, come intendi farlo?” “Ormai abbiamo già rotto le regole, quanto vale romperle per l’ultima volta e agire di persona.” “Stai dicendo che dobbiamo mostrarci ai mortali?” “Esatto, però, sta volta la metteremo ai voti, chi per una volta vuole fare qualcosa di giusto e salvare delle vite e smettere di nasconderci, alzi la mano.” dopo qualche minuto per decidere, gli dei alzarono le mani tutti tranne uno, il quale disse “Continuo a pensare che non dovremmo farlo.” “Uffa quanto sei noioso, l’abbiamo messo ai voti e tutti sono d’accordo con me, quindi adesso mr negative verrai con noi laggiù e metteremo fine a tutto questo.” “… va bene, ma ad una condizione, visto che tu abbia sempre la soluzione ai problemi se ce ne saranno altri, ci penserai TU a risolverli, oppure a invocare la madre della creazione.” “Accetto le tue condizioni, puoi avere tutte le paranoie che vuoi, tanto io sò di non sbagliare.”
La guerra imperversava mietendo una vittima dopo l’altra, sembrava che niente potesse fermarli, ma, una luce abbagliante nel cielo apparve improssamente catturando l’attenzione di tutti i combattenti, la luce assumse un immagine che ricordava il simbolo dello yin e dello yang per poi progliettare due figure in mezzo al campo di battaglia, erano un uomo e una donna dall’aspetto simile e con lo stesso modo di vestire ma dai colori opposti. A seguire apparvero altre persone, accompagnate con esseri che sembravano mostri agli occhi della gente, la donna apparsa per prima disse agli uomini che gli dei che loro venerano, amano e temono sono loro e che non avevano motivo di combattere perchè gli dei sono uguali per tutti, ed è per questo che si sono mostrati.
Quasi immediatamente ogni uomo mise giù le armi e si inchinò al cospetto degli dei, mettendo la parola fine alla guerra.
Gli dei sono in tutto otto e possedevano, anzi possiedono un grande potere legato a tutto ciò che esiste in questo mondo: terra, fuoco, aria, acqua, fulmine, natura, luce e buio. Ma non avevano un nome, così gli umani decisero di dare agli dei un nome tra tutti quelli che hanno avuto per le varie culture.
Alcuni accettarono altri decisero di volere dei nomi diversi, il dio del buio e la dea della luce sono gemelli quasi identici: I loro corpi sembrano fatti del loro elemento, i loro volti sono privi di tratti somatici avevano solo gli occhi che si distinguevano dal resto del corpo, indossavano un paio di pantaloni di seta e un mantello sulle spalle e al centro del corpo della dea della luce c’era una specie di buco nero che sembrava assorbire materia, mentre sul dio c’era un buco bianco che rolasciava energia. Decisero di non chiamarsi con i nomi che gli hanno dato gli umani (la dea della luce era considerata la fonte di luce più grande di tutte ovvero il sole e prendeva il nome di Apollo nella mitologia greca e Ra in quella egizia, mentre il dio oscuro prendeva i nomi di Set, Ade e gli shinigami) così scelsero di chiamarsi Lys e Morke che in norvegiese significa luce e oscurità.
Il dio dell’acqua e la dea della terra sono i più grandi in dimensioni perchè gli altri dei sono bene o male a misura d’uomo mentre loro due sono due giganti, il dio dell’acqua è il più piccolo tra i due, lui ha fatto nascere i miti di Nettuno e Poseidone, anche se loro due erano solo due umani che usava come marionette, lui non ha la capacità di parlare ma può comunicare telepaticamente e controllare la mente delle persone, il dio dell’acqua non era umano ma un mostro marino dalle dimensioni di un continente e per accettare il suo aspetto che ha deciso di prendere il nome del mito biblico del Leviatano.
La dea della terra è incredibilmente più grande del dio dell’acqua e la prova è il fatto che solo uno dei suoi capelli può avvolgere tutto il mondo, sempre se si possono chiamare capelli i serpenti che compongono la chioma di una gigantesca gorgone che ha fatto i miti del serpente del mondo, della gorgone Medusa e Atlante il titano che sorregge il mondo sulle spalle. Lei ha scelto di chiamarsi come il serpente del mondo della mitologia nordica: Jormungandr. Per ricordare a suo fratello il dio del fulmine lo scontro tra Thor e Jormungandr.
Il dio del vento invece è molto diverso dai miti di Eolo il dio greco, gli unici che paesi che lo hanno visto nella sua vera forma sono i paesi asiatici, e gli hanno assegnato due nomi in Cina era noto come: Sun Wukong. In Giappone: Son Goku. Il re delle scimmie che viaggia su una nuvola e armato di un bastone magico, lui è senza dubbio il dio più impulsivo e imprevedibile di tutti (e ha scelto di chiamarsi con il nome cinese).
La dea del fuoco era vista la divinità a cui i maya facevano sacrifici umani gettando delle persone nei vulcani, lei è una lamia creatura per metà donna e per metà serpente come le sirene, solo che lei con il fuoco ci si veste (ed è anche molto elegante) e scelse il suo nome prendendo la parola latina Ignis che vuol dire fuoco.
Il dio del fulmine ovviamente era conosciuto con molti nomi anche lui: Thor, Zeus, Giove, Raijin, ecc. Lui è un gladiatore che porta sempre con se un arsenale di armi che scatenano tempeste di fulmini tra cui il Mjollnir (il martello di Thor) anche se alla fine scelse di chiamarsi come il padre degli dei greco per poter provare a sentirsi più importante visto che era uno dei più piccoli nella famiglia degli dei.
Il dio della natura invece era un uomo piuttosto anziano con la testa rasata e una folta barba fatta di muschio e fiori, veste sempre come un monaco, medita per quasi tutto il tempo è molto saggio e pacifico, e decise di chiamarsi Namu che in coreano vuol dire: albero.
Per mille anni il mondo è stato in pace e tutto sembrava tranquillo, troppo tranquillo, e infatti un altro polverone si è alzato dopo un bambino si chiese: chi è il più forte tra gli dei? E ognuno aveva la sua visione, chi diceva la dea terra, chi il dio del fulmine e chi la dea della luce e così via. E così che dopo un millennio di pace e tranquillità un nuovo conflitto si è mostrato.
La dea della luce ha giurato che se si sarebbero presentati dei problemi ci avrebbe pensato lei, dopo una settimana espose ai suoi fratelli la sua idea: ogni anno, una volta l’anno ogni dio dovrà sceglie tra i mortali un campione che dovrà addestrare per sei mesi, e il 31 dicembre notte allo scoccare della mezzanotte riceverà il potere dell’elemento dal dio da cui è stato addestrato e combatterà a nome suo in una grande arena nella quale si affronteranno tutti allo stesso tempo e questa sfida finirà finchè non ne rimarrà solo uno, e per decretare il vincitore i campioni si dovranno sfidare per forza e solo quando durante uno scontro un campione non si arrende, o muore. L’umano vincitore avrà dimostrato a tutti chi è il dio più forte quell’anno e avrà il diritto a un desidero, il nome di questo torneo è: God’s Champion.
Anche questa sua idea venne messa ai voti, a cui solo due dei si sono opposti: Morke e Namu.
Ma vista la maggioranza non avevano scelta se non sottostare alla decisione che hanno preso i loro fratelli.
Ogni dio aveva il suo modo di sceglie il suo campione, Leviatano sceglie i suoi campioni controllando la mente delle persone e solo chi è abbastanza forte mentalmente da opporsi può essere un buon candidato per lui.
Ignis sceglie persone che non vedono nel fuoco sofferenza e dolore, ma energia e vita, la distruzione che porta la resurrezione e la rinascita.
Jormungandr rispetta molto il modo di dire: chi è forte può difendersi da solo, chi è più forte deve difendere gli altri. Infatti i sono campioni sono persone forti nel corpo ma nel cuore sono gentili e proteggono i più deboli.
Sun Wukong voleva solo persone imprevedibili, persone che sono come foglie al vento in grado di cambiare direzione con il minimo preavviso.
Namu malgrado non voglia fare parte di questa pensata della sorella, non può opporsi a un scelta a cui la maggior parte è d’accordo e quindi deve fare la sua parte scegliendo il suo di campione, in genere sceglie una persona con un animo buono e pacifico che considera tutta la vita sacra compresa quella di un ragno che rimane intrappolato nella sua stessa tela.
Zeus sceglie solo chi non ha paura di affrontare il pericolo in faccia, qualcuno che non ha paura di venire colpito da un fulmine durante una tempesta.
Lys nello scegliere è sempre molto più esigente dei suoi fratelli e sorelle, lei vuole solo persone che posso essere definiti perfetti, i più forti, i più veloci, i più puri.
Morke invece ha un modo di scegliere molto diverso, lui semplicemente aiuta le persone che hanno l’inferno dentro, persone che hanno vissuto dei traumi che gli impediscono di andare avanti con la vita, e gli offre aiuto per trovare la pace in mezzo al caos che afflige la mente e poi chiede se vuole essere il suo campione per il God’s Champion.
Ormai questo torneo è una tradizione che si tiene ogni anno, fino a raggiungere i giorni nostri e il prossimo si terrà tra sette mesi e gli dei si stanno affrettando a trovare i loro campioni.
   
 
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