Epilogo.
Sette anni dopo.
Levi guardò negli occhi verdi di Eren con tristezza. Erano stanchi, era visibilmente chiaro, segnati dalle occhiaie e dai segni ormai indelebili lasciati dalla trasformazione.
Li fissò con tanta intensità che sperava di potergli donare il proprio vigore.
Eren era seduto sul letto, non avendo molta forza.
- Sono passati tredici anni da quando ho ottenuto questo potere. - disse Eren, a voce bassa. - Sono volati, Armin aveva ragione. Mi sembra di aver vissuto allo stesso tempo una e mille vite.
Levi lo ascoltava in silenzio, troppo addolorato per dire una singola parola. Gli toccò la guancia con la mano, facendogli una leggera carezza. Eren avvicinò anche la propria e gliela strinse con le forze che aveva. - Sei rimasto con me alla fine… - sussurrò.
Levi sorrise. - Ne avevi dubbi?
Si diedero un bacio leggero e si strinsero per pochi secondi.
Quando si staccarono, Eren lo guardò con attenzione. - Hai un capello bianco… - disse, passando una mano fra i capelli di Levi.
L’uomo si scostò bruscamente, fingendosi offeso. - Non è colpa mia se mi sono innamorato di un ragazzino. - disse, sbuffando. Eren rise, baciandolo ancora.
- Lo hai detto, non è mai troppo tardi.
- Cosa dici…?
- Hai detto che mi ami. Avevo ragione, ti sei innamorato di me alla fine. - disse Eren, facendo un colpo di tosse.
Levi rise. - Non è un segreto più per nessuno, ormai.
Eren si distese sul letto. - Non… non mi sento bene.
Levi lo guardò preoccupato, sentendosi inutile ed inerme. - Eren… - disse, prima di rendersi conto che non gli restava molto tempo.
Lo abbracciò con forza. - Resterò con te, Eren. Amarti mi ha guarito. - disse, piangendo. - Mi hai sentito, Yeager? Ti amo.
Levi sentì le braccia di Eren scivolare dalla sua schiena e accasciarsi sul letto. Lo baciò un’ultima volta e gli abbassò le palpebre.
Amare fa male, pensò Levi, mentre si allontanava piano dal corpo esanime di Eren. Fa molto male.
Grazie per aver letto questa storia. Spero sia piaciuta a voi lettori quanto è piaciuto a me scriverla.