Crossover
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Autore: rosy03    17/09/2020    1 recensioni
[Crossover: MHA, Naruto, Fairy Tail, One Piece]
• Il Centro è un’organizzazione volta alla difesa della pace e dell’armonia tra gli Universi.
Ma cosa succederebbe se qualcosa andasse storto? Se tra le loro fila vi sia un demone di Abyss che sembra intenzionato ad aprire la Porta che conduce nel suo mondo, liberando così ciò che di più malvagio esiste?
Ivar e i suoi sottoposti non possono nulla contro Artemi, è un demone troppo potente e spietato.
Ma presto arriverà la soluzione: se loro, semplici esseri umani, non possono sperare di sconfiggerlo allora basterà chiedere a chi di umano ha ben poco, giusto?
Combattenti forti nello spirito, ecco di chi il Centro ha bisogno... comincia così un’avventura, una lotta contro il tempo per impedire ad Artemi di aprire quella Porta.
La Porta che si trova su Antilia.
• La storia è attualmente in revisione
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Battaglia dei Mondi'
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La Battaglia dei Mondi

La Porta per Abyss

 
Capitolo 11

Battaglia su più Fronti (Parte 1)
 
 

 
Crux li aveva lasciati da un po’, lo sguardo perso tra gli immensi scaffali della libreria magica. L’atmosfera si era fatta pesantissima, l’unico che sembrava non esserne preoccupato era Natsu che con il suo solito ottimismo tentò di rianimare gli animi di tutti: – Suvvia! Prenderemo a pugni sui denti sia Artemi che i demoni di Abyss. Tanto l’abbiamo già fatto, no?
Lucy sospirò e si premurò di ricordargli quanto pericolosi fossero i demoni di Zeref e che, più volte, si erano ritrovati con le spalle al muro a causa della loro potenza.
– Non dobbiamo sottovalutare il nemico – asserì Titania, serissima in volto.
– Aye! Erza ha ragione come al solito, Natsu...
Il rosato sbuffò qualcosa di indecifrabile quando a prendere la parola fu Isuke: – Riuniamoci con Amanda e gli altri, dobbiamo ripartire subito.
– Che senso ha scappare? Affrontiamoli! – esclamò ancora il Dragon Slayer, ottenendo innumerevoli occhiatacce e uno scappellotto da Erza che lo fece cadere di faccia al suolo.
Lucy si rivolse quindi alla kunoichi: – Da qui faremo del nostro meglio per supportarvi al massimo, tranquilli.
Ancora una volta Natsu era pronto a gridare la sua, voleva combattere anche lui contro quel tipo e i suoi tirapiedi... voleva dimostrare di essere più forte di Erza, di Laxus... dannazione!
Ma non fece in tempo, percepì un odore sconosciuto avvicinarsi a grandissima velocità, una magia devastante. Erza agì ancora prima di lui, utilizzando la sua magia di tipo dimensionale cambiò armatura e deviò le lame di vento ancor prima che potessero sfiorare il gruppo.
Isuke poggiò la mano sulla pistola che nascondeva nei jeans e girò lo sguardo, nella speranza di trovare il nemico. E lo vide. Le vide.
Erano due ragazze vestite con dei graziosi kimono. La prima portava i lunghi capelli neri legati in una coda alta, la cui mano sfiorava l’elsa della spada che portava al fianco.
La seconda aveva i capelli color cioccolato e in mano aveva un paio di ventagli. Era stata lei a lanciare quell’attacco, quella magia.
– Chi siete? E cosa volete da noi? – chiese Sakura, pronta a lanciarsi contro il nemico in qualsiasi momento. Il suo pensiero era però rivolto a Claudia che in quel momento non si trovava con loro.
Non era sola, certo. Ma aveva comunque paura che potesse succederle qualcosa.
– Io sono Hanako. Lei è mia sorella Miyuki – disse quella con indosso il kimono bianco, dopodiché sollevò uno dei ventagli e lo puntò nella loro direzione: – Consegnateci la Colonna
– Potete scordarvelo! – esclamò quindi Naruto.
Titania le osservò: occhi blu, abiti orientali... una spada e due ventagli. Ho capito!, pensò sgranando gli occhi. Dopodiché si rivolse ai suoi compagni di gilda: – Raggiungete Gajeel e aiutatelo a proteggere Claudia.
– Cosa? Vuoi combattere da sola contro di loro?
A parlare era stato Isuke, ignaro del reale potenziale della donna dai lunghi capelli rossi che era in piedi di fianco a lui. Lucy gli sorrise e lo pregò di avere fiducia in lei.
Happy prese a svolazzare sopra la sua testa prima di parlare: – Erza è fortissima, un vero mostro.
– E va bene! Ti lascio il divertimento solo per questa volta! – esclamò un Natsu vagamente irritato.
La maga sorrise per poi attivare nuovamente la sua magia e adoperare l’Armatura Ali d’Argento.
– Siete state carine a darci il tempo di organizzarci – asserì Erza, rivolta alle due nemiche. Aveva pronunciato quelle parole soltanto quando fu sicura che nemmeno il super udito di Natsu riuscisse a sentirla. Hanako si limitò ad accennare un sorriso tirato.
Miyuki estrasse la spada e gliela puntò contro, ignorando il suo tono prettamente gentile: – Cosa ti fa pensare che sia così? In questo momento la Colonna sta venendo attaccata dai nostri compagni.
Erza annuì. – Ovviamente.
In quel preciso istante un boato tremendo fece tremare l’intero edificio facendo ghignare maggiormente la Regina delle Fate. Dopodiché prese la parola: – Non vi conviene sottovalutare Fairy Tail. I nostri amici non si toccano e ora che Claudia è una nostra amica... vi annienteremo ancor prima che riusciate a sfiorarle un capello!

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Quando mai le cose vanno bene!
Claudia si fece piccola piccola dietro Gajeel e Lily, i quali fronteggiavano senza remore gli strani individui penetrati nella stanza sfondando i grossi muri della biblioteca.
Pure questi non sanno cosa voglia dire “discrezione” eh, pensò rassegnata.
– Non vi lasceremo portare via Claudia! – esclamò Levy, dritta e sicura al suo fianco.
Come facesse ad essere così coraggiosa nonostante aspettasse un bambino doveva ancora capirlo. Normalmente non dovrebbe avere timore che potesse succedere qualcosa a suo figlio? Eppure capì la preoccupazione di Gajeel che le lanciò un’occhiata di traverso nel momento in cui aveva alzato le dita per invocare un qualsiasi incantesimo.
Non vuole che combatta, lo capisco. Dopotutto è incinta di suo figlio..., continuò a pensare.
– Non distrarti e quando te lo dirò, corri via più veloce che puoi – ribadì il Dragon Slayer.
Claudia avrebbe voluto annuire ma lui la interruppe rivolgendosi a Levy: – Anche tu, vai via con lei. Darò loro una bella lezione e sarò subito da voi.
La maga gonfiò le guance. – Guarda che io posso combattere, non sono mica invalid-
– Ehi, allora?! Abbiamo finito con queste perdite di tempo?! – esclamò l’unica ragazza del gruppo.
Aveva dei capelli rossi che portava sciolti lungo la schiena, occhi dorati e un sorriso malizioso sulle labbra. – Consegnateci la Colonna e noi non vi faremo del male.
– Scordatelo.
Dopodiché Phanter Lily spalancò le ali e fece segno alle due di seguirlo.
Seppur riluttante Levy annuì ma prima di andarsene gettò un’ultima occhiata al Dragon Slayer che le sorrise di rimando. Ma non per molto.
– Volete andarvene? Lasciate che vi dia una piccola... spinta – sussurrò il più basso dei tre, Royal.

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In testa al gruppo, Natsu correva veloce.
La sala in cui si erano rintanati la Ferraglia, la sua ragazza e la Colonna non era molto lontana da dove si trovavano, eppure sembrava ci stessero mettendo un’eternità.
– Spero stiano bene – disse affannosamente Lucy, per via della corsa.
– Non preoccuparti. Quell’idiota non è tanto stupido da farsi battere, non quando c’è di mezzo Levy! – esclamò il Dragon Slayer, al che anche il gatto volante annuì, completamente d’accordo con l’amico. La bionda avrebbe pure risposto con un sorriso ma un rumore violento la sovrastò e proprio quando erano a pochi metri dalla stanza che stavano cercando, la cui porta venne distrutta dinanzi ai loro occhi.
– Cos’è stato? – chiese Sakura, fermandosi di colpo.
Assieme alle devastanti assi di legno del grande portone, Isuke notò che anche qualcos’altro stava volando via a causa di quel potente urto. O meglio, qualcuno.
Non poté credere ai suoi occhi, eppure non c’erano dubbi.
– Merda, Levy! – il grido di Gajeel echeggiò nell’intera stanza e giunse alle orecchie di Natsu come un grido disperato. – Lily! –
A quel punto anche Happy, volgendo gli occhi al suo migliore amico che annuì, si lanciò al recupero delle due ragazze che stavano precipitando. E mentre i due gatti scomparvero dalla loro vista verso i piani inferiori, Natsu digrignò i denti, furioso.
Chi e come avevano osato prendersela con un membro della sua gilda?
– E va bene, ora tocca a me, no? – chiese l’unica ragazza del gruppo di nemici con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono: – Apriti, portale del Corvo: Corvus! –
Dopodiché un numero impressionante di corvi dalle ali nere si lanciò all’inseguimento di Claudia; ma non avevano fatto i conti con un’altra maga degli Spiriti Stellari. Non fecero molta strada quegli uccellacci perché altrettante frecce li trafissero impedendo loro di nuocere più del dovuto.
Varia corrucciò la fronte e fissò Lucy con crescente irritazione. – Tu... –
La bionda sorrise vittoriosa, sciogliendo l’incantesimo Star Dress che le aveva consentito di utilizzare i poteri e le frecce magiche di Sagittarius: – Già, io. Tu invece sei Varia Alexandrovna, la maga che possiede un incredibile numero di chiavi.
Natsu alzò un sopracciglio e indicò la rossa, guardando però in direzione dell’amica: – La conosci?
– La conoscono tutti... ha tantissime-
Ma non terminò la frase dato che l’altra la interruppe bruscamente: – Avrò anche tante chiavi in mano mia, eppure tu possiedi ben dieci chiavi dorate. Quando avrò finito con te non te ne rimarrà neanche una, sappilo!
Lucy sogghignò, dopotutto l’aveva pungolata in quel punto preciso e mai si sarebbe fatta intimidire da chi aveva messo gli occhi sulle sue chiavi (e di conseguenza sui suoi amici): – Non sarà facile sconfiggermi, sono una maga di Fairy Tail.
– A questo punto, Varia, ti lascio la ragazzina. Noi però, continuiamo con il nostro piano, vero, Mirvo? – chiese Royal, scocciato.
Il moro annuì e allora il ragazzino attivò nuovamente il suo potere magico.
– Attenzione, questo tipo può trasformarsi in una creatura potentissima! – esclamò Gajeel, remore di ciò che era accaduto poco tempo prima. In cuor suo sperava che Lily e Happy avessero già portato in salvo le ragazze, quel semplice pensiero bastò a distrarlo.
Per un attimo. Infatti, riuscì a capire in tempo cosa volesse fare il nemico e a scansarsi.
Royal aveva alzato le mani e queste si erano trasformate in zampe leonine fatte di pietra con cui aveva colpito così duramente il pavimento da distruggerlo. Il tempo di intuire cosa sarebbe successo a breve che a Gajeel, così come gli altri, mancò letteralmente la terra sotto i piedi.
Caddero tutti al piano inferiore, meno Lucy che si era aggrappata alla ringhiera ancora del tutto intatta. Quando si guardò attorno la paura che potesse essere successo qualcosa di grave ai suoi amici la atterrì ma venne riportata alla realtà da un calcio datole alla bocca dello stomaco che la fece cadere all’indietro e rotolare per alcuni gradini.
Portò la mano sulla zona dolorante e alzò lo sguardo appena in tempo per vedere Varia avvicinarsi.
– Sta’ tranquilla, i tuoi amici non sono morti. Ancora.
– Non moriranno per così poco – gracchiò mentre cercava di alzarsi. Le scale erano instabili e per un po’ le parvero sul punto di crollare ma Varia l’afferrò per i capelli e la tirò verso di sé, dopodiché la lanciò contro la ringhiera che si piegò pericolosamente.
Lucy trattenne il respiro, poi tornò a guardare la sua nemica con una nuova luce negli occhi. – Ti sconfiggerò, stanne certa.
Varia ghignò inclinando la testa di lato. – Questo lo vedremo. Apriti, portale dei Cani da caccia: Canes Venatici! –
Dinanzi a lei comparvero tanti cani di diversa dimensione, dai denti affilati e occhi iniettati di sangue. Non aveva mai visto degli Spiriti Stellari così feroci.
– Io qui sono il cane... mentre tu sei il leprotto che cerca disperatamente di scappare – disse divertita.
A quel punto Lucy assottigliò gli occhi color cioccolato, infastidita da tanta sicurezza: – Io non sono un leprotto – ribatté sicura, alzandosi in piedi. – E te lo dimostrerò. Scorpio!
Il cerchio magico di richiamo si aprì e subito dopo apparve lo Spirito Stellare della costellazione dello Scorpione, un uomo dalla carnagione scura e i capelli cortissimi di due colori differenti: rosso e bianco. – Eccoci qua, Lucy! Hai bisogno di una mano?
– Sì, Scorpio. Occupati di questi brutti cagnacci!
Lo spirito annuì raggiante piegandosi in avanti fino a toccare il pavimento con le mani, puntando l’enorme pungiglione dritto verso quelle bestiacce. – Non ti preoccupare, Lucy. La nostra sabbia non può essere fermata: Sand Buster! –
Nel momento in cui i canidi si lanciarono all’attacco, un gigantesco tornado di sabbia si abbatté su di loro e in un batter d’occhio questi vennero spazzati via dalla sua enorme potenza.
La maga di Fairy Tail sorrise e afferrò con tenacia la sua Fleuve d'étoiles, una frusta magica.
Quando la sabbia di Scorpio non copriva più la visuale, Lucy sgranò gli occhi non appena vide una gigantesca sfera piatta con un paio di braccia minuscole e una piccola testa sulla sua sommità.
– Cosa diamine è quello? – chiese sconvolta.
Fu Scorpio a risponderle, abbastanza sorpreso anche lui: – Quello è Scutum della costellazione dello Scudo. Di norma i suoi contratti prevedono che non lo si chiami durante le battaglie... è un tale fifone! – spiegò. – Inoltre è fortissimo, la nostra sabbia è inefficace contro di lui. Non posso aiutarti, spiacente. Alla prossima!
– Che cosa?! Aspe...tta...
Non riusciva a crederci: Scorpio se n’era andato! C’era da dire che almeno aveva tolto di mezzo quei fastidiosissimi cani da caccia.
Una risata proruppe nell’aria e solo dopo alcuni secondi Varia si affacciò da dietro il suo personalissimo scudo con l’espressione di chi aveva già la vittoria in pugno. – Il tuo Spirito Stellare ha ragione, non riuscirai a battere Scutum. È fortissimo!
Lucy si trattenne dall’urlare. Ma non poteva farsi prendere dal panico, nossignore.
– E va bene. Sarà pure resistente ma non per questo perderò. Taurus! –
Il grosso omone bianco a chiazze nere si manifestò subito dopo essere stato chiamato volgendo sguardo di apprezzamento prima a Lucy, poi a Varia, facendo sogghignare quest’ultima ed esasperare la bionda. – Taurus, abbatti quello scudo! –
– Lascia fare a me, Lucy! – esclamò, brandendo la sua grande ascia bipenne. Si lanciò all’attacco ma oltre che fare un rumore assurdo, non successe assolutamente niente.
La maga di Fairy Tail restò basita: quasi nessuno era immune ai colpi di Taurus, com’era possibile?
– È inutile, biondina. Non mi batterai così.
– Questo lo vedrem-
– Aspetta – disse a un certo punto. – Non è mica giusto che tu sia l’unica ad attaccare, sai?
Varia quindi afferrò una chiave completamente nera e la indirizzò in aria, il cerchio magico che si creò era rosso sangue e a Lucy gelò il sangue nelle vene.
– Apriti, portale dell’Idra, Hydra!

---

– Perché stai dalla parte di Artemi? – gli chiese.
Ayan non si mosse, non accennò ad alcun tipo di risposta. Semplicemente attivò le sue catene incantate che iniziarono a muoversi come serpenti.
Senza perdere ulteriore tempo Charle afferrò Wendy e si alzò in volo, schivando abilmente tutti gli attacchi; lo stesso stava facendo Izuku. Era veloce, forse più veloce dall’ultima volta.
Eppure il detentore del One For All non si arrese.
Caricò un calcio all’8% e sfondò il terreno, le catene gli si attorcigliarono attorno alla caviglia e venne letteralmente sbalzato via. Gli mancò il respiro per un attimo.
– A-Ayan... Isuke mi ha detto che eri suo amico... – tentò nuovamente, ma le catene si mossero nuovamente e Midoriya venne trascinato lungo il terreno fino a sbattere contro la prima linea di alberi che delimitava l’inizio di un vasto bosco.
Tossì saliva mista al sangue e per un attimo vide tutto nero. Non poteva sperare di riuscire a sconfiggerlo utilizzando soltanto l’8%, era da folli.
Si rimise in piedi e vide la ragazzina soffiare un fortissimo vento in direzione del nemico. Ayan però mosse le catene e schivò l’attacco come se niente fosse. Già da quando aveva visto un paio d’ali spuntare dalla schiena della gatta bianca aveva capito che non era affatto stupida.
Wendy evitò di essere trafitta dalla punta acuminata di quei serpenti di metallo e lo stesse fece lui, balzando via. Ancora in aria, Midoriya caricò il Detroit Smash e quando fu abbastanza sicuro di poterlo colpire sferrò l’attacco.
Sarebbe andato tutto bene se non avesse sentito un crack provenire dal braccio teso, che per un attimo lo distrasse e permise ad Ayan di ribaltare la situazione.
Maledizione... mi fa ancora male...!, pensò sconfortato.
Sentì la lunghissima catena prenderlo di striscio all’altezza della spalla, schivò abilmente la seconda e aumentando la velocità prese accuratamente le distanze dal biondo dagli occhi di ghiaccio.
Sky’s Dragon Wing! – esclamò Wendy dall’alto e un potente vortice d’aria si scagliò su Ayan.
La maga non perse tempo e si avvicinò a Izuku con occhi preoccupati, Charle ne approfittò per riposarsi e posare i piedi su una roccia.
– Wow, sei stata grande – affermò lui, preso alla sprovvista.
Non si aspettava una tale potenza da una ragazzina così timida e minuta, era proprio vero che le apparenze ingannano. Si ritrovò a pensare, per l’ennesima volta, che quel viaggio gli stava insegnando a non sottovalutare nessuno, che fosse nemico o amico... pensò addirittura che potesse essere interessante affrontare un Dragon Slayer.
Lei però scosse la testa e ignorò il complimento: – Sei ferito, Midoriya? Hai bisogno di cure? –
Izuku schiuse le labbra per dirgli che no, non c’era tempo per quello e che ce l’avrebbe fatta comunque. Aveva un’altissima soglia di sopportazione del dolore.
– Attenti! –
L’urlo di Charle arrivò appena in tempo, Wendy si voltò appena in tempo e alzando le braccia creò un muro di vento contro cui andarono a scontrarsi le catene lanciate da Ayan. Fece un passo in avanti e abbassò le mani, a quel comando l’incantesimo si abbatté contro il nemico.
La ragazza allora inspirò profondamente per poi ruggire come non aveva mai ruggito in vita sua.
Midoriya poté quasi sentire il boato, la forza e la distruzione di quel potente grido.
Sembra davvero di avere davanti un drago!, pensò estasiato.
– Conosco degli incantesimi di guarigione, lascia fare a me – sentenziò quindi Wendy, mostrando un sorriso.
Izuku non poté che annuire e porgerle il braccio dolente.
Le sue mani si illuminarono, a Midoriya tornò in mente la tecnica con cui Sakura gli aveva sistemato il braccio non appena si era resa conto che fosse rotto. Eppure era diverso. Le ferite interne, così come la stanchezza che si portava dietro dal combattimento a Konoha, svanirono.
Grandioso! Questa ragazza non è solo in grado di combattere ma ha anche delle abilità di guarigione straordinarie, pensò entusiasta.
In quello stesso istante Ayan attaccò ma Deku si piazzò dinanzi alla giovane maga, riuscendo ad afferrare le sue catene d’acciaio, due per mano; eppure era sicuro di non riuscire a trattenerlo ancora per molto.
Come se gli avesse letto nel pensiero Charle mutò aspetto in quello di una ragazzina dai capelli bianchi, mantenendo le orecchie e la coda da gatto, dopodiché si avvicinò rapidamente al nemico sferrando il suo calcio volante. Wendy attivò il cerchio magico ed era pronta a non lasciargli neanche un attimo di tregua ma proprio in quel momento le catene del biondo cominciarono si mossero in avanti.
Con ancora quegli spuntoni tra le mani, Izuku si abbassò quel tanto che bastava per evitare di essere colpito alla testa ma perse la presa sul terreno e venne sollevato.
– È te che vuole – mormorò Ayan, apatico.
Il ragazzo corrucciò la fronte, non capendo a cosa il nemico si stesse riferendo.
– Midoriya! Fa’ attenzione! – gridò Wendy, creando dei mini tornado.
I serpenti di metallo si agitavano impazziti, se avesse lasciato andare anche uno solo di quelli sarebbe stato trafitto a morte e ciò non era contemplabile.
Non posso farmi sconfiggere, ho una missione da portare a termine!
Neanche il tempo di formulare il pensiero che Ayan lo sbatté a terra, trascinandolo come aveva fatto poco tempo prima e travolgendo nella corsa anche Charle.
In quel momento, ai piedi della maga di Fairy Tail si creò un grande cerchio magico dello stesso colore blu dei suoi capelli e un forte vento cominciò a soffiare in tutta la radura.
– W-Wendy... quell’incantesimo...? – gracchiò la gatta, tornata alla sua forma autentica.
E mentre incanalava la magia in quello che poi sarebbe diventato un ciclone in piena regola, la ragazzina allungò una mano e una raffica di vento colpì in pieno Ayan che perse l’equilibrio e ciò permise a Izuku di prenderne il controllo.
Tirò a sé le catene, piantò i piedi a terra una volta rialzatosi e strattonò il biondo dagli occhi odi ghiaccio, ribaltando la situazione.
Lo guardò con gli occhi pieni di determinazione e rabbia, ripensando al viso sofferente di Isuke e Amanda, costretti a combattere contro un loro vecchio amico: – Quando ti avrò sconfitto me lo dirai, Ayan! Mi dovrai spiegare perché hai deciso di tradire i tuoi amici!
E con una forza che non credeva possibile, Izuku lo scaraventò a terra alzando un polverone.
– Allontanati, Midoriya! – esclamò Wendy, ormai pronta a lanciargli il suo attacco.
Lui fece come chiesto e con un balzo si avvicinò a Charle, in ginocchio alle spalle dell’amica.
Quando anche le nuvole presero a muoversi, la Dragon Slayer pronunciò l’incantesimo e l’enorme tornado investì in pieno Ayan. Questa volta non c’erano possibilità di fuga, di scampo.
Wendy governava i venti che sferzavano, l’enorme quantità di potere magico era troppa per poter essere contrastata. Quando il vortice sparì, lo sconfitto cominciò a precipitare.
Izuku si mosse ancor prima che le altre due potessero fermarlo. Attivò nuovamente il One For All e dandosi lo slanciò riuscì ad afferrarlo in tempo, per poi posarlo a terra con delicatezza.
Le sue catene erano ridotte in pezzi. Quella era una grande fortuna.
– Uff, era veramente un osso duro – sbuffò la gatta.
Wendy annuì per poi avvicinarsi allo studente della U.A, preoccupata. – Cosa facciamo adesso?
Sospirò, Midoriya. Si inginocchiò a osservarlo, gli occhi di Ayan erano chiusi ma respirava ancora. La botta doveva avergli fatto perdere conoscenza.
– Puoi curarlo?
Charle sgranò gli occhi ed esclamò: – Sei impazzito? Se si rimette in sesto, ricomincerà ad attaccarci!
Lo sapeva, quella era una possibilità che non poteva trascurare.
Ma prima che potesse ribattere, Wendy si abbassò sulle ginocchia sorridendo mestamente: – Posso aiutarlo a svegliarsi, per quanto riguarda le ferite me ne occuperò in seguito.
Izuku la ringraziò di cuore.
La magia curativa della Dragon Slayer del Cielo era portentosa e in un attimo Ayan mosse le palpebre. Eppure c’era qualcosa che non andava. Wendy lo percepiva.
C’era qualcosa dentro di lui che non avrebbe dovuto esserci.
– Wendy, tutto bene? – domandò Charle, vedendola affaticata.
La ragazzina annuì, insistendo con l’incantesimo curativo.
A quel punto Ayan sussurrò qualcosa, un nome... – Raine – e Izuku corrucciò la fronte.

---

Una bella botta in testa, ecco cosa si era beccato.
Per un attimo non vide più niente, poi Sakura gli rifilò una cinquina mica tanto leggera da farlo rinsavire. – Finalmente, Naruto. Non è il momento di dormire, dobbiamo raggiungere Claudia il prima possibile!
Erano scesi di parecchi piani, a dire la verità. E intanto Royal si era completamente trasformato, rivelando la natura della sua magia: il Take Over.
Il suo corpo assomigliava a quello di un grosso leone ma dal dorso spuntavano due ali piumate e la testa era quella di una capra dal pelo biondo; si trattava di un animale strano ed estremamente potente, qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato esistesse.
– Questo coso lo faccio arrosto, datemi cinque minuti! – esclamò Natsu, in preda alle fiamme.
Isuke scosse la testa, spazientito. – Non possiamo stare qui a perdere tempo e poi come la metti con il veleno, eh? –
– Non m’importa, vincerò lo stesso.
– Non dire idiozie, Salamander! – gridò l’altro Dragon Slayer, furente di rabbia. – Dobbiamo sbrigarci, tu e io dobbiamo andare da Levy e Claudia! L’altro tipo se l’è svignata!
Sakura sospirò e lanciò un’occhiata al veleno che fuoriusciva dalla bocca del serpente che, a conti fatti, sembrava muoversi come una normale coda di un felino. Poi prese la parola: – Resto io qui, andate.
– Cosa? Sei sicura? – chiese allora il biondo shinobi.
– Normalmente la prima cosa da fare è trovare una cura per quel veleno ma non abbiamo tempo – spiegò scura in volto, ricordandosi come Royal, a dimostrazione della sua forza, aveva morso Isuke al braccio e da allora aveva iniziato a diventare viola.
Nonostante ciò sembrava che il giovane agente riuscisse comunque a muoverlo e a sferrare i suoi micidiali pugni. – Lo sconfiggo, dopodiché analizzerò il veleno così da creare un antidoto. Non sembra grave ma per sicurezza è meglio non aspettare l’arrivo della vostra amica guaritrice.
Isuke allora annuì, convinto. – Okay, però resto con te.
– Voi tre andate! – esclamò la kunoichi, annuendo alla proposta del giovane agente.
Alla fin fine anche Natsu dovette accettare e tutti e tre presero a correre verso i pieni inferiori, dovevano avevano visto Mirvo scappare via alla ricerca di Claudia.
Royal non si mosse, aspettò che i ragazzi se ne fossero andati per poi fissare gli ultimi rimasti con veemenza; si rivolse a loro: – Perché non ci consegnate semplicemente la Colonna? Non ce l’ho con voi, i nostri obiettivi sono la ragazza e ridicolizzare la gilda di Fairy Tail.
– Sei diventato un nostro nemico dal momento in cui hai cercato di uccidere Claudia – sbottò Isuke.
L’Haruno si aggiustò i guanti, pronta al combattimento.
– E va bene. Ma sappiate che non sarà facile come pensate, sconfiggere la Chimera... –

 
 












 
 
 
# Le mie scuse non possono essere accettate, me ne rendo conto...
Interrompere così la storia, senza avvisi o altro, mi sento tremendamente in colpa. Posso comunque dire in mia difesa che in questo periodo è successo ciò che più temevo: il tanto famigerato (e odiato) blocco mi si è presentato e non sembrava volersene andare!
E lo sapevo che sarebbe arrivato perché è l’estate che me lo porta. Il troppo caldo mi dà alla testa e non riesco più a scrivere niente, solo brani occasionali – e infatti noterete che non ho scritto poi molto durante tutto il mese di agosto e settembre.

Ad ogni modo sono tornata (e spero che dopo questo capitolo l’estate se ne vada una volta per tutte insieme ai trentacinque gradi che mi hanno rotto anche l’anima!) ^^ I capitoli della battaglia spero siano avvincenti così come li ho immaginati.
Abbiamo Lucy VS Varia, Deku/Wendy VS Ayan, Erza VS Hanako/Miyuki... e ne avremo tanti altri, potete scommetterci ^^ Purtroppo non so quando pubblicherò il prossimo capitolo perché ho un esame a breve – e sì, lo so, ma più si avvicina la data più ho voglia di scrivere ma non posso farlo o verrò bocciata per davvero stavolta... ad ogni modo sappiate che da ottobre le cose miglioreranno di sicuro!
Torneremo a un capitolo ogni due settimane, promesso! ^^

Alla prossima con altri scontri - rivedremo Kacchan, Gray, Lluvia (dal gruppo di Clover) dopo taaanto tempo e sapremo cosa faranno Lucy, Sakura e Isuke contro i rispettivi nemici... ah, e non dimtichiamoci di Natsu, Gajeel e Naruto! E chissà, chissà se ci sarà anche Erza ^^

Ciau! E buon rientro dalle vacanze (per chi ci è andato T.T)

rosy
  
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