Personaggi: Narcissa Malfoy, Draco Malfoy
Genere: Introspettivo, Triste
Raiting: Verde
Contesto: Malandrini/I guerra magica
Genere: Introspettivo, Triste
Raiting: Verde
Contesto: Malandrini/I guerra magica
Narcissa Malfoy guardava il suo bambino giocare con la sua scopa giocattolo. Aveva appena un anno ma le toglieva le energie come poche cose. Stare dietro il suo piccolo Draco, era una continua maratona, un po' finiva nel roseto rischiando di farsi male, un po' cercava di arrampicarsi sui mobili, un po' attentava allo studio di Lucius che sapeva non essere un luogo adatto a suo figlio. Suo marito aveva tanto insistito per prendere una governante ma Narcissa non voleva, desiderava passare quanto più tempo poteva con suo figlio.
La verità era che aveva paura. Era terrorizzata da Voldemort e dalla sua follia omicida se solo qualcuno avesse osato contraddirlo. Era terrorizzata dall'idea che stesse per distruggere la vita di un bambino solo per una profezia. Un bambino che aveva la stessa età di suo figlio Draco. Un bambino che avrebbe avuto tutta la vita davanti.
«Andiamo a dormire, Draco» disse debolmente. Lo prese lentamente in braccio e lo fece scendere dalla scopa.
Si muoveva a rallentatore come per imprimere quei momenti nella sua e in quella di Draco, se a lei fosse successo qualcosa.
Gli mise il pigiamino verde con dei draghetti disegnati. Non l'aveva detto a nessuno, ma quello era stato un regalo di sua sorella Andromeda e, per quanto fossero diverse, si era commossa quando lo aveva scartato. Lo mise nel suo lettino, sotto le coperte blu notte e gli diede una carezza più lunga del solito. «Ti voglio bene» sussurrò anche se il bambino, ormai in dormiveglia, non poteva sentirla. «Mamma è qui, andrà tutto bene» gli disse mentre una lacrima le rigava il volto.
E mentre Narcissa rassicurava il suo bambino, qualche miglio più in là Lily Potter accarezzava Harry per l'ultima volta.
Note finali: domani sarò (di nuovo) in viaggio. Anche questa volta cercherò di aggiornare inviandomi la storia via mail ma anche in questo caso non assicuro niente. Come al solito, se non ci riuscirò aggiornerò due volte domenica. Se ci riesco, invece, non stupitevi se aggiorno tipo alle tre di notte, è tutto normale ahahah.
La verità era che aveva paura. Era terrorizzata da Voldemort e dalla sua follia omicida se solo qualcuno avesse osato contraddirlo. Era terrorizzata dall'idea che stesse per distruggere la vita di un bambino solo per una profezia. Un bambino che aveva la stessa età di suo figlio Draco. Un bambino che avrebbe avuto tutta la vita davanti.
«Andiamo a dormire, Draco» disse debolmente. Lo prese lentamente in braccio e lo fece scendere dalla scopa.
Si muoveva a rallentatore come per imprimere quei momenti nella sua e in quella di Draco, se a lei fosse successo qualcosa.
Gli mise il pigiamino verde con dei draghetti disegnati. Non l'aveva detto a nessuno, ma quello era stato un regalo di sua sorella Andromeda e, per quanto fossero diverse, si era commossa quando lo aveva scartato. Lo mise nel suo lettino, sotto le coperte blu notte e gli diede una carezza più lunga del solito. «Ti voglio bene» sussurrò anche se il bambino, ormai in dormiveglia, non poteva sentirla. «Mamma è qui, andrà tutto bene» gli disse mentre una lacrima le rigava il volto.
E mentre Narcissa rassicurava il suo bambino, qualche miglio più in là Lily Potter accarezzava Harry per l'ultima volta.
Note finali: domani sarò (di nuovo) in viaggio. Anche questa volta cercherò di aggiornare inviandomi la storia via mail ma anche in questo caso non assicuro niente. Come al solito, se non ci riuscirò aggiornerò due volte domenica. Se ci riesco, invece, non stupitevi se aggiorno tipo alle tre di notte, è tutto normale ahahah.