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Autore: 0421_Lacie_Baskerville    18/09/2020    1 recensioni
Avvertimento Spoiler All Might (ci sono vari spoiler fino alla quarta stagione di MHA e tutto FT)
Immaginiamo il mondo di MHA e che All Might abbia incontrato Erza Scarlet di FT, scappata dalla Torre e abbia deciso di adottarla. Immaginiamo la Erza di Fairy Tail, rinomata agenzia e accademia per eroi, assistere in TV ai fatti di Kamino e decisa ha proteggere la persona che è diventata suo padre, si trasferisca alla Yuei, seguita dai suoi amici Natsu e Lucy per proteggerlo.
Così incontra il successore di All Might, Midoriya Izuku, che resta profondamente colpito dall'esistenza di questa "figlia". Intanto la Yuei subisce diversi attacchi e dietro di essi si cela un unica persone che da anni manipola gli eventi della vita di Erza, in attesa di poter fare la sua mossa e vendicarsi del Simbolo.
I ragazzi dello Yuei e di Fairy Tail dovranno unire le forze per sconfiggere questa sinistra figura, intrecciando fra loro amicizie, amori e rivalità.
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: All Might, Dabi, Izuku Midoriya, Ochako Uraraka
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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Kaminari le correva accanto, preoccupato.
Anche se non l’aveva detto espressamente, sapeva che era in ansia per qualcosa – o forse, era più esatto dire per qualcuno – ma non avevano tempo per quello.
Avevano messo al corrente la polizia e qualche eroe incontrato lungo la strada, di quel poco che sapevano.
Il piano di Midoriya, in realtà, non le piaceva proprio per nulla.
Erano già in svantaggio dato che non potevano comunicare fra loro e organizzare una vera resistenza. Non sapevano contro chi stavano combattendo, né quanto potessero essere forti. Dividersi, era come fare il gioco del nemico.
Doveva essere per quello che avevano privato la città dell’elettricità e manomesso le comunicazioni. Li avevano isolati e dispersi.
Si fermò di scatto, rischiando di farsi travolgere da Kaminari. ≪ Lucy-Kun?≫
≪ Hanno incendiato la centrale elettrica principale, ma come hanno fatto a sospendere tutte le comunicazioni? Avrebbero dovuto buttare giù centinaia di antenne e distruggere i ripetitori≫.
Kaminari la guardò confuso, corrugando la fronte. ≪ Aizawa-sensei pensa che sia opera di un quirk≫
≪ E copre tutta la città? ≫ esclamò scettica. ≪ E se invece stessero usando la rete radio per trasmettere un segnale disturbante? Sarebbe possibile?≫
Il ragazzo sussultò. Forse era una domanda troppo difficile per lui e lei non ne sapeva molto su queste cose, solo quello che le aveva spiegato Levy una volta.
≪ La comunicazione tramite cellulare e radio è possibile grazie a quelle antenne ≫ disse, indicandone una che si vedeva da lì. ≪ Non sarebbe stato più saggio distruggerle?≫
≪ Forse gli servono ≫ rispose perplesso e sbarrò gli occhi. ≪ Oh, capisco≫
≪ Se qualcuno di loro fosse in grado di manipolare i segnali radio e telefonici, portandoli a una frequenza che i moderni apparecchi non sono più in grado di supportare? Se potesse semplicemente girare intorno al disturbo e rendere la loro comunicazione possibile e la nostra no?≫
≪ Basta anche un quirk di tipo elettrico per disturbare un segnale ≫ disse, picchiettandosi sulla cuffia. ≪ Da quando ci hanno detto cosa era successo, sto tentando di raggirare il disturbo, ma è troppo forte≫
Lucy lo guardò sorpresa. Un’idea le si stava formando nella mente, un modo diverso per comunicare. Afferrò il ragazzo per le spalle e lo costrinse a guardarla negli occhi. ≪ Se volessi mandare un S.O.S. molto lontano da qui, come potremmo fare?≫
Silenzio. Kaminari la fissò con sguardo vacuo. ≪ Si potrebbe capire da dove arriva l’interferenza da un punto focale, tipo un ripetitore o una cella di connessione esterna. Potrei capire dove si trova l’interferenza e forse – e dico FORSE – potrei raggirarla. Ma perché parliamo di cose così difficili?≫
≪ Perché ho appena capito come aiutare tutti ≫ disse Lucy, lasciandolo andare ≪ e visto che non possiamo arrivarci dalla superficie, lo faremo dal sottosuolo≫
≪ Come scusa?! ≫ esclamò, sconcertato.
Lucy gli afferrò il polso e lo trascinò con sé. Trovò un tombino e insieme lo sollevarono. Dal foro risalì aria fredda e stantia.
≪ Sei sicura di quello che dici, Lucy-kun? ≫ sussurrò Kaminari. Lei ispirò bruscamente. ≪ Chiamami Lucy, è più pratico. E comunque non proprio, ma penso che con la fortuna che ho, troveremo sicuramente qualcosa≫.
Si fece coraggio e poggiò il piede sul primo gradino, scendendo lentamente.
Era così buio che non vedeva a un palmo dal naso, avvertì Kaminari seguirla, piagnucolando.
Il suo piede incontrò un pavimento stabile, indietreggiò cautamente. ≪ Fermati un attimo, Uh, non ce l’hai un nome più breve?≫
≪ Denki ≫ rispose il ragazzo, con un sospiro tragico. ≪ che stai facendo?≫
≪ Ah, l’ho trovata! ≫ esultò, facendo scattare l’interruttore di una piccola torcia. Era un po' ammaccata e la luce tremolò, fendendo l’ampio cunicolo e le acque verdastre che scorrevano a pochi centimetri dai suoi piedi.
≪ Sei una ragazza piena di risorse ≫ commentò Denki, raggiungendola. ≪ Hai portato una torcia con te pur non sapendo che ci sarebbe servita≫
Lucy sbuffò. ≪ La triste verità è che da quando Erza me ne ha lanciato una in testa durante una missione, ce l’ho sempre con me. Non si sa mai quando può tornare utile≫
Soprattutto, non voleva che l’amica l’uccidesse con uno dei suoi lanci micidiali.
Denki toccò gli spessi fili che correvano sulla parete, con le mani.
≪ Che stai facendo? ≫ gli chiese Lucy, sospettosa.
≪ Cerco di capire che direzione dobbiamo prendere. Uh ≫ si interruppe sorpreso, girandosi a guardarla ≪ Lucy?≫
≪ Cosa?≫
≪ Avverto dell’elettricità≫
≪ Ma pensavo fosse saltata ≫ commentò, sorpresa. Denki corrugò la fronte. ≪ No, è il segnale disturbante, Lucy. Lo stanno inviando dal sottosuolo. Ma certo! La persona con questo quirk si sta nascondendo qui sotto≫
Una splendida notizia, se solo ci fosse stato anche Natsu con loro, per combattere. Invece, Natsu era volato via con Happy.
Ispirò, profondamente.
≪ Andiamo≫
Denki lanciò un’occhiata ansiosa al soffitto, prima di guidarla lungo il corridoio e fermarsi davanti a un’apertura cilindrica nella parete. Lucy la guardò disgustata.
≪ Stai scherzando, vero? ≫
≪ L’idea è stata tua, principessa. Non piace nemmeno a me, ma se vogliamo ripristinare le comunicazioni… ≫ si strinse nelle spalle.
Brava Lucy, si disse, ottimo piano. Vedi cosa significa ribellarsi al proprio padre?
Adesso sì che sentiva la mancanza della sua vita agiata, della sua casa silenziosa e pacifica, dei giardini lussureggianti in cui leggere…ma anche no.
Nemmeno così, riusciva a provare davvero nostalgia per quella vita noiosa e monotona.
Strisciarono nel cunicolo in silenzio, Lucy che illuminava davanti a sé e Denki che le sussurrava alle spalle quale via prendere. Improvvisamente, si fermò e il ragazzo le finì addosso.
≪ Ohi≫
≪ Staccati dal mio culo ≫ sibilò Lucy, soffocando a stento uno dei suoi famosi gridolini. Denki balbettò, imbarazzato ≪ E tu non fermarti di colpo≫
≪ Sento delle voci ≫ sussurrò Lucy, facendolo sbuffare ≪ Saranno topi≫
≪ I topi in Giappone, parlano?≫
≪ Quelli della TV si≫
Girò l’angolo senza aspettare risposta e spense la torcia. Il cunicolo sì apriva in un incrocio e nel mezzo c’era una grata che puntava sotto di loro, ancora più in basso di quanto non fossero.
Si appiattì per permettere al ragazzo di vedere da sopra la sua spalla la stanza spoglia sotto di loro, da cui salivano due voci distinte.
Cavolo, com’era imbarazzante.
Una cosa era fare certe cose con Natsu, ma Denki per quanto fosse simpatico, era uno sconosciuto. Peccato che Natsu ultimamente si comportasse come un idiota infantile, magari quell’aneddoto l’avrebbe svegliato.
≪ Ti lascio le ragazze, fanne quello che vuoi ≫ stava dicendo una voce esangue.
Qualcuno ridacchiò. ≪ Mi divertirò con loro. Sicuro che ti sta bene?≫
≪ Assolutamente. Non sai da quanto aspetto questo momento ≫ disse la voce. Lucy vide un ragazzo in un impermeabile rattoppato, chinarsi su un mucchio di stracci, in un angolo, e l’altro villan ridacchiare. Era appoggiato vicino a un complesso aggeggio che somigliava a un ammasso contorto di fili e pezzi di elettronica.
≪ Porca vacca ≫ sussurrò Denki, trattenendo il fiato. Lucy sollevò lo sguardo su di lui che era pallido come uno straccio. ≪ Quello è Dabi ≫ disse in un sussurro incredulo ≪ e quelli sono Todoroki, Momo e Jiro≫.
 
   
 
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