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Autore: LorasWeasley    19/09/2020    2 recensioni
AU [FrUK]
"Quanto è sottile la differenza tra l’essere amici o qualcosa in più?
Era ovvio a tutti che si sarebbero messi insieme, ma come farglielo capire?"
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ghiaccio

Diverse settimane dopo dal compleanno di Yao si erano di nuovo ritrovati tutti quanti allo stesso bar.
Avevano deciso di fare qualcosa tutti insieme quel finesettimana e, dopo diverse proposte che non andavano mai bene per tutti, di comune accordo scelsero di passare la serata in quel modo.
Infondo, chi mai rifiutava alcool e divertimento?
Francis si stava divertendo nonostante avesse bevuto pochissimo, sapeva che Arthur si sarebbe ubriacato e qualcuno dei due doveva pur riportarli a casa.
Stava ballando in pista insieme a Gilbert, ai tempi del liceo frequentavano spesso locali del genere, avevano anche delle mosse tutte loro coordinate.
Alla fine dell’ennesima canzone Gilbert si passò il braccio sulla faccia sudata e propose –Torniamo indietro? Ho bisogno di bere prima di continuare.
Francis sghignazzò –Certo, capisco che ormai hai una certa età.
Gilbert lo spinse infastidito borbottando qualcosa sul fatto che avevano la stessa età, Francis continuò a ridere.
Quando tornarono al tavolo che avevano occupato a inizio serata trovarono Arthur, Feliciano, Matthew e Ludwig immersi in una conversazione.
In realtà erano più gli ultimi tre a parlare, Arthur sembrava perso nel suo mondo fissando con serietà il bicchiere, dove ormai era rimasto solo il ghiaccio, poggiato davanti a lui sul tavolino.
-Ragazzi, ragazzi- iniziò eccitato Feliciano quando li vide arrivare –Abbiamo beccato Kiku e Alfred a pomiciare prima!
-Woo, era anche ora- rispose divertito Francis.
-Finalmente l’hanno capito?- li prese in giro Gilbert mentre recuperava un bicchiere ancora mezzo pieno per berlo.
-Non credo- si intromise Ludwig –Quando ci hanno visto, Kiku ha detto che era semplicemente inciampato.
Stranamente Matthew concluse per lui –E fra poco inciamperà nelle sue mutande.
In realtà voleva dirlo con voce più bassa, ma aveva bevuto anche lui e stava diventando più intraprendente del solito.
I ragazzi rimasero shoccati per i primi secondi, poi scoppiarono a ridere.
Gilbert lo prese per mano costringendolo ad alzarsi –Andiamo Matt, voglio ballare con te.
E non era una proposta, bensì un’affermazione, perché aveva già trascinato l’altro via.
-Vee… Anche io voglio ballare!- esclamò Feliciano alzandosi e Ludwig non poté far nient’altro se non seguirlo.
Francis rise, poi si sedette accanto ad Arthur accarezzandogli i capelli –Ehy Art, tutto okay?
L’inglese si girò subito a fissarlo, il suo volto era rosso per via dell’alcool e nonostante i suoi occhi fossero appannati aveva uno strano luccichio che non prometteva nulla di buono.
Tornò a fissare il bicchiere davanti a sé per poi allungarsi e prendere un cubetto di ghiaccio che iniziò a sciogliersi tra le sue dita.
-Stavo pensando- tornò a posare lo sguardo su Francis –a quanto sarebbe divertente giocare con questi.
-Se provi a mettermelo dentro i vestiti giuro che ti lascio qui stanotte- lo minacciò con voce seria il francese.
Arthur sghignazzò divertito, poi si portò il cubetto alla bocca per metterlo dentro e infine, quando questo fu nascosto dalla vista, le sue labbra si trovarono sopra quelle di Francis.
In realtà Francis non si fece trovare impreparato, non ebbe neanche il tempo di pensare perché il suo corpo reagì da solo chiudendo gli occhi e rispondendo al bacio stringendosi l’altro contro.
Arthur gli diede solo un bacio a stampo prima di uscire la lingua e leccare le sue labbra in un chiaro invito di approfondire la cosa.
La sua lingua era fredda per via del ghiaccio, questo provocò un brivido al francese e uno spasmo involontario che gli fece stringere di più il ragazzo portandolo a sedersi sul suo grembo.
Aprì la bocca e il bacio venne approfondito, era così bello che tutto ciò che li circondava scomparve.
Ma soprattutto, divenne molto erotico quando Arthur gli passò quello che era rimasto del cubetto attraverso la lingua.
Passarono minuti interi solo a fare quello, era tutto così bello che nessuno dei due aveva alcuna intenzione di staccarsi.
Fu Arthur a tirarsi indietro a un certo punto, aveva l’affanno e le mani strette intorno alla camicia del francese -Perché hai una mano sul mio sedere?- e lo disse con una tale serietà che fece ridere Francis.
-Aspetta- rispose questo divertito –Nonostante quello che stiamo facendo tu ti preoccupi della mia mano sul tuo sedere?
Arthur corrugò la fronte cercando di pensarci seriamente, era così carino che a Francis venne solo voglia di baciare la ruga che aveva tra le sopracciglia.
Si guardò un po' intorno confuso, come cercando una risposta a quella domanda, poi alzò le spalle e tornò a baciarlo.
Francis rise sulle sue labbra.
Nessuno dei due sapeva dire quanto tempo fosse passato la seconda volta che vennero interrotti, era un lamento schifato di Romano accompagnato dal suo ragazzo –Vivete insieme e dovete proprio farci cacciare da questo locale per atti osceni?
Arthur si girò a fissarlo –Non so proprio di cosa tu stia parlando.
Romano alzò un sopracciglio scettico, Antonio iniziò a ridere, Arthur continuò –Sono ubriaco, quindi tutto questo non vale.
-Se lo dici tu.
Arthur alzò un sopracciglio a quella sfida, si alzò barcollante dal corpo di Francis e afferrò un nuovo cubetto di ghiaccio –Posso farlo anche con il tuo ragazzo, non mi creo problemi.
Romano assottigliò gli occhi, il suo sguardo lanciava fiamme –Tu prova a toccarlo.
Arthur rise facendo cadere il ghiaccio annoiato –Noioso- lo prese in giro.
Francis decise di intervenire prima che la situazione degenerasse, afferrò Arthur per il braccio e lo riportò a sedersi sulle sue gambe.
-Tu sei decisamente ubriaco- gli fece notare.
Arthur alzò le spalle e si sistemò contro il suo petto –Che importa? Tanto sono con te.
E lo disse con una tale sincerità e fiducia che il battito di Francis aumentò.
Non si baciarono più, ma per tutto il resto della serata Francis si sentì come se stesse camminando sulle nuvole.
  
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