22/09/2020
10 recensioniSo, write on me
L’unico modo di
liberarsi di una tentazione è cedervi. Resistete, e la vostra anima si ammalerà
di nostalgia per le cose che si è vietata, di desiderio per ciò che le sue
mostruose leggi hanno reso mostruoso e fuori legge.
[Oscar Wilde]
[Oscar Wilde]
Lo osservo, i miei occhi attenti seguono i movimenti della sua mano sinistra.
Stringe il punteruolo, scivola sinuoso sul foglio spesso e il suono che produce mentre fora la carta in maniera rapida e cadenzata mi ipnotizza.
Mi concentro su quelle dita chiare e affusolate, sul polso magro, sul modo un po’ nervoso che utilizza per scrivere in quel linguaggio a me quasi del tutto incomprensibile.
Immagino quella stessa mano percorrere la mia pelle, incresparla di brividi, modellarla con gesti dolci e un po’ goffi.
Controllo a fatica il respiro, avverto un intenso calore inondarmi il viso, i palmi mi sudano appena.
«Joe?» lo richiamo.
«Che c’è?»
«Smetti di scrivere.»
[110 parole]
Mi alzo e lo raggiungo, lasciandomi alle spalle la poltrona in velluto rosso – la sua preferita.
Joe sembra confuso, stringe ancora in mano il punteruolo.
Glielo sfilo dalle dita e lo lascio cadere sul piano in legno chiaro del tavolo; mi chino su di lui e accosto le labbra al suo orecchio. Respiro piano, mentre porto la mano sinistra tra i suoi capelli ricci e castani – sono talmente chiari che sembrano fatti d’oro.
Lo sento rabbrividire, rovescia appena la testa all’indietro.
«Sai che oggi sei irresistibile?» sussurro.
«Questo significa che solitamente non lo sono?» scherza, ma il tono della sua voce tradisce una certa tensione.
«Scrivi su di me» sospiro.
[110 parole]
Mi prendo tutto il tempo che mi serve, anche se ignorare l’eccitazione che sto provando è veramente difficile.
Dopo aver preso in braccio Joe, lo porto in camera da letto e lo deposito sul materasso. Mi adopero per spogliarlo, lo faccio lentamente, provando a concentrarmi su sensi che non siano la vista.
Mi costringo a chiudere gli occhi: voglio provare ciò che prova lui quando fa l’amore con me e non può osservarmi.
Le mani di Joe si muovono finalmente sulla mia pelle, sbarazzandosi degli abiti che impediscono ai suoi polpastrelli d’incendiarmi.
Mi sfiora il viso e si accorge che ho le palpebre serrate.
«Non vuoi guardarmi?» mormora.
«Voglio sentirti.»
[110 parole]
I suoi baci sono più intensi adesso che riesco ad assaporarli fino in fondo.
Ogni istante che passa, diventa sempre più arduo tenere gli occhi chiusi, eppure me lo impongo. Voglio provare a sentire Joe come lui sente me, è un modo tutto nostro di stare insieme.
Assaporo le sue labbra, la sua pelle, ogni millimetro di quel ragazzo meraviglioso che ogni giorno mi insegna a vedere il mondo in un modo sempre nuovo.
Ascolto i suoi sospiri, i gemiti acuti che si lascia sfuggire senza ritegno – delizioso, eccitante, dolcissimo.
Ogni sensazione è amplificata, ogni suo tocco è un brivido profondo mai provato prima.
«Martin…» sospira.
Non replico.
Lo voglio.
[110 parole]
Quando Joe mi accoglie in sé, avverto gli occhi guizzare. Le palpebre spingono per sollevarsi, ma non glielo permetto.
Mi sento invaso da sensazioni forti, tanto da disorientarmi per un secondo.
Mi immobilizzo e Joe si accorge del cambiamento, è sempre stato fin troppo bravo a percepire ogni variazione in me.
Mi abbraccia forte, stringe le gambe attorno alla mia vita e porta le dita sul mio viso. Mi carezza piano gli zigomi, traccia il profilo delle palpebre chiuse, disegna con i polpastrelli le sopracciglia folte.
Sospiro e mi chino a lasciargli un maldestro bacio sulle labbra, incastrato in lui in quel modo sbagliato per molti, ma giusto per noi.
[110 parole]
«Perché oggi sono stato tanto irresistibile?» chiede.
Il letto è sfatto, l’aria profuma di noi.
Joe mi abbraccia da dietro e tiene il capo incastrato tra le mie scapole, come fa sempre quando dormiamo.
Sorrido e stringo più forte la mano che ha appoggiato sul mio ventre. «Ti guardavo scrivere in braille e volevo che scrivessi su di me…»
«Pensa un po’, stavolta non sono stato io il porco!» mi punzecchia, mordicchiandomi una scapola.
«Ogni tanto dobbiamo pur scambiarci i ruoli…»
In un attimo mi assalta, facendomi sdraiare sulla schiena e mettendosi a cavalcioni su di me.
«Potrei prenderti sul serio» sghignazza divertito.
Ridacchio e me lo stringo addosso. «Porco.»
[110 parole]
♥ ♥ ♥
Ciao a tutti!
Festeggiare l’inizio dell’autunno con i miei Martin&Joe è veramente stupendo *-*
Ehm… per questo contest, lo giuro, ho provato a concentrarmi su altri miei OC, perché su Martin&Joe ho scritto altre drabbles in passato e mi sono detta che potevo darci un taglio…
Poi boh, tra la voglia di scrivere nuovamente qualcosa di erotico su di loro e l’ispirazione giunta all’improvviso da uno dei pacchetti, non ce l’ho fatta: anche io ho ceduto alla tentazione, proprio come ha fatto Martin, perché altrimenti mi sarei arrovellata il cervello per chissà quanto tempo, spinta dal desiderio di scrivere qualcosa del genere sui miei bambini :3
Nel corso delle sei drabbles che avete letto ho disseminato varie informazioni sui miei personaggi, quindi spero che anche chi non li conosce possa farsi un’idea, un’infarinatura generale, leggendo queste piccolissime perle su di loro *-*
Credo di non avere tanto altro da aggiungere, ringrazio tutti coloro che sono giunti fin qui e che seguono questa serie da tanto tempo, così come i nuovi lettori che decideranno di “fare amicizia” con i miei bimbi proprio partendo da questo testo!
Alla prossima ♥