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Autore: Herm_periwinkle    23/09/2020    3 recensioni
Sono passati diversi anni dalla fine della guerra e i regazzi del team Avatar non hanno avuto più occasione di vedersi, ciascuno preso dalla propria vita. Fino a che la nascita di Moma li porterà a riunirsi. Sono cambiati molto, alcuni sono più felici, altri sono semplicemente insoddisfatti delle proprie vite. Gli equilibri del gruppo, dopo tanto tempo che i loro membri sono stati lontani, sono destinati a cambiare, forse per sempre. Riuscirà Zuko ad affrontare i mutamenti che avverranno? Katara sarà in grado di discernere la verità del suo cuore? O saranno così ciechi da credere che nulla è cambiato?
[Zutara]
Dalla storia:
“Vedo il modo in cui vi guardate.”
Ci fu una pausa lunghissima, infinita. Abbassò lo sguardo colpevole, non sapendo cosa dire. Cosa si poteva dire in una situazione simile? Ogni parola sarebbe suonata sbagliata, una stupida scusa, ipocrita e inopportuna.
“Ti conosco più di chiunque altro e so che tra voi c’è qualcosa. Si vede, è palpabile. Ti chiedo solo di dirmi la verità: vi siete baciati?”
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katara, Quasi tutti, Sokka, Zuko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte Katara non chiuse occhio. A nulla valsero le tisane alla camomilla che aveva bevuto prima di andare a letto, aveva gli occhi spalancati e non c’era nulla che riusciva a placare il tormento della sua anima. Sapeva di non aver fatto nulla di male, ma sentiva il senso di colpa stringerle le viscere e toglierle il respiro. Detestava la sua fortissima moralità. In quel momento avrebbe voluto sotterrare la testa sotto la sabbia e far finta di nulla, ma sapeva che il ritorno di Aang avrebbe cambiato molte cose. In primis, non le avrebbe più permesso di guardare in faccia Zuko.
Sapeva che nulla era accaduto tra loro e che probabilmente era solo frutto della sua fantasia, ma sentiva che c’era una connessione forte, diversa da quella che aveva mai avuto con qualsiasi altra persona, e non la poteva ignorare. Sperò con tutta sé stessa che l’arrivo di Aang risvegliasse i sentimenti che provava per lui, che sembravano essersi assopiti.
Quando arrivò l’alba, l’angoscia nel petto di Katara non fece che crescere. Si vestì in fretta e si fiondò in cucina a preparare delle frittelle alle bacche di Ju-an, specialità del regno della terra che le aveva insegnato una simpatica vecchia durante uno dei suoi molti viaggi. Erano piuttosto complicate da cucinare, perciò erano perfette. Sapeva bene che l’unico modo che aveva per non perdersi nell’ansia era tenersi impegnata e non pensare.
“Che buon profumo.”
Il cuore di Katara fece un tonfo. No, non lui, non ora. Aveva bisogno di stare da sola e di non pensare, non lo voleva vedere.
“Grazie” commentò, senza osare guardarlo in faccia e rimproverandosi per la sua codardia. Ma che le stava prendendo? Gli mise nel piatto due frittelle e si tolse in grembiule in fretta, pronta a trovare un’altra attività che lo tenesse lontana da lui.
“Katara, va tutto bene?” le chiese, mentre si trovava già sulla porta.
Suo malgrado di girò e, piegando le labbra in un sorriso innaturale, cercò di mostrarsi il più calma possibile. “Sì sì, certo.”
Zuko la guardò andare via e non poté far a meno di notare un dettaglio, forse insignificante: si era di nuovo legata i capelli.
 
Aang arrivò quel pomeriggio. Katara lo aveva evitato per tutto il giorno e Zuko non riusciva a capire perché. Voleva parlarle per fare chiarezza, ma non sapeva bene che cosa dirle. Parlare avrebbe significato ammettere sentimenti che non si poteva permettere di provare.
Non appena vide Appa volare verso di loro sentì una lieve ansia salirgli nel petto. In fondo però era contento di rivedere Aang o perlomeno era quello che si andava ripetendo. Aang scese da Appa con un salto, leggero come una piuma e con la sua naturale delicatezza. Zuko accanto a lui non aveva mai smesso di sentirsi un gigante cattivo, nonostante ormai l’amico fosse praticamente alto quanto lui e altrettanto ben allenato. Vide la scena come a rallentatore. Lo vide avvicinarsi a Katara e stringerla tra le braccia, baciandola più volte. Con la mano destra le stringeva la vita, con la sinistra le teneva la nuca. Katara ricambiava quell’abbraccio e quei baci con anche più forza, si stringeva a lui così stretta che a Zuko parve quasi di ricevere una pugnalata nel petto. Ma che cosa si era raccontato per tutto quel tempo? No, non tollerava vedere Katara tra le braccia di un altro, voleva essere lui a baciarla e stringerla, più di ogni altra cosa al mondo. Perché non lo aveva fatto quando ne aveva avuto l’occasione? Ma forse si era solo immaginato tutto. Non aveva mai avuto una reale occasione, era solo nella sua testa. Katara amava Aang, non lui. Avrebbe dovuto ingoiare in fretta i suoi sentimenti, come se non fossero mai esistiti. Che cosa gli era passato in testa? Lui e Katara? Impossibile.
Aang gli andò incontro e lo abbracciò calorosamente. Zuko cercò di metter su un sorriso felice, ma non fu sicuro di esserci riuscito. Voleva andarsene da lì, ma non poteva, non subito almeno. Come poteva piacergli la ragazza del suo amico? Si maledisse, più e più volte. Alzò lo sguardo e incontrò gli occhi di Katara. C’era qualcosa di strano in quello sguardo, ma non fu in grado di decifrarlo. Gli sembrò che gli stesse scivolando via dalle dita e la stesse perdendo per sempre. Ma alla fine non era mai stata sua, si disse.
 
Quando Katara vide Aang scendere da Appa non seppe che cosa provare. Un turbinio di emozioni si facevano strada nel suo cuore, ma sopra a tutte troneggiava il senso di colpa, più forte che mai. Lo vide volare leggero verso di lei, sorriderle con sicurezza e stringerla in un abbraccio. “Mi sei mancata, dolcezza” le sussurrò prima di avvicinarla con decisione a sé e baciarla. Lei ricambiò il bacio, cercandovi la stessa passione che c’era sempre stata tra loro due. Eppure qualcosa non andava. Lo strinse forte a sé, come se volesse diventare un’unica persona, ma un lampo di consapevolezza le fece capire che non era quello l’abbraccio che voleva. Fu un istante, un breve sprazzo di luce nel mare del dubbio. Non poteva credere di star pensando una cosa del genere e si sentì un essere schifoso. Come si era potuta mettere in una simile situazione? Doveva ravvivare la fiamma con Aang, sapeva di amarlo ancora. Qualcosa era cambiato, ma tutto si poteva aggiustare. Quale coppia non aveva qualche crisi? D'altronde tra lei e Zuko non c’era mai stato niente, era solo lei che si era illusa e aveva reso le sue fantasie scioccamente reali. Lei per Zuko non era altro che una buona amica, avrebbe solo dovuto far finta di non aver mai avuto quell’istantanea consapevolezza che per lei potesse essere qualcosa di più.
Quando si staccò per salutare gli altri si sentì quasi libera di un peso e il provare un simile sentimento la preoccupò moltissimo. Come poteva essere così cattiva con una persona buona come Aang, il suo primo e unico amore? Non lo meritava affatto. Alzò lo sguardo e incontrò gli occhi di Zuko. Le sembrò che il mondo le cadesse addosso e la schiacciasse inesorabilmente. Non vi trovò quello che aveva immaginato di vedervi. Aveva gli occhi spezzati, vi poteva leggere dentro la rabbia e il dolore, ma mascherava il tutto con un sorriso. Katara mantenne fisso lo sguardo nei suoi occhi ambrati, quasi spaventata dalle fiamme che sembravano sprigionare. Era stata lei a ridurlo così? Era per lei quello sguardo così distrutto, così diverso da quello che l’aveva incantata durante i tramonti sulla spiaggia? Il senso di colpa nel suo cuore aumentò a dismisura. Forse quello che aveva cercato di negare con tutta sé stessa era più reale di quanto avesse potuto immaginare. Si maledisse. Come aveva potuto lasciare che un sentimento simile prendesse forma? Era stata una stupida. E ora avrebbe dovuto pagare le sue conseguenze, in un modo o nell’altro.


 
Ciao a tutti! Per prima cosa vi ringrazio tantissimo per essere giunti fino a questo punto, non avete idea di quanto mi rendiate felice. Spero che la storia vi stia piacendo, io sto facendo del mio meglio, Non esitate a farmi sapere quello che ne pensate, accetto di buon grado anche le critiche, l'importante per me è sapere cosa ne pensiate, così da poter migliorare!
Vi ringrazio ancora per avermi seguita fino a qui! 

A presto <3
   
 
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