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Autore: 0421_Lacie_Baskerville    25/09/2020    2 recensioni
Avvertimento Spoiler All Might (ci sono vari spoiler fino alla quarta stagione di MHA e tutto FT)
Immaginiamo il mondo di MHA e che All Might abbia incontrato Erza Scarlet di FT, scappata dalla Torre e abbia deciso di adottarla. Immaginiamo la Erza di Fairy Tail, rinomata agenzia e accademia per eroi, assistere in TV ai fatti di Kamino e decisa ha proteggere la persona che è diventata suo padre, si trasferisca alla Yuei, seguita dai suoi amici Natsu e Lucy per proteggerlo.
Così incontra il successore di All Might, Midoriya Izuku, che resta profondamente colpito dall'esistenza di questa "figlia". Intanto la Yuei subisce diversi attacchi e dietro di essi si cela un unica persone che da anni manipola gli eventi della vita di Erza, in attesa di poter fare la sua mossa e vendicarsi del Simbolo.
I ragazzi dello Yuei e di Fairy Tail dovranno unire le forze per sconfiggere questa sinistra figura, intrecciando fra loro amicizie, amori e rivalità.
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: All Might, Dabi, Izuku Midoriya, Ochako Uraraka
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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Midoriya osservò affascinato il modo in cui il potere di Wendy sanava le ferite sul corpo di Erza, chiudendo i tagli e facendo sparire gli ematomi, come per magia.
La fronte della ragazzina era corrugata per la concentrazione, gocce di sudore le solcavano la pelle, mentre il suo potere si riversava in Erza.
≪ Perché non si sveglia? ≫ le chiese Midoriya, angosciato. Strinse la mano della ragazza, cercando sul suo viso un segno che stesse a indicare un possibile risveglio, ma non c’era niente. Erza sembrava la Bella Addormentata e per un attimo, si chiese se non stesse aspettando di essere baciata per svegliarsi.
Borbottò ≪ Aizawa-sensei ha aperto gli occhi subito≫
≪ Le sue ferite sono più gravi di quanto pensassi ≫ disse Wendy, fra i denti. ≪ Ha diverse emorragie interne, costole fratturate, oltre le ferite e i tagli, ha perso molto sangue. M-mi serve più tempo≫
Midoriya si morse il labbro, nervosamente.
Stava ignorando le mosse e le parole di Iida e Aizawa, tanto non sarebbe riuscito a concentrarsi. Lanciava continuamente occhiate nella direzione in cui Azuma era volato via, preoccupato che gli giocasse un altro brutto scherzo.
Ma no, l’ho colpito con tutta la forza che avevo. Probabile che sia morto.
Il solo pensiero gli dava i brividi, non avrebbe sopportato di essere diventato un assassino, anche se si trattava di un criminale.
Le palpebre di Erza tremolarono ed il cuore di Midoriya ebbe un sussulto di gioia nel vederla aprire gli occhi e guardarsi attorno, disorientata.
 ≪ Erza, finalmente ≫ esclamò, aiutandola a mettersi a sedere. Lei si portò una mano alla testa, chiedendo ≪ Azuma?≫
≪ L’abbiamo sconfitto ≫ disse Wendy, sorridendo ≪ Anzi è più giusto dire che è stato Midoriya ha farlo. Gli ha sferrato un pugno che lo ha spazzato via!≫
Wendy si asciugò il sudore dalla fronte con la manica, un sorriso sollevato stampato sul viso stanco. Al suo fianco, Charle fece un sorrisetto felino. ≪ Si, beh, non è stato male. Poteva farlo prima però≫
Lui arrossì per l’imbarazzo di essere lodato, mentre Erza prendeva consapevolezza della situazione e se ne sorprendeva.
≪ Ma Charle. Si sarebbe spezzato le ossa ≫ disse Wendy.
 Midoriya afferrò Erza e la trasse a sé, premendosela contro il petto.
≪ Non fare mai più una cosa del genere! ≫ sbottò, la voce gli tremò leggermente. Gli occhi gli si riempirono di lacrime, ora che aveva un momento per respirare, fu travolto dalla consapevolezza di quanto fosse stato vicino a perderla. Sentì il sapore acre della paura e quello amaro dell’angoscia, riempirgli i polmoni, instillarsi nei muscoli, fino a pompargli nel sangue attraverso il cuore.
Erza sussultò, sorpresa.
Le sue dita si impigliavano fra le ciocche di lei, premendola contro il suo corpo quasi a volerla inglobale. La voce gli tremò di rabbia e frustrazione. ≪ Mai più, dannazione, non farlo mai più. Ho pensato che tu… ≫ Gli si spezzò il respiro in gola e si morse il labbro, cercando di scacciare quel pensiero spaventoso.
Che tu saresti morta, senza che potessi fare nulla per evitarlo.
 La sentì esitare, rigida nella sua stretta, prima di cedere con un verso soffocato e abbandonarsi contro di lui. Gli circondò il busto con le braccia, stringendosi forte. Le sue dita presero a sfregarli la spina dorsale con movimenti pressanti e decisi, come a dirgli che lei era lì con lui.
≪ Scusa, so di essere stata io a dirti che se ti fossi fatto male, mi sarei arrabbiata. Non pensavo di finirla così, a farti preoccupare ≫ gli disse, la voce soffocata contro la sua spalla. ≪ Volevo proteggervi≫
≪ Non così. Non a costo della tua vita! ≫ replicò lui, afferrandole le spalle e allontanandola per guardarla in viso. Erza sgranò gli occhi, vedendoli le guance rigate di lacrime. ≪ N-non ferendoti in quel modo ≫ disse, traendo un respiro tremante. ≪ Non lo sopporterei se ti accadesse qualcosa≫
Gli occhi nocciola di Erza si fissarono nei suoi, l’espressione sul suo viso si addolcì, la sua bocca tremò leggermente. Erza allungò una mano e gli accarezzò una guancia, raccogliendo con le dita le lacrime che erano cadute. ≪ Izuku ≫ sussurrò, facendolo rabbrividire per l’improvvisa intensità con cui pronunciava il suo nome.
≪ Non che voglia sapere che diamine stia succedendo, ≫ commentò Aizawa, severamente. ≪ ma vi sembra il momento adatto?≫
Entrambi sussultarono, arrossendo. Erza ritrasse la mano di scatto, come se si fosse scottata e distolse lo sguardo.
Aizawa li fulminò con un’occhiataccia. ≪ Siete pregati di restare concentrati, dal momento che non siamo ancora fuori pericolo≫
≪ Ah s-scusi ≫ balbettò Midoriya, abbassando lo sguardo mortificato e asciugandosi le lacrime.
Wendy emise un verso strozzato, la bocca coperta con le mani. Era rimasta immobile a fissarli, con gli occhi sbarrati.
Erza la guardò e sussultò, arrossendo. ≪ Ah Wendy, ecco…≫
≪ Ah mi dispiace! ≫ saltò su, agitata. ≪ M-Mira me l’aveva detto però…non avevo realizzato fosse lui.≫
Midoriya sbatté le palpebre, confuso. ≪ Mira?≫
≪ Non conosci nemmeno il nome della migliore amica della tua ragazza? ≫ commentò Charle, stizzosa. ≪ Seriamente?≫
Midoriya si voltò di scatto verso Erza – migliore amica, cosa? Ma non era Lucy? - che sollevò una mano e la sventolò come a scacciare qualunque protesta. ≪ La definirei più come una spina nel fianco≫. Strinse gli occhi e guardò Wendy ≪ Aspetta, come faceva Mira ha saperlo?≫
≪ Ah gliel’ha detto Cana ≫ mormorò imbarazzata, guardandoli di sottecchi ≪ Che l’ha saputo da Juvia, che a sua volta lo ha saputo da…da qualcuno ≫ si interruppe, corrugando la fronte. ≪ Non ricordo chi≫
Midoriya era sorpreso, ma non quanto Erza che aveva un’espressione sbalordita e indignata. ≪ Natsu ≫ sibilò. ≪ Quel maledetto! Lo ha detto a Gray, sicuro!≫
Wendy si strinse nelle spalle, timidamente. ≪ Non saprei≫
≪ Lo so io! ≫ sbottò, chiudendo la mano a pugno, sibilando minacciosa. ≪ Appena li ho sotto mano…≫
≪ Vi ho detto di concentrarvi! Non fatemi ripetere le cose dieci volte ≫ sbottò Aizawa, fulminandoli con uno sguardo cancella-quirk. Sussultarono.
Iida li guardò male e scosse la testa, ≪ Veramente ragazzi, abbiate un po' di decenza≫
Midoriya avvampò, in imbarazzo. Erza si schiarì la voce, le guance imperlate da un leggero rossore. ≪ Si, okay, direi che è il caso di inventarci qualcosa o rischiamo di andare avanti alla cieca≫
Iida emise un verso strozzato, attirando su di sé lo sguardo di tutti. Teneva in mano il suo smartphone e lo guardava incredulo.
≪ Cosa c’è? ≫ gli chiese Midoriya. L’amico gli sorrise, voltando il cellulare in modo che potesse vedere lo schermo. ≪ C’è di nuovo campo≫
In un attimo, tutti avevano in mano i loro telefoni e li guardavano increduli.
≪ Le comunicazioni sono state ripristinate! ≫ esclamò Iida ≪ Come è possibile?≫
Erza corrugò la fronte, le sue labbra si tesero in un sorriso. ≪ Lucy ≫ disse, decisa. ≪ Sono certa che è stata lei. Deve aver capito come fare≫
≪ Degno di Lucy ≫ concordò Wendy, emozionata. Porse ad Erza il suo telefono, dicendo piano ≪ Guarda qui≫.
La rossa annuì, inarcando un sopracciglio.
≪ Aspettate qui, faccio una chiamata ≫ disse Aizawa, componendo velocemente un numero. Si allontanò, mentre parlava concitato.
Iida aiutò Wendy ad alzarsi, la ragazzina barcollò, stancamente.
≪ Non mi sento tranquillo, vorrei immobilizzare quella donna ≫ le disse e la ragazzina annuì. Lanciò loro un’occhiata e disse sbrigativa ≪ Io…si, vengo con te. Ti aiuto ≫
Midoriya ed Erza restarono seduti per terra a riposare. La ragazza stava fissando il suo telefono, pensierosa.
≪ Pensi che la Regina comparirà? ≫ chiese, incerto. Erza sollevò lo sguardo. ≪ Non saprei. Immagino che abbia i suoi motivi per aver attaccato in questo modo. Probabilmente, lo scontro con Gran Torino l’ha costretta ad accelerare i suoi piani≫
Tormentandosi le mani, mormorò. ≪ Lo conoscevi?≫
Il nocciola dei suoi occhi si velò di confusione, le ci volle qualche secondo per capire di cosa parlasse. ≪ Azuma? No, non credo che si trovasse alla Torre del Paradiso, forse in un altro campo…ma non credo che ci fossimo incontrati, mi sarei ricordata di un tipo forte come lui≫
Midoriya annuì, tenendo il capo chino.
Si guardò la mano, solcata da cicatrici, preoccupato. L’effetto dell’incantesimo di Wendy era svanito, ormai. Era stato incredibile, per quei pochi minuti aveva avuto la certezza di poter vincere, di poter salvare tutti quanti e proteggerli da chiunque, perfino dalla regina.
Il One for All non è un potere adatto a te, ragazzoil ricordo di quelle parole, lo fece rabbrividire.
Erza fece scivolare le sue dita sul dorso della mano di lui, riportando la sua attenzione su di sé. ≪ Cosa c’è? Hai l’aria turbata≫
Midoriya si mordicchiò il labbro, incerto. ≪ Solo…anche lui era nato senza quirk e la Regina gliene ha dato uno. Proprio come All Might ha fatto con me. Non riesco a non pensarci. Soprattutto, perché lui veniva da quei posti orribili, ma ha scelto di usare quel potere per fare del male agli altri≫.
Erza sospirò, i suoi occhi si velarono di quell’immancabile tristezza che l’afferrava, ogni volta che i suoi pensieri correvano alla Torre del Paradiso e alla vita che aveva condotto lì. Tutto quel dolore e quell’oscurità che si era portata dentro negli anni, nonostante ormai ne fosse scappata.
 ≪ Izuku…sono le cose che facciamo che ci definiscono. Indipendentemente da quello che viviamo o dalle cose che possediamo, noi possiamo sempre scegliere chi essere. Sarete anche nati senza quirk, ma avete deciso di usare il potere che vi è stato concesso in modi molto diversi≫. Le sue dita gli percorsero la pelle, dolcemente, facendolo rabbrividire. ≪ Tu hai sempre voluto essere un eroe, per questo, quando hai ottenuto il potere, hai continuato per quella strada. È probabile che Azuma, invece, non abbia mai avuto questa intenzione, né la determinazione per farlo. ≫ La sua voce si abbassò ≪ Sia con il potere che senza, avrebbe fatto le stesse cose, questo perché ha lasciato che l’odio lo consumasse≫
≪ Per via di quel posto ≫ sussurrò, Midoriya, soffocando un brivido di orrore. Un posto simile a quello in cui era stata anche Erza, solo che lei era stata salvata.
 Improvvisamente, Midoriya si rese conto di una cosa. ≪ Deve essere doloroso ≫ disse, preoccupato ≪ Combattere contro queste persone, sapendo che hanno passato la stessa cosa che hai passato tu≫
Erza strinse le labbra, evitando il suo sguardo.
≪ Ricordi cosa disse la Regina la prima volta che l’abbiamo incontrata? Disse che aveva preso la mente di Gerard perché era sconvolta e debole. In quel posto, era pressoché impossibile non sentirsi così. Era come se fossimo spogliati di tutto, anche delle nostre identità. Per questo, ci siamo ribellati ed è ovvio che detesto vedere come sono ridotti quelli che non sono stati salvati. Ma so anche che paura e odio generano altra paura e odio, se esitassi…non riuscirei a proteggere i miei amici né questa città. ≫ Scosse la testa, stringendo le labbra per un attimo, prima di sussurrare ≪ Probabilmente, anche io sarei stata come loro se non avessi incontrato Toshinori e Makarov ≫
Midoriya trattenne il fiato. Le afferrò la mano, intrecciando le sue dita con quelle di lei. Erano fredde, le dita di Erza, nonostante i suoi palmi fossero sudati e bollenti. ≪ No, non ci crederò mai. Sono sicuro che ci sia un modo per aiutarli ≫ le disse, deciso. ≪ Non tutti sono forti come te, Erza, ma questo non significa che non possano essere aiutati. L’importa è che tu stia qui con me. Troveremo insieme un modo≫
Le labbra della ragazza si schiusero per la sorpresa. Aveva le guance leggermente arrossate, sembrò sul punto di dirgli qualcosa, ma non ne ebbe il tempo.
Un grido corse fino a loro.
Si voltarono di scatto, in tempo per vedere Wendy - con Charle fra le braccia - venir sbalzata indietro. Midoriya ed Erza agirono all’unisono, afferrandola per evitarle una rovinosa caduta.
≪ Wendy, che cosa succede? ≫ esclamò Erza, aiutando la ragazzina a rimettersi in piedi. ≪ Stai bene?≫
≪ È comparsa improvvisamente ≫ rispose lei, scuotendo la testa e gridò preoccupata. ≪ Iida?! ≫
Iida emise un verso strozzato. ≪ S-scappate, non pensate a me≫.
Aveva il viso schiacciato al suolo, sotto la suola di uno stivale con il tacco e una spada conficcata nel braccio. Una smorfia di dolore ne alterava i tratti.
La donna premette più forte sulla testa del ragazzo e nel contempo ruotò leggermente la lama nella sua ferita, facendo zampillare il sangue. Iida emise un grido rauco di dolore.
≪ Stai fermo lì ≫ disse la donna, sollevando gli occhi scuri su di loro. ≪ Se i tuoi amici ci tengono a te, anche loro staranno fermi≫. Fissò Midoriya che stava per gettarsi in soccorso dell’amico, con un sorriso gelido. ≪ Ci metto davvero un niente ad ucciderlo≫
Quasi volesse dimostrarglielo, premette il piede sulla nuca del ragazzo, strappandoli un grido strozzato.
Midoriya si bloccò, stringendo i pugni lungo i fianchi, frustrato.
La nuova arrivata aveva un viso grazioso e giovane, i lunghi capelli neri le sfioravano i fianchi. Il sorriso sul suo viso era gelido, quasi quanto il suo sguardo.
Al fianco di Midoriya, Erza sussultò. Un lampo di riconoscimento gli attraversò lo sguardo. ≪ Tu?! ≫ esclamò, incredula.
Dietro di loro, sentirono un tonfo quando il cellulare cadde dalle mani dell’insegnante. Le sue bende attraversarono il loro campo visivo, dirette contro la nuova arrivata.
Lei sollevò una mano e le bende si trasformarono in polvere bianca che si disperse nell’aria, sotto i loro occhi sconvolti.
≪ Ma come…? ≫ disse Aizawa, sorpreso. Il sorriso della ragazza si fece gelido. ≪ Evidentemente, non vi importa molto della vita del vostro amico≫
≪ Ultear non farlo! ≫ gridò Erza, muovendo un passo in avanti ≪ Fermati!≫
 La donna si fermò, sorpresa. Guardò Erza con gli occhi sbarrati.  
Iida, approfittò di quella piccola apertura, liberandosi. Rotolò via e mettendosi in ginocchio, partì come un razzo verso di lei, con l’intenzione di assestarle un calcio nel fianco.
Ultear saltò indietro con la stessa grazia di una ginnasta, sfiorandoli con le dita la gamba. I propulsori di Iida iniziarono a fumare e si arrugginirono, mandandolo in panne.
Erza fece comparire una spada in ognuna delle sue mani e si lanciò all’attacco.
Midoriya sussultò. Menomale che gliel’aveva detto di non fare cose azzardate, ma no, lei doveva farlo morire di preoccupazione. Ci godeva proprio.
Le lame di Erza si coprirono di ruggine e si spezzarono quando attaccò. La ragazza mora colpì la rossa con un calcio nello stomaco, facendola indietreggiare.
≪ Sono sorpresa. ≫ disse la villan, raddrizzandosi. Era proprio di fronte ad Erza e la guardava con occhi famelici. ≪ Titania conosce il mio nome. Non mi pare che ci siamo mai incontrate, prima d’ora ≫
Erza si rimise in piedi. ≪ No, hai ragione. ≫ commentò, tesa ≪ Ma entrambe conosciamo Gray Fullbuster≫
Al suono di quel nome, Ultear sussultò. ≪ Non nominarlo ≫ sibilò ≪ Non c’entra nulla con questa storia≫
≪ Gray non ha mai smesso di cercarti. In questi anni, non ha mai perso la speranza di ritrovarti. ≫ le disse Erza, facendo cenno ai suoi compagni di non muoversi. Midoriya, Iida, Wendy e Aizawa esitarono.  
Gli occhi di Erza erano fissi sulla ragazza di fronte a lei, la schiena dritta ed orgogliosa, mentre diceva ≪ Non voglio combattere contro di te, Ultear, e non sei costretta a ubbidire agli ordini della Regina. Possiamo trovare un altro modo, uno con cui potresti tornare da Gray≫
Ultear strinse i pugni lungo i fianchi, mordendosi il labbro. ≪ Non pensare di dirmi cosa fare ≫ disse, infuriata. ≪ Non ti permetto di darmi ordini, Titania. Non sono qui perché lo vuole la Regina. I nostri obiettivi sono simili, tutto qui, ma io ho altre priorità≫
≪ Non vuoi consegnare Titania alla Regina? ≫ domandò Aizawa, sospettoso. ≪ Per Azume era un obiettivo ≫
Ultear scosse la testa, l’espressione sul suo viso si indurì. ≪ La Regina la vuole, è vero. Abbiamo l’ordine di consegnarla e lo farò≫. Gli occhi di Ultear, fiammeggiarono. ≪ Ma prima, tu mi dirai dov’è≫
La fissarono senza capire. Erza era perfettamente immobile, e lo rimase anche quando Ultear disse impaziente ≪ Dimmi dove tenete nascosto Gerard≫.
Midoriya sussultò. I suoi occhi corsero su di Erza, mentre Wendy chiedeva in un sussurro ≪ Chi è Gerard?≫
Erza strinse i pugni vuoti lungo i fianchi, la sua voce vibrò di una rabbia ferma, mentre rispondeva ≪ Mai. Tu e i tuoi compagni, la Regina stessa, siete le ultime persone al mondo al quale consegnerei Gerard≫
Ultear storse la bocca, furente. ≪ La Regina non nutre alcun interesse per Gerard, lo ha usato finché ne ha avuto bisogno e lo ha gettato via. Io sono diversa. La ragione per cui voglio Gerard…è personale. Lui appartiene a me!≫
Erza sussultò, i suoi occhi si sgranarono, per un attimo. Scosse la testa con forza. ≪ Non te lo dirò mai ≫ disse, decisa ≪ Gerard non è più sotto il controllo della Regina e non ha memoria del passato. Non si ricorda di te≫
≪ Farò in modo che se lo ricordi ≫ sibilò, stringendo gli occhi. ≪ Cosa credi che ti permetterò di portarmelo via, Titania?≫
Midoriya sentiva il petto stretto da una morsa amara.
Erza aveva un’espressione così decisa mentre pensava a proteggere Gerard, da fargli male fin dentro le ossa.
Gli sembrava di non aver mai provato un dolore così straziante, nemmeno quando si era rotto tutte le ossa e danneggiato i tendini delle braccia. Allora, c’era stato il senso di rivalsa per aver superato un nemico potente, adesso c’era solo una sensazione di vuoto nello stomaco.
Ultear non poteva saperlo, ma Midoriya sapeva che Gerard aveva dimenticato tutto tranne Erza, di lei si ricordava ancora.
≪ Adesso, possiamo ucciderli? ≫ domandò una voce alle loro spalle.
Si voltarono di scatto e lo trovarono lì, le mani in tasca e l’aria annoiata. Un altro criminale che camminava verso di loro, come se niente fosse.
≪ Il tuo Gerard nemmeno si ricorda di te ed è evidente che Titania non te lo consegnerà ≫ commentò, sistemandosi il ciuffo di capelli che gli cadeva sulla fronte. ≪ Ah i frammenti del mio cuore piangono per te, mia bella Ultear. Il tuo amato ti ha tradito e abbandonato per un’altra donna≫
Midoriya sentì un fremito di rabbia scuoterlo. ≪ Lei non è la sua ragazza! ≫ sbottò, arrabbiato. Gli occhi del nuovo arrivato si posarono su di lui, erano freddi e privi di emozione. ≪ Oh uno spasimante, forse?≫
≪ Il suo ragazzo ha dire il vero ≫ replicò, seccato. Quel tipo, lo aveva appena incontrato e già non lo sopportava. Ma poi chi era che andava in giro ad usare termini bizzarri come “spasimante”?  
Aizawa sbuffò ≪ Midoriya, resta concentrato≫
Ultear emise un verso strozzato. ≪ Invece di perdere tempo a dire stupidaggini ≫ esclamò ≪ uccidi quegli eroi, Rusty. Di Titania mi occuperò io≫
Erza fece comparire una spada nella sua mano e si mise in posizione. Attaccò e la lama si riempì di ruggine, dissolvendosi in polvere. Ultear cercò di colpirla con un calcio, ma Erza balzò indietro.
Midoriya si mise in mezzo, afferrando Ultear per il polso e scaraventandola a terra. La ragazza urlò e cercò di colpirlo in faccia con un calcio.
Indietreggiando, Midoriya stese un braccio e spinse Erza dietro di sé. La ragazza emise un verso di insofferenza. ≪ Che stai facendo? ≫ protestò.
≪ Non puoi combattere contro di lei ≫ rispose, impaziente. ≪ Non chiedermi perché ma credo che le armi siano inutili contro di lei e tu combatti con le spade, Erza≫
Ultear sorrise, divertita. ≪ Avete ragione, sai? Il mio potere mi permette di controllare il tempo delle cose. Posso portare un qualsiasi oggetto nella sua condizione passata o futura≫
Midoriya sussultò. ≪ Qualsiasi oggetto? ≫ ripeté ≪ Ecco, cosa è successo alle spade e alla gamba di Iida. Le hai portate alla fine del loro tempo≫
La ragazza si strinse nelle spalle. ≪ Anche Rustyrose ha un potere per cui le vostre armi sono inutili. Può materializzare qualsiasi cosa desidera attraverso la sua immaginazione≫. I suoi occhi scintillarono ≪ Sembri abbastanza intelligente da capire che non avete possibilità di vincere≫
≪ Non è nostra abitudine arrenderci ≫ commentò Midoriya, sentendo Erza imprecare dietro di sé.
 
   
 
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