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Autore: LilyLunaMandrake    27/09/2020    1 recensioni
Oneshot ambientata nel videogioco Hogwarts Mystery, Anno 6, oltre il capitolo 33.
Se non siete arrivati almeno al capitolo 32 non proseguite con la lettura, o rischiate di spoilerarvi la storia.
La protagonista della vicenda assume la Pozione Polisucco al cospetto del preside e del professore di pozioni. Qualcosa andrà storto.
"Stappai la fiala, e ne trangugiai il contenuto. Aveva un vago sapore di crema pasticcera. La cosa mi stupì, perchè Alanza mi aveva detto che era l'odore della cannella quello decisamente associabile a Patricia Rakepick. Che bugiarda, pensai!"
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Il professor Piton mi guardava con aria grave, in attesa. Il volto del preside invece traspariva curiosità e calma. Ovviamente entrambi avevano capito cosa stessimo cercando di fare, noi del Circolo di Khanna, e volevano assicurarsi che tutto procedesse nel più sicuro dei modi. Paradossale, dal momento che tutto quello che avevo sempre fatto non era mai stato affatto sicuro. Sapevano bene che ero molto abile a sgattaiolare fuori dalla scuola, ormai, e lanciarmi un Petrificus Totalus per punizione, per poi lasciarmi in Infermeria assieme a tutte le novelle statue, non era certo una soluzione al problema che affliggeva Hogwarts, e me.

Avevano quindi stabilito di assicurarsi che tutto andasse per il meglio, per quanto possibile.

 

Quel giorno mi trovavo perciò nell'ufficio di Piton, assieme al preside, e mi sentivo piena di grinta e soddisfazione! Ce l'avevamo fatta! Eccola lì nelle mie mani, la Pozione Polisucco preparata da Penny era pronta, e io finalmente avrei potuto inserirmi in incognito tra le fila di R e capirci qualcosa di più, in tutto quel marasma. Stappai la fiala, e ne trangugiai il contenuto. Aveva un vago sapore di crema pasticcera. La cosa mi stupì, perchè Alanza mi aveva detto che era l'odore della cannella quello decisamente associabile a Patricia Rakepick. Che bugiarda, pensai!

Per un attimo mi sentii come se tutto il mio corpo fosse attraversato dalla lava, ma la sensazione di fastidio durò pochissimo. Percepii il mio intero fisico cambiare... Stavo guadagnando cm in altezza, vedevo lunghi capelli rossi su di me, il colore della mia pelle era mutato, diventando più chiaro!

Penny era davvero una fantastica pozionista! Bravissima, cara amica mia!

Sorrisi ai miei professori, felice del risultato e pronta alla missione che mi aspettava! Cercai di mostrarmi sicura di me, imperiosa e noncurante di tutto, come mi ero allenata nelle settimane precedenti. I consigli dei miei amici erano sempre molto preziosi, per me. Per poter ingannare tutti gli affiliati a R, e vendicare Rowan, dovevo essere convincente anche nella postura, oltre che nell'aspetto.

 

Rimasi molto sorpresa nel constatare che la reazione che mi aspettavo non arrivava affatto. Al contrario, lo sguardo del professor Silente si caricò di profondo dispiacere. Non sembrava deluso, mi pareva più che altro pensieroso, come se qualcosa di remoto e angoscioso lo affliggesse.

Piton invece divenne ancora più pallido del solito. Non sapevo potesse esistere una tonalità di carnagione ancor più funerea! Cereo e immobile, eretto e muto come una statua di sale, mi scrutava con così tanta attenzione che mi pareva di essere trapassata da mille lame roventi, tale era la potenza dei suoi occhi su di me.

 

“Severus?” Era la voce di Silente. Nessuna risposta.

Io non potei distogliere lo sguardo dal mio insegnante di pozioni, né lui da me, tanto che... non so spiegarlo, come sia potuto accadere... Riuscii a varcare il muro inossidabile che ben conoscevo, grazie alle nostre lezioni segrete di Legilimanzia e Occlumanzia, e vidi... Vidi qualcosa che non mi aspettavo assolutamente... C'erano un ragazzo e una ragazza, seduti su una panchina di pietra, potevano essere sì e no miei coetanei. Lui indossava la divisa dei Serpeverde, lei quella di Grifondoro. Lui era alto, magro, il naso adunco separava due occhi profondi e scurissimi come la pece, aveva lunghi capelli neri flosci raccolti in una coda, e teneva per mano lei, carina e allegra, con capelli lunghi e rossi, non come quelli dei Weasley, ma più scuri, e i suoi occhi verdi brillavano come smeraldi. Si beavano della bella giornata primaverile. Lui la guardava come se lei fosse la cosa più importante al mondo, e le sorrideva felice. Capii che il ragazzo era Piton, il che mi fece constatare che forse anche lui doveva essere stato un normale giovane spensierato, in qualche modo, ma lei non sembrava assolutamente la Rakepick, perchè si poneva in modo grazioso, non sprezzante. Aveva modi garbati, non annoiati. Non la trovavo assolutamente insopportabile, come invece doveva essere la giovane Patricia.

Piton comunque mi respinse fuori dalla sua mente, e il muro tornò ad essere invalicabile, com'era sempre stato.

 

“Severus?”

Silente tornò ad attirare l'attenzione. Piton affondò le unghie nel legno scuro della sua scrivania. Infine, ruppe quel silenzio carico di tensione.

“Gli Elfi domestici non sono stati solerti nelle pulizie. Mi pare evidente.”

Io non ci capii proprio niente. Qualcosa era andato storto? La pozione non aveva funzionato? Eppure credevo che Penny fosse la migliore pozionista tra noi studenti! Era l'unica che avrebbe potuto preparare una pozione così complessa in modo così preciso ed efficace. Che mistero!

Un lampo di enorme tristezza attraversò per un momento gli occhi del professor Piton. Ma tornò altero subito dopo, e si schiarì la voce.

“Non metto in discussione l'abilità della signorina Haywood. Il problema risiede nella... scelta degli ingredienti.”

“Ehi! Non le ho dato il permesso di frugarmi nella testa!” ribattei io, offesa.

“Nè io a te. Ad ogni modo, i tuoi dubbi si leggono chiaramente sulla... sulla tua faccia.” rispose asciutto. A quel punto, si intromise il preside.

“Con quella faccia non può andarsene in giro per la scuola, finchè non passa l'effetto della pozione. Severus, dovrai tenerla qui chiusa in ufficio finchè Stevenson non ritornerà ad avere il suo solito aspetto.”

“Lo so.”

“Perchè non posso? Cosa c'è di così strano?”

“Guardati allo specchio.” mi disse Silente.

Mi avvicinai al piccolo specchio rettangolare appeso al muro. Vidi nel riflesso la bella ragazza dei ricordi di Piton. Maledizione! Mi sentii pervadere dalla frustrazione! Tanto lavoro per nulla! Il piano era andato in fumo, ero diventata la rossa sbagliata! Ma poi, chi diamine era, questa?

Il flusso dei miei pensieri fu interrotto dalla voce del preside.

“Beh, qualcuno dovrà riferire al Circolo di Khanna che... che non se ne fa niente, ecco. Evidentemente, Stevenson, dovrai trovare un altro sistema per onorare la memoria di Rowan. Forse non è invischiandoti con pericolosi maghi oscuri che troverai la risposta al dilemma dell'ultima sala. Buon proseguimento.”

Il professor Silente disse tutto questo con estrema pacatezza, ci salutò poi con un cortese cenno del capo, e lasciò l'ufficio dell'insegnante di pozioni.

Piton incrociò le braccia al petto e mi squadrò, finchè mi chiese, con tono burbero:

“Hai intenzione di rimanere lì fissa in piedi per tutto il tempo? La pozione è stata preparata da Haywood, quindi sicuramente sarà eccellente. L'effetto potrebbe durare diverse ore.”

“Beh... io... dovrò rimanere chiusa qui dentro con lei per delle ore, addirittura?”

“Se l'idea non piace a te, immaginati quanto io possa esserne entusiasta.”

Storse le labbra, pieno di sarcasmo. Sempre il solito simpaticone! Faticai a credere che quel ragazzotto dallo sguardo pacato potesse essere lui, in quel ricordo! E dire che non erano certo passate ere geologiche, il professor Piton aveva appena trent'anni! Che cosa gli era capitato, per diventare così?

 

“Posso sapere a chi apparteneva il capello?”

“Lo sapresti, se tu fossi una studentessa solerte come lo era la tua amica Khanna. Lei era estremamente preparata in Storia della Magia, per onorare la sua memoria dovresti studiare di più, anziché cercarti guai.”

 

Oh, Rowan... Quanto era vero... Saresti stata indubbiamente la professoressa più giovane e amata della storia di Hogwarts, se quella cagna della Rakepick... Che rabbia! Avevamo smosso mari e monti tutti quanti per reperire gli ingredienti e monitorare la preparazione della pozione Polisucco, eravamo persino andati nella Foresta Proibita per raccogliere l'Erba Fondente con la luna piena! Avevamo speso così tanto tempo per allenarci duramente tutti, dal primo all'ultimo, pur di vendicare la mia dolce Rowan... La mia migliore amica... Per scoprire qualcosa di più sull'ultima Sala... E invece... Tutto era stato vano, perchè avevamo sbagliato capello! Tutto per il capello sbagliato!

 

Scoppiai in lacrime. Fu più forte di me. Non mi interessava che ci fosse un imbarazzatissimo professor Piton a guardarmi in quello stato. Ero totalmente pervasa dalle mie emozioni, avevano preso il controllo dopo mesi, anni di frustrazione per tutto quanto. Oh, quanto avrei voluto essere una normale studentessa, impegnata solo in compiti per il giorno dopo, picnic tranquilli nei pressi del Lago Nero, partite di Quidditch o acquisti scemotti da Zonko! E la morte di Rowan è stata la ciliegina sulla torta!

Stavo letteralmente affogando nelle mie lacrime quando mi resi conto che il professor Piton mi aveva circondata con le sue braccia, al che rischiai un coccolone per la sorpresa! Era un abbraccio gentile, che mi avvolgeva come una coperta calda e rassicurante, e io ne avevo dannatamente bisogno. Stretta a lui, smisi piano piano di piangere, perchè quel silenzioso atto di umana empatia aveva placato quella tempesta di sentimenti da cui ero stata colta.

Quando mi allontanai, una volta calmata, constatai che avevo ridotto la giacca di Piton a un incubo di lacrime e moccio!

“Per Merlino! Mi dispiace!”

“Per stavolta ti perdono.”

Gli sorrisi, piena di gratitudine. E lui rispose con qualcosa che gli avevo visto fare solo in quel ricordo... Mi sorrise, a modo suo, certo, sembrava più un ghigno malefico, ma gli occhi stavano sorridendo in modo genuino. Un'esperienza più unica che rara!

“Professore... Secondo lei riuscirò a cavarmela?”

“Te l'ho già detto, questo è un gioco pericoloso, Stevenson. Cerca di non perdere.”

 

..

 

Qualche tempo dopo trovai la risposta a quel mistero. Trovai finalmente la proprietaria di quel capello sbagliato.

Riconobbi il suo viso nell'albo degli studenti meritevoli di Grifondoro. Percy Weasley lo stava sfogliando in Sala Grande, cercando persone a cui ispirarsi. Tentava continuamente di migliorarsi, ed è un ottimo proposito, ma lui mi pareva sempre un po' troppo fissato. Non so se fosse una coincidenza, oppure no, ma mentre attraversavo la Sala l'occhio mi cadde proprio sulla pagina aperta in quel momento. Maledetta curiosità! Ad ogni modo, la didascalia recitava le seguenti parole:

“Lily Evans, Caposcuola. Anno scolastico 1977-78.”

 

Avevo trovato il nome della ragazza che sapeva far sorridere Piton.
 

 

 

 

A proposito di magnifiche rosse, sappiate che ho scritto questa one shot ascoltando il tema di Amy Pond, dalla quinta stagione della serie tv Doctor Who. Se volete creare la giusta atmosfera magica, cercate questa melodia.

 

   
 
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