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Autore: LadyHeather83    29/09/2020    3 recensioni
Mai se nè andata dalla Capsule Corporation insieme a Pilaf e a Shu, dopo aver confessato a Trunks il suo segreto.
Può questo separarli per sempre?
Estratto dal 2^ Cap. “Ehi Mai a cosa stai pensando?” Pilaf interruppe i suoi pensieri porgendole un pezzo di pane.
Non mangiavano da giorni e quel pasto era l’unica cosa che era riuscito a racimolare, o meglio a rubare al panettiere lì vicino.
“Non ho fame” Gli disse senza prendere niente.
“Devi pur mangiare qualcosa” Le disse Shu ancora con il fiatone per la corsa appena fatta per seminare quel pover uomo che li aveva beccati sul fatto.
“ Se solo fossimo rimasti alla Capsule Corp., lì avremo avuto di tutto” Si lamentò Pilaf addentando qual pasto.
“Già…ma perché ce ne siamo andati?” Chiese Shu facendo la stessa cosa.
“Perché Mai si è presa una cotta per il ragazzino e …” Non fece tempo a finire la frase che gli arrivò un sonoro ceffone che gli fece la guancia rossa.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mai, Trunks
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ALLA RICERCA DI MAI

*

Capitolo 21

*

“Dai Vegeta, ma che ha quella ragazza che non va?” Chiese Bulma in tono arrabbiato e irritato mentre cercava di assegnare i giusti posti agli invitati della festa della società.

Ormai erano passati molti anni da quando per la prima volta, Trunks gliela aveva presentata e ancora non riusciva ad accettare che Reiko fosse la fidanzata di suo figlio e parte della famiglia.

“Si è preso la copia sputata di quella che abitava qui, che cosa può significare secondo te?”

“E questo cosa c’entra?” Chiese rompendo la matita che teneva in mano “Non è l’aspetto di una persona che conta, ma quello che prova per lui, se Reiko ama Trunks e viceversa, non vedo il motivo del perché non dovrebbero stare insieme”.

“Sei una causa persa” Grugnì prima di chiudere la porta stagna della gravity room.

“Scimmione” Gli fece la linguaccia, ma aveva ragione, Reiko assomigliava in una maniera impressionante a Mai, questo, per quanto riguardava l’aspetto estetico, del suo carattere dolce e deciso allo stesso tempo, non aveva niente.

*

“No mi dispiace Bulma, non potremo esserci alla cerimonia, in qualità di capo della polizia di stato, devo obbligatoriamente presenziare al cambio comandante dell’esercito” Si scusò Crilin.

“Ah che peccato” Si rattristì l’azzurra.

Quella settimana ci sarebbe stato il cambio al vertice della società, erano stati invitati ospiti illustri da tutto il mondo, oltre ad amici e parenti, che non potevano di certo esimersi dall’essere presenti.

Persino Vegeta e Goku avevano accettato di staccare dagli allenamenti per quella giornata, per presenziare e far contenta la scienziata.

“E’ importante per me” Confessò l’azzurra ai due saiyan.

“Se ci sarà da mangiare, io sarò presente” Disse Goku, di quegli eventi non ne capiva molto, ma un buon banchetto, lo avrebbe aiutato a schiarirsi le idee.

“Se proprio ci tieni” Incalzò Vegeta incrociando le braccia al petto.

“Grazie” Li abbracciò tutti e due in contemporanea, provocando l’irritazione nel marito, il quale non era abituato a certi gesti in pubblico, figuriamoci davanti al suo acerrimo nemico.

*

“E così, domani diventi presidente della Capsule Corporation” Reiko appoggiò la testa sul petto nudo di Trunks, che le cinse la schiena con il braccio.

“Sembrerebbe di si” Sorrise scherzando.

“Sono fiera di te amore” Si girò per avvicinare il volto al suo e baciarlo.

“Non ce l’avrei fatta se non ti avessi avuto accanto, mi hai sempre sostenuto”.

“E’ questo che fa una compagna” Ammiccò “…e fa anche dell’altro” Si avvicinò in modo sensuale saltandogli sopra, scostando quelle lenzuola che da quel momento in poi sarebbero state solo d’intralcio.

“Ti amo” Gli disse mentre continuava a prenderla e le faceva sentire tutta la sua virilità.

Lui non rispose, fece finta di non sentire, in tutti quegli anni di relazione, non gliela aveva detto tante volte, non sa bene perché, ma sentiva che quella parola aveva un notevole valore, e dirla avrebbe significato che lei era importante.

Lei lo era, ma non quanto avesse sperato.

Credeva che avendo una persona al suo fianco, sarebbe stato più facile dimenticare il passato.

Ma non un passato che per lui è stato davvero significativo, non si può cancellare, non prima di trovare le giuste risposte.

Raggiunsero l’orgasmo contemporaneamente per la seconda volta nell’arco di poco.

Trunks lo avrebbe fatto e rifatto, non per il bisogno di stare assieme con la persona amata, ma solo per il fatto di tenere la mente occupata e non pensare a lei.

“C’è qualcosa che ti preoccupa?” Gli chiese notando lo sguardo cupo.

“No tranquilla, sono solo un po' agitato per domani, tutto qua” Rispose alzandosi dal letto per dirigersi verso il bagno, aveva bisogno immediato di una doccia gelata.

Si sentiva un verme, mentre faceva l’amore con lei, per tutto il tempo nella sua mente, aveva pensato a Mai.

Forse perché anche Reiko le assomigliava.

Suo padre aveva ragione.

Il suo migliore amico aveva ragione.

Tutti avevano ragione.

“Questa è una novità. Tu che ti agiti per queste cose?” Lo prese in giro.

“E’ che tutti si aspettano grandi cose da me una volta che mi siederò su quella poltrona” Girò la manopola della doccia per far uscire l’acqua, che cadde copiosa sul suo corpo.

“E le farai, come le hai sempre fatto” Lo rincuorò chiudendo la porta del bagno, lasciandogli un po' di privacy.

Reiko nel frattempo si rivestì, e nel raccogliere la camicetta che era finita sotto il letto, fu attirata da un pezzettino di carta che usciva da sotto il comodino.

Si rivelò essere la foto di una ragazza che gli assomigliava parecchio, ci soffiò sopra per toglierne la polvere che si era depositata sopra.

Mai.

Sorrideva.

Aveva uno splendido sorriso, quasi glielo invidiava.

Trunks uscì dal bagno con solo l’asciugamano legato in vita, teneva i capelli bagnati che stava tamponando con un asciugamano.

“Cos’hai in mano?” Le chiese curioso.

“C’era questa foto sotto il comodino” Gliela porse cercando di non sembrare seccata.

“E’ Mai, sai ti avevo parlato di lei qualche tempo fa” Spiegò riponendo la foto dentro il primo cassetto del mobile.

“Mi assomiglia” Disse.

Difficile non notarlo.

“Credimi, siete due persone completamente differenti” Si limitò a dire aprendo l’armadio per scegliere l’outfit.

“L’hai più sentita?” Chiese sedendosi sul letto.

“No” Scosse la testa “…e non mi importa più niente” mentì “…un giorno se ne è andata e da allora non abbiamo più sue notizie”.

“Cosa dici?” Le chiese mostrando degli indumenti.

“Jeans neri e camicia azzurra” Rispose “…ma a te starebbe bene anche un sacco di patate addosso”.

“Uhm…meglio di no dai” Rise sotto i baffi.

“Io vado, devo tornare in ufficio, la pausa è finita da un pezzo e papà si starà chiedendo dove sia finita” Lo baciò appassionatamente prima di lasciare la casa di Trunks.

Prese la foto di Mai che aveva riposto qualche minuto prima nel cassetto con non curanza.

Dove sei?” Si domandò stringendola al petto e sentendosi ancora una volta uno schifo perché sentiva di star tradendo in qualche modo Reiko.

Toc Toc

“Avanti” Rispose Trunks.

“Ah sei qui! Mi chiedevo dove fossi finito tesoro”

“Che c’è mamma?”

“Sono andata a ritirarti il vestito per domani” Lo ripose con cura nell’armadio.

“Grazie” Rispose malinconico.

“Oh oh, che è successo? Hai litigato con Reiko?” Chiese amorevolmente.

“No no, con lei va tutto bene, credo”

“Raccontami tutto” Gli disse accomodandosi sulla poltroncina vicino la finestra.

“Non lo so mamma, mi sto chiedendo se è la persona giusta”.

“A detta di tuo padre, no” Gli confessò “…io invece penso che se una persona ti fa stare bene, è quella giusta” Ammiccò “…ma perché mi dici questo? Hai qualche dubbio forse?”.

Tirò fuori dal cassetto per l’ennesima volta la foto di Mai e gliela mostrò senza dire nulla.

“Tesoro…” Bulma per la prima volta non sapeva cosa dire “…devi far chiarezza sui tuoi sentimenti”.

“Lo so, ho tantissimi dubbi, e se Reiko fosse la ragazza giusta per me e mi sto facendo paranoie inutili?”

“La ami?” Quella domanda arrivò come un fulmine a ciel sereno.

“Cosa?”

“E’ una domanda semplice, la ami o no?”

“No”

“No?”

“No, cioè io…ah non lo so mamma, sono confuso” Si sedette difronte a lei portandosi le mani sul viso.

“Pensi spesso a lei?”

“Ogni giorno, quasi”

“Senti Trunks, io ti voglio davvero bene, ma penso che non sia giusto nei confronti di Reiko, che continuate a stare assieme. Odio dare ragione a tuo padre, ma lui ci ha visto subito lungo, la prima volta che l’ha vista, pensava fosse Mai, sarò sincera. Lui non te l’ha mai detto…perché sai…è tuo padre, lo conosci com’è” Bulma con tono sereno spiegò il suo punto di vista, sperando di poter aiutare il figlio a fare chiarezza dentro di lui il prima possibile.

“Lo stavo pensando giusto prima” Non poteva dirle che nel mentre consumava un rapporto, il suo pensiero era rivolto a quella ragazza dai capelli corvini che risiedeva anni fa in casa sua, e che solo grazie a quello era riuscito a raggiungere l’apice del piacere senza incorrere a figuracce.

Bulma si alzò per abbracciarlo “Sono sicura che farai la scelta giusta, non voglio vederti con quella faccia da cane bastonato, e sono sicura neanche tuo padre, sai che è capace di fartela togliere in men che non si dica” Sogghignò.

“Grazie mamma, sei sempre d’aiuto”.

“Ci sarò sempre per voi, ora devo ritornare alla Capsule Corporation, devo controllare a che punto siamo con i preparativi”.

“Vengo anch’io, così ti aiuto e mi distraggo un po'”.

*

L’indomani era tutto pronto per il grande evento, fuori dall’azienda era stato srotolato un tappeto rosso per accogliere i nomi più noti dell’intero universo, nel campo della scienza e non solo.

Ospiti illustri come banchieri e proprietari di altre aziende, attendevano quell’evento da quando avevano ricevuto l’invito di partecipazione, mesi prima.

Tutto era perfetto e curato in ogni minimo dettaglio.

“Congratulazioni mamma, sei stata magnifica” Disse Bra osservando tutte le chiccoserie presenti, il tavolo del buffet era imbandito con ogni pietanza e i camerieri erano sempre presenti per allietare gli ospiti con assaggi e bevande.

“Che lo champagne scorra a fiumi” Si era raccomandato il nuovo amministratore delegato.

“Che questa serata possa essere ricordata per molti anni” Continuò alzando un calice.

“Ha fatto tutto da sola tua mamma?” Chiese Reiko al fianco di Trunks sorseggiando del prosecco.

“Ah ah no no, mamma è brava con queste cose, ma si è fatta aiutare da un’organizzatrice d’eventi, le sarebbe stato difficile conciliare lavoro, famiglia e questo” Spiegò sorridendo sghembo.

“Senti” Le prese la mano “…possiamo parlare un attimo?” Le chiese.

“E me lo chiedi?” Pensava che il momento finalmente era arrivato, ormai erano anni che stavano insieme e da qualche mese progettavano una convivenza, avevano anche iniziato a far visita ad alcune case per trovare quella più adatta a loro.

Reiko era tutto un fremito e finì tutto il calice in pochi secondi, che ripose sul primo tavolino libero.

Il suo cuore mancò un battito quando la condusse per mano sul terrazzino adiacente la sala dove si stava celebrando il galà.

Reiko, non è facile per me dirti queste cose” Lo sguardo di Trunks fu rivolto al pavimento e non direttamente a lei, non aveva il coraggio di guardarla negli occhi.

“Sono tutta orecchi” Disse incoraggiandolo a continuare, immaginava che la sua vita tra pochi minuti sarebbe cambiata completamente, ma quello che non sapeva è che sarebbe cambiata in peggio, perché mai si sarebbe aspettata di udire certe parole.

“Io ti amo Trunks” Gli disse con entusiasmo prendendogli le mani costringendolo a guardarla negli occhi lucidi.

“E’ questo il problema…io…non credo di amarti”.

Tutto il suo mondo fu distrutto non appena udì quelle parole, com’era possibile? Era tutto falso? La sua storia d’amore era solo una menzogna?

“Non ci credo” Una lacrima lasciò i suoi occhi.

“Ti voglio molto bene Reiko, ma è diverso amare una persona”.

“Cos’è? Non sono abbastanza per te?”

“Ma no, che dici?”

“Hai un’altra?” Gli chiese senza girarci attorno.

“Lo sai che non ti tradirei mai, è una cosa che non concepisco a priori”

“Ami un’altra allora! Chi? Mai?”

Una pugnalata al cuore avrebbe fatto di sicuro meno male.

“No…io…non la vedo da tanto, lo sai” Balbettò cercando di giustificarsi.

“Ma questo non ti dà il diritto di non farlo”

Reiko…” Pronunciò a fior di labbra, avrebbe voluto dirle che aveva ragione, che era ancora innamorato di Mai e che non l’aveva mai dimenticata, ma era già stata ferita abbastanza che preferì tacere.

“Senti Trunks…sei un ragazzo meraviglioso” Gli prese tra le mani il viso “…ti auguro di trovare quello che cerchi” Non aveva voglia di fargli una scenata proprio quella sera, anche se in quel momento il suo cuore era spezzato in tanti piccoli pezzettini e nessuna parola di conforto sarebbe stata sufficiente a rimettere apposto i pezzi.

Quello di cui era certa, era che Trunks, già da un po' aveva preso le distanze da lei, lo poteva sentire nei suoi gesti quotidiani, nel tono della sua voce, da come ogni volta faceva l’amore e dal fatto che non pronunciava più quelle due paroline.

“Mi dispiace Reiko”.

“Lo so” Gli stampò per l’ultima volta un bacio a fior di labbra e se ne andò.

*

“Che cosa fai qua fuori da solo? Non dovresti essere dentro a dispensare sorrisi falsi e strette di mani?” Lo rimproverò Vegeta notandolo appollaiato sulla balaustra tutto solo e con l’aria di un cane bastonato.

“Ci siamo lasciati papà” Confessò buttando giù in un solo sorso il calice di prosecco che teneva da qualche minuto tra le mani.

“Era ora, mi stavo chiedendo quando sarebbe successo. E comunque se hai bisogno di sfogarti, sai dove trovarmi”. Gli disse prima di spiccare il volo, il vestito elegante e quello ciarlare inutile, gli cominciavano a stare terribilmente stretti.

**

continua

*

Angolo dell’autrice: Ciao a tutti, e grazie come al solito per essere arrivati fino a qua.

Dallo scorso capitolo abbiamo fatto un bel salto temporale e come vedete la situazione tra Reiko e Vegeta non è cambiata di molto, non riusciva proprio ad accettare che il figlio stesse con una ragazza che non era Mai.

Nel prossimo capitolo ritorneremo al giorno d’oggi XD, vi ricordate che abbiamo lasciato i due protagonisti con la dichiarazione di Mai?

Alla prossima.

Erika

  
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