Capitolo-22-La verità

Se credete che non io abbia diradato le pubblicazioni perché sono in vacanza, beh… vi sbagliate. Le ho diradate perché voi lettori lo siete ^^ Sono o non sono una brava bambina? XDXDXD Vabbè, mi auguro siate rientrati, perché inizio a sentirmi un po’ sola… Buona lettura ^^

Arian, Riku e Sora scattarono contemporaneamente, Arian e Sora i due lati di Pence, Riku di faccia.
Pence sparò un colpo in aria col bazooka prima che potessero colpirlo, e una cupola di oscurità lo protesse dai tre Keyblade, svanendo però subito dopo.
I tre ragazzi riprovarono ad attaccare, ma stavolta Pence richiamò dei Darkball ad aiutarlo, mentre lui si allontanava di qualche passo per essere fuori portata delle tre chiavi.
Mentre Sora e Riku si occupavano degli Heartless, Arian trovò un varco e scagliò Nebula contro Pence, che riuscì a schivarlo per un pelo, ma fu colpito di striscio e perse il cappuccio.
Fu questo a disorientare i tre ragazzi.
Pence non aveva affatto l’aria feroce e furiosa che si aspettavano. Sembrava non avere alcuna intenzione di combattere, in effetti.
Approfittando della loro momentanea distrazione, Pence sparò col bazooka un’altra bolla di oscurità, dalla quale uscì uno squadrone di Wynern, poi mentre u tre si difendevano si rimise il cappuccio.
L’artiglio di un drago strappò la manica della giacca di Sora, lasciandogli una ferita profonda e sanguinante, e Arian gridò –Energia!– per curarlo. Sora ringraziò con un cenno e si sbarazzò con un colpo del drago colpevole.
Svaniti tutti i Wynern, Sora e Riku si lanciarono di nuovo contro Pence, mentre a distanza Arian lo attaccava con la magia.
Il ragazzo cercò di reagire ancora una volta, ma Riku lo disarmò con un colpo di Via per l’Alba, poi tutti e tre insieme gli scagliarono contro i propri Keyblade.
Ci fu un lampo.
Quando la luce sparì, e le tre chiavi tornarono tra le mani dei rispettivi proprietari, Pence era ancora in piedi. Accanto a lui, armata di una lunga lancia avvolta da spire di fiori di cristallo, una donna faceva svanire la protezione di oscurità che aveva invocato per sé e Pence.
–Olette– disse Sora.
La ragazza si inchinò.
–Lieta che tu mi abbia riconosciuta– disse con una voce che voleva essere sprezzante, poi sollevò la lancia e dalla punta piovvero Shadow e NeoShadow, poi bisbigliò qualcosa al suo compagno.
I tre prescelti eliminarono gli Heartless con una certa facilità, poi si schierarono nuovamente di fronte ai due.
Pence aveva recuperato il bazooka, e ora fianco a fianco con Olette sembrava pronto ad attaccare.
In un istante, accordandosi solo con lo sguardo, Arian e Sora lanciarono potenti Blizzaga intorno ai due avversari per impedire loro di fuggire, e Riku al centro - seppur non molto felice di doverlo fare, dato il ricordo vivido e doloroso dell’illusione creata per lui da Pence - scagliò l’Aura Oscura.
Pence e Olette richiamarono appena in tempo un muro di oscurità perché inghiottisse l’attacco di Riku, ma il contraccolpo li fece cadere all’indietro, contro il muro di ghiaccio, infrangendolo. La lancia e il bazooka finirono lontano da loro, e prima che potessero riaversi dal colpo ricevuto e recuperarli, tre Keyblade furono puntati a pochi centimetri dalle loro teste.
Pence sospirò, poi lui e Olette si tolsero i cappucci e sorrisero.
–Eravamo certi che avreste vinto voi– disse Olette.
I tre prescelti rimasero disorientati, e per un attimo furono quasi tentati di abbassare i Keyblade.
Pence e Olette si alzarono lentamente, tenendo le mani alzate come se Arian, Sora e Riku li stessero arrestando.
–Non potevamo lasciarvi passare così, senza fare nulla, ma contavamo che si sconfiggeste– continuò la ragazza.
–Certo che mi hai fatto prendere un bello spavento, tu, che non riuscivi a uscire dall’illusione!– disse Pence a Riku.
I tre ragazzi continuavano a non capire, e la loro confusione era talmente palese che Pence e Olette scoppiarono a ridere. Riku li trovò oltremodo irritanti.
–Avevamo ordine di non lasciarvi passare, ma non volevamo combattervi sul serio, per cui abbiamo messo in piedi le tre illusioni e ora non ci siamo impegnati più di tanto– spiegò Pence, ridacchiando sulle ultime parole.
Riku li trovò sempre più irritanti.
–La verità è che abbiamo seguito Hayner in questa cosa solo per amicizia. Ma in realtà non abbiamo mai creduto del tutto che Ansem, il padre di Hayner, fosse morto per colpa di Sora o di uno qualsiasi di voi– disse Olette.
–Credo che nemmeno lui ci creda fino in fondo… È tutta colpa di quella maledetta!– fece eco Pence stringendo i pugni, improvvisamente furioso.
–Chi?– chiese Arian.
–Non l’abbiamo mai vista. Non si fida di noi, così appare solo a Hayner. Non sappiamo nemmeno come si chiami, Hayner la chiama solo “Lei”– rispose Olette.
I tre prescelti si scambiarono un’occhiata.

Capitolo corto, lo so, e nemmeno tanto ben riuscito ^^’ … ma iniziamo a scoprire “qualcooosa” XDXDXD Ringrazio Jessica (ehi, dov'è il mio Riku? XD) e aspetto come semrpe i vostri commenti ^^