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Autore: Il cactus infelice    04/10/2020    4 recensioni
Estate 2020. Il riscaldamento globale colpisce non solo il mondo Babbano, ma anche quello dei Maghi. La frenesia dei social, della tecnologia, sta travolgendo anche i maghi e le streghe. Bisogna tenersi al passo coi tempi.
Ma mentre queste questioni vengono lasciate ai Babbani - che se ne intendono di più - il Mondo Magico avrà un'altra gatta da pelare.
Harry Potter si ritroverà a dover risolvere un altro mistero, forse addirittura a combattere un'altra guerra e questa volta lo riguarda molto, molto da vicino.
Tutto inizia con un ritorno inaspettato una mattina del 10 Luglio 2020.
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, I Malandrini, Nimphadora Tonks, Teddy Lupin | Coppie: Bill/Fleur, Harry/Ginny, James/Lily, Teddy/Victorie
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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NOVITÀ E CAMBIAMENTI


Dominique sentiva di poter tirare un sospiro di sollievo. Aveva ricevuto la lettera da casa, i suoi genitori l’avevano tranquillizzata dicendole che Teddy stava bene e che si stava poco a poco riprendendo. E come sempre le avevano raccomandato di stare attenta a Louis. 

Quindi anche Vicky doveva essere felice e tranquilla. Poteva solo immaginare quanto male doveva essere stata sua sorella. Anzi, lo sapeva benissimo. Teddy ormai era parte della famiglia… Era parte. 

Dominique prese il mascara e se lo mise sulle ciglia allungandole ancora di più. Non aveva bisogno di truccarsi ma le piaceva. Le piaceva quell’aria da ribelle che le dava il trucco scuro. Le piaceva l’idea di indossare una maschera davanti agli altri. Le piaceva l’idea di suscitare del mistero, di far parlare di sé. Era divertente quanto la gente riuscisse a inventarsi. Diversi ragazzi avevano già mentito dicendo di essere stati con lei.

Sua sorella non le aveva mandato nessuna lettera però. Vicky le scriveva raramente. Ma nemmeno lei era troppo comunicato con la sorella. Forse avrebbe potuto mandarle una lettera e magari anche Teddy le avrebbe scritto qualcosa. Forse le avrebbe mandato i suoi saluti, quantomeno. 

Poteva benissimo scrivergli, certo, però… 

Dominique si riscosse da quel flusso di pensieri e cercò di piazzarsi un sorriso di circostanza in volto. Quantomeno sembrava essere riuscita a liberarsi di tutte quelle droghe che aveva iniziato a prendere. Non era stato facile; aveva saltato alcune lezioni perché stava troppo male per l’astinenza, tremava, aveva avuto i brividi e le veniva da vomitare. Si era dovuta chiudere nella Stanza delle necessità per superare quelle ore terribili. Era stato uno dei rari momenti in cui aveva avuto bisogno di compagni e contatto umano, in cui la solitudine l’aveva quasi divorata. Ma quantomeno non aveva ceduto ad andare da Xander. Ora doveva solo evitarlo il più possibile, lui e tutta la sua compagnia. Vedere Melissa - la ragazza di Xander - andare in giro per Hogwarts come un fantasma disperato, consumata dalle sostanze che è ingoiava, le aveva fatto rendere conto quanto in basso stava rischiando di cadere. 

La porta del bagno si spalancò di colpo e Dominique vide Molly e Lucy fare capolino oltre la soglia.

“Oh ciao!” la salutò quest’ultima. “Che fine avevi fatto? È un po’ che non ti vedo”.

“Ho avuto da fare”.

Era questo il problema quando frequentavi la scuola con molti dei tuoi parenti: pretendevano sempre di vederti o correvi il rischio che dicessero qualcosa a casa che non volevi si sapesse. 

Ma Dominique era brava a evitare tutto, pure le domande e le presenze scomode.

Mise via i trucchi e si sistemò la gonna quando la porta si aprì una seconda volta. Questa volta era una ragazza dai capelli scuri e il taglio alla Cleopatra e gli occhi grandi. L’aveva spesso vista in giro con suo cugino James. Veronica doveva chiamarsi. 

Dominique non era spesso presente e manteneva le distanze, ma non le sfuggiva mai nulla, specie se riguardava la sua famiglia.

Veronica lanciò un’occhiata alle tre ragazze e si chiuse in un cubicolo. 

“Devo andare a lezione”, disse dirigendosi verso la porta. Forse stavolta avrebbe prestato più attenzione in classe.


Sirius aprì la porta della seconda stanza che non stava usando nell’appartamento cedutogli da Hermione. Era piuttosto piccola e spoglia e c’era solo un letto matrimoniale appoggiato contro una parete e accanto l’armadio. 

Poi spostò lo sguardo su Regulus che stava percorrendo la stanza con gli occhi, ma davvero, non c’era tanto da vedere.

Era strano avere suo fratello li, in quell’appartamento decisamente troppo babbano e troppo “normale” rispetto al maniero in cui erano stati cresciuti e in cui avevano trascorso i loro ultimi giorni insieme, da fratelli, prima di volersi uccidere malamente.

“Lo so, non è granché”.

“Va benissimo”, rispose Regulus facendo qualche passo nella stanza come se non avesse mai visto nulla di simile.

“Sistemati pure. Ti ho lasciato alcuni vestiti nell’armadio. Appena vorrai andremo a comprarti qualcosa. Intanto vado a scaldare la cena”.

E senza lasciare all’altro abbastanza tempo per rispondere, Sirius scese al piano inferiore. 

Si diresse in cucina e mise il pollo che gli aveva dato la signora Weasley nel forno per scaldarlo. Aveva scoperto che i cibi avevano un sapore migliore se scaldati normalmente piuttosto che con la magia. 

Poi si guardò un po’ attorno pensando a come forse avrebbe dovuto mettere un po’ in ordine e spolverare prima di far venire suo fratello. Forse avrebbe potuto riesumare quel paio di incantesimi di pulizia che gli aveva insegnato Lily e che erano molto utili all’occorrenza. Ma considerando tutto quello che era successo dubitava che Regulus avrebbe commentato la sua mancanza di pulizia. Forse.

Certo che era assurdo… Avere suo fratello lì e scoprire che alla fine aveva voltato le spalle a Voldemort decidendo di sacrificarsi piuttosto che continuare. Se da un lato la cosa lo riempiva di gioia, dall’altro lo lasciava con un miscuglio di emozioni che non sapeva bene identificare ma che non erano del tutto piacevoli. Avrebbe potuto individuare un certo senso di colpa anche. 

“Ha un buon odore questa cena”.

Sirius sobbalzò. Non aveva sentito Regulus tornare; il fratello era fermo sulla soglia della cucina appoggiato allo stipite. Lo guardava con uno sguardo quasi divertito. Merlino, quanto era giovane. Diciannove anni dopotutto.

“Sì, lo ha fatto Molly”.

“Molly… Immagino sia uno dei tanti personaggi che dovrò imparare a riconoscere”.

Sirius ridacchiò. “Molly è la suocera di Harry. E una cara amica. Ti lascerà forse un po’ sbigottito quando la conoscerai ma è davvero una cara donna. Davvero di buon cuore”.

“Oh, se lo dici tu mi fido”.

Regulus spostò una sedia e si sedette al tavolo. Sirius si accorse che non si era cambiato. Si sedette anche lui. 

“Allora, come ti senti?”

Il più piccolo prese un respiro profondo e si guardò attorno come se cercasse ispirazione da qualche parte per rispondere. Era un tic di Regulus, quello di guardare e studiare un posto quando non lo conosceva. Riusciva a incanalare molte informazioni con lo sguardo. Poi scrollò le spalle.

“Non… Non lo so, a dire il vero. Bene credo, ma… È strano essere qui, in un mondo che praticamente non conosco”.

“Lo so. Ci ho messo anche io un po’ ad abituarmi”

“Già. E… Tutte queste cose di cui non so nemmeno l’esistenza. Tipo quella cosa rettangolare in salotto”.

Sirius scoppiò a ridere di gusto. “Quella e la televisione. Dopo ti insegno a usarla. È una figata”

Regulus annuì e posò lo sguardo su Regulus. 

“E tu? Come mai non hai ancora iniziato con le domande?”

“Quali domande?” chiese Sirius tornando improvvisamente serio.

“Quelle che sicuramente vuoi farmi. Sul Signore Oscuro e… Insomma, quello che ho fatto alla fine”

Sirius abbassò gli occhi sulle mani che teneva sulle ginocchia. “Non… Non ha importanza adesso. Abbiamo tempo, possiamo parlarne in un altro momento. Quando ti sentirai pronto”.

Regulus aprì bocca per dire qualcosa ma venne interrotto dal suono del timer che diceva che la cena era pronta. 

Sirius si alzò di colpo e aprì il forno.

“E poi è pronta la cena. Ti assicuro che adorerai questo pollo”.

Regulus annuì piano senza davvero registrare le parole. Che cosa voleva dire Sirius con quello? Da quando in qua non lo bombardava con le domande come suo solito? Voleva davvero lasciargli del tempo o non gli importava? 

Osservando Sirius che sistemava la tavola sentiva un nodo legargli lo stomaco al realizzare che no, non sarebbe stato per nulla facile. 


La luna sarebbe sorta entro mezz’ora ma Remus aveva deciso di trattenersi un ultimo momento prima di smaterializzarsi con James e Sirius per controllare che Teddy stesse bene. 

Entrò piano nella stanza in penombra e si avvicinò al figlio che dormiva nel letto, steso a pancia in giù e il volto affondato nel cuscino. Gli allontanò i capelli dalla fronte leggermente sudata e tirò le coperte per coprirlo fino al collo. Teddy mugolò qualcosa e aprì piano gli occhi.

“Ehi!” lo salutò Remus parlando a bassa voce. 

“Ciao”, ricambiò il figlio sollevando il capo per vedere il padre meglio. 

“Come ti senti?”

“Ho un po’ di nausea. Tu stai andando?”

“Sì. Sirius e James mi aspettano di sotto”.

“Okay”.

Teddy si stese di nuovo e si voltò sul fianco. “Cerca di dormire. Ci vediamo domattina”.

“D’accordo. Svegliami se ti devo medicare”.

Remus sorrise intenerito di fronte al volto sbadigliante del figlio e ignorando l’ultima frase; ovviamente non avrebbe mai disturbato il sonno di Teddy, nemmeno per farsi medicare.

“Vicky dorme con te?” Lo rassicurava sempre sapere che c’era qualcuno con Teddy nelle notti di luna piena.

“Sì”.

Remus si alzò e cominciò ad andare verso la porta.

“Papà!”

Il lupo mannaro si bloccò sulla soglia e si girò verso il ragazzo.

“In bocca al lupo… mannaro”.

L’uomo scoppiò a ridere. “Viva il lupo!”


*** 


Oggi ce l’ho fatta ad arrivare puntuale! Be’, più o meno, ma almeno vi godrete il capitolo dopo cena.
Come avete trascorso questa domenica di pioggia?? Finalmente è arrivato l’autunno, la mia stagione dell’anno preferita ^^ E vi state preparando per Halloween? 


Fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo e ci risentiamo alla prossima!!
Per il resto, felice settimana!! 


P.S. prima che me ne dimentichi, siccome sabato prossimo mi sposo (eh sì, faccio anche queste cose da persone mature, lol ^^) domenica penso che non arriverà l’aggiornamento. Quindi potrei aggiornare o di venerdì o di lunedì. Tenete d’occhio il sito :)

   
 
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