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Autore: 0421_Lacie_Baskerville    05/10/2020    1 recensioni
Avvertimento Spoiler All Might (ci sono vari spoiler fino alla quarta stagione di MHA e tutto FT)
Immaginiamo il mondo di MHA e che All Might abbia incontrato Erza Scarlet di FT, scappata dalla Torre e abbia deciso di adottarla. Immaginiamo la Erza di Fairy Tail, rinomata agenzia e accademia per eroi, assistere in TV ai fatti di Kamino e decisa ha proteggere la persona che è diventata suo padre, si trasferisca alla Yuei, seguita dai suoi amici Natsu e Lucy per proteggerlo.
Così incontra il successore di All Might, Midoriya Izuku, che resta profondamente colpito dall'esistenza di questa "figlia". Intanto la Yuei subisce diversi attacchi e dietro di essi si cela un unica persone che da anni manipola gli eventi della vita di Erza, in attesa di poter fare la sua mossa e vendicarsi del Simbolo.
I ragazzi dello Yuei e di Fairy Tail dovranno unire le forze per sconfiggere questa sinistra figura, intrecciando fra loro amicizie, amori e rivalità.
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: All Might, Dabi, Izuku Midoriya, Ochako Uraraka
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Stava soffocando.
Non è vero. Non è giusto. Non può essere vero.
Jiro scuoteva il corpo inerme di Momo, chiamandola istericamente. La sua voce, come gli altri suoni nella stanza, sembrava lontana e soffocata.
Stava accadendo di nuovo, pensò paralizzata dall’orrore. Una persona stava morendo davanti ai suoi occhi e ancora una volta, lei non era riuscita ad impedirlo.
≪ Lucy ≫ la chiamò una voce lontana. ≪ Lucy≫
Una voce soffocata, una mano gentile che stringeva la sua. Va tutto bene, Luce. Non piangeresussurrava sua madre, dolcemente. Devi essere coraggiosa, bambina mia. Intanto il sangue si allargava sotto il corpo di sua madre, impregnando il biondo dorato dei suoi lunghi capelli del colore del fuoco.
Stava morendo e lei non poteva fare nulla. Non poteva salvarla. Non poteva respirare. Poteva solo stare lì a guardare la luce abbandonare i suoi dolci occhi castani, urlare preghiere che nessuno avrebbe esaudito.
≪ Lucy-san! ≫ gridò una voce. Una sensazione calda le sfiorò la pelle, una stretta salda che le strinse le dita. Lucy si voltò e mise a fuoco la stanza semi buia che aveva davanti. Vide Dabi tenere una mano premuta su una spalla, trafitta da uno spuntone di ghiaccio che si stava rapidamente sciogliendo, la pelle fumante e il fiato rotto.
Todoroki era accanto a lei, fronteggiando il nemico, le stringeva le dita nella mano calda e sudata. La temperatura del suo corpo era altissima. La guardò preoccupato, con gli occhi spagliati, grigio perla e azzurro zaffiro.
 ≪ Non so cosa ti succeda, ma abbiamo bisogno di te ≫ disse, solerte. Sollevò di scatto la mano e le fiamme zampillarono, oro antico e rosso rubino, scontrandosi a mezz’aria con quelle blu cobalto e bianco latte di Dabi.
Lucy trasse un respiro tremante. Denki emise un verso inarticolato, grattando il suolo con le unghie e cercando di avvicinarsi a Jiro e Momo. La sua mano toccò la caviglia della ragazza esanime e fece qualcosa. Lucy vide un filo di elettricità schioccare dalle sue dita. Gli occhi castani della ragazza si spalancarono mentre realizzava cosa stesse cercando di fare. Rianimazione, ma usare l’elettricità così poteva essere più dannoso che utile, a meno che lui non sapesse davvero che cosa stava facendo. Pochi secondi, avevano pochissimo tempo per salvarla.
Il suo corpo si mosse da solo, afferrò Jiro e la spinse via. La sentì strillare ≪ Ma cosa…?≫
≪ Aiuta Denki ≫ le disse, sbrigativa. Fece scorrere le mani sul corpo di Momo, sistemandola in modo da poter iniziare il massaggio cardiaco. Ripeté nella sua mente tutto ciò che era necessario fare per non sbagliare. Tutto nell’ordine in cui le aveva insegnato Porlyusica durante il corso di primo soccorso.
Natsu e Gray l’avevano distratta per quasi tutto il tempo, con le loro buffonate, finché Erza non li aveva presi a pugni così forte da metterli a tacere. Lucy però era riuscita a seguire abbastanza da sapere cosa bisognava fare in caso il cuore cessasse di battere.  
Quanto tempo aveva sprecato. Non se lo sarebbe mai perdonato se Momo fosse morta per questo, ma non poteva arrendersi. Non era più una bambinetta spaventata, era un membro di Fairy Tail adesso. Una futura eroina.
Jiro la guardò, disorientata, il viso rigato di lacrime e si mosse verso il compagno.
Il cuore di Momo era fermo, doveva farlo ripartire. Il suo corpo inerme venne scosso dalle spinte che Lucy dava, dosando le forze per ottenere l’effetto sperato e non spezzarle le ossa con la forza taurina.
≪ Respira. Coraggio, Momo ≫ l’incitò, chinandosi a chiuderle il naso e aprirgli la bocca. Si chinò, immettendo aria nei suoi polmoni.
Nella stanza le grida di Todoroki e Dabi rimbalzarono sulle pareti. L’aria si stava riempiendo di calore e fumo, rendendo la stanza sempre più simile a una fornace.
Il fuoco di Dabi danzò a pochi centimetri da loro e venne fermato da una parete di ghiaccio che si trasformò in vapore rovente e acqua.
≪ Non ti lascerò fare del male ai miei compagni ≫ disse gelido, Todoroki. Lucy lo vide in piedi davanti a loro, mentre Jiro tentava di far riprendere Denki e le lanciava occhiate ansiose.
Dabi rise, lo sguardo folle. ≪ Credi davvero di potermi fermare? Tu? Sei patetico, non posso credere che tu sia il successore di quello scarto di eroe≫
I pugni di Todoroki si chiusero, tremanti. ≪ Io…non sono un eroe per lui, ma perché è ciò che voglio essere. Touya-≫
≪ Touya è morto ≫ replicò, lanciandosi su di lui e sferrandoli un pugno. Todoroki lo schivò per un pelo e sbarrò gli occhi. Dabi sorrise e le fiamme zampillarono, sferzando l’aria e dirigendosi verso Lucy e Momo.
≪ Lucy ≫ gridarono Jiro e Todoroki allarmati, nello stesso momento. Lucy afferrò Momo, un corpo pesante e inerme, e con uno sforzo che le strappò un grido strozzato la scaraventò via.
La sentì tossire, gli occhi neri si aprirono e poi il fuoco le lambì una gamba.
Il mondo si trasformò in un pozzo nero di dolore incandescente. Strillò graffiandosi la gola, mentre le fiamme scioglievano il cuoio degli stivali e attaccavano la pelle. Todoroki stese una mano e una sensazione di gelo l’investì, svuotandole i polmoni di tutta l’aria.
Momo si mosse piano, guardandola tremante. ≪ L-Lucy-san? ≫ sussurrò. La ragazza sorrise sollevata, gli occhi pieni di lacrime per il dolore e la gioia di vederla sveglia e viva. Non poteva credere di esserci riuscita, di averle fatto ripartire il cuore.
≪ U-uscite di qui ≫ disse, ansimando nello sforzo di rimettersi in piedi. ≪ Non riusciremo a batterlo in queste condizioni ≫
Dabi rise, balzando indietro ed evitando il calcio di Todoroki. ≪ Perché? ≫ ruggì ≪ A che gioco stai giocando? Prima Shigaraki ora questo, ci odi fino a questo punto? ≫
Il sorriso di Dabi era un taglio nella carne. Lucy cercò di rialzarsi, mentre il villan rideva. ≪ La Regina è la persona che mi ha salvato. Mi ha accolto, mostrandomi una via da percorrere. Lei conosce molto bene il sentimento del tradimento e dell’ipocrisia delle persone che si sfregiano del titolo di eroi. Questa società marcia fino al midollo, lei la spazzerà via.≫
≪ Per questo hai deciso di aiutarla? ≫ gli chiese Lucy, tirandosi sulle gambe traballanti. La pelle le bruciava, mandandole fitte lancinanti che le annebbiavano la vista. ≪ Non state colpendo solo gli eroi, deficiente, ma anche cittadini innocenti. Credi di essere l’unico al mondo a soffrire? ≫ sbottò arrabbiata. Per quanto le dispiacesse per lui, non poteva accettare una simile logica. ≪ Ci saranno decine di bambini come te in questo mondo e invece di aiutarli, tu vuoi condannarli alla morte per mano di qualche villan fuori controllo? ≫
Il sorriso era sparito dalle labbra di Dabi. I suoi occhi azzurri sarebbero potuti apparire belli, pensò amaramente, se non ci fosse stata dentro tutta quella rabbia e disgusto. Una follia labile che lo rendeva inumano.
≪ Stai parlando di cose che non puoi capire, ragazzina. ≫ commentò, facendo un passo indietro. ≪ Come al solito voi eroi non riuscite a vedere il quadro generale della situazione≫
≪ Ti prego di illuminarmi allora ≫ replicò sprezzante, Lucy. Premette la mano sulla pelle ferita, trasalendo per il dolore. Vide con la coda dell’occhio Jiro che stringeva una Momo in stato confusionario. Almeno respirava, pensò con un motto di sollievo, ma aveva bisogno di cure immediate o avrebbe subito dei danni irreversibili. Denki non sembrava meno confuso, l’elettricità scorreva sul suo corpo in piccole lingue saettanti.
Dabi scosse la testa, divertito. ≪ Se ti dicessi che qui si sta giocando un gioco più grande e pericoloso di quanto tu e la società riusciate a vedere, cosa mi diresti?≫
Lucy strinse gli occhi. ≪ Di spiegarti meglio, di nuovo. Stai parlando per enigmi≫
≪ Lucy ≫ mormorò Todoroki, avvicinandosi cautamente a lei. Lanciò un’occhiata ai compagni, bisbigliando con un filo di voce. ≪ Dobbiamo portare Momo e Denki al sicuro, non ce la faranno a combattere ancora≫
Questo lo so anche io. Pensò amaramente, ma l’unica via d’uscita era proprio alle spalle di Dabi. Non c’era modo di imboccarla senza scontrarsi con lui. Lucy sapeva di non avere molte possibilità di affrontarlo in battaglia e Shoto, sembrava al limite. Doveva trovare un altro modo. Eppure, sentiva che quello che Dabi stava dicendo era importante per loro.
≪ La verità è che stai bluffando per guadagnare tempo ≫ disse Lucy, decisa. Dabi la guardò con occhi brucianti e una smorfia sul viso. ≪ Sei proprio una stupida, Lucy Heartphilia. Tu più di tutti dovresti sperare che il piano della Regina funzioni, almeno se tieni a quel ragazzo drago≫
Il cuore di Lucy ebbe un sussulto. Natsu. Stava parlando di lui, che stava combattendo chissà dove. Era strano che non fosse ancora venuto ad aiutarla, ma la cosa che la spaventava di più era il fatto che conoscesse il suo nome di famiglia. ≪ Tu, come fai a sapere così tante cose di noi?≫
Dabi rise. ≪ Non avete capito nulla di quello che è successo fin ora, vero? Non avete proprio il quadro generale delle cose, vedete solo quello che vi pare≫
≪ Lucy, non l’ascoltare ≫ intervenne Jiro, guardandola angosciata. ≪ Lo hai detto anche tu che mente. Sta cercando di confonderci le idee≫
≪ Forse sto cercando di aprirvi gli occhi, invece. ≫ commentò.
Shoto emise un verso strozzato, guardando suo fratello con gli occhi fiammeggianti. Lei si morse il labbro, frustrata.
Dabi stava giocando con loro, parlava, ma perché non li attaccava? Quello che stava dicendo suscitava in Lucy un senso di ansia. Si, c’era qualcosa che non quadrava in tutta la storia, un filo conduttore, sottile e invisibile, che collegava i vari eventi. Le mancavano i tasselli fondamentali, però, per completare il disegno e vedere l’immagine nascosta.
I suoi occhi caddero sulla pelle fumante del villan e su quella di Shoto che stava ricoprendo il proprio corpo con il ghiaccio per freddarlo.
Improvvisamente, capì.
La sua forma mutò, la forza taurina abbandonò il suo corpo, lasciandola spossata. Lucy sentì la pelle raffreddarsi, di tutte le forme dello zodiaco che poteva assumere, quella era da sempre la sua preferita. Acquario, la portatrice d’acqua. Shoto sgranò gli occhi, così come suo fratello, che esclamò ≪ Cosa?≫
La stanza si accese di luce dorata. ≪ Fammi indovinare, hai raggiunto il tuo limite ≫ gli disse, muovendo la mano. ≪ Tu non puoi raffreddare il tuo corpo come Shoto, vero? Stai bruciando ≫
Per tutto lo scontro, Shoto aveva continuato ad usare il ghiaccio per contrastare le fiamme e il calore suo e del fratello aveva trasformato in liquido il ghiaccio. Il pavimento era disseminato di pozze di acqua, dalle tubature sopra le loro teste ne gocciolava altra. Al suo gesto, il fluido reagì, mulinando e raccogliendosi. Non era abbastanza, pensò, per abbatterlo, ma era l’apertura di cui avevano bisogno.
Dabi sollevò la mano e le sue fiamme baluginarono.
≪ Correte! ≫ gridò Lucy, raccogliendo tutta l’acqua. Le tubature sopra di loro esplosero per l’improvvisa pressione. Il liquido si riversò tutto sul villan, colpendolo al petto e gettandolo a terra.
Vide con la coda dell’occhio, Jiro trascinare via Momo, aiutata da Denki
Dabi gridò incredulo, cercando di sfuggire alla pressione pressante dell’acqua che lo inchiodava al suolo.
≪ Touya ≫ sussurrò Shoto, guardandolo addolorato. Distolse lo sguardo, con gli occhi pieni di lacrime e afferrò il braccio di Lucy. ≪ Andiamo via ≫ le disse, trascinandola verso l’uscita.
Lucy barcollò, sentendosi venire meno le energie. Fitte lancinanti di dolore le attraversavano il corpo, facendole cedere le gambe. Shoto le circondò il fianco con un braccio, tirandola con sé. Passarono di fianco al villan, ansimante.
Una mano le afferrò la gamba ferita, strappandole un grido di dolore.
≪ No! Non vi permetterò di scappare ≫ ruggì furioso, stringendo la presa. Lingue di fuoco le baciarono la pelle, lasciando il segno nero del loro passaggio. Lucy gridò, gli occhi piedi lacrime.
Una lancia di ghiaccio trafisse la mano di Dabi, spezzandoli le ossa con un suono raccapricciante e schizzando sangue caldo.
Dabi gridò, mollando la presa e Shoto la tirò via, quasi sollevandola di peso. ≪ Appoggiati a me ≫ le disse, sbrigativo. Lucy grugnì un assenso, aggrappandosi al corpo bollente di lui e stringendo i denti per il dolore.
Zoppicando, raggiusero Jiro e Denki che tenevano in piedi Momo, trascinandola lungo il corridoio. La testa della ragazza mora ciondolava sul petto e per un attimo, Lucy temette che fosse morta. ≪ Momo?≫
≪ è svenuta ≫ rispose Jiro, lanciando un’occhiata alle sue spalle per guardarla. Le sorrise. ≪ Respira, però. Grazie a te, Lucy-san≫
Lucy voleva piangere per il sollievo. Stavolta, era riuscita ad evitare che una persona morisse davanti ai suoi occhi. Non si era limitata a tenerle la mano e a pregare che qualcuno la salvasse, era stata lei a fare qualcosa di concreto. Mamma…
 Una voce furiosa gli inseguì, rimbalzando per le pareti. ≪ TODOROKI SHOTO≫
Alle loro spalle, avvertirono uno sfrigolio e l’aria scaldarsi. Lucy gettò uno sguardo alle proprie spalle e gridò inorridita. ≪ Shoto! Fuoco!≫
Il ragazzo mollò la presa su di lei, lasciandola crollare a terra e alzò un muro di ghiaccio che sigillò il cunicolo alle loro spalle. Ansimando, esclamò ≪ Corrette, non vi fermate!≫
Riflesso nel ghiaccio, il blu delle fiamme di Dabi divorava lo spesso muro trasparente, facendo piovere gocce d’acqua bollente, scavandosi un passaggio fino a loro. Voleva bruciarli vivi tutti quanti, pensò spaventata. Si aggrappò al ragazzo e tutti insieme corsero lungo il corridoio.
≪ Non muore mai, dannazione ≫ piagnucolò Denki, scuotendo la testa. Lucy lanciò un’occhiata a Shoto. ≪ Tutto bene? ≫ bisbigliò, con il cuore in gola.
Il ragazzo era pallido come un lenzuolo, gocce di sudore si mescolavano alle lacrime. Ansimava sfinito, continuando a creare strati su strati di ghiaccio alle loro spalle, senza mai fermarsi. Scosse piano la testa, evitando di risponderle.
≪ Ecco l’uscita! ≫ gridò Jiro, indicando un tombino sul soffitto, accessibile con una scala di metallo. Shoto spinse Lucy in avanti. ≪ Denki, aiuta le ragazze ad arrampicarsi. Prima Momo e Lucy che sono ferite. Lo trattengo io≫
≪ Ce la faccio ≫ protestò Lucy, stringendo i denti per il dolore. ≪ Posso aiutare≫
Shoto le lanciò un’occhiata, il suo sguardo si addolcì. Per un attimo, le sue labbra si tesero in un sorriso tanto bello da toglierle il respiro. ≪ Hai fatto abbastanza, Lucy-san. Lascia il resto a me≫
La lasciò andare, voltandosi a rafforzare con altro ghiaccio il muro. Jiro le afferrò il polso, parlandole frettolosamente ≪ Ce la fai ad arrampicarti?≫
Lucy annuì, senza guardarla. I suoi occhi rimasero fissi sulla figura solitaria di Shoto. La schiena del ragazzo era piegata per lo sforzo di contrastare le fiamme dall’altra parte del muro che non demordevano.
Denki si caricò in spalla Momo e si arrampicò per primo, seguito da Lucy e Jiro, che cercava di aiutarla con la gamba ferita. ≪ Shoto? ≫ lo chiamò Lucy arrivata in cima. ≪ Sbrigati!≫
La luce del sole le ferì gli occhi, accecandola. L’aria le fece formicolare la pelle. Non si era resa conto di quanto fosse stato soffocante, rimanere chiusa sottoterra, finché non avvertì i polmoni riempirsi di ossigeno e la luce del sole avvolgerli.
Erano finalmente tornati in superficie.
Jiro l’aiutò ad allontanarsi dall’apertura e insieme crollarono al suolo, riprendendo fiato. Erano sfiniti, sporchi e sudati. Jiro tremava al suo fianco, stringendole il braccio. Anche lei stava tremando, il petto chiuso da emozioni contrastanti. Denki stringeva Momo tra le braccia, guardandosi attorno, confuso.
 Poco dopo, Shoto riemerse, sigillando definitivamente il passaggio con il ghiaccio. Sospirò, buttando fuori tutta l’aria trattenuta nei polmoni e prendendone di nuova e fresca. ≪ C-credo che sia andato. Ha smesso con il fuoco≫
≪ Probabilmente ha raggiunto il suo limite ≫ commentò Jiro. Lanciò un’occhiata a Lucy e le sorrise. ≪ Sei stata una pazza. Se potevi usare l’acqua perché non l’hai fatto subito?≫
≪ Eh, non posso crearla ≫ borbottò, storcendo la bocca. ≪ Posso solo muoverla e comunque c’era troppa elettricità e temevo ci fulminasse tutti≫
Jiro scosse la testa, incredula. Denki emise un verso sbuffante. ≪ Dobbiamo portare Momo da un medico, ≫ disse allarmato ≪ il suo respiro produce uno strano sibilo≫
Lucy si riscosse. ≪ Si, giusto. Non c’è tempo da perdere ≫ disse decisa, cercando di mettersi in piedi e una fitta di dolore la fece crollare a terra. Gemette, senza fiato. Lanciò un’occhiata alla sua gamba martoriata e sussultò. Lo stomaco si contrasse e un senso di nausea l’afferrò.
La pelle chiara era annerita e delle bolle erano comparse sulla carne rossa. L’ustione si estendeva per tutta la coscia e il ginocchio. Segni rossi contornati da un liquido trasparente segnavano l’altra caviglia. Nel guardare la sua pelle martoriata, Lucy fu sopraffatta da un connato di vomito.
Era disgustoso, non sopportava di vedere una cosa simile. Il dolore stava crescendo man mano che smaltiva l’adrenalina in circolo.
Una mano si posò sulle bruciature e una sensazione di freddo le punse la pelle, togliendole il respiro e alleviando il dolore.
Shoto la guardò dispiaciuto. ≪ Non posso fare nulla per la ferita, ma questo dovrebbe aiutare con il dolore ≫ spiegò, corrugando la fronte. ≪ Mi dispiace per quello che è successo. Siete venuti a salvarci e io non vi ho protetti≫
≪ Non dire assurdità ≫ commentò Lucy, prendendo un respiro tremante e cercando di vincere la nausea. ≪ Siamo tutti dalla stessa parte. Vogliamo diventare eroi, è naturale aiutarsi a vicenda e poi non è vero che non ci hai protetti. Se non fosse stato per te, non avremmo avuto nemmeno una possibilità contro Dabi e il suo compagno≫
Shoto fece un cenno affermativo con il capo. Un gesto brusco, che gli fece cadere i capelli bicolore sugli occhi. L’espressione sul suo viso era vulnerabile e infantile, gli occhi celati dalla frangia. ≪ Lucy-san ≫ mormorò, con voce tremante. ≪ P-per Touya, io…≫
Lucy lo guardò incuriosita. Touya, ovvero Dabi, il fratello di Shoto. Non riusciva a credere a una svolta simile. Shoto strinse le labbra, tremanti e sussultò.
≪ A-arrivano altri nemici! ≫ strillò Denki, indicando il cielo. Alzarono lo sguardo di scatto, in allerta, e il cuore di Lucy sussultò incredulo.
≪ N-non sono nemici ≫ disse, con voce tremante di emozione. Il suo petto si riempì di calore e sollievo, sollevò le mani facendo cenno alle due figure grottesche che - con ali scure rivestite da una membrana sottile, come le ali di un pipistrello - sorvolavano il cielo la loro posizione.  
≪ Mirajane! Elfman! Sono qui! ≫ gridò a squarcia gola. ≪ Oi ragazzi, mi sentite?≫
≪ Li conosci? ≫ le chiese Shoto, turbato.
Lucy rise, su di giri. ≪ Se li conosco? Sono i miei compagni di Fairy Tail. Il segnale che abbiamo cercato di inviare era per loro≫
Le due figure si fermarono in aria, scrutando in basso e parlando fra loro. Lucy li guardò scendere in picchiata verso di loro e rallentare di colpo.
Aveva temuto che il segnale non fosse arrivato. Qualcosa poteva essere andato storto dal momento che l’esplosione di elettricità aveva bruciato tutto, ma fortunatamente così non era stato.
Jiro strillò spaventata. Denki li fissò a bocca aperta, mentre Shoto rimase in silenzio e composto. Dal suo viso di porcellana non traspariva più alcuna emozione. Lucy rise felice, le girava la testa per l’emozione o forse era lo shock degli ultimi eventi che l’aveva mandata in tilt.
Mirajane era nella sua forma demoniaca. I suoi bianchi capelli dritti in aria, il viso d’angelo contornato da un’espressione bella e temibile. Il suo corpo era ornato da diversi elementi. Ali da pipistrello sulla schiena, artigli affilati e letali all’estremità delle mani, gambe forti e inumane, e una lunga coda rivestita da scaglie verde scuro e nere, taglienti come rasoi.
Al suo fianco, suo fratello era un bestione alto e possente, rivestito da una fitta peluria che correva per tutto il corpo. Sarebbe potuto sembrare un enorme gorilla, se non fosse stato per le corna curve sulla testa e le ali da pipistrello sulla schiena.
Mirajane fece scorrere lo sguardo su tutti loro, prima di tornare a guardarla. ≪ Lucy, dove ti eri cacciata? Non riuscivamo a trovarti nemmeno telepaticamente ≫ disse, la voce era profonda e tagliente.
Anche se la conosceva e le voleva bene, Lucy non smetteva mai di rabbrividire per come cambiasse durante il take over. La dolce e musicale Mirajane, si trasformava in un demone freddo e potente che non lasciava trasparire alcuna emozione.
≪ Ero sottoterra. Sono felice che abbiate ricevuto l’ S.O.S≫
≪ Era incompleto ≫ le disse Elfman, il tono reso rauco e animale dalla trasformazione in bestia. ≪ Non eravamo sicuri di cosa significasse, ma abbiamo deciso di venire a vedere quando la Yuei non ha risposto alle nostre chiamate≫
Gli occhi azzurro ghiaccio di Mira si posarono sulla sua ferita, socchiudendosi taglienti. ≪ Cosa è successo?≫
≪ Stavamo combattendo ≫ rispose Shoto, formale e tranquillo. Lucy lo guardò sorpresa, normalmente le persone si sentivano intimidite da Mira e suo fratello, almeno quando erano in quella forma. Shoto, invece, sembrava indifferente alla cosa. ≪ Siamo dovuti scappare per la disparità di forze. Alcuni di noi sono feriti. Momo è la più grave, ma anche Lucy e Denki, non possono continuare a combattere≫
≪ Denki può ≫ lo contradisse Jiro, guardando spaventata di due demoni. ≪ Cioè si sta riprendendo, vero? Il suo è solo un problema di quirk≫
Il ragazzo biondo gli fece un cenno con la mano, il pollice in su e l’aria confusa e spaventata.
≪ Era un gruppo potente allora ≫ commentò Elfman. ≪ Un uomo non scapperebbe mai da nulla di meno che un battaglione≫
Shoto scosse la testa, incupendosi. ≪ Una persona sola≫
I due membri di Fairy Tail sussultarono, sorpresi. Dalla gola di Mira partì un verso di sdegno. ≪ Vorresti dirmi che cinque eroi se la sono data a gambe davanti a un solo criminale?!≫. I suoi occhi bruciarono di un fuoco freddo. ≪ Dove si trova? Lo sconfiggerò io≫
≪ Non ne ho idea ≫ rispose Lucy, con un sospiro. Sussultò, quando Jiro commentò con voce tremante. ≪ A-abbiamo dei feriti. Non sarebbe meglio pensare prima a loro?≫
≪ G-giusto ≫ disse Lucy. ≪ Mi puoi aiutare Mira? Dobbiamo trovare un medico≫
≪ Non è un problema ≫ tagliò corto, facendo cenno a suo fratello che si avvicinò a un Denki inorridito e a una Jiro atterrita. Raccolse gentilmente il corpo di Momo e con un colpo di ali, fu in aria.
≪ Elfman la porterà in una dei vari ricoveri improvvisati. ≫ disse Mira, scrutandola. ≪ Ho incontrato Erza, prima. Ci ha dato degli ordini≫
≪ Sta bene? ≫ si informò ansiosa. ≪ Ci sono anche Wendy e Charle da qualche parte nella battaglia. Prima ho sentito Natsu ruggire, lui ed Happy devono aver incontrato qualcuno di potente≫
Mirajane si inchinò su di lei e le poggiò la mano sulla testa, per calmarla. ≪ Wendy era con Erza, stai tranquilla. Ho sentito che si dirigevano alla Yuei per affrontare una certa regina≫
Il cuore di Lucy sussultò, nuovamente. Di quel passo, le sarebbe venuto un infarto a soli sedici anni. Poteva quasi vederla, la sua bara nel cimitero di famiglia. Possibile che non ci fosse un momento di tregua per lei e dovesse affrontare, una dopo l’altra, notizie destabilizzanti.
≪ Oh no, è orribile. Natsu era con loro? ≫
≪ No ≫ rispose tagliente. ≪ Non abbiamo idea di dove sia, anche lui non risponde alla telepatia≫
Un dolore sordo le afferrò il petto. La voce le tremò per l’angoscia. ≪ S-sta bene, secondo te?≫.
Non sarebbe mai dovuta correre per la strada opposta alla sua. Aveva pensato che Natsu l’avrebbe seguita e avrebbero combattuto insieme, come sempre. Erano una squadra vincente loro due. Invece, lui non l’aveva fatto.
Così come aveva evitato il discorso “Lo so che siamo amici, ma ti ho baciato perché credevo che fossi morto. E forse ha significato qualcosa.”, l’aveva evitata anche su altri fronti. Capire Natsu non era mai stato facile, ma ultimamente lo era diventato ancora meno.
Lucy si riscosse, cercando di focalizzare l’attenzione sul problema reale che aveva davanti. No, anzi, più che un problema era una valanga in piena di problemi che le faceva girare la testa.
≪ Non preoccuparti per lui ≫ le disse dolcemente, Mirajane. ≪ Natsu è un osso duro, non si farà battere. Gray sta andando in suo aiuto, ad ogni modo≫
≪ Anche Lucy-san è ferita ≫ intervenne Shoto, indicando la gamba della ragazza. ≪ Dovremmo portarla da un medico≫
≪ No, ce la faccio ≫ protestò, arrossendo. ≪ Non trattatemi come una bambina≫
Shoto la guardò confuso. ≪ Cosa c’è di infantile a ferirsi per proteggere i propri compagni?≫
≪ Niente ≫ concordò Mirajane, tirandosi su. ≪ Ora che le comunicazioni sono state ristabilite e abbiamo un’ulteriore rete telepatica di supporto, possiamo contrattaccare. Vi scorterò a uno dei punti di controllo, gli eroi si stanno organizzando lì≫
≪ Io vorrei restare e combattere ≫ rispose Shoto, aiutando Lucy a mettersi in piedi e lasciandola alle braccia di Mirajane. ≪ Dabi sarà anche scappato ma non è l’unico villan qui≫
Lucy lo guardò in ansia. ≪ Però anche tu devi essere vicino al tuo limite≫
Shoto la guardò sorpreso. Le sue labbra si tesero in un sorriso. ≪ Il moto della Yuei è spingersi sempre oltre il limite. Immagino che sia quello che dovremmo fare adesso≫
≪ Non preoccuparti per noi, Lucy-san ≫ disse Jiro, dando una pacca sonora sulla spalla di Denki che sussultando annuì. ≪ Ce la caveremo≫
Lucy si morse il labbro incerta. Non voleva arrendersi così, mentre tutti gli altri combattevano. La mano di Mirajane le strinse il fianco. ≪ Lucy puoi aiutare ancora dalle retrovie. Aiutarci a organizzare il contrattacco. Non preoccuparti, nessuno sta dicendo che non servi più a nulla≫
Gli eroi della Yuei annuirono, facendola capitolare. Avvolse le braccia intorno al collo di Mirajane e guardandoli ansiosa, disse ≪ State attenti però≫
≪ Tranquilla ≫ rispose Jiro, sventolando la mano. ≪ Prenditi cura di Momo se puoi≫
Mirajane si sollevò in aria con un battito di ali e Lucy si trovò con i piedi nel vuoto, un brivido le attraversò tutto il corpo. Guardò in basso la citta nel caos, polvere e fumo che si alzavano e persone spaventate che si accalcavano per le strade, cercando di trovare un posto sicuro in cui rifugiarsi.
Alcuni eroi stavano già cercando di ristabilire l’ordine, aiutando nell’evacuazione. Altri erano impegnati ad accerchiare gruppi di villan e contrastarli.
≪ Il contrattacco è già iniziato ≫ disse Mirajane, seria. Lucy annuì, la gola chiusa da una morsa di angoscia. Il suo sguardo scivolò sul paesaggio alla ricerca di un famigliare bagliore rubino, il segno di un drago di fuoco intento a combattere, ma non lo trovò. Le sue labbra tremarono.
Natsu, dove sei?
   
 
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