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Autore: 0421_Lacie_Baskerville    05/10/2020    1 recensioni
Avvertimento Spoiler All Might (ci sono vari spoiler fino alla quarta stagione di MHA e tutto FT)
Immaginiamo il mondo di MHA e che All Might abbia incontrato Erza Scarlet di FT, scappata dalla Torre e abbia deciso di adottarla. Immaginiamo la Erza di Fairy Tail, rinomata agenzia e accademia per eroi, assistere in TV ai fatti di Kamino e decisa ha proteggere la persona che è diventata suo padre, si trasferisca alla Yuei, seguita dai suoi amici Natsu e Lucy per proteggerlo.
Così incontra il successore di All Might, Midoriya Izuku, che resta profondamente colpito dall'esistenza di questa "figlia". Intanto la Yuei subisce diversi attacchi e dietro di essi si cela un unica persone che da anni manipola gli eventi della vita di Erza, in attesa di poter fare la sua mossa e vendicarsi del Simbolo.
I ragazzi dello Yuei e di Fairy Tail dovranno unire le forze per sconfiggere questa sinistra figura, intrecciando fra loro amicizie, amori e rivalità.
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: All Might, Dabi, Izuku Midoriya, Ochako Uraraka
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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35. – La Regina dei Draghi

--- All Might ---
I tronchi bianchi degli alberi gli coprivano la vista, costringendolo a cambiare continuamente strada, mentre correva sul terreno accidentato del bosco che circondava la scuola.
Il braccio gli dava fitte lancinanti di dolore che partivano dal foro nella carne e risalivano fino alla spalla, dove incontravano il pulsante dolore nel torace. La benda improvvisata, con un lembo della camicia, era già impregnata di sangue che continuava a perdere. Creava un sentiero sconnesso alle sue spalle, come se ci fosse bisogno di renderle semplice inseguirlo.
Lei poteva sentirlo. Poteva sentire il lieve e goffo frusciare dei piedi sul terreno coperto di foglie, il suo respiro ansante e sibilante, reso più affaticato dalla riduzione della capacità respiratoria che dallo sforzo di continuare a correre.
Nonostante fosse stato alleggerito dal peso dei vestiti e delle scarpe, riusciva a stento a tenere un passo decente.
Alle sue spalle, Irene rise. ≪ Non è umiliante, Toshi, scappare? Il grande Simbolo della Pace che ha combattuto senza esitazioni contro All for One, nemmeno tre mesi fa, ora non è nulla di più che un leprotto spaventato≫
No, non era affatto umiliante, pensò amaramente. Era frustrante, vergognoso e insopportabile, ma umiliante no. Non rendeva nemmeno lontanamente l’idea. Eppure, non poteva fare nient’altro. Senza il potere del One for All, non aveva speranze di affrontarla.
Irene non si stava nemmeno impegnando. Era questa la cosa peggiore, la consapevolezza che stava giocando con lui e con tutti gli altri.
Toshinori scorse con la coda dell’occhio, la figura guizzante di Gran Torino che si muoveva sopra le cime degli alberi.
≪ Lo sai che non riuscirai mai a sfuggirmi, vero? ≫ disse Irene, sbuffando. ≪ Ho aspettato questo momento per troppo tempo, per lasciarmelo scappare. Avrò la tua vita, Eroe, ed insieme ad essa quella dei tuoi studenti≫
Toshinori strinse i denti, non osando voltarsi e guardarla. Doveva solo allontanarsi abbastanza da raggiungere i campi di addestramento. Doveva condurla il più lontano possibile dagli studenti che non potevano combattere, almeno questo doveva farlo, in quanto ex Simbolo.
Un’ombra guizzò davanti a lui, costringendolo a fermarsi. Irene lo guardò divertita, un sorriso spietato sulle labbra. ≪ Vai da qualche parte? ≫ lo derise.
Toshinori scivolò sul terreno e riprese a correre in un’altra direzione. Una volta quello sforzo non sarebbe stato niente, adesso, lo stava uccidendo.
Irene sospirò, pesantemente. ≪ Cosa stai progettando Toshi? Non sei mai stato un genio, ma non credo che tu sia così stupido e codardo da abbandonare i tuoi preziosi studenti e la società che tanto hai lottato per proteggere, al loro destino. Hai visto come la tua città sta bruciando? Hai visto come sto riducendo le cose che ami? ≫
Nel suo petto, il cuore di Toshinori si stringeva per il dolore. L’aveva vista si, la distruzione che l’odio di Irene aveva portato. Aveva visto i volti spaventati dei cittadini, nelle immagini confusionarie mandate in TV, e i volti decisi degli eroi che si stavano impegnando con tutto quello che avevano a proteggerli.
Fra i tronchi degli alberi intravide la recinzione di uno dei campi di addestramento. Avvertì la presenza alle sue spalle farsi opprimente. ≪ Capisco ≫ sibilò ridendo ≪ stavi cercando di allontanarmi dai tuoi studenti≫
Un’esplosione assordante e una luce accecante, scaturì dagli alberi. Toshinori saltò in avanti, rotolando via e lasciando modo a Bakugou di colpire la Regina con tutta la sua potenza.
Stun Granade ≫ ruggì il ragazzo, scatenando una potenza tale da generale una luce accecante. L’esplosione incendiò gli alberi più vicini. La cortina di fumo si disperse rivelando la regina con gli occhi sgranati e le braccia incrociate a proteggere il viso, coperte da squame vermiglie. I suoi occhi abbagliati lacrimavano. Eppure, in qualche modo, avvertì il movimento alle sue spalle.
Ruotò su sé stessa, sibilando ≪ Piccoli piantagrane≫.
I suoi artigli scattarono verso la ragazzina che le si stava avvicinando. Bakugou si irrigidì, tenendosi il braccio tremante, balzò indietro. ≪ Uraraka! ≫ gridò, nello stesso momento in cui la ragazza schivò la mano di Irene e saltò, passandole sopra. Le sfiorò il polso con le dita, prima di ricadere alle sue spalle e scappare. ≪ Ci sono! ≫ disse, decisa.
Il corpo della regina si sollevò, strappandole un grido sorpreso.
Bakugou ispirò bruscamente, stringendo i denti. ≪ Levati dalle palle ≫ disse alla compagna, rudemente. La sua sudorazione si attivò, scoppiettando. Il corpo del ragazzo venne proiettato in avanti, l’aria si addensò in un tornado attorno ad esso. ≪ Howitzer Impact
L’esplosione fu ancora più devastante della precedente. Nello stesso istante in cui Bakugou la rilasciò, Uraraka unì le mani, restituendo alla regina il suo peso.
Toshinori si ancorò a terra, per non venire spazzato via dall’onda d’urto. Il cemento si crepò.
 Guardò incredulo la scena che aveva davanti. Quanto erano cresciuti i suoi giovani pulcini, erano diventati irriconoscibili.
Bakugou sorrise feroce. ≪ Crepa una buona volta ≫ esclamò. Uraraka raggiunse il preside e Gran Torino, esultando. ≪ Ce l’abbiamo fatta≫
≪ No ≫ disse Gran Torino, allarmato. ≪ Non cantate vittoria troppo presto≫
Toshinori vide il fumo denso salire a spirali, un’ombra si mosse quasi danzando. Una coda squamosa colpì Bakugou sul fianco, spazzandolo via. Un grido rauco gli sfuggì dalle labbra, mentre veniva lanciato a tutta velocità contro il cemento.
≪ Katsuki! ≫ strillò Uraraka, correndo verso il compagno, ma fu Gran Torino ad arrivare in tempo e afferrarlo, evitandoli di schiantarsi contro la parete.
La figura formosa di Irene riemerse con un balzo, correndo verso Toshinori. I suoi vestiti avevano subito i danni maggiori, ma per il resto era indenne.
≪ All Might! ≫ gridò il preside. ≪ Scappa! ≫
Il sorriso aveva abbandonato il volto della donna. Toshinori si mosse per scappare e un lampo verde gli si gettò addosso, afferrandolo.
Nello stesso momento, un vento impetuoso si sollevò e quello che si era trasformato in un campo di battaglia, brillò di un’intensa luce scarlatta.
I piedi della regina scivolarono sul terreno, facendola indietreggiare di un unico passo. I suoi artigli si chiusero intorno alla spada lucente di Erza che la fronteggiava, a denti stretti.
Toshinori si sentì gelare il sangue nelle vene, il respiro gli si spezzo in gola. Ora che le vedeva una di fronte all’altra, le loro teste così vicine da sfiorarsi, quello che era stato sempre e solo un dubbio, si tramutò in certezza.
Il rosso dei loro capelli splendeva alla luce del sole. Lo spostamento d’aria generato dalle loro potenze messe a confronto, faceva danzare le lunghe ciocche di capelli alle loro spalle. L’espressione sui loro visi non era tanto diversa, feroce determinazione bruciava nei loro occhi e induriva i tratti dei loro visi. 
≪ All Might ≫ lo chiamò ansioso, Midoriya. ≪ Stai bene? Sei ferito?≫
Toshinori li afferrò il braccio con le dita scheletriche. ≪ E-Erza ≫ disse, spaventato. ≪ Perché Erza è qui?≫
≪ Come perché? Siamo venuti a proteggerti ≫ rispose, sorpreso. I suoi occhi scattarono per tutto il campo, analizzando la situazione. ≪ Kacchan, dove…? Ah ≫ Abbassò lo sguardo su Toshinori, sentendolo stringere più forte.
≪ Portala via! ≫ sbottò, il petto stretto da una morsa di panico. ≪ Subito, giovane Midoriya! Non devono assolutamente scontrarsi≫
Il ragazzo lo guardò confuso, aprì bocca per parlare e la richiuse di scatto, distratto da un risvolto inaspettato sul campo di battaglia.
Il suono di un ruggito fece tremare l’aria e il terreno. Wendy dal cielo investì la regina con un potente fronte d’aria, spingendola a indietreggiare di un altro passo. Erza ne approfittò per assestarle un fendente che investì la donna.
Irene saltò indietro, ansimando.
I suoi occhi castani erano fissi sulla figura di Erza. La stava guardando in modo famelico, un sorriso gelido a curvarle le labbra. ≪ Erza Scarlet ≫ disse, con un tremito di emozione nella voce. ≪ Non mi aspettavo che saresti venuta tu da me≫
≪ Te la devo far pagare per quello che hai fatto ai miei amici alla Torre del Paradiso ≫ replicò Erza, tagliente quanto la sua lama. ≪ Pagherai per quello che hai fatto a Gerard e quello che stai facendo a questa città≫
≪ Gerard? Ho sciolto il controllo mentale su di lui. Era quello che volevi, no? ≫ rispose, tirandosi indietro una ciocca di capelli dal viso.
Toshinori si sentì tremare, si rialzò sulle gambe stanche. ≪ No, vattene. Erza, me l’hai promesso ≫ disse, andando verso di lei che lo guardò, corrugando la fronte. Sollevò la mano, facendoli cenno di non avanzare oltre. ≪ Izuku, porta mio padre al sicuro≫
≪ Tuo padre? ≫ ripeté Irene, con una risata incredula. ≪ Vorresti sapere chi è il tuo vero padre?≫
Erza trasalì. Un’esplosione fece fischiare le orecchie di Toshinori, Bakugou si lanciò all’attacco. L’esplosione centrò la donna in pieno, lasciandola illesa.
Bakugou ricade accanto a Wendy e Uraraka, mentre Erza tagliava di netto il contrattacco della regina. ≪ Vorresti conoscere la verità sulla tua nascita, Erza?≫
Il corpo di Erza si irrigidì, i suoi occhi si scurirono, tornando sulla figura della regina.
≪ Di cosa stai parlando? ≫ esclamò Midoriya, teso. Guardò Toshinori che tremava, inquieto. Il sorriso di Irene era spietato. ≪ Della verità. Questo uomo che tanto osannate come l’irreprensibile Simbolo della Pace, non è così tanto puro e incolpevole come afferma di essere≫
≪ Erza! ≫ gridò Toshinori, stringendo le mani a pugno. ≪ Hai promesso. Vattene≫
Wendy stava facendo scorrere lo sguardo fra le varie persone, tesa. La confusione era visibile sui volti degli altri, tranne di Bakugou, dove c’era solo furia cieca. ≪ Tu, schifosa psicopatica ≫ ringhiò e si sarebbe gettato in avanti se Uraraka non l’avesse afferrato trattenendolo ≪ pensi che crederemo a una sola delle tue stronzate? Ci credi stupidi come quei deficienti alla Torre del Paradiso? Ma ammazzati≫
Irene lo guardò impressionata. ≪ Che maleducato. In più di cinquecento anni di vita, non l’avevo mai incontrato un eroe tanto sboccato≫
≪ Beh, ora puoi dire di averne conosciuto uno ≫ replicò il biondo. ≪ Ed è anche quello che ti prenderà a calci in culo≫
≪ All Might? Che cosa sta succedendo? ≫ gli chiese, Midoriya. Lo guardava dubbioso. Nel suo sguardo Toshinori leggeva l’incertezza. Non voleva credere a quello che la regina stava insinuando, ma voleva da lui la conferma che mentisse.
≪ Parlo del fatto che quest’uomo è stato capace di cercare di uccidere la donna che affermava di amare ≫ disse gelida. Vide i suoi studenti trasalire. Gli occhi di Gran Torino si assottigliarono. ≪ Lui non l’avrebbe mai fatto≫
≪ Invece, ci ha provato e come ≫ replicò, con un ghigno. Toshinori rabbrividì. ≪ Tu non puoi morire così facilmente, Irene≫
≪ Questo non toglie il fatto che tu ci abbia provato ≫ commentò lei, scrutandoli.
≪ Dal momento che sei un mostro ≫ disse Erza, tagliente. ≪ Avrei fatto la stessa cosa≫. Le sue parole fecero sussultare Toshinori, ma Erza era fredda e concentrata. Non lo guardò, stringendo la spada e puntandola contro la regina, le disse sprezzante. ≪ Dovrai fare qualcosa di meglio che parlare a vanvera se vuoi spezzare la nostra volontà ad eliminarti≫
Si gettò all’attacco, ignorando l’urlo di Toshinori. La sua spada scivolò sulla pelle della donna senza ferirla. Irene schivava ogni colpo con eleganza, quasi danzando.
≪ Allora, cosa ne dici se ti dico perché ho ordinato a Gerard di riportarti alla Torre del Paradiso? ≫ le disse, con un sorriso gelido. Erza balzò indietro, come se quelle parole l’avessero scottata. Al suo posto, comparvero Bakugou e Midoriya che la colpirono in simultanea.
I piedi della regina restarono ancorati al suolo, ma il colpo la fece indietreggiare di un metro, lasciando due affossamenti nel terreno.
≪ Sapevo già che l’ordine era partito da te ≫ replicò Erza, stringendo gli occhi. ≪ Hai dato lo stesso ordine di cattura anche ai tuoi generali. Cosa vuoi da me, a proposito? Se volessi combattere, non ti limiteresti a schivare i miei colpi≫
≪ Te ne sei accorta ≫ constatò, divertita. ≪ No, hai ragione. Non sarebbe affatto carino se combattessi contro la mia stessa figlia, non credi?≫
Un brivido corse fra tutti i presenti, congelandoli. La Regina dei Draghi si raddrizzò, sorridendo. ≪ Non vuoi abbracciare la tua mamma, Erza? Non hai idea di quanto ho dovuto attendere per incontrarti. Ti ho cercato ovunque dopo che l’orfanotrofio di Rosemary venne dato alle fiamme≫
Erza si irrigidì, stringendo i pugni. La lama tremò nella sua mano.
≪ L-lei sarebbe la madre di Erza-san? ≫ sussurrò Uraraka, sconvolta. Midoriya indietreggio, un’espressione adirata in volto. ≪ Stai mentendo≫
≪ P-però il suo odore ≫ mormorò Wendy, spostando lo sguardo da l’una all’altra. ≪ S-si somigliano, poi≫
≪ Irene basta ≫ sbottò Toshinori, andandole incontro con il cuore pesante. ≪ Adesso, finiscila. So cosa stai cercando di fare e non te lo permetterò≫
Gli occhi nocciola di Irene lampeggiarono pericolosi. ≪ Oh davvero? Non ti è bastato portarmela via, vuoi anche impedirmi di parlarle? Francamente, Toshi, rendi difficile il non odiarti. Mi hai mentito e tradito, hai tentato di uccidermi. ≫ La sua voce assunse una nota di rabbia sempre più profonda man mano che continuava a parlare ≪ Per causa tua, non ho potuto liberarmi di questa maledizione che mi affligge da secoli. Hai pure osato sottrarmi ciò che è mio di diritto, la mia stessa carne e sangue≫
≪ Sai benissimo che ti amavo ≫ sbottò, adirato. I suoi studenti sussultarono, sorpresi. L’unica che non reagì fu Erza. Era immobile, come una statua. Toshinori vedeva le sue spalle rigide, la nuca dritta. Avrebbe voluto correre da lei, abbracciarla, cercare di capire come si sentiva. Stava cercando di seppellire le sue emozioni o era sconvolta e non gli credeva. Dubitava di lui, forse.
 Gli occhi gli si riempirono di lacrime, mentre diceva ≪ Ma quello che stavi facendo…non potevo fingere che non stesse accadendo. Qualsiasi essere umano non potrebbe distogliere lo sguardo davanti a tanto orrore. Non riesci a capire, Irene, quanto fosse disumano≫.
Dalle labbra della donna sfuggì un sibilo furioso che si tramutò velocemente in un basso ringhio gutturale. ≪ Tu non riesci proprio a capire. ≫ disse Irene, sollevò una mano e un potente fendente la centrò in pieno strappandole un verso sorpreso.
La lama di Erza scintillava alla luce del sole. ≪ Mi rifiuto ≫ sbottò, con voce fremente di un’emozione profonda e cupa. ≪ L’unico genitore che riconosco come tale è Toshinori Yagi. Per quanto mi riguarda, tu sei solo il mostro che ha tenuto prigionieri i miei amici e sta cercando di ucciderci≫
Toshinori sentì il cuore balzargli in gola.  
Irene la guardò sorpresa. ≪ Tu ≫ sibilò, scoprendo i denti ≪ osi metterti contro di me? Il tuo stesso sangue≫
≪ No ≫ rispose Erza, tagliente. ≪ Ti sto dicendo che ti abbatterò con le mie stesse mani≫
 
--- Erza Scarlet ---
Lo sguardo dei suoi compagni era incredulo.
Lo sospettava da tempo, ma sentirglielo confermare le diede i brividi. Da piccola, si era domandata - come tutti gli orfani- chi fossero i suoi genitori, che genere di persone fossero per mettere al mondo una bambina e gettarla via. Avevano delle ragioni per averlo fatto o era solo l’errore di una notte. Quelle domande, erano scomparse quando Toshinori l’aveva presa con sé.
Si era ritrovata ad essere grata a quelle figure sconosciute per averle dato la possibilità di incontrare la persona che era diventata la sua famiglia. Grata, perché in quel modo aveva potuto avere nella sua vita amici che le volessero bene e stessero al suo fianco.
Dopo tutti quegli anni, ora aveva metà della risposta davanti a sé. Uno schifo di risposta, come era prevedibile che fosse.
Natsu…dove sei finito? ≫ chiese, utilizzando il collegamento telepatico. La sua spada non aveva sortito alcun effetto, scivolando sulle squame dure. Di quel passo non sarebbero riusciti a sconfiggerla.
Gajil, Laxus, riuscite a raggiungerci allo Yuei?
Impossibile,rispose Laxus. ≪ Sono bloccato qui in uno scontro
Anche io, qual è il problema?
Una Dragon Slayerreplicò, tetra.
Lanciò un’occhiata a Wendy, al suo fianco. Nonostante, le ferite si stava facendo forza. Doveva darle il tempo di riprendersi, prendere tempo perché Natsu o un altro Dragon Slayer intervenisse ad aiutarli.
Farò il possibiledisse Laxus, sbrigativo. Gajil sbuffò. ≪ Francamente qua c’è parecchia gente, dovrai cavartela da sola per un po'
Trasse un respiro tremante, per anni aveva seppellito dentro di sé i sentimenti, impedendo loro di dominarla. Gerard e la Torre erano stati in agguato ma sotto controllo. Adesso, fece lo stesso con quei sentimenti che le stavano nascendo dentro.
Non avrebbe mai accettato di chiamare madre quella donna.
≪ Mi rifiuto ≫ sbottò, incrociandone lo sguardo. Aveva gli occhi di un castano più chiaro dei suoi e la scrutava intensamente. ≪ L’unico genitore che riconosco come tale è Toshinori Yagi≫
I suoi compagni sussultarono. Erza strinse la spada nella mano sudata. Il cuore batteva furioso nel suo petto, pompando sangue e adrenalina in tutto il corpo.
Tempo, le serviva tempo per elaborare una strategia vincente. Doveva esserci un modo per sconfiggere un drago, anche senza l’aiuto di un altro drago adulto.  
≪ Tu osi metterti contro di me? ≫ disse lei, stringendo gli occhi. Erza si raddrizzò, la sua voce non tradiva nemmeno un briciolo delle emozioni che cercavano di emergere in lei. ≪ Quello che ti sto dicendo è che ti abbatterò con le mie mani ≫
Erza sostituì la spada che impugnava con una lancia. Il manico di pesante legno era caldo nella sua mano, sulla punta lingue di elettricità saettavano facendo sfrigolare l’aria.
Le labbra della regina si tesero in un sorriso freddo. ≪ Piccola ingrata ≫ sibilò ≪ Dovresti ringraziarmi. Quel potere che non sai ancora usare del tutto, lo hai ottenuto da me. Discende dal mio di potere≫
≪ Quello che dici è impossibile ≫ esclamò Wendy, facendoli trasalire tutti. Bakugou e Uraraka si voltarono a guardarla. La ragazzina stava fissando la regina, disse seccamente ≪ Se Erza fosse davvero tua figlia, sarebbe una Dragon Slayer≫
≪ I quirk saltano una generazione, a volte ≫ borbottò Bakugou, lanciando un’occhiata a Midoriya che stava spingendo indietro Toshinori. Il vecchio eroe era bianco come un lenzuolo, lo vide deglutire.
Strinse i pugni, una vena prese a pulsarle nella fronte per la quantità di informazioni che stava ricevendo tutte in una volta. ≪ Cosa stai dicendo, Wendy? Si può non ereditare un quirk ≫ commentò, tesa.
La ragazzina scosse la testa. ≪ Non quello del Dragon Slayer ≫ affermò convinta. ≪ Mia madre mi disse che questo potere era nato per seguire la linea del sangue. Passa di generazione in generazione, senza mai saltarne una≫
La regina chinò leggermente il capo da un lato, sorridendo pensierosa. ≪ Questo odore…sei la figlia di Grandeeney? Adorabile ≫ commentò. ≪ Tua madre ti ha anche detto cosa succede a un Dragon Slayer una volta messo al mondo un discendente?≫
Erza aveva una brutta sensazione a riguardo. Wendy esitò. ≪ I-io non…≫
≪ Te lo dico io ≫ riprese Irene avanzando lentamente verso di loro. ≪ Il potere del Dragon Slayer non si può replicare, ma può essere trasmesso. Una volta acquisito instilla un seme nel corpo del possessore, un seme destinato a germogliare≫. Si toccò il petto con gli artigli lucenti. ≪ Corrompe il corpo del suo proprietario, brucia la sua umanità, trasformandolo sempre più nel corpo di un vero drago≫
≪ Cosa diavolo…? ≫ esclamò Charle, aggrappandosi alla gamba di Wendy. Erza sentì una morsa di nausea afferrarle lo stomaco. Sotto gli occhi scioccati degli eroi, la pelle liscia della donna si coprì di squame dure e lucenti, la pupilla si contrasse, diventando netta come quella dei gatti. La voce di Irene era profonda e conteneva un basso ringhio animale. ≪ Questo processo si chiama dragonificazione e non può essere fermato. È una cosa che succede a tutti i Dragon Slayer, prima o poi≫
≪ Impossibile ≫ sussurrò Uraraka, aggrappandosi a Bakugou. Il ragazzo aveva un’aria disgustata, borbottò ≪ Dannato mostro≫
Gli occhi di Irene bruciavano. ≪ Sai cosa succede quando un Dragon Slayer mette al mondo un figlio? ≫ proseguì, con un fremito. ≪ Quel potere inizia ad abbandonare il corpo che ha demolito e modificato e fluisce in quello del piccolo. È un processo lento, possono volerci anni e anni per essere completato. Lo sai cosa resta del precedente proprietario, una volta spogliato del suo potere, e bloccato in un corpo inumano?≫
Wendy stava tremando. Erza le posò una mano sulla spalla, traendola vicino a sé. La ragazzina aveva il viso pallido e tirato, gli occhi nocciola pieni di lacrime. Scosse la testa, soffocando un gemito atterrito.
Il sorriso sul viso di Irene si allargò. ≪ Muore. ≫ disse gelida. ≪ Tua madre è morta perché tu hai risucchiato il suo potere. La dragonificazione l’ha tenuta in vita finché c’era il potere, ma nel momento in cui l’ha perso…si è spenta anche lei≫
≪ S-stai dicendo…che io ho ≫ sussurrò Wendy, soffocando un singhiozzo. ≪ Mia madre è…morta, perché io…≫
Il sorriso di Irene era inclemente. ≪ Hai ragione a dire che Erza non è una Dragon Slayer - né mai lo diverrà – ho provveduto a incantare il seme del drago dentro di me, molto prima di concepirla. Mi sono assicurata che questa maledizione che non posso spezzare, non si riversasse anche su mia figlia≫
≪ Mia madre… lei lo sapeva? Sapeva…?≫
≪ Ma certo che lo sapeva. ≫ replicò Irene, socchiudendo gli occhi. ≪ Sapeva perfettamente a causa di chi stava morendo ≫
Erza strinse i denti, infuriata. I suoi piedi si mossero da soli. La lancia cozzò contro le squame dure che le rivestivano la spalla e l’elettricità si riversò dentro di lei.
≪ Tu sei un dannato mostro! ≫ sibilò, inferocita.
 Irene emise un verso di dolore, afferrando il manico e con un gesto brusco la lanciò in aria. ≪ Questa è la verità. La maledizione dei Dragon Slayer è la peggior sorte che possa capitare. Dovresti ringraziarmi per avertela risparmiata≫
 Erza si trovò ad atterrare a pochi passi dal bosco in fiamme, sollevò la testa solo per vedere Midoriya sferrare un pugno alle spalle della Regina. ≪ Come puoi dire delle cose così orribili e definirti una madre?! Non sei umana! ≫ sbottò, furioso.
 Il colpo generò un suono secco che fece agitare l’aria.
≪ Te l’ho già detto ≫ sibilò Irene, afferrando il braccio di Midoriya. ≪ Tu non sei all’altezza di questo potere≫
Il ragazzo le sferrò un calcio in faccia. Il terreno venne spazzato da un improvviso vento quando la regina fu scagliata al suolo, rotolò e si rimise in piedi.
La pressione del One for All, era insopportabile anche a quella distanza. La luce verde saettava intorno al corpo di Midoriya. Erza lo guardava, incredula.
Quella è…il 100% della potenza?!
Dalle labbra della Regina sfuggì un basso ringhio, mentre evitava i colpi di Gran Torino e Bakugou. Erza si gettò in avanti e mulinò la lancia, la lama scivolò sulla pelle squamosa senza sortire effetto. L’elettricità scosse il corpo della donna, strappandole un nuovo ringhio.
Inorridita, Erza vide tutti i loro attacchi fallire. Irene sollevò una mano con un sibilo ed Erza si sentì agguantare da artigli invisibili che la trascinarono indietro. Colpì il suolo con una violenza tale da svuotarle i polmoni di tutto l’ossigeno e lasciarla annaspante a terra, schiacciata sotto un vetro invisibile.
Il respiro di Irene era pesante e fremente di rabbia. ≪ Siete così seccanti, voi cuccioli esuberanti. Davvero, seccanti≫
Erza rabbrividì, vedendola avanzare fino a fermarsi davanti a Bakugou. Irene lo guardò con un sorriso divertito, mentre il ragazzo lottava per liberarsi dalla stretta invisibile che lo ancorava a terra.
≪ No, Kacchan! ≫ gridò Midoriya, lottando contra la forza che lo tratteneva. Gocce di sudore gli imperlavano la pelle, mentre stringeva i denti, sollevandosi sui gomiti. ≪ Ka-cchan ≫ sibilò, il pavimento sotto le sue mani cedette, facendolo sprofondare.
Gli artigli della donna scintillarono. Bakugou ringhiò, rilasciando esplosioni sempre più potenti che spezzavano il terreno.
≪ Annullamento ≫ disse una voce decisa e sottile. Improvvisamente, Erza sentì il peso insopportabile che la schiacciava, svanire. I suoi polmoni si riempirono di nuovo d’aria.
Wendy si era alzata sulle ginocchia, guardando la regina con aria di sfida. ≪ Potenzio le vostre capacità fisiche, ragazzi≫
La mano della regina scattò verso il petto di Bakugou che con una mobilità impressionante, le colpì il polso con un calcio e saltò via. Le sue mani brillarono per la potenza accumulata. ≪  Stun GranadeLa luce e la potente esplosione che ne scaturirono strapparono un ruggito strozzato alla donna che barcollò, sfregandosi gli occhi abbagliati.
≪ Adesso, Deku! ≫ gridò Bakugou, tenendosi il braccio tremante. Midoriya saltò come un fulmine, la gamba tesa indietro. Irene sollevò il braccio e parò il calcio che il ragazzo le assestò. Il rimbombo del colpo scosse il campo. Dalle labbra di Midoriya sfuggì un verso strozzato che si tramutò in un urlo, nel momento in cui riuscì a spingere indietro la donna. Wendy risucchiò l’aria intorno a sé, prima di rilasciarla in un tornado mulinante che investì Irene.
≪ Ruggito del Drago del Cielo ≫
Un polverone si alzò, coprendo loro la vista. Erza tossì per la polvere che le riempiva i polmoni, bruciandoli la gola e gli occhi.
Il suo cuore ebbe un sussulto, incredulo. Un verso strozzato sfuggì dalle labbra di Toshinori. Le sue mani scheletriche stringevano il braccio della Regina dei Draghi.
≪ No, All Might! ≫ ruggirono in coro Bakugou e Midoriya. Gran Torino saltò contro una parete invisibile, venendo respinto. ≪ All Might! ≫
Erza vacillò sulle gambe mal ferme. La sua vista si annebbiò, rendendole difficile capire la scena che aveva davanti. Non riusciva a respirare correttamente, il petto stretto da una morsa di orrore crescente e panico.
Dalle labbra pallide di Toshinori fuoriuscì un fiotto di sangue che gocciolò sul mento e cadde sulla camicia bianca, sformata e impolverata. Sul suo petto si aprivano cinque squarci sanguinanti che lasciavano intravedere la carne. Irene era in piedi davanti a lui, guardandolo con gli occhi castani tristi, le labbra composte in un broncio. ≪ Non avresti dovuto farlo ≫ gli disse, gli artigli gocciolanti sangue.
 Erza ebbe la folle idea che potesse essere triste per lui, per quello che aveva fatto, per ciò che significava. C’era qualcosa di brutale e malinconico in quella scena.
Toshinori la guardò, un angolo della bocca si alzò in un sorriso storto. ≪ Non potevo stare a guardare ≫ disse, traendo un respiro tremante ≪ Se ti avessi salvato…tutto questo, Irene, non sarebbe mai accaduto. Se solo ti avessi s-salvato≫
Alle sue spalle, Uraraka emise un singhiozzo rotto. Guardando con gli occhi pieni di lacrime, la persona che l’aveva salvata da una morte certa.
Bakugou emise un verso strozzato, lanciandosi in avanti con un’esplosione assordante. ≪ All Might! ≫ gridò, scontrandosi con un muro invisibile che lo trattenne. La luce verde del One for All correva intorno al corpo tremante di Midoriya che colpiva con tutte le sue forze la barriera. ≪ A-All Might!≫
Irene sussultò, afferrandoli un braccio per tenerlo in piedi. Gli accarezzò lo zigomo con le dita sporche di sangue, lasciandoli dietro il segno rosso del suo tocco. ≪ Per tutto questo tempo, hai pensato a questo? A non avermi salvato?≫
Toshinori emise un verso sibilante, che doveva essere un tentativo di risata. ≪ Non è divertente. La persona che avrei voluto salvare…la persona che amavo p-più di ogni altra cosa…I-Irene ≫ la guardò con gli occhi azzurri tormentati. ≪ No-non farlo, ti prego. Fermati. Non è troppo tardi≫
Lo sguardo della donna era triste. ≪ Oh Toshi, non ricordi? ≫ sussurrò, lasciandolo andare. Toshinori barcollò, le sue gambe cedettero, facendolo cadere in ginocchio ≪ Te l’ho dissi molto tempo fa, tu non hai mai potuto salvarmi≫
Erza gridò, lanciandosi in avanti e mettendo tutta la sua forza in un unico colpo.
≪ Nemmeno per un’istante ≫ disse Irene ≪ Hai avuto una possibilità di riuscirci.≫
La lama urtò contro lo scudo invisibile, Erza sentì la pressione nel suo corpo aumentare vertiginosamente. Gridò, il petto pieno di rabbia e disperazione. Non poteva essere vero, non poteva accadere così, davanti ai suoi occhi.
Tutte le volte che aveva pensato sarebbe morto affrontando un criminale in battaglia, lui era sempre tornato con il sorriso sulle labbra. Perfino, durante la battaglia di Kamino, lo aveva visto sfiorare la morte e uscirne vincitore.
Il suo cuore aveva sussultato di gioia, così come ora era stretto da una morsa di dolore. Non poteva succedere davvero, non poteva morire così.
Non vorresti, proteggerle con le tue mani, le cose e le persone che ami?
Toshinori si portò la mano al petto, sanguinante. Uraraka lo afferrò alle spalle, facendolo sdraiare contro il suo petto e cercando di contenere l’emorragia. Irene li guardò, con un sorriso amaro. ≪ L’ho trovato, Toshi. Alla fine, l’ho trovato. Il modo per liberarmi di questa maledizione e tornare umana≫
Non preoccuparti, io sono quile aveva detto, ogni volta che si svegliava da un incubo. ≪ Sarò sempre qui per te
≪ N-non lo fare ≫ sussurrò Toshinori. ≪ Ti prego, Irene. N-non fare anche questo≫
Uno schiocco secco fece sussultare i presenti. Davanti agli occhi di Erza, comparve una frattura. Irene si voltò di scatto, incredula. I suoi occhi nocciola si sgranarono, mentre crepe sempre più grosse comparivano sulla sua barriera.
Erza gridò, mentre la barriera andava definitivamente in pezzi, insieme alla sua arma. La lancia si disintegrò in decine di schegge acuminate.
≪ Tu ≫ sussurrò Irene, scioccata. ≪ Che razza di mostro sei?!≫
≪ E-Erza ≫ la chiamò Midoriya, sconvolto. La lama di una spada comparve nella sua mano, il fendente urtò contro il fianco di Irene. Il metallo si frantumò ed Irene venne sbalzata in aria e si schiantò contro la parete di un campo di addestramento.
Erza annaspò, i muscoli tremanti per la fatica.
Sentiva su di sé gli sguardi increduli dei suoi compagni. Strinse i pugni così forte da conficcarsi le unghie nella carne. Il respiro rotto e rapido.
Toshinori giaceva fra le braccia di Uraraka, sotto di lui il sangue stava formando una pozza che veniva assorbita dal terreno.
Gran Torino lo raggiunse, guardandola incredulo. Posò una mano sull’uomo e sbiancò, scuotendo impercettibilmente la testa.
Erza si sentì tremare, una lama di dolore le attraversò il corpo.
≪ Tu sei un dannato mostro ≫ gridò alla donna che si rialzava lentamente, tenendosi il fianco dolorante. Non era riuscita a scalfire la pelle. Irene la guardò con una smorfia di dolore fisico, gli occhi brucianti di collera e incredulità.
≪ Non sai nulla di questa maledizione, ragazzina ≫ sibilò ≪ La mia umanità, le persone che amavo, la mia stessa vita…questa maledizione si è portata via tutto quanto. Ho aspettato più di cinquecento anni per potermi riprendere ciò che è mio. Per ritornare ad essere umana!≫
La voce di Erza tremò di collera. ≪ Tu non sarai mai umana! Sei un mostro fin dentro l’anima! ≫ gridò, andandole incontro. ≪ Wendy, Natsu... alcuni dei miei più cari amici sono Dragon Slayer e non sono nemmeno lontanamente paragonabili a te. Sono persone gentili, sono umani. Non farebbero mai le cose mostruose che fai tu≫
≪ Sono ancora troppo giovani ≫ scattò lei, inferocita. ≪ Non conoscono ancora cosa sia il dolore≫
≪ Tu hai perso la tua umanità. Hai scelto di diventare il mostro che sei. Non crederò mai alla storia che sia stato il potere dei Dragon Slayer ha farlo≫
Irene si rialzò, un sorriso folle sulle labbra. ≪ Non importa cosa credi, tu. Non vivrai abbastanza per vedere i tuoi amici invecchiare e morire≫
Erza sussultò, mentre Irene si posava una mano sul petto con un sorriso folle sulle labbra. ≪ Lo vuoi sapere, il motivo per cui ho accettato di farti nascere?≫
≪ Non mi interessa il passato, e non mi serve una madre ≫ replicò Erza, impugnando una nuova spada. ≪ Ti sconfiggerò adesso, nel presente≫
Irene rise. ≪ Erza, la ragione per cui ti ho cercato adesso è solo perché mi servi, non certo perché voglio fare la madre. Tu puoi spezzare la mia maledizione≫
≪ Cosa significa? ≫ esclamò Midoriya, raggiungendola e affiancandola. Bakugou le si fermò accanto, guardingo.
≪ Spezzare la maledizione del Dragon Slayer? ≫ sussurrò Wendy, incredula. Era china su Toshinori con Gran Torino e il preside, dalle sue mani filtrava una luce calda che si riversava sul corpo dell’uomo. ≪ Come sarebbe possibile? Hai detto che-≫
≪ Non si può riportare un corpo dragonificato al suo stato originale di essere umano ≫ spiegò Irene, premendo gli artigli sul petto e facendo scaturire un'unica goccia di sangue scarlatto. ≪ Ma con il mio potere, posso incantare la mia personalità in un altro corpo e prenderne possesso ≫ Il suo sorriso si allargò. ≪ Un corpo umano, con una buona compatibilità con me. Un corpo perfetto ad accogliermi ≫ I suoi occhi nocciola scintillarono. ≪ Una buona compatibilità è facile trovarla all’interno dello stesso nucleo famigliare≫
Erza sentì la mano di Midoriya afferrarle il braccio e stringerglielo. ≪ Tu stai dicendo che…a tua figlia. Vuoi usare la tua stessa figlia ≫ disse sibilando furioso.
Il petto di Erza era stretto da una morsa gelida. Era questo che intendeva Ultear quando le aveva detto che la sua vita era una bugia? Non era mai stato previsto che lei continuasse a vivere, già prima della Torre del Paradiso, avevano già deciso che lei non avesse speranza.
≪ Perché no? È la ragione per cui l’ho messa al mondo. ≫ rispose Irene, guardandola bramosa ≪ Il tuo corpo, Erza, sarà l’inizio della mia nuova vita. Sarò finalmente libera di essere umana e non dovrò più essere un drago. Mai più≫
Erza affondò i denti nel labbro tremante. Le si era gelato il sangue nelle vene a quelle parole. Uno strumento, un’arma, un corpo da usare per i suoi esperimenti. Questo era, per la donna che le aveva dato la vita.
≪ I veri draghi sono creature nobili ≫ disse una voce nuova, facendoli sussultare. Erza sollevò la testa, voltandosi verso il bosco. Tra le lingue di fuoco emerse una figura, la sua voce era ferma e sicura. ≪ Sono gentili e forti e superiori a qualsiasi essere umano. I veri draghi non hanno nulla da spartire con quelli come te≫
Erza sentì il petto riempirsi di calore, nel vedere i pugni del ragazzo scontrarsi e far scaturire scintile danzanti.
Natsu guardò Irene con gli occhi cupi e decisi. ≪ Ti mostrerò com’è un vero drago≫
 
---- Angolino Mio -----
Ciao, mi devo scusare con voi tutti. Questa storia l’avevo pubblicata già altrove e i capitoli originali contenevano diversi Pov. Quando ho iniziato a pubblicarla qui, ho deciso di pubblicare i capitoli suddividendo i vari pov (ragione per cui finisco per pubblicare spesso 3 o 4 parti in un giorno. ) Mi è stato fatto notare però che in questo modo ho finito per non pubblicare un Pov che invece era importante per la storia e che conteneva informazioni importanti. Mi dispiace moltissimo!
Trovate il capitolo completo nella storia (ovvero con entrambi i pov, ora che l’ho corretto) è Il “Capitolo 24 – I Dragon Slayer”. Pensavo che dividendoli sarebbe stato più semplice da leggere, ma mi sbagliavo. SCUSATEMI TANTO‼ D’ora in poi pubblicherò i capitoli come si trovano nell’altro sito, ovvero con i diversi pov in un unico capitolo.
Grazie per continuare a seguire questa storia,
Baci
   
 
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