“Prince Aemon the
Dragonknight cried the day Princess Naerys wed his brother Aegon” A Clash of Kings
Bodyguard AU
Rinascimento
È seduta a leggere nel
chiostro. Un passo delle scritture ovviamente. Le sue mani sono talmente
pallide che quasi riflettono la luce del sole come un gioiello. Tutto ciò che
posso vedere di quella pelle così chiara sono quelle manine e il volto chino
sulle pagine, per il resto è pudicamente coperta da un abito dalla tinta
spenta. Conosco il colore dei suoi capelli ma ora sono raccolti sotto un velo. Mi
avvicino e il cigolare della mia armatura bianca le fa alzare il viso. Le mie
gambe mai hanno tremato nella guerra in Sicilia ma tremano ogni volta che i
suoi grandi occhi viola incrociano il mio sguardo. “Sir Amone”. Mentre siamo
qui mi chiamerà soltanto con il titolo. “Come vanno le costruzioni della nuova
basilica del nostro sovrano?” “Bene. Re Baelorio ha chiamato i migliori artisti
del regno” “Che Dio sia con lui. Passeggia con me”.
Ci dirigiamo al giardino
attorniati dalle bianche statue delle divinità romane. Che sia per questo che
lo chiamano parco degli dei?
“Madre”, risuona una vocetta
stridula. Un bambino esile corre verso di lei. “Madre ho finito il libro sulla
Sicilia” “Di già?”, sospira sorpresa Nerissa. “Sì era molto interessante. Ma
volevo chiedere se zio Amone poteva raccontarmene in prima persona”. Daeronio
ha dieci anni ma è minuto e dalle membra soffici. Mi guarda con gli occhi speranzosi.
“Certo, vostra grazia”, rispondo spaesato dalle sue attenzioni verso di me. È
un bambino che non ha mia avuto interesse per spade e tornei perciò mai molto
interesse per un cavaliere della guardia reale. “Volete sapere della Conquista
del Giovane Drago?” “A dire il vero vorrei sapere i costumi e le usanze dei
siciliani” “Oh, io… Non ho avuto modo di osservarne molti al di fuori delle
battaglie, ma posso di certo parlarvi delle loro città. Posso chiedere a sua
grazia come mai questo improvviso interesse per l’isola trinacria?” Arrossisce
e sposta lo sguardo su sua madre prima di abbassarlo a terra. “E-ecco… Vorrei poter
avere qualcosa di cui parlare… Quando la mia futura sposa verrà a corte”. Cerco
di non sorridere. Quando re Baelorio ha stretto la pace con la Sicilia ha
concesso molte cose, forse anche troppe. Tra queste la promessa di matrimonio
tra il principe Daeronio e la principessa Maria di Sicilia.
“Sir Amone ti potrà parlare
di tutto questo più tardi”, dice Nerissa, “Ora torna a giocare” “Giocare è da
bambini. Vado nella torre del vescovo a chiedere altri libri”. Si allontana con
una corsetta scoordinata.
“È colpa mia”, gli occhi le
luccicano, “Gli ho dato un corpo debole e cagionevole come il mio”. Le prendo
il viso tra le mani, “Non è vero Nerissa. Gli hai dato il tuo cuore buono e
forte” “Non sarà mai come suo padre”, mi dice guardandomi. “Sarà una fortuna
che non diventi come Agone. Quel verme non sa far altro che ubriacarsi,
gozzovigliare e… darsi alla lussuria. Ora che il re si è messo in testa di
abolire la prostituzione qui a Roma probabilmente se ne resterà a Venezia a
fornicare con quella mora figlia del doge. Daenorio non è come il padre” “Sai cosa
intendo”, continua lei, “In un battaglia non si salverebbe come faresti tu”. Una
lacrima le scende lungo la guancia. Lascio il suo viso come fosse brace incandescente.
Non ne abbiamo mai parlato. Sono passati dieci anni ma non è stata detta una
parola. “A volte mi chiedo se tutta la follia in cui ci troviamo sia il prezzo
per i nostri peccati”, dice mentre si ricompone. “Se il Signore fosse così
severo allora la nave di Agone dovrebbe affondare al suo ritorno qui” “Non dire
certe cose. È pur sempre nostro fratello. E mio marito. Il Signore ci ha uniti
in un solo corpo e una sola anima. E un mese prima che accadesse io ho…” “Tu
non hai fatto niente Nerissa. Eravamo due ragazzi. Se c’è qualcuno da incolpare,
incolpa me. Ero un ragazzo con le voglie e l’impeto che hanno i ragazzi. Tu sei
sempre stata così… Pura e candida, come un angelo del paradiso. Saresti stata
una suora più che devota se nostro padre te lo avesse permesso. Incolpa il
desiderio di uno sciocco ragazzo. Tu sei senza peccato”. Ora sono io che ho le
guance rigate. Mi sorride: “Nessuno è senza peccato, fratello. Quella notte ci
siamo macchiati entrambi di quel… dolce, dolcissimo peccato. La cosa peggiore è
che so che non mi verrà mai perdonato. Perché io non mi pentirò mai di averlo
commesso” “Nerissa…” “Ma come hai detto tu eravamo due ragazzi. Io ora sono
moglie e madre. E tu un cavalier consacrato” “Esatto. E come guardia reale ho
giurato che passerò la mia vita a difendere e proteggere i membri della
famiglia reale”. La sua mano delicata scende e tira fuori un fazzoletto di
seta. In punta di piedi si alza per asciugarmi le lacrime. È come se un balsamo
lavasse via le mie ansie e i miei dolori. Mi sento come un uomo che muore di
sete a cui viene data acqua di fonte. E so di cosa sto parlando perché sono
stato per mesi chiuso in una gabbia nella torrida Sicilia. Anche se dura un attimo e il suo tocco è
lieve come una farfalla provo la stessa gioia che provai dieci anni fa quando
mi donò i suoi baci e le sue carezze. Ti amo Nerissa. E farò di tutto per
proteggere te e nostro figlio Daeronio.
NdA
L’Au non c’è tantissimo se
non per un l’uso della geografia italiana per Westeros. In questo caso Roma è
Approdo del Re e la Sicilia Dorne. La Basilica di SanPietro è il Grande Tempio
di Baelor e Venezia è Braavos.
Amone e Nerissa esistono davvero come nomi,
per gli altri nomi Targaryen ho cercato di italianizzarli con qualche vocale
finale.
Ho mantenuto che l’incesto tra
Targaryen sia considerato normale anche se siamo in AU con il cattolicesimo. Nerissa
è più preoccupata perché lo hanno commesso al di fuori del matrimonio.
Ho immaginato questa scena
durante il regno di Baelor il Benedetto poco dopo la pace con Dorne.
C’è sempre stata controversia
su chi fosse il vero padre di Daeron e io credo alla teoria che fosse Aemon e
lo abbia concepito con Naerys subito prima che lei fosse obbligata a sposare
Aegon.
Ho messo la parte della “mora
figlia del doge” perché Aegon ha avuto una relazione con la Perla Nera, figlia del
Signore del Mare di Braavos.
Lo so che questo amore
incestuoso può sembrare un po’ controverso, ma sono Targaryen nella loro ottica
è normale.