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Autore: Dromeosauro394    06/10/2020    2 recensioni
Raccolta di one-shot per il writober 2020.
Saranno tutte ispirate a personaggi del trono di spade, non consecutive. La maggior parte saranno personaggi della storia passata di westeros che forse non molti conosceranno, ma spero di darvi lo stesso una piacevole lettura.
1- Lyonel Hightower e Samantha Tarly
2- Baela Targaryen Alyn Velaryon
3- Aegon quinto
4- Aegon il Cavaliere del Drago e Naerys
5- Dunk e Egg
6- Aegon il Mediocre e Bellegere Otherys
7- Sansa Stark e Edric Dayne
8- Elinor Tyrell e Alyn Ambrose
9- Rhaenyra Targaryen e Laenor Velaryon
10- Cersei Lannister e Lysono Maar
11- Raccallio Rendono e Alyn e Velaryon
12- Daeron Targaryen e Jeremy Norridge
13- Brynden Rivers e Shiera Seastar
14- Oberyn Martell e Daemon Sand
15- Spettacolo a Harrenal
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Bodyguard

“Prince Aemon the Dragonknight cried the day Princess Naerys wed his brother Aegon” A Clash of Kings

 

Bodyguard AU

 

Rinascimento

 

È seduta a leggere nel chiostro. Un passo delle scritture ovviamente. Le sue mani sono talmente pallide che quasi riflettono la luce del sole come un gioiello. Tutto ciò che posso vedere di quella pelle così chiara sono quelle manine e il volto chino sulle pagine, per il resto è pudicamente coperta da un abito dalla tinta spenta. Conosco il colore dei suoi capelli ma ora sono raccolti sotto un velo. Mi avvicino e il cigolare della mia armatura bianca le fa alzare il viso. Le mie gambe mai hanno tremato nella guerra in Sicilia ma tremano ogni volta che i suoi grandi occhi viola incrociano il mio sguardo. “Sir Amone”. Mentre siamo qui mi chiamerà soltanto con il titolo. “Come vanno le costruzioni della nuova basilica del nostro sovrano?” “Bene. Re Baelorio ha chiamato i migliori artisti del regno” “Che Dio sia con lui. Passeggia con me”.

Ci dirigiamo al giardino attorniati dalle bianche statue delle divinità romane. Che sia per questo che lo chiamano parco degli dei?

 

“Madre”, risuona una vocetta stridula. Un bambino esile corre verso di lei. “Madre ho finito il libro sulla Sicilia” “Di già?”, sospira sorpresa Nerissa. “Sì era molto interessante. Ma volevo chiedere se zio Amone poteva raccontarmene in prima persona”. Daeronio ha dieci anni ma è minuto e dalle membra soffici. Mi guarda con gli occhi speranzosi. “Certo, vostra grazia”, rispondo spaesato dalle sue attenzioni verso di me. È un bambino che non ha mia avuto interesse per spade e tornei perciò mai molto interesse per un cavaliere della guardia reale. “Volete sapere della Conquista del Giovane Drago?” “A dire il vero vorrei sapere i costumi e le usanze dei siciliani” “Oh, io… Non ho avuto modo di osservarne molti al di fuori delle battaglie, ma posso di certo parlarvi delle loro città. Posso chiedere a sua grazia come mai questo improvviso interesse per l’isola trinacria?” Arrossisce e sposta lo sguardo su sua madre prima di abbassarlo a terra. “E-ecco… Vorrei poter avere qualcosa di cui parlare… Quando la mia futura sposa verrà a corte”. Cerco di non sorridere. Quando re Baelorio ha stretto la pace con la Sicilia ha concesso molte cose, forse anche troppe. Tra queste la promessa di matrimonio tra il principe Daeronio e la principessa Maria di Sicilia.

“Sir Amone ti potrà parlare di tutto questo più tardi”, dice Nerissa, “Ora torna a giocare” “Giocare è da bambini. Vado nella torre del vescovo a chiedere altri libri”. Si allontana con una corsetta scoordinata.

“È colpa mia”, gli occhi le luccicano, “Gli ho dato un corpo debole e cagionevole come il mio”. Le prendo il viso tra le mani, “Non è vero Nerissa. Gli hai dato il tuo cuore buono e forte” “Non sarà mai come suo padre”, mi dice guardandomi. “Sarà una fortuna che non diventi come Agone. Quel verme non sa far altro che ubriacarsi, gozzovigliare e… darsi alla lussuria. Ora che il re si è messo in testa di abolire la prostituzione qui a Roma probabilmente se ne resterà a Venezia a fornicare con quella mora figlia del doge. Daenorio non è come il padre” “Sai cosa intendo”, continua lei, “In un battaglia non si salverebbe come faresti tu”. Una lacrima le scende lungo la guancia. Lascio il suo viso come fosse brace incandescente. Non ne abbiamo mai parlato. Sono passati dieci anni ma non è stata detta una parola. “A volte mi chiedo se tutta la follia in cui ci troviamo sia il prezzo per i nostri peccati”, dice mentre si ricompone. “Se il Signore fosse così severo allora la nave di Agone dovrebbe affondare al suo ritorno qui” “Non dire certe cose. È pur sempre nostro fratello. E mio marito. Il Signore ci ha uniti in un solo corpo e una sola anima. E un mese prima che accadesse io ho…” “Tu non hai fatto niente Nerissa. Eravamo due ragazzi. Se c’è qualcuno da incolpare, incolpa me. Ero un ragazzo con le voglie e l’impeto che hanno i ragazzi. Tu sei sempre stata così… Pura e candida, come un angelo del paradiso. Saresti stata una suora più che devota se nostro padre te lo avesse permesso. Incolpa il desiderio di uno sciocco ragazzo. Tu sei senza peccato”. Ora sono io che ho le guance rigate. Mi sorride: “Nessuno è senza peccato, fratello. Quella notte ci siamo macchiati entrambi di quel… dolce, dolcissimo peccato. La cosa peggiore è che so che non mi verrà mai perdonato. Perché io non mi pentirò mai di averlo commesso” “Nerissa…” “Ma come hai detto tu eravamo due ragazzi. Io ora sono moglie e madre. E tu un cavalier consacrato” “Esatto. E come guardia reale ho giurato che passerò la mia vita a difendere e proteggere i membri della famiglia reale”. La sua mano delicata scende e tira fuori un fazzoletto di seta. In punta di piedi si alza per asciugarmi le lacrime. È come se un balsamo lavasse via le mie ansie e i miei dolori. Mi sento come un uomo che muore di sete a cui viene data acqua di fonte. E so di cosa sto parlando perché sono stato per mesi chiuso in una gabbia nella torrida Sicilia.  Anche se dura un attimo e il suo tocco è lieve come una farfalla provo la stessa gioia che provai dieci anni fa quando mi donò i suoi baci e le sue carezze. Ti amo Nerissa. E farò di tutto per proteggere te e nostro figlio Daeronio.

 

 

NdA

L’Au non c’è tantissimo se non per un l’uso della geografia italiana per Westeros. In questo caso Roma è Approdo del Re e la Sicilia Dorne. La Basilica di SanPietro è il Grande Tempio di Baelor e Venezia è Braavos.

 Amone e Nerissa esistono davvero come nomi, per gli altri nomi Targaryen ho cercato di italianizzarli con qualche vocale finale.

Ho mantenuto che l’incesto tra Targaryen sia considerato normale anche se siamo in AU con il cattolicesimo. Nerissa è più preoccupata perché lo hanno commesso al di fuori del matrimonio.

Ho immaginato questa scena durante il regno di Baelor il Benedetto poco dopo la pace con Dorne.

C’è sempre stata controversia su chi fosse il vero padre di Daeron e io credo alla teoria che fosse Aemon e lo abbia concepito con Naerys subito prima che lei fosse obbligata a sposare Aegon.

Ho messo la parte della “mora figlia del doge” perché Aegon ha avuto una relazione con la Perla Nera, figlia del Signore del Mare di Braavos.

Lo so che questo amore incestuoso può sembrare un po’ controverso, ma sono Targaryen nella loro ottica è normale.

   
 
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