Porta Fortuna
Elinor
Mi prende per mano e mi conduce correndo tra gli alberi del Bosco del Re. Indossa
un mantello giallo con tante piccole formiche di rame ricamate sopra: il
simbolo della sua casata. Al collo porta ancora il mio favore. “Alyn non
dovremmo allontanarci troppo. Maergery si preoccuperà” “Tua cugina può
smetterla di farti da balia per una mezz’ora. E poi finché sei con me non hai
nulla da temere, mia lady”. Do un’ultima occhiata al seguito reale e poi
ridendo lo seguo nella foresta.
Corriamo a perdifiato finché non sbuchiamo in
una radura dove un piccolo ruscello si getta in una
pozza dalle acque chiare. Il lieve scrosciare dell’acqua, il cinguettare degli
uccelli… “Oh Alyn, è bellissimo” “Sapevo ti sarebbe piaciuto”, dice mentre si
slaccia il mantello e lo stende sull’erba affinché possiamo sdraiarci. Mi volto
a guardare il mio promesso sposo. È alto anche se un po’ secco, i corti capelli
neri gli si sono spettinati lungo la corsa. Mi avvicino e glieli sistemo. Mi
bacia. Non è la prima volta che lo fa. Non è neanche il primo o l’unico ragazzo
che ho baciato. Insomma siamo promessi mica sposati. La Fortezza Rossa pulula
di cavalieri e scudieri che non vedrebbero l’ora di… “cogliere” una rosellina
Tyrell come me. Non che glielo lasci fare. Ma a donargli un piccolo sbuffo di
aroma non c’è niente di male, giusto?
Siamo sul suo mantello e ci rotoliamo lentamente l’uno sull’altra. La
gonna mi si stropiccerà tutta. Alyn è molto vorace oggi. Di queste piccole
sessioni che abbiamo avuto in qualche anfratto del castello questa è la più
bella. Improvvisamente sento la sua mano che scende sotto la mia gonna e mi
accarezza la coscia. Mi stacco dai suoi baci: “Alyn, no. Non possiamo” “Oh
andiamo. Tra poco sarai mia moglie” “Solo quando ti sarai guadagnato gli
speroni e non sappiamo quanto ‘poco’ ci manchi a quello”. Si passa nervoso la
lingua sulle labbra. “Avanti Eli. Non sappiamo quando l’esercito di lord Mace dovrà
lasciare la capitale. Se succedesse non potremo più rivederci per mesi, forse
anni”. Mi mordicchio il labbro indecisa. “E poi volevo che la nostra prima
volta fosse speciale. Sai, non come la prima notte di nozze con tutti gli invitati
che ci spogliano e urlano fuori dalla camera da letto. Volevo fosse qui. Ci
siamo passati con le truppe mentre andavamo alla Battaglia delle Acque Nere. E
ho subito pensato che sarebbe stato perfetto per noi due”. Il cuore mi batte
forte: “Ma… Ma se poi rimanes-“ “Mi tirerò fuori prima che… Succeda”, dice
arrossendo. Tiro su lo sguardo verso la volta di rami sopra di noi. Accidenti
non dovremmo. Ma è tutto così perfetto, sembra una delle ballate dei
cantastorie. Lo bacio e lentamente gli prendo la mano portandola sotto la
gonna. “Ma solo questa volta”, sussurro prima di slacciargli il farsetto.
Alyn
Guardo la mia Elinor: la mia futura sposa. È così bella. Il sole le
danza sui capelli castani mentre corre con le sue cugine nel parco degli dei. Gli
occhi di miele le scintillano ogni volta che sorride.
Porto la mano al collo dove tengo il suo pegno d’amore. Quante volte
nell’accampamento ho passato le notti ha guardare quel quadrato di stoffa verde
e a pensare a lei. La battaglia è stata
terribile, ma al grido di “Elinor!” sono corso contro l’esercito di Stannis
senza alcun timore. Ora ho ucciso per la prima volta e fatto l’amore per la
prima volta: sono un uomo a tutti gli effetti.
Nella prossima battaglia mi distinguerò e di certo mi faranno cavaliere.
Allora potremo amarci come marito e moglie senza più nasconderci. Nonostante ciò
che aveva detto Elinor, quella nel bosco non è stata l’ultima volta. Non può
resistere al mio ardore. Non appena possiamo, ci intrufoliamo negli
appartamenti suoi e della regina Maergery, oppure in qualche stanza nascosta
del castello. Una volta abbiamo trovato una cripta piena di teschi di drago. Elinor
ha sobbalzato e si è aggrapata a me quando le torce hanno illuminato le ossa
nere. “Tranquilla, sarò il tuo Serwin dallo Scudo a Specchio”, le ho sussurato.
Ci rimangono pochi giorni. Presto partirò con lord Mace alla volta di
Capo Tempesta. Ma non ho nulla da temere finché ho il portafortuna di Elinor.
Elinor
Mi rigiro nel letto. Alyn è
partito insieme a zio Mace per andare ad assediare Capo Tempesta, ma non è
quello che mi tiene sveglia. È quello che abbiamo fatto prima che partisse.
Siamo stati talmente frettolosi che… Non ha fatto in tempo a uscire. Ora cosa
faccio? Se per caso dovessi dare alla luce un bastardo per me sarebbe la fine.
Gli occhi cominciano a bagnarmisi. Che stupida sono stata. Stupida, stupida,
stupida! Maergery si muove accanto me. “Mh… Elinor cosa c’è? Ti rigiri come se
il materasso fosse imbottito di sassi”. Mi scappa un singhiozzo. “Oh tesoro.
Cosa ti è successo? Vieni qui”. Mi abbraccia e mi accarezza i capelli mentre
soffoco il pianto sul suo petto. “Va tutto bene Eli. Qualunque cosa sia
successa la sistemeremo vedrai”
Dopo che mi sono sfogata mi
prende per le spalle e mi guarda. “Ora fai un bel respiro e dimmi cos’è
successo?”
Il tè della luna non aveva un
cattivo sapore. Maergery l’ha chiesto al maestro Pycelle con la massima
segretezza. Devo stare tranquilla ora. È il Giorno della Fanciulla e visto che
in teoria siamo tutte vergini, stiamo andando a rendere grazie nel Grande
Tempio. Tutto andrà bene. Quando Alyn tornerà forse potremo sposarci qua
dentro.
Le septe però ci guardano in
un modo strano.
NdA
Elinor è stata catturata dall’Alto Passero e accusata insieme a Maergery
di fornicazione. Ora aspetta insieme a lei il processo. Chissà cosa succederà a
questi due piccioncini? Elinor verrà giudicata colpevole e affronterà il
cammino del supplizio.? Alyn combatterà contro il Credo Militante e al grido di
“Elinor!”, salverà la sua bella? Forse il portafortuna funzionerà davvero,
oppure no.