Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Dromeosauro394    13/10/2020    1 recensioni
Raccolta di one-shot per il writober 2020.
Saranno tutte ispirate a personaggi del trono di spade, non consecutive. La maggior parte saranno personaggi della storia passata di westeros che forse non molti conosceranno, ma spero di darvi lo stesso una piacevole lettura.
1- Lyonel Hightower e Samantha Tarly
2- Baela Targaryen Alyn Velaryon
3- Aegon quinto
4- Aegon il Cavaliere del Drago e Naerys
5- Dunk e Egg
6- Aegon il Mediocre e Bellegere Otherys
7- Sansa Stark e Edric Dayne
8- Elinor Tyrell e Alyn Ambrose
9- Rhaenyra Targaryen e Laenor Velaryon
10- Cersei Lannister e Lysono Maar
11- Raccallio Rendono e Alyn e Velaryon
12- Daeron Targaryen e Jeremy Norridge
13- Brynden Rivers e Shiera Seastar
14- Oberyn Martell e Daemon Sand
15- Spettacolo a Harrenal
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fake relationship

Fake relationship

 

114 d.C. (dopo la Conquista di Aegon)

 

La principessa si rigira nervosa uno degli anelli. “Vieni Rhaenyra il ballo sta per iniziare”, la incita Laenor. Sospirando ella gli dà il braccio e insieme si avviano verso il salone.

“Oh dei, questo vestito è fantastico”, esclama Laenor passando i polpastrelli sulla sua manica, “È pizzo di Myr?”. Rhaenrya alza gli occhi al cielo. ‘Non potrebbe essere meno evidente?!’.

Uno stuolo di urla e applausi esplode nella grande sala di Alta Marea quando i neo sposini entrarono tenendosi per mano.

Laenor saluta con la mano e poi se la porta al petto con un’espressione commossa. Rhaenyra invece ribolle di bile. ‘Tre giorni sono passati. Altri quattro e questo stupido teatrino sarà finito’.

Uno stuolo di invitati vuole parlare con loro e Rhaenyra e costretta a sorridere durante il lungo supplizio. “Siete davvero una bella coppia” “Perfetti l’uno per l’altra” “Presto la Fortezza Rossa pullulerà di principini”.

Ad un certo punto compare sir Joffrey Lonmouth. Indossa un farsetto ricamammo con i simboli della sua casata: tante piccole labbra e tanti piccoli teschi. Ha il volto liscio e i capelli castani e sinuosi gli ricadono lunghi sulle spalle. ‘Perlomeno se li sceglie bene’, pensa Rhaenyra. “Principessa. Sir”, dice Joffrey mentre si inchina elegantemente. Laenor esclama: “Oh fa un così strano effetto sentirsi chiamare sir” “Beh non è passato neanche un mese dalla vostra nomina”, dice Joffrey. ‘Ci credo’, pensa arcigna Rhaenyra, ‘Non ha mai tenuto in mano una spada. L’hanno fatto sir solo per dare un titolo anche a lui’. Sir Joffrey sussurra qualcosa all’orecchio di Laenor. Il ventenne ridacchia. “Ehm…Mogliettina, non avertene a male, ma sir Lonmouth ha delle importanti questioni che deve discutere con me. Non ti dispiace se mi assento un attimo” “Fai pure”, così almeno non dovrò sorbirmi tutti gli ospiti che si congratulano con noi. Joffrey e Laenor sgattaiolano via ridacchiando come due ragazzine.

 

Rhaenyra sbuffa e decide di andare a affogare le gioie del matrimonio al tavolo dei vini. Mentre si scola la sesta coppa una ragazza le si avvicina. “Essere sposate a mio fratello fa questo effetto?”, ridacchia Laena. Rhaenyra smette di bere e risponde: “Credo sia il matrimonio in generale, non tuo fratello” “Cugina, so che Laenor non è il sogno di ogni ragazza ma è di animo buono” “Lo so che lo è. Ma non mi fiderei di lui per proteggermi contro un uomo armato” “È solo questo? Guarda che Laenor per quanto non sia un guerriero ha un drago. E uno solo di quelli vale più di mille spade” “Anch’io ho un drago. Non è la sua bravura con la spada, è la sua mancanza di spirito combattente a preoccuparmi. Abbiamo già adesso un re così. Buono ma non forte abbastanza. Ed è per colpa sua che stiamo a questa festa e che ora…”, si porta una mano alla bocca, “E che ora è meglio che corra a prendere aria”

 

Il re in questione cammina con il mecenate della serata: Corlys Velaryon, il Serpente di Mare.“Un matrimonio grandioso Corlys. Non è vero?” “Certo vostra maestà” “Andiamo, ormai siamo consuoceri, chiamami Viserys” “Come preferite” “Un banchetto degno di mio nonno Jhaerys. Questo castello è bellissimo. Tutto marmo di Tarth?” “Sì, e giada e avorio da Essos” “Molto bene. Molto bene. Che bella occasione, ora penso che dopo tanti anni possiamo riappacificarci. Anche se il Concilio ha scelto me come re invece di tua moglie Rhaenys, ora che i nostri figli sono sposati le due linee si sono ricongiunte. La dinastia del drago trionferà per altri cento e più anni!” “Non potevate riassumere meglio Viserys”, sorride forzatamente Corlys. ‘Che uomo piccolo e ridicolo. Se fosse salita Rhaenys al trono, come minimo avremo ammesso Dorne nel reame. O le Stepstones. Invece abbiamo il vecchio grassone ridanciano. Se almeno suo fratello fosse stato il maggiore… Daemon sì che è un uomo e un principe che può definirsi tale’

 

Rhaenyra dopo aver vomitato fuori da una balconata le ultime due coppe di troppo si asciuga la bocca e torna verso la sala. E in quel momento lei le sbarra la strada. “Non sono riuscita a trovarti prima in quel trambusto”, dice con voce velata la regina Alicent: seconda moglie del re e matrigna della principessa. ‘Non mi hai trovata perché ti ho evitata tutta la sera brutta strega’.

“Spero che gradirai il mio dono di nozze” “Cos’è, una cesta piena di serpi?” “No figliola, è una culla in avorio per i vostri futuri figli. Anche se forse, visti i gusti di tuo marito, avresti gradito di più un fallo in avorio. Per tenerti compagnia la notte” “Chiamami figliola un’altra volta e ti farò divorare da Syrax”. Alicent sorride: “Se avessi acconsentito a sposare il mio Aegon a quest’ora staresti con un uomo che ti darebbe davvero dei figli. Chi è causa del suo mal pianga sé stesso” “Se avessi sposato quel bambino dubito che ad oggi avremmo fatto molto in camera da letto. Ma stai pur certa che mai e poi mai lascerò che la tua orrenda progenie salga al trono” “Come vuoi cara. Ma la legge ha stabilito che una donna non potrà mai salire sul Trono di Spade” “Nel Grande Concilio, che ha fatto re mio padre, il candidato per linea femminile era Laenor. Con un figlio nostro il problema della successione è risolto” “Ma prima un figlio bisogna concepirlo”, le sussurra Alicent per poi andarsene. Rhaenyra sbuffa infuriata. Vorrebbe darle fuoco. Vorrebbe urlare. Vorrebbe… Accidenti aveva ragione sul fallo d’avorio. Una bella scopata sarebbe proprio quello che ci vorrebbe in questo momento.

“I miei omaggi vostra altezza”, sente dire alle sue spalle. Si volta e trova sir Strong: “Felicitazioni e figli maschi”, dice il cavaliere. Alto due metri, massiccio, con una barba folta e nera. Rhaenyra sorride. Quella sporadica notte dopo il diverbio con sir Criston era stata una trombata per gelosia, tristezza e ira. E voleva che restasse sporadica. Ma in questo momento si sente così gelosa, triste e soprattutto arrabbiata. “Seguimi senza farti notare”, gli dice mentre esce.

 

“Ancora non ci credo che sarai re Laele”, sussurra Joffrey a Laenor mentre camminano nel parco degli dei. “Beh si spera non ancora per qualche anno”, risponde Laenor.

 “Re Laenor primo Velaryon. Dovranno cambiare tutti i vessilli alla Fortezza Rossa” “Meglio. Il nero dei Targaryen è così tetro. Il verde acqua marina è molto più raffinato”

“Oh quanto mi sei mancato in questi giorni. Costretto a stare nel letto con quella vipera”

“Joff non essere geloso”

 “Vorrei solo un momento per stare noi due da soli, senza che nessuno ci veda. Prendiamo il mio cavallo”

 “Sei matto! Per almeno questa settimana dobbiamo essere discreti. E poi dove vorresti andare? C’è l’alta marea, il castello e isolato da tutto”

 “Accidenti, hai ragione”. Laenor lo guardò compassionevole. Il suo bel Cavaliere dei Baci. “O che gli estranei se li portino tutti quanti alla dannazione. Vieni” “Ma hai appena detto… Il passaggio è allagato come facciamo?”

 

Poco dopo Mare Fumante sta sorvolando le acque di Driftmark. Vola talmente basso che le zampe sfiorano l’acqua e le ali mandano spruzzi salati sui due giovani uomini. La luna risplende sulle squame argento e grigie mentre il drago li porta su un piccolo scoglio dove sono stati altre volte.

 

Dopo un’ora di passione i due tornano sul drago. Mentre volano però ad un certo punto Joffrey grida: “Laele attento!” Una sagoma gialla per poco non li investe. “Yuuhu!”, grida Rhaenyra a bordo di Syrax. Il grosso Harwin Strong invece grida di terrore. Il cavaliere Rompiossa ora teme di rompersi le sue di ossa. Scorge l’altro drago e si mette a gridare aiuto: “Sir, aiutateci. È ubriaca ci farà schiantare” “NON SONO UBRIACA! Guarda so fare anche il giro della morte”. Con un colpo di talloni il drago Syrax compie una giravolta in aria. Rhaenyra per fortuna è legata alla sella, ma Harwin precipita con un grido poco virile. “Oh per la misera!”, esclama Laenor. Poi con un colpo veloce di frusta fa salire Mare Fumante per acchiappare in tempo sir Strong. Il povero drago fa come gli è stato detto ma vista la velocità l’unico modo con cui riesce a prendere il cavaliere è… con la bocca. Harwin all’inizio è sollevato di non cadere più ma poi si rende conto di stare nelle fauci viscide del drago. Grida sommesse si sentono dalla bocca della bestia. “Non vi preoccupate sir”, grida Laenor cercando di farsi sentire, “Non morde mai, è buonissimo. Lasciatemi atterrare che vi tiro fuori”.

Rhaenyra intanto si è accorta dell’assenza di Harwin. Presa dall’ansia guarda freneticamente in basso fino a che non scorge le sue gambe tra le fauci di Mare Infuocato. “Tuuuu!”, grida infiammata la principessa. Con un ruggito Syrax scende verso l’altro drago. “Lurido sodomita! Non ti basta avermi sposato. Vuoi pure togliermi i piaceri con i veri uomini”. Laenor guarda le gambe di Harwin e capisce il fraintendimento. “Oh no, tesoro. Non è come pensi. Sir Ha-“ “ZITTO! Visto che mi hai portato via il mio diletto io porterò via il tuo!”. Joffrey deglutisce. Gli artigli di Syrax scattano e il Cavaliere dei Baci viene strappato dalla groppa di Mare Fumante. “Joffrey!”, grida Laenor portandosi una mano alla bocca.

Laenor li insegue più velocemente che può. Harwin continua a essere sballottato in bocca al drago.

Syrax si staglia alto contro la luna. Joffrey tenta di spiegare la situazione a Rhaenyra ma gli artigli gli stringono il torace e gli mozzano il fiato. “Forse i teschi sono la parte del tuo stemma che ti si addice di più”, dice sorridendo la principessa per poi far mollare al drago la presa.

Laenor che era quasi arrivato vede Joffrey cadere e dà un colpo di frusta fortissimo per far scendere Mare Fumante in picchiata. Il drago ruggisce di dolore per il comando improvviso e sir Strong vola fuori dalla bocca. Il cavaliere sale in alto di qualche metro e si ritrova faccia a faccia con Rhaenyra. “Mia diletta prendimi, prendimi, prendimi” “Voi uomini pensate solo a una cosa” “No RhaenyraaaAAAh!”, grida mentre ricade verso il basso. Solo in quel momento Rahenyra realizza la situazione è si getta pure lei in picchiata per salvare il suo amato. I due cavalieri di drago scendono a tutta velocità ma i due uomini sono sempre qualche metro più giù. Ormai l’acqua li sta per inghiottire. Un enorme mare di scaglie si apre sotto i due uomini. Il vecchio drago Vaghar sebbene lento li ha visti in tempo. Scivolando sulle membrane delle sue ali i due cavalieri cadono sulla sella accanto a Laena Velaryon. “Non potevate tenervelo nei pantaloni perlomeno questa settimana”, commenta la Velaryon mentre ritorna verso iI castello. Rhaenyra e Laenor le si accostano con i draghi più piccoli. “Oh Laena, grazie. Non saprò mai come ricompensarti”, mormora Laenor. “Sì”, concorda Rhaenyra, “Subito dopo che avrò arrostito tuo fratello ti dono un castello” “Tornate alla festa e comportatevi da brava coppia. Questo vuol dire niente arrostimenti” “Ma questo invertito voleva uccidere Harwin”, dice Rahenyra fulminando Laenor con lo sguardo. “No principessa. Mi stava salvando quando sono caduto dal tuo giro della morte”, dice harwin ripulendosi dalla saliva di drago. Rhaenyra arrossisce: “Beh, possiamo considerare questo come il nostro primo litigio. Haha”, ride nervosamente, “Scusa Joffrey” “Oh e di che”, dice Joffrey risistemandosi la chioma. “Dura essere l’amante di un reale, vero?”, gli dice Strong. “È una benedizione e una maledizione”, concorda il Cavaliere dei Baci.

“Secondo voi avranno notato la nostra assenza”, dice Laenor premendosi le dita sulle labbra. “Tranquilli”, li rassicura Laena, “Gli ho detto che stavamo per fare uno spettacolo pirotecnico col fuoco di drago. Molliamo i vostri donzelli e facciamo qualche giravolta. Non capirò mai l’amore. Le persone diventano talmente idiote quando sono innamorate”

   
 
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