12. Angst ending

Pell x Panna Charlotte

Correre.
Non smette di correre affaticata la ragazza dai rosei capelli, che sembra ormai sull’orlo dello svenimento. Ha corso in mezzo alla sabbia, ha anche combattuto in mezzo alla sabbia, il tutto nella speranza di riuscire a portarsi via quel calco del Poygnegriff ritrovato nel cuore di Alabasta. Era questa la sua missione, semplice a detta della stessa Big Mom, eppure alla fine dei conti Pan l’aveva trovata ben più faticosa di quanto non sembrasse, forse per via di quegli scontri inattesi con i guardiani della stessa isola. Lo sciacallo era stato facile da mettere fuori gioco, ovviamente, mentre il Falco aveva continuato a combattere e le aveva dato fin troppo filo da torcere.
Era stanca ed affaticata e probabilmente si sarebbe anche lasciata andare a terra e fatta catturare, perché qualsiasi altro posto sarebbe stato meglio di Whole Cacke Island, lontana da sua madre, lontana dai suoi inumeremoli fratelli, lontana da tutto e tutti quanti. Magari l’unico che le sarebbe mancato era solamente Katakuri, che forse avrebbe smosso un dito per andare a salvarla, ma Pan non voleva essere salvata, voleva semplicemente morire in battaglia così da evitare di dover tornare a casa. Eppure lo spirito combattivo che si ritrovava a possedere le impediva di cedere tanto facilmente, ecco perché si odiava con tutta sé stessa.
Non sarebbe mai stata libera da tale prigione che la rendeva schiava di una madre che non l’ha mai davvero voluta.
Ma un modo per fargliela pagare c’era, ed infatti mentre scappava aveva lasciato andare di proposito i fogli che contenevano le scritte di quella lastra che tanto interessavano a sua madre. Le aveva abbandonate in mezzo alla sabbia, certa che sarebbero stati inghiottiti dal deserto, ed allora aveva ripreso a combattere. Almeno i piani di Big Mom non sarebbero andati a buon fine e lei se ne sarebbe andata dall’isola per i fatti suoi, inventando una qualche scusa che l’avrebbe portata ad essere punita ed uccisa.
Il piano era davvero perfetto, od almeno così sperava la ragazza che giunta a pochi metri dalla propria imbarcazione si ritrova però, inaspettatamente, la figura del Falco, adesso nella sua forma umana, che stringe in mano i suoi fogli e che nonostante tutto sta fissando il mare, neanche la stesse aspettando.
« Di norma i ladri verrebbero subito arrestati, visto e considerato quello che hai fatto. Il mio amico Chaka lo hai conciato per le feste, non ci aspettavamo che ad affrontarci ci sarebbe stato il Puma dei pirati di Big Mom.»
Proferisce lui con tuta la tranquillità di questo mondo, facendo solamente digrignare i denti alla ragazza, che si ferma per qualche istante.
« Spostati da li.»  replica lei, come sempre di poche parole.
E stranamente Pell si sposta sul serio, facendole largo per permetterle di salire a bordo della sua stessa barca.
« Vai pure se vuoi, ma non sembri così fedele alla tua Imperatrice se hai abbandonato tanto facilmente questi fogli. Per cui, considerato che non hai fatto altro, sei libera di andare via e fuggire. »
« Saranno anche fatti miei ciò che faccio. Tu non hai una principessa da proteggere piuttosto che inseguirmi? »
« Non nominare la Principessa Bibi—…» risponde repentino il ragazzo che le rivolge uno sguardo di sbieco. « Qualsiasi sia il tuo piano fai attenzione.»
« Magari il mio piano è proprio questo, Falco di Alabasta. Ma come ho già detto, non sono affari tuoi. Adesso, scusami ma devo tornare da mia Madre.»
“Per morire”.
Ma questo evita di dirlo, però è ciò che davvero pensa mentre sale a bordo della propria nave, pronta a mollare gli ormeggi ed andare via.
« Spero di rivederti in futuro, mi è piaciuto lottare con te.»  le dice lui prima d’andare nella direzione opposta.
« Come se t’importasse realmente.»  è l’unica risposta che lei riesce a dargli, certa che non si sarebbero mai più visti.
Ed allora molla gli ormeggi, abbandonandosi ad un profondo sospiro ed alla consapevolezza che l’andata ad Alabasta era stato forse uno degli ultimi piacevoli momenti della vita, perché lontana da Big Mom.