Fight

Eustass Kidd x Jamie Le Blanc (oc) AU!

Le nocche indurite dal tempo e dai centinaia di colpi donati ad i manichini adesso sono piene di sangue che non sembra smettere di sporcarle le bende.
Jamie non riesce a capire se sia il proprio oppure, se ciò che ha sulle dita, è il sangue di quel tipo steso a terra ed ormai privo di sensi. Ha perfino paura ad abbassarsi per controllare se respiri ancora, ma dopo l’ultimo colpo che gli ha donato proprio sulla gola, dubita possa essere ancora in vita, od almeno così spera la ragazza.
E’ accaduto tutto troppo velocemente, e di ciò se ne rende conto da sola, ed il proprio corpo ha reagito nella speranza di difendersi nel modo migliore possibile.
Quei combattimenti clandestini cui prende parte si stavano rivelando ben più pericolosi di quanto mai avesse messo in conto. Si sa, la città di Raftel non sembra perdonare e nel cuore della notte qualsiasi cosa può accadere. E lei aveva vinto l’ennesimo combattimento, organizzato all’ultimo momento. Il giudice aveva decretato la vittoria della piccoletta con la sciarpa rossa ed i capelli scuri, e poi la gente si era dissolta nel nulla mentre gli scommettitori donavano le vincite a chi dovere.
Perfino lei era stata pagata, qualcosa in più da aggiungere ad i propri risparmi, nulla di clamoroso ovviamente, ma erano pur sempre soldi ed andavano bene.
Ma mentre tornava a casa qualcuno l’aveva seguita, le avevano puntato una pistola alla tempia e sussurrato ciò che avrebbe dovuto fare se voleva salva la vita e Jamie aveva reagito dapprima disarmando l’avversario, come avrebbe fatto in combattimento, e poi rispondendo ad i colpi con pugni e calci ancor più forti tanto da farle sanguinare le mani.
Ed alla fine aveva ripreso a ragionare, nonostante l’adrenalina e la paura che avevano fatto da miccia per non permetterle di morire. Non aveva idea di chiunque fosse quell’uomo, ma adesso era steso a terra morente e lei non poteva fare niente se non scappare in preda alla paura più totale.
Di tornare a casa non se ne parlava, anche perché non aveva intenzione di stare sola, visto quanto appena accaduto.
Andare da Sabo e Koala? Magari sì, ma loro si sarebbero preoccupati, avrebbero fatto domande sul perché se ne andasse in giro nei vicoli in piena notte e le avrebbero fatto la ramanzina e forse l’avrebbero anche denunciata alla polizia, o meglio avrebbero denunciato i combattimenti illegali, conoscendo quanto poco apprezzassero queste cose.
Ma lei non voleva tutto questo. Quindi la mente viaggia veloce alla ricerca di qualcun che magari le possa dare una mano e mentre scorre rapidamente la lista dei numeri di telefono ecco che incontra l’unico che magari, in qualche maniera, potrebbe comprenderla e non fare nulla d’azzardato. In fondo anche lui è coinvolto in quel giro.
E’ affannoso il respiro mentre bussa alla porta dell’appartamento di Kidd, non è neanche certa sia sveglio, ma ci prova a martellare più e più volte il pugno sulla superficie lignea.
« Kidd—… non so se tu sia in casa ma—… ma se ci sei ti prego ho bisogno che apra questa porta. Io non—… non voglio tornare a casa da sola. »
Passano un paio di secondi durante i quali sembra davvero sull’orlo delle lacrime, ma cerca di trattenerle, quando ecco che la voce da dietro la porta torna a ridarle speranza.
« Bene, bene. Chi abbiamo qui? Jamie Le Blanc lo sapevo che—…»  ed è allora, proprio quando la porta si apre che Kidd, la bestia rossa come si faceva chiamare dagli amici, abbandona la sua aria scherzosa e forse anche gongolante per assumere l’espressione più seria che conoscesse così da avvicinarsi a lei e prenderla fra le braccia.
« Che cazzo sta succedendo, pettirosso? Che cosa ti hanno fatto? »
« E’—… una storia lunga ma posso dormire da te questa notte? »
Riesce a domanda Jamie che, in quel momento di debolezza estrema si accascia su di lui, sapendo che adesso, finalmente,  fra le braccia del rosso potrà essere al sicuro.
Non importa quanto scontroso possa essere, lui è li ed è pronto a smuovere il mondo per lei e questo Jamie lo ha sempre saputo ma non lo ha mai accettato.
Almeno fino a quel momento perché in fondo anche lei ha bisogno di lui più di quanto avrebbe mai voluto ammettere. 
« Puoi dormire da me tutte le cazzo di notti che vuoi, ma prima dimmi che ti è successo ed a chi devo spaccare la faccia. »
Mormora stranamente pacato il rosso mentre la stringe a sé, carezzandole gli scuri capelli.
Ed una volta tanto a Jamie non dispiace sentire quelle parole dal rosso, non le dispiace sapere che al mondo vi è qualcun altro al quale importa di lei.