Prompt: sentimento Personaggi: Yukiko Kudo, Ai Haibara, altri Pairing: Conan/Ai Rating: verde Il silenzio di chi urla
Yukiko non si stupisce di come, ancora una volta, suo figlio sia in grado di zittire tutti con le sue incredibili e accurate deduzioni. Mitsuhiko e Genta lo sgridano, gli dicono di non darsi troppe arie. Yukiko sorride – capisce che a spingerli a parlare è l’invidia, un sentimento che però non è cattivo ma solo umano e anzi veste i panni dell’amicizia. Sono gelosi dell’intuito infallibile del loro piccolo amico perché come suo solito quello gli permette di fare bella figura e di attirare l’attenzione delle ragazze, una in particolare. Lo sguardo di Yukiko si sposta su Ayumi e nei suoi occhi legge una sincera ammirazione per suo figlio. Le fa tenerezza, le ricorda Ran quando Shinichi aveva davvero sette anni. È un sentimento acerbo, però, quello di Ayumi, che potrà fiorire solo nel tempo, quando la bambina diventerà ragazza e potrà comprendere davvero che cosa vuol dire amare. È solo una cotta, per il momento – passerà. «Si può sapere perché si scaldano tanto, quei due?» «Davvero non l’hai capito?» Lo sguardo di Conan si posa su Ai e si fa più seccato, adulto – è l’espressione tipica di Shinichi che Yukiko gli ha visto indossare innumerevoli volte. «Dovrei?» Ai scuote il capo. «Sei proprio senza speranze.» Gli rivolge un sorriso sardonico e allora Conan rifugge i suoi occhi, decretando che ne ha abbastanza delle solite frecciatine di Ai. Quegli occhi però rimangono fissi su Conan anche quando lui ha già voltato pagina e Yukiko, osservandoli, capisce. Sono occhi da adulta, occhi che l’innocenza l’hanno persa senza mai conoscerla davvero. Yukiko non li paragona a occhi già visti, non può farlo perché di così profondi e tormentati non ne ha mai conosciuti. Sono calmi, silenti, eppure urlano. Non smette di osservarli. Non prova tenerezza, né riesce a sorridere – le dispiace, anzi, che un sentimento tanto potente come quello che ha appena individuato sia destinato a vivere e consumarsi nel silenzio. |