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Autore: __Lune__    31/10/2020    1 recensioni
-Trovi ingiusto il prezzo che ti hanno dato? Lo ritieni troppo basso?- chiese sua madre gelida -No, mamma, lo trovo irrazionale...irrazionale il fatto che me ne abbiano dato uno, irrazionale che alcuni pensino che gli esseri umani possano essere rappresentati con dei pezzi di argento o oro...con dei semplici numeri- rispose lei stropicciando la rosa bianca che stringeva tra le mani.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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*ALEXANDER

-Ale-, lo richiamò Christian, , il ragazzo si voltò.

-Tu...hai mai pensato che quello che facciamo è sbagliato? Insomma noi uccidiamo le persone...- rifletté ansioso Christian.

 Alexander lo guardò intensamente negli occhi,-Christian, perché fai parte di questa squadra?- gli chiese.

Christian si bloccò di colpo

-Credevo di poter proteggere le persone, di poterle salvare le persone, di poter essere rispettato, non avrei mai immaginato che le avrei uccise, non avrei mai creduto che sarei stato odiato- rispose poi.

-Le cose non sono mai come ce le immaginiamo, vero?-, ridacchiò Alexander.

-Perchè lo hai ucciso?- chiese serio Christian,- Poteva avere una famiglia, una moglie che lo aspettava a casa, dei figli...- proseguì.

Il ragazzo dagli occhi di fuoco si avvicinò a quello che aveva gli occhi del colore del cielo, -Christian, credi che mi importi di un brigante? Credi che mi importi della sua vita o della sua famigliola perfetta?- sibilò Alexander

-Il generale ha dato degli ordini, ed io ho bisogno di seguirli, tu non hai idea di cosa potrebbe accadere altrimenti- fece per andarsene ma...-Tu vuoi seguirli, intendo gli ordini, potremmo andarcene, lo sai- gli urlo dietro Christian, Alexander lo guardò, così come tutti gli altri soldati.

-Andiamo- bisbigliò il più bravo tra i due sicari.

Camminarono a lungo per la caserma, quella che era la loro casa da anni, avevano entrambi imparato a memoria ogni singolo punto in cui il legno nero cigolava, avevano imparato a capire dove il muro in mattone era leggermente più sottile...quando dovevano praticamente fare silenzio.

Avevano capito su quali delle tegole rosse del tetto dovessero poggiarsi per non scivolare, per non sbattere la testa tra i lunghissimi fili verdi che ricoprivano il terreno intorno attorno alla caserma.

Si, erano anche abituati alle mura che viste da fuori sembravano star per crollare.

Si, avevano imparato ad odiare quella ammasso diroccato che era la loro casa da troppo tempo.

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*ROSE

-Quanto avete pagato?- chiese stringendo i denti Rose, -che intendi?-,chiese la donna, a quanto pareva il suo nome era Lerath, Aphia Lerath.

-Per l'affidamento, quando avete pagato per avermi?- chiese ancora irritata la ragazza.

L'uomo e la donna si guardarono, risero, però non era una risata divertita, era una risata amara.

-Davvero credi che qualcuno pagherebbe per avere l'affido di una meticcia?- chiese beffardo l'uomo,  -Però è vero, lo ammettiamo, Ana ha pagato molto per liberarsi di te- continuò Aphia.

-E poi...chi credi che noi siamo, bambina?- chiese ancora l'uom,  -Un'uomo e una donna come tanti altri che se ne fregano delle altre persone- rispose prontamente la ragazza.

-Oh, così ci ferisci profondamente, cara- sorrise beffarda Aphia, -Pensavo fossi più intelligente-.

Si fermarono davanti a una porta, era bianca come il latte, troppo pulita per essere una casa di Oneiros; la sua citta era sempre stata sporca.

-Ragazzina, credo che ci siano molte cose che non conosci di questo mondo ed a quanto vedo sai molto poco anche di Oneiros-, -Non sono una stupida, e non sono neanche cieca, io ho imparato a vivere in questa città ed in questa terra-

Un'altra risata cominciò a minare il suo orgoglio.

-Rose...vogli essere sincera con te, ragazza, tu hai solo imparato a vivere con una famiglia pessima, hai imparato a soffiarti da sola il moccio dal naso, francamente, tu ha imparato le cose che imparato tutti i bambini, credo che tu ti ritienga troppo  intelligente .

-Dimmi, genio, sei riuscita a capire la vera ragione per cui i ricchi se ne sono andati? Sai quale è la situazione in tutti gli altri paesi o perchè le persone da mesi stanno scomparendo, anche se piano?-  chiese Aphia

Rose trovò per un istante molto interessanti le sue scarpe, notò l'ombra di qualcosa di imponente sopra di lei, l'uomo le guardava dall'alto il nido rosso che aveva al posto dei capelli, con una mano le sollevò il viso, fece in modo di poterla guardare negli occhi,- Come immaginavamo- sorrise poi.

Rose lo guardò con uno sguardo pieno d'odio, gli morse la mano, poi si mise a correre, il più lontano che poteva, per andarsene da quei due.

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*APHIA E LYON

-Questa cagnolina morde, Lyon...-.

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*CHRISTIAN

-Quanto lontano dobbiamo andare?- chiese nervoso Christian; stavano camminando da tanto.

Alexander lo guardò:-Quanto basta- rispose poi continuando a camminare

-Siamo in giro da minuti, non abbiamo neanche una meta- commentò Christian, l'altro non lo ascoltò, -Eccoci- disse poi dopo il silenzio fermandosi davanti ad una stanza impolverata: era la biblioteca,

-Amico, sei sicuro che non verrà nessun...-, -Sono sicuro-, lo interruppe secco Alexander -E poi chi vuoi che venga qui? Reys o Luke? No, i nostri compagni sanno a malapena come allacciarsi le scarpe, loro...- , -Sta zitto- si interruppe bruscamente il suo amico, si sentirono delle voci.

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*???
 

-Generale, non possiamo fare quello che abbiamo fatto a Korin anche ad Oneiros, si rende conto che parla di attaccare una dei paesi più importanti di questo mondo?- sussurrò preoccupata una voce femminile.

-In quel buchetto non ci vive più nessuno di importante- ribatté il generale Scorpyon , -Si, ma signore, nei terreni di quel posto ci sono minerali preziosi, i ricchi che ne usufruiscono vorranno spiegazioni- continuò la voce femminile.

-E gliele daremo, Zeya, spetterà a noi renderle credibili o meno- la zittì il generale.

Christian guardò il suo amico, provo a parlare, ma si ritrovò la mano di Alexander sulle labbra, aspettarono che i passi si allontanassero, si guardarono ancora, si erano capiti perfettamente.

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Hey, come va?

Avevo intenzione di pubblicare questo capitolo prima, ma lo vedevo come vuoto, e sinceramente lo vedo vuoto anche ora, ma mi direte voi, sempre se vi va😥

Grazie mille se siete arrivati fino a qui. Continuerò ad un commento...

Sayonara

 

   
 
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