INSOMNIA
PROLOGO
PROLOGO
Si trovava in un’enorme stanza, circondata dal buio. Incerta, cominciò a camminare dritta davanti a sé. Si spostò leggermente alla sua destra raggiungendo e tastando il muro al suo fianco alla ricerca di un pulsante, quello dell’interruttore. Dopo quelli che parevano secoli, finalmente riuscì a trovarlo.
La stanza prese vita, illuminata da un elegante e familiare lampadario.
Continuò a camminare lungo il corridoio, svoltando poi l’angolo una volta giunta alla fine.
Scivolò e cadde in avanti, facendosi seriamente male. Maledicendo tutto e tutti, si massaggiò il braccio sul quale era caduta percependo solo in un secondo momento la sostanza viscosa tra le dita. Le guardò, erano rosse. Ma cosa… si voltò per capire su che cosa fosse scivolata.
Era una pozza di…
SANGUE?!
La stanza prese vita, illuminata da un elegante e familiare lampadario.
Continuò a camminare lungo il corridoio, svoltando poi l’angolo una volta giunta alla fine.
Scivolò e cadde in avanti, facendosi seriamente male. Maledicendo tutto e tutti, si massaggiò il braccio sul quale era caduta percependo solo in un secondo momento la sostanza viscosa tra le dita. Le guardò, erano rosse. Ma cosa… si voltò per capire su che cosa fosse scivolata.
Era una pozza di…
SANGUE?!
Si svegliò di soprassalto, il battito accelerato. Fortunatamente era soltanto un sogno.
Senza far rumore, accese la lampada che giaceva sul comodino e si portò allo specchio accanto all’armadio, due enormi occhiaie le solcavano il viso, era la seconda notte di fila che passava insonne. Si scostò dalla superficie e ritornò distesa sul morbido letto dalle lenzuola bianche.
Chiuse gli occhi cercando di riprendere sonno, ma ogni volta che ci provava, le immagini di quell’incubo terrificante le comparivano nuovamente nella mente; e il russare di Scott, sull’altro lato del materasso, non aiutava affatto.
_____________________
ANGOLO AUTRICE:
Benvenuti alla terza e ultima parte di questo racconto! :D
Che dite, sto esagerando? La storia sta diventando troppo lunga? D: argh!
Senza far rumore, accese la lampada che giaceva sul comodino e si portò allo specchio accanto all’armadio, due enormi occhiaie le solcavano il viso, era la seconda notte di fila che passava insonne. Si scostò dalla superficie e ritornò distesa sul morbido letto dalle lenzuola bianche.
Chiuse gli occhi cercando di riprendere sonno, ma ogni volta che ci provava, le immagini di quell’incubo terrificante le comparivano nuovamente nella mente; e il russare di Scott, sull’altro lato del materasso, non aiutava affatto.
_____________________
ANGOLO AUTRICE:
Benvenuti alla terza e ultima parte di questo racconto! :D
Che dite, sto esagerando? La storia sta diventando troppo lunga? D: argh!