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Autore: LadyPalma    10/11/2020    2 recensioni
| Questa storia partecipa all'iniziativa "Gioco di scrittura" indetta dal gruppo facebook "Caffè e calderotti"
La professoressa resta in silenzio, la aiuta a rialzarsi e la conduce nel suo studio. È quello che farebbe con qualsiasi studente, compresa una Serpeverde del sesto anno che a malapena conosce.
"Prenda un biscotto, signorina Umbridge".
Dolores finisce per prenderne quattro, Minerva dietro la sua tazza di tè nasconde un sorriso divertito.

Minerva/Dolores con Dolores studentessa. Vaghi accenni Minerva/Albus (unidirezionale) e Albus/Gellert
Genere: Hurt/Comfort, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Silente, Dolores Umbridge, Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Ricordi di granito
 





 
      I held the better card, but every struck of luck has gotta bleed through,
has gotta bleed through
 
 
Trova la ragazzina per caso, seduta a terra nei bagni del secondo piano. Tutto di lei piange – la divisa sporca, i capelli bagnati, le mani graffiate –, ma i suoi occhi sono asciutti, mentre denuncia con voce stridula un paio di Grifondoro.
La professoressa resta in silenzio, la aiuta a rialzarsi e la conduce nel suo studio. È quello che farebbe con qualsiasi studente, compresa una Serpeverde del sesto anno che a malapena conosce.
"Prenda un biscotto, signorina Umbridge".
Dolores finisce per prenderne quattro, Minerva dietro la sua tazza di tè nasconde un sorriso divertito.
 
*
"Lei ha davvero messo in punizione i Prewett?"
Dolores la fissa con autentica sorpresa e Minerva se ne sente irritata.
"Certo, simili atteggiamenti non sono tollerati".
"Ehm è solo che... nessuno mi aveva mai difesa prima".
La professoressa si addolcisce, non può farne a meno, e prova compassione. Dolores Umbridge è una strega mediocre, bruttina e insignificante, e se c'è altro oltre questo nessuno lo sa. Neanche lei, perché non si è mai soffermata a pensarci prima.
"Dolores, per qualsiasi cosa puoi sempre venire a parlare con me. Anzi, confido che da ora in poi lo farai".
Dolores la prende un po' troppo in parola e ogni pomeriggio si presenta davanti al suo ufficio con la sua tossettina finta e il suo sorriso falso quanto esagerato. È inopportuna e fastidiosa, questo vorrebbe dirle... Invece, una volta di più, la lascia entrare.
 
You held the balance of the time that only blindly I could read you,
but I could read you
 
La scusa ufficiale sono ripetizioni private di Trasfigurazione, ma l'ora quotidiana trascorre in realtà mangiando biscotti e parlando di gatti. Non si chiedono perché questa strana amicizia funziona – ma funziona. Alla fine dell'anno, nella sfilza di Scadente e Accettabile, stona l'Oltre Ogni Previsione in Trasfigurazione.
"La ringrazio per la ehm piccola bugia".
"Nessuna bugia, Dolores, sei migliorata molto e–". Minerva tace quando vede il regalo: un piatto della linea Felini Felici. Potrebbe essere la cosa più inquietante che abbia mai visto, ma il pensiero è così dolce che si sente scaldare il cuore – o forse è il sorriso incredibilmente sincero della ragazza? Pensa quasi di attaccarlo alla parete… no, lo lascia in un cassetto e non lo toglierà mai.
 
*
"Niente biscotti quest'anno, Dolores?"
"Ehm, no grazie professoressa, devo cercare di tenermi in linea. Bellatrix ha detto che–"
"Sciocchezze. Sei una strega molto carina così come sei".
Dolores spalanca gli occhi e le guance le si colorano immediatamente di rosa. Minerva non ha detto niente di strano o di sconveniente, ma allora perché si sente avvampare dentro anche lei?
Ha scoperto pian piano che in effetti quella ragazza nascondeva altro, e quell'altro le è piaciuto. Quanto non sa dirlo, ma ricorda con orrore come non troppi anni prima cercava ogni scusa per passare del tempo con il professor Silente, come tremava per ogni sua parola.
Superare i confini tra professore e studente è sbagliato, lo sa bene. Stare dall'altra parte è peggio.
 
Well, you look like yourself, but you’re somebody else
Only it ain’t on the surface
 
Dolores ha messo all’improvviso di presentarsi davanti alla sua porta; quando Minerva la rivede è al punto di partenza: nei bagni del secondo piano mentre piange per finta in un pomposo vestito rosa confetto.
Ma non è disperata, stavolta no, c’è qualcosa di diverso nel suo sguardo.
“Dolores, non dovresti reagire in questo modo. Il Ballo del Lumaclub è una cosa talmente superficiale che–"
“Ehm e questa è una cosa superficiale, professoressa?”
Con un gesto brusco, dispiega una pergamena accartocciata: è un disegno di un gatto e un rospo racchiusi in una miriade di cuori. Così gli altri hanno capito, constata Minerva sospirando interiormente, hanno capito forse prima di me.
“Dolores, cosa dovrebbe significare? Non credo di capire”.
“Oh, credo capisca benissimo, invece” la interrompe la ragazza, in un sibilo velenoso. “Mi ascolti, mi ascolti bene, professoressa. Un giorno raderò al suolo questa scuola, la ridurrò in un cumulo di cenere per tutto quello che mi stanno facendo, giuro che lo farò!”
Minerva spalanca gli occhi da dietro le lenti, una fragile barriera contro un pericolo che improvvisamente avverte. Di Dolores ha imparato a vedere tanto altro oltre il niente, ma quell’altro si riduce adesso solo a fuoco devastante e arida crudeltà. Soltanto lei ha avuto la possibilità di vedere il bello che c’è dietro quell’anima smarrita, e forse  soltanto lei riesce ora a intuirne il male?
“Quello che dici è davvero meschino e–"
“Non si preoccupi, professoressa, la risparmierò. È sempre stata gentile con me, me ne ricorderò”.

 
I saw the part of you
That only when you’re older you will see too, you will see too.
 
 
Minerva emerge da Pensatoio e lancia una fugace occhiata ad Albus, in una muta richiesta di aiuto. I ricordi, fusi per anni nel più duro granito, sembrano schegge di vetro adesso che li ha guardati liberamente in faccia. Non è affranta, questo no, ma è colpevole e si vergogna – di quello che c’è stato, di quello che non c’è stato, neanche lei sa dirlo. Perché la ragazzina a cui si era affezionata adesso è un mostro che stenta a riconosce e lei si chiede se avrebbe potuto evitarlo. Se solo l’avesse fermata. Se solo non l’avesse lasciata andare.
“Credi sia stata colpa mia, Albus? Ho portato le cose troppo oltre, oppure…?” Oppure non le ho portate oltre abbastanza, magari, non le ho mostrato quell’amore che forse l’avrebbe salvata? “Avrei dovuto capirlo, è questa la mia colpa”.
Il Preside accenna un sorriso, comprensivo e forse compartecipe. “Non essere troppo dura con te stessa, Minerva. Per esperienza so che talvolta noi esseri umani siamo troppo… distratti per accorgerci della scintilla di male quando è nel volto delle persone che sembrano speciali”.
“Stai parlando di Tom Riddle?”
Il sorriso di Silente diventa una risata leggera, mentre il suo sguardo si fa inversamente malinconico. “Oh, no, mia cara, lo sai bene che sto parlando di qualcun altro”.
A quella risposta, Minerva sospira stancamente ma non trasale. Non è in fondo sorpresa, dentro di lei lo ha sempre saputo: Dolores Umbridge è stata la sua Grindelwald ma, proprio come ha fatto Albus, non esiterà a batterla e a distruggerla per difendere la sua scuola, il suo mondo, la porzione di bene che forse quella stessa ragazzina era… prima di diventare qualcun altro.
 
 
 



 
NDA: La sfida aveva come obbligo: songfic, Dolores e Minerva. La canzone in questione è “You’re somebody else” di Flora Cash. In particolare, la frase “Ho visto la parte di te che tu vedrai solo quando sarai più grande” mi ha fatto subito pensare all’ipotesi di un rapporto di vicinanza tra Dolores e Minerva negli anni di Dolores come studentessa dove però lo spettro della cattiveria di Dolores inizia a farsi vedere. Se foste curiosi di un “rovesciamento” nel rapporto tra loro due da adulte, vi lascio il link a questa mia altra storia: Il sapore di un bacio
Ultima nota sul titolo: fa riferimento al cognome di Minerva e in questo è un occhiolino al capitolo “Un ricordo lumacoso” del sesto libro.

 
   
 
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