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Autore: mirisparkles    11/11/2020    2 recensioni
Cosa accadrà adesso che Rory sta per diventare madre? La vita "perfetta" di Logan verrà scombussolata per sempre? O forse la nostra protagonista seguirà le orme della madre e deciderà di crescere questo bambino da sola? Jess Mariano è davvero il "nuovo Luke"? Riusciranno i nostri amati "Literati" ad avere una seconda occasione?
Non so se definirla una vera e propria fanfiction, ma prendetela per quello che è. Questo Revival mi ha lasciata con l'amaro in bocca e allo stesso tempo con un barlume di speranza per i miei amati Rory e Jess, perciò ho deciso di amalgamare queste due cose e dar vita a questo progetto, un piccolo passatempo per tutti coloro che non ne hanno mai abbastanza delle avventure dei nostri beniamini di Stars Hollow.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jess Mariano, Logan Huntzberger, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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- Stars Hollow, Luke's Diner -



La festa della piccola Doula è proseguita senza troppi intoppi. La bambina sembra aver apprezzato tutti i regali ricevuti (o perlomeno la maggior parte) e Lorelai, da brava mamma orsa, è riuscita ad intercettare la maggior parte degli invitati impiccioni in modo da tenerli alla larga dalla figlia e risparmiarle una lunga serie di domande particolarmente scomode.

Il giorno seguente, come da programma, Jess e Rory si sarebbero dovuti incontrare per discutere gli ultimi dettagli riguardo al romanzo di quest’ultima, ancora in piena fase di elaborazione. Jess sarebbe rimasto a dormire nel vecchio appartamento di Luke, perciò non avrebbero avuto alcun vincolo orario.

[...]

Rory si ritrova a bussare alla porta della tavola calda con alcuni minuti di anticipo. Niente di insolito, considerando che la puntualità è sempre stata il suo forte.

 

𝓙𝓮𝓼𝓼: Sei in anticipo!


Esclama Jess strabuzzando gli occhi. Rory si limita a rispondere con un cenno della testa e si fa strada all’interno del diner, senza perdere tempo in chiacchiere.
 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Non c’è tempo da perdere! Ho così tante cose da mostrarti, dubbi da chiarire… So che hai detto che la scadenza per la bozza completa è fine mese, ma ho così tante cose da— 
 

Jess posa entrambe le mani sulle spalle della Gilmore, cercando il suo sguardo ed invitandola a seguire i suoi movimenti.
 

𝓙𝓮𝓼𝓼: Prendi fiato, tigre! Ti prometto che troveremo il tempo per fare tutto. Ho chiesto a Cesar di preparare qualcosa da sgranocchiare prima di chiudere il locale, terrà il tuo stomaco a bada per qualche ora. Qualcosa mi dice che sarà una lunga giornata… 
 

Rory abbozza un sorriso, per poi dare una sbirciata ai piatti poggiati sul bancone.
 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Wow. Non sarà un po’ troppo?

𝓙𝓮𝓼𝓼: Ti ho vista mangiare, ho pensato che con il moccioso in arrivo i tuoi standard si saranno come minimo triplicati.

 

Rory gli rivolge un’occhiata fulminante, per poi rubare una manciata di patatine fritte da uno dei piatti e prendere posto.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Sono ancora calde…


Esclama Rory con aria sognante.

 

𝓙𝓮𝓼𝓼: Come volevasi dimostrare.

𝓡𝓸𝓻𝔂: Sta zitto.

𝓙𝓮𝓼𝓼: È così che ci si rivolge ad un superiore?

𝓡𝓸𝓻𝔂: Non sei un superiore, sei solo Jess.


Ribatte la Gilmore portando l'ennesima patatina alla bocca.
 

𝓙𝓮𝓼𝓼: Ho un contratto nel mio ufficio a Philadelphia che dice il contrario.
 

Replica Jess con il solito sorrisetto beffardo che lo contraddistingue. 
 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Smettila di distrarmi, stiamo perdendo tempo! 

𝓙𝓮𝓼𝓼: Attenta a non ungere d’olio il dattiloscritto!

𝓡𝓸𝓻𝔂: Non è la copia ufficiale, mi sembra ovvio! Questa è piena di correzioni e note sui margini… La definitiva la preparerò dopo il nostro incontro.

𝓙𝓮𝓼𝓼: Beh, che dire… Iniziamo!
 

Senza ulteriori indugi, Rory inizia a mostrare a Jess le pagine del suo dattiloscritto. La prima parte del romanzo è stata già revisionata più volte dall’intero team della Truncheon, perciò non offre parecchi spunti di conversazione. Allo stesso modo la conclusione, studiata a tavolino mesi prima con l’aiuto di Matthew e Ruby, sembra funzionare alla grande e non necessita particolari correzioni. Quello che preoccupa di più la giovane Gilmore, è la parte centrale della storia.


𝓡𝓸𝓻𝔂: Voglio dire… Penso che la conclusione funzioni abbastanza bene. Il cerchio che si chiude, la figlia che si ritrova nella stessa situazione in cui si è trovata la madre anni prima, il finale relativamente aperto, insomma è coinvolgente… 

𝓙𝓮𝓼𝓼: Niente di cui non fossi già a conoscenza, continua… 

𝓡𝓸𝓻𝔂: È la parte centrale che mi manda in crisi! Se il lettore la trovasse noiosa e decidesse di interrompere la lettura prima della fine? Voglio dire è la mia vita, cosa ci può essere di così entusiasmante? Forse mamma aveva ragione, avrei dovuto inserire animali parlanti che combattono le forze del male… 

𝓙𝓮𝓼𝓼: No, hey. Questa storia funziona proprio perchè è genuina, è reale. La gente ha bisogno di questo. Voglio dire, in tanti sono in grado di parlare di futuri distopici, universi alternativi, ma in quanti riescono ad emozionare facendo leva proprio su ciò che il lettore conosce? Fidati di me, tu e Lorelai diventerete il duo mamma & figlia più famoso d’America!

𝓡𝓸𝓻𝔂: Sai cosa? A volte ho la sensazione che il mio stile di scrittura sia troppo tecnico, poco personale. Voglio dire… Ho scritto articoli di giornale per tutta la mia vita!

𝓙𝓮𝓼𝓼: Ma che dici? Il tuo stile è molto personale. 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Forse ti confondi con il tuo. Il tuo modo di scrivere rispecchia perfettamente il tuo modo di pensare. È intenso, misterioso e decisamente coinvolgente. Io sono soltanto una giornalista fallita che gioca a fare la Jane Austen dei poveri!

𝓙𝓮𝓼𝓼: Andiamo, fammi leggere qualcosa. Se è spazzatura come sostieni, prometto di licenziarti senza troppi convenevoli.

𝓡𝓸𝓻𝔂: Ti ringrazio… Credo. 
 

Risponde confusa la Gilmore, passando alcuni fogli al ragazzo.
 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Aspetta… Intendi adesso?

𝓙𝓮𝓼𝓼: Quando se no?

𝓡𝓸𝓻𝔂: È solo che… È strano. Dovresti farlo da solo, non con me presente. 

𝓙𝓮𝓼𝓼: Scordatelo. Vuoi sapere se sei in grado di emozionare il lettore? Sono qui, emozionami. Se fingo lo capirai.


Rory annuisce, ancora terribilmente a disagio all’idea che qualcuno possa leggere ad alta voce i suoi pensieri più intimi. Quel libro potrebbe essere paragonato al diario che teneva quando era ancora una ragazzina. Parlare di sé ad uno sconosciuto può essere semplice, stimolante e forse anche liberatorio, ma aprire il proprio cuore a qualcuno che ti conosce bene come le sue tasche… Quella è tutta un’altra storia.

Jess si schiarisce la voce, per poi incominciare a leggere una pagina a caso all’interno del plico.


𝓙𝓮𝓼𝓼: “Per buona parte della sua vita ha desiderato vedere i suoi genitori insieme. Una volta, curiosando tra i cassetti della stanza che tempo prima apparteneva a sua madre, trovò una fotografia datata 1983, ritraente i due innamorati all’interno di una cabina per foto. Sua madre non lo ha mai saputo, ma la giovane ha conservato quella vecchia fotografia ingiallita con cura, nascondendola all’interno di uno dei suoi libri preferiti, nella speranza che un giorno la sua idea di ‘famiglia felice’ sarebbe potuta diventare realtà.
Ora, a distanza di anni, ha finalmente capito che tutto ciò di cui lei e sua mamma hanno sempre avuto bisogno è sempre stato davanti al loro naso. 

[...]

“Luke -inserire nome fittizio qui- è stato al loro fianco sin dal principio. È entrato nella vita delle Gilbert riempiendo loro una tazza di caffè, finendo per riempire insieme ad essa anche il resto delle loro vite. Ha visto sua madre felice in diverse occasioni ma mai, prima di Luke, il suo sorriso è stato così raggiante.”

 

Jess, che anni prima avrebbe mascherato la sua commozione con un commento sarcastico ed inopportuno, si limita a sorridere.
 

𝓡𝓸𝓻𝔂: È così smielato… Non sembrava così la prima volta che l’ho riletto.

𝓙𝓮𝓼𝓼: Credo che Luke piangerà.

𝓡𝓸𝓻𝔂: Ma smettila… 
 

Esclama la Gilmore lasciandosi sfuggire l’ennesima risata.


𝓙𝓮𝓼𝓼: Dico sul serio, sono disposto a scommettere qualsiasi cosa!


Jess abbassa lo sguardo e prosegue con la lettura.


𝓙𝓮𝓼𝓼: “Si è chiesta più volte se lo abbia già incontrato. Sì, insomma… Il vero amore.”

𝓡𝓸𝓻𝔂: Okay,okay, basta così. 
 

Esclama la Gilmore strappando il fascicolo dalle mani del ragazzo e chiudendolo con un movimento netto.

 

𝓙𝓮𝓼𝓼: Che c’è? È scritto bene!

𝓡𝓸𝓻𝔂: Il resto del capitolo potrai leggerlo in fase di analisi con il resto dei team, grazie. 

𝓙𝓮𝓼𝓼: Pensavo mi avessi chiesto di darti una mano per evitare figuracce con il resto del team… 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Credimi, ne sto evitando una anche adesso… 
 

Esclama la Gilmore passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
Jess continua a scrutarla incuriosito, sperando che il suo sguardo fisso e insistente possa spingerla a sputare il rospo una volta per tutte.


𝓡𝓸𝓻𝔂: Smettila di fissarmi!
 

Esclama Rory strabuzzando gli occhi, provocando l’ennesimo sorrisetto beffardo di Jess.
 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Okay. È un monologo interiore del mio personaggio riguardo a quelli che sarebbero potuti essere “gli amori della sua vita” e che ormai si è lasciata scappare. É imbarazzante, sembro disperata.

𝓙𝓮𝓼𝓼: No, è il tuo personaggio che sembra disperato.

𝓡𝓸𝓻𝔂: Sì, ma tu sai che il mio personaggio è ispirato a me e alla mia vita.

𝓙𝓮𝓼𝓼: Ti ho già detto che una volta pubblicato lo saprà anche il resto del mondo, vero?

Rory scuote la testa, consapevole di dover superare una volta per tutte questa stupida paranoia.

𝓡𝓸𝓻𝔂: Sai, dopo Logan ho avuto soltanto storie d’amore superficiali, dimenticabili. Niente di duraturo, niente di genuino. Paul è stato la cosa più simile ad un fidanzato che io abbia avuto dopo essermi laureata, e ci vedevamo a malapena. 

𝓙𝓮𝓼𝓼: Già, suppongo che non fosse lui il tuo “grande amore”. 

𝓡𝓸𝓻𝔂: No, direi di no.

𝓙𝓮𝓼𝓼: Già, e qual è il punto?

𝓡𝓸𝓻𝔂: Il punto è che sono tre i ragazzi che considero…Importanti. Dean, Logan e

𝓙𝓮𝓼𝓼: Io?

 

Domanda Jess incredulo. La Gilmore si limita ad annuire e tutto, agli occhi del ragazzo, diventa improvvisamente più chiaro.


𝓙𝓮𝓼𝓼: Siamo stati insieme solo pochi mesi. Non pensavo che mi avresti incluso.
 

La verità è che, almeno una parte di lui, ci aveva sperato.


𝓡𝓸𝓻𝔂: Beh, sei il nipote di Luke. Ormai eri già stato inserito nella trama per questo motivo…


Ribatte Rory tentando goffamente di giustificarsi. La verità è che entrambi diventano estremamente vulnerabili quando si parla del loro passato e questo è proprio uno di quei momenti.


𝓙𝓮𝓼𝓼: Ah, giusto. Il mitico Johnny Morello.

𝓡𝓸𝓻𝔂: Esattamente.

𝓙𝓮𝓼𝓼: E cosa dici di così imbarazzante sul mio conto? Dovrei preoccuparmi?

𝓡𝓸𝓻𝔂: No, no. È solo che… Potrebbe essere strano, considerati i nostri trascorsi.

𝓙𝓮𝓼𝓼: I nostri trascorsi?


Rory fa un respiro profondo e poi strappa prepotentemente il dattiloscritto dalle mani di Jess.


𝓡𝓸𝓻𝔂: Dà qua.

𝓙𝓮𝓼𝓼: Hey!


Rory impiega alcuni secondi a trovare il punto esatto dal quale iniziare con la sua lettura, ma poi parte come un treno. 


𝓡𝓸𝓻𝔂: “[...] E Johnny, Johnny sarà sempre “quello che è andato via”. Il ragazzo tormentato il cui cuore è talmente ben protetto da risultare a malapena visibile ad un occhio poco attento. Un cuore in grado scaldare anche il tuo, se solo sei abbastanza fortunata da non lasciartelo sfuggire. Non è sicura che le sia mai appartenuto del tutto, ma a lei piace pensare che sia così.  

 

Rory si schiarisce la voce con un leggero colpo di tosse, cogliendo l’occasione per dare una sbirciatina al di là del suo naso ed osservare la reazione di Jess alle sue parole. I due si scambiano uno sguardo apparentemente innocuo, ma colmo di “non detto” da entrambe le parti. Ad interrompere quel momento particolarmente intenso è Jess che, colto da un’improvvisa sensazione di imbarazzo, decide di smorzare la tensione.


𝓙𝓮𝓼𝓼: Che fai? Non continui?


La Gilmore viene improvvisamente riportata alla realtà. Stava davvero fantasticando su Jess e su quello che sarebbero potuti essere oggi? Dopo tutto questo tempo?


𝓡𝓸𝓻𝔂: Uhm, sì, certo…


Esclama voltando nervosamente la pagina del dattiloscritto.


𝓡𝓸𝓻𝔂: Che fai?

 

Domanda Rory notando che il ragazzo si sta avvicinando pericolosamente alla sua postazione con la sedia.


𝓙𝓮𝓼𝓼: Lasciami dare una sbirciata. Potresti aver dimenticato qualche virgola o aver scritto la parola “soqquadro” con una sola “q”.

𝓡𝓸𝓻𝔂: Ho vinto tutte le gare di spelling a cui ho partecipato, sono sicura che la grammatica non sarà un problema.
 

Ribatte la Gilmore rivolgendo all’amico un sorrisetto complice.
 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Allora… Questa parte è un po’ inutile e poi… Ah, già. Qui riprendo a parlare di mamma e dei suoi problemi con Luke.

𝓙𝓮𝓼𝓼: Hey! Aspetta un attimo! Davvero pensi queste cose?

𝓡𝓸𝓻𝔂: Quali cose?
 

Risponde Rory nuovamente sulla difensiva. Jess avvicina la pila di fogli a sé e le fa segno con il dito, per poi iniziare a leggere a voce alta.


𝓙𝓮𝓼𝓼: “Non si è mai sentita tanto in sintonia con una persona, nemmeno con la sua stessa madre. È come se parlassero lingue completamente diverse ma fossero inspiegabilmente in grado di comprendersi l’un l’altro. Un’affinità emotiva e mentale che nemmeno il tempo sarebbe mai riuscito a spezzare.”

𝓡𝓸𝓻𝔂: Sì, beh… Ho po’ ingigantito le cose. Insomma, ho anche paragonato me e Logan a Ross & Rachel di Friends.


Risponde la Gilmore tentando di giustificarsi, mentre Jess continua a guardarla come non veniva più guardata da molto, molto tempo. Rory si sforza di distogliere lo sguardo, ma è più forte di lei. Improvvisamente si sente come catapultata indietro nel tempo e tutto in quel momento sembra gridarle “Fallo, ora o mai più”.

Si avvicina timidamente al viso del ragazzo, aspettando che sia lui a prendere in mano la situazione. Jess, d’altro canto, ha paura di sbilanciarsi. Ricorda il loro ultimo bacio come se fosse ieri e no, non è così masochista da rivivere un simile rifiuto una seconda volta. Rimane lì, naso a naso con la Gilmore, in attesa di una netta presa di posizione da parte sua.


𝓡𝓸𝓻𝔂: Jess.

Sussurra Rory direttamente sulle labbra del ragazzo, mentre un brivido le percorre lentamente l’intera colonna vertebrale. 


𝓙𝓮𝓼𝓼: Sì? 


Domanda il ragazzo mentre le scosta delicatamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio.


𝓡𝓸𝓻𝔂: Credo che mi si siano appena rotte le acque.

 
   
 
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