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Autore: Oh_my_Darvill    25/11/2020    1 recensioni
[Deception]
Sono Cameron Black, ho un gemello Jonathan e siamo due illusionisti; mio fratello è stato colpevolizzato dalla donna misteriosa per un omicidio da lui non commesso e da allora collaboro con FBI per scagionarlo e provare la sua innocenza.
L'unico problema? Lui in questo momento è libero con la vera colpevole e io sono in prigione al posto suo, quindi devo assolutamente trovare modo di far capire la mia vera identità e fermare i piani dell' astuta donna misteriosa.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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JONATHAN'S POV 
"Ora prima di avere la mappa mi devi una cosa: ancora non mi hai detto come ti chiami." 
Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò il suo nome. 
"Ora che mi conosci, mi devi la mappa Jonathan." 
"E non credi che mi merito altro? Tipo un piccolo premio... In fondo me l'hai fatto passare tu tutto questo incubo e dopo un anno in carcere un regalino me lo merito. Non credi?" 
"Tesoro non preoccuparti ho la soluzione giusta per te!"mi rispose per poi avvicinare il suo viso al mio dandomi un bacio a stampo facendomi capire cosa sarebbe successo quella notte quindi mi invitò a lasciare il locale insieme.
"Sicura che ora possa fidarmi di te e che non mi incolperai per una qualsiasi cosa non commessa con il rischio di finire nuovamente in carcere?"prima di potermi abbandonare al piacere dovevo chiederglielo e assicurarmi che non stesse bleffando, ancora dovevo tenere alta la difensiva poi con una come lei tutto quanto sarebbe stato possibile.
"No tranquillo amore, ora non mi servi più lì. Ora devi stare al mio fianco così insieme potremmo spartirci il bottino dei tuoi avi. Diventerai ricco Johnny. Allora vogliamo andare?"mi prese per i lembi del giacchetto in pelle e mi attirò vicino a se, sussurrandomi in modo sensuale queste parole nell'orecchio.
Mi parve sincera e acconsentì alla sua proposta, era un'idea folle quella di andarci a letto, d'altronde mi aveva rovinato facendomi finire in prigione, ma ora ero libero e il modo migliore per festeggiare di sicuro non c'era, quindi incrociammo le nostre dita e ci alzammo, ma proprio in quel momento la mia attenzione venne catturata da alcune persone che entrarono nel pub, riconobbi Mike, il nuovo ragazzo di Dina, era giunto il momento di levare le tende, di sicuro gli agenti si sarebbero strappati i capelli nel non essere di nuovo stati in grado di prendere due fuggitivi. 
Ci dirigemmo verso la limousine che aveva affittato e una volta dentro ci baciammo come era accaduto poco più di un anno prima, ma la differenza tra il nostro primo bacio e questo sarebbe stato che finalmente la mia vita avrebbe preso una piega giusta me lo sentivo.  
Entrammo in un edificio qualunque; ancora eravamo in città e non avevo la minima idea su come avrebbe fatto a far credere a quelli della protezione testimoni che sarebbe rimasta nella nuova città prestabilita per il trasferimento; tuttavia sapevo alla perfezione che aveva già calcolato fin nei minimi dettagli pure tutto ciò e che presto sarebbe tornata qui per il tesoro, non aveva giocato fino ad ora per andarsene via a mani vuote. 
Mi buttò nel letto e si mise a cavalcioni sopra di me e riprendemmo a baciarci con passione; le sfilai l'abitino mentre lei pensò alla mia maglia e al resto, lei iniziò ad accarezzarmi il torace ed ogni mio muscolo mentre io la baciavo dappertutto. 
Sembrava molto più desiderosa di me che non potendo avere nessun contatto per ben un anno non vedevo l'ora di potermi sfogare un po' e tutto ciò era veramente fantastico.  
In ogni caso non sapevo a gioco stesse giocando, aveva rovinato la mia vita perché mi amava veramente o tutto ciò era solo uno dei suoi stupidi inganni per poter ottenere a ciò che ambiva? Ovviamente la seconda opzione era la più appropriata ma in quel momento non me ne importava assolutamente nulla, finalmente ero libero. 
Libero di poter vivere la mia vita senza stare all'ombra di Cameron o fingere di essere lui nei suoi show, dove lui scompariva a Las Vegas e io comparivo a New York; libero di poter fare tutto ciò che volevo e soprattutto libero dal carcere. 
Il mattino seguente quando mi svegliai il sole era già alto in cielo e trovai D.M. già pronta per andare ad eludere la protezione testimoni.  
"Ben svegliato mio caro! Dormito bene?"si sedette vicino a me e come se nulla fosse mi baciò.
"E questo bacio? Hai per caso voglia di un secondo round?"
"Non ho tempo ora Jonathan."
"Te ne vai?"
"Devo, ma tornerò molto presto. Ti consiglio vivamente di non lasciare l'edificio. Ti tengo d'occhio mio caro ometto."mi rispose indicando alcuni punti dell'appartamento, dove con molta probabilità aveva installato delle telecamere.
"Magnifico quindi esco di prigione per ritrovarmi in un'altra prigione? La vita mi sorride e la fortuna gioca a mio favore come sempre!"esclamai con sarcasmo.
"Si ma qui starai meglio ti vizierò, potrai fare tutto ciò che vuoi tranne contattare i tuoi amici o uscire da qui. Poi in ogni caso non sei contento di poter stare con me? Quando sono venuta a trovarti in prigione avevi coperto ogni singolo angolo della tua cella con informazioni sulla sottoscritta e da qui ho capito che sei ossessionato da me, quindi ora hai la tua ricompensa, mi puoi avere ogni volta che vuoi."
"Ti vendi solo per starmi vicina?"
La vidi alzare gli occhi al cielo con fare scocciato per via della mia domanda.
"Ho solo voglia di godermi uno dei migliori piaceri della vita. Ritieniti fortunato dato che ti ho scelto."
"Sai la penso come te: il sesso è la cosa più bella che ci sia."affermai gustandomi la sua reazione.
"Perfetto allora. Abbiamo già un punto in comune."si alzò dal letto, si infilò la giacca...era pronta per partire.
"Aspetta prima che te ne vada. Rispondi a questa domanda: perché hai scelto me e non mio fratello?" 
"Prendi la monetina " mi suggerì, " non ti ricorda nulla?" Scossi la testa, era una stupida monetina che mio babbo mi aveva regalato quando ero bambino, "In realtà te l'ho data io la prima volta che ci siamo incontrati a Reykjavik; avevamo pressapoco una decina d'anni ed insieme c'eravamo fermati ad osservare l'aurora boreale finché non è sopraggiunto tuo padre che sgridandoci ci ha fatto rientrare e separare fino ad ora." 
"È da quell'età che sei innamorata di me?" 
"Fai troppe domande tu. Ci vediamo tra qualche giorno."  
A quel punto uscì, mi affacciai alla finestra e la osservai mentre saliva in un 'auto. 
Il suo silenzio era da interpretare come un si? 


D.M.'S POV  
Un mio collaboratore mi portò nell'ufficio dei U.S. Marshall, un gruppo di agenti che si occupavano della protezione testimoni; mi avevano fornito una nuova identità e la residenza in un'altra città lontana e al sicuro da chi mi ero fatta nemica; mi avevano tassativamente proibito di girare con occhi di colore diverso e consigliato di cambiare colore ai capelli e altre stupidaggini simili.  
Erano tutte cazzate, se mi volevano trovare sarebbero stati in grado di farlo ovunque fossi andata, ma dubitavo vivamente che mi sarebbero venuti a cercare: tutti mi temevano e non avrebbero avuto coraggio di torcermi un capello; dal canto mio non mi sarei certo fermata in quel paesino insignificante; anzi avevo altri piani tra cui tornare alla mia base e diventare ricca e per fare ciò ero disposta a distruggere tutti quelli che mi avrebbero ostacolato.  
Fui scortata per tutto il viaggio e attraversammo dieci paesi americani, il viaggio fu molto lungo e dopo ore di macchina giungemmo a destinazione.
"Questa sarà la sua nuova dimora. Non dovrà dire a nessuno della sua vecchia vita dove si trova ora. Io sono il suo agente riferente verrò a controllarla spesso e se ha bisogno..." 
"Senta, signor Arthur Bullock , conosco bene tutto il procedimento non ha bisogno di aggiungere altre parole. Ora lasci parlare me, ho un accordo e sono sicura che accetterà molto volentieri: ha una situazione economica che fa realmente schifo, due ipoteche sulla casa, mantenimento mensile per la sua ex moglie che da come mi risulta ti stacca certi assegni. In più sta per avere un figlio dalla sua nuova compagnia." 
"E lei come fa a sapere tutto ciò?"mi domandò terrorizzato mentre cercava di aggrapparsi a qualcosa di solido per riuscire a restare in piedi.  
"Si sta sentendo male signor Bullock?" Estrassi la pistola dalla borsa e gliela puntai in faccia, "Sono sicura che se mi appoggerà io non gli torcerò nemmeno un capello, come non farò niente alla sua nuova compagna. Le propongo un accordo: io non rimarrò dentro queste squallide mura e quest'orribile città, quindi io estinguerò le ipoteche ma in cambio voglio che lei fornisca false informazioni al programma. Cercando di essere più chiara: lei affermerà la mia presenza costante qui, quando io invece sin da subito lascio il posto."  
"Ma così perderò il lavoro."  
Tirai su la sicura della pistola per fargli capire chi comandasse, alla fine deglutì e annuì capendo di non poter avere altra scelta.  
"E se dovessero venire a fare controlli?"mi domandò continuando a tremare come una foglia.
"Questo è il numero di una mia sosia che si stabilirà qui tra qualche ora. Quindi rischierà poco pure lei dato che non ho certo voglia di far saltare la mia copertura e correre il rischio di essere una ricercata a New York. Qui dentro ci sono i soldi in contanti, li nasconda in un posto sicuro." 
"Certo."  
Prese i soldi e se ne andò, mentre io rimasi lì ad aspettare la mia sostituta, controllai l'ometto rimasto in casa e notai che si comportava in modo strano, come se stesse architettando qualcosa. 
"Jonathan ma che stai facendo?"



NDA: EHILÀ mondo! Inizio con il ringraziare tutte le persone che stanno leggendo Deception 2 spero tanto che ciò che scrivo vi stia piacendo, queste sono solo mie idee su ciò che sarebbe potuto accadere nella seconda stagione e spero di non deludervi anche perché ho un gran progetto per questa storia.
Quindi parlando pure dei gruppi che si sono formati, se da una parte abbiamo Cameron con Kay e i membri della squadra magica, dalla parte opposta abbiamo D.M. e Jonathan, probabilmente a molti loro non piaceranno però a parere mio per quanto Jonathan sia affezionato al suo vecchio gruppo ha bisogno di respirare un po' di aria nuova e già lo si poteva intuire quando la notte prima di ritornare in prigione, lui mentre è a festeggiare con i suoi amici, ripercorre il suo primo incontro con la Donna che gli ha cambiato la vita e quindi ho deciso di unirli e che in realtà far finire Cameron al suo posto in prigione fosse stato un piano di entrambi, che ne dite? La pensate come me? E soprattutto vi piacciono loro due?
So bene che il discoso di Reykjavik tra John e D.M. è un dialogo che ho ripreso dall' ultima puntata della serie ma l'ho riportato qui apposta sia per rinfrescarvi la memoria sul perché lei ha preso di mira lui sia per dare un'opportunità in più a chi non ha visto la serie di poter avere più informazioni.
Bene se volete lasciare qualche recensione io sarò più che felice nel leggere le vostre sincere opinioni, al prossimo capitolo e grazie ancora! ♡
   
 
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