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Autore: pippobaudo_    25/11/2020    2 recensioni
Courtney 'Wallis', eccezionale tirocinante presso il migliore studio legale del Canada e moglie di uno degli uomini più potenti della città... se solo se lo ricordasse.
Aiutata da un'acida coinquilina, un'artista gotica e un criminale con un'indecente cresta verde, riuscirà a ricostruire la propria vita passata tassello dopo tassello e a colmare il vuoto lasciato da uno spiacevole trauma?
Genere: Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Courtney, Duncan, Gwen, Heather | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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MERCOLEDI’ 25 NOVEMBRE 2020
 
DUNCAN
Stava camminando avanti e indietro attendendo che MacArthur trovasse quella maledetta registrazione.
Aveva scoperto da Topher e gli altri l’identità dietro la maschera di Cleopatra. Sembrava stupido, lo sapeva già dal fatto che quella sera lo aveva fatto bere molto e dal tipo di domande che gli aveva rivolto che si era portato a letto la talpa, ma voleva… sperava… in una smentita? Non poteva – non doveva – essere Anne Maria; voleva convincersene, e non perché gli piacesse (anche se nell’ultimo periodo aveva cominciato a sentire una certa attrazione, ma diamine era stata l’unica ragazza a degnarlo di uno sguardo!), ma perché non voleva essere stato così scemo da cascarci.
Così si era mosso per andare più a fondo in quella faccenda obbligando la poliziotta a fargli sentire la chiamata anonima che lo aveva portato al suo arresto.
'Smettila di andare su e giù!' fece l’altra scrutando attentamente il monitor.

'Non ce la faccio più ad aspettare!' sbottò lui gettandosi su una sedia. Se la voce della chiamata era quella di Anne Maria, era fatta, fine dei giochi. Quella nottata di fuoco altro non era stata che una trappola ben architettata per metterlo in panchina. Come sapeva dove trovarlo? Semplice: il suo cellulare, come riferitogli dalle due poliziotte tempo addietro, era sorvegliato. Ecco così spiegati gli atteggiamenti che la ragazza aveva avuto nei suoi confronti: i complimenti, le allusioni, persino il ruolo della crocerossina… tutto pianificato per avvicinarsi a lui e al suo telefono. Si maledisse più e più volte, e bravo coglione!

'Ehi, Casanova, l’ho trovata' lo chiamò l’altra.

Si catapultò di fronte al monitor, non sapendo nemmeno lui il perché dato che gli bastava solo drizzare le orecchie. E ciò che sentì confermò la propria stupidità. 'Anne Maria' quasi bisbigliò.

'Avevi ragione' constatò la donna smanettando al computer. 'Ho mandato il file al boss così lo passa al tuo amico rosso'.
Lui si limitò ad annuire, non prestando in realtà alcuna attenzione: in quel momento voleva solamente nascondersi dalla vergogna.





 
SCOTT
'L-la talpa è Anne Maria?' domandò lui incredulo.

'L’ho sempre saputo che dietro c’era lei' commentò Heather sprezzante.

'Certo che lo sapevi, tra serpi ci si riconosce' la provocò Damien.

'Infatti, eccone qua un’altra' ribatté lei indicandolo.

'Touché'.

Scott si passò le mani tra i capelli, ancora scioccato dalla notizia appena ricevuta. Si diede del cretino: in primo luogo, per aver negato (almeno all’inizio) l’eventuale presenza di una talpa, poi per essersi attivato troppo tardi per scovarla, infine per aver pensato che fosse Jasmine e solo per il suo “mostruoso” aspetto. Tuttavia, ciò che lo infastidì più di qualsiasi altra cosa al mondo era che il primo ad arrivarci e a prendersene il merito (tralasciando, ovviamente, il sesto senso - e la forte antipatia nei confronti di Anne Maria - delle ragazze) fosse proprio Duncan, cioè lo stesso coglione che si era fatto abbindolare dalla talpa.

'Io esco' fece Heather risvegliandolo dai suoi pensieri. 'Non incendiate casa mentre sono via' e afferrò, con la solita grazia che la contraddistingueva, la borsa nera.

'Fa’ attenzione'. Alejandro la accompagnò alla porta schioccandole un piccolo bacio sulla fronte.

'Sempre' disse lei mostrandogli il coltellino nascosto nella manica del maglione. 'Spero a mai più, psicopatico' si rivolse successivamente al fratello.

'Speri troppo' ribatté lui salutandola con la mano. Chiusa la porta, Damien li fissò con un’espressione interrogativa sul volto.

'Sono giorni che fa colloqui di lavoro in giro' spiegò il rosso. 'E prima che tu dica altro, no: non vuole lavorare né per me né per te' lo anticipò non appena vide il capo dei Kobra aprire bocca. 'Adesso veniamo a noi'. I quattro ragazzi si misero attorno al tavolo sul quale stavano appoggiate in bella mostra le planimetrie della villetta in cui il rosso aveva programmato di vivere con Courtney… bei tempi!
 
'Al primo piano ci sono le stanze' parlò il latino per primo. 'Il piano terra è tutto vuoto, usato perlopiù per le riunioni. Mentre qui – e indicò un piccolo rettangolo nel disegno - è dove… ehm… abbiamo rinchiuso Heather'. Damien scoccò ad Alejandro un’occhiataccia, diffidente nei suoi confronti: come biasimarlo, era stata a causa del latino se la sorella si era ritrovata prigioniera in quel covo di psicopatici. 'Le entrate sono tre: la porta principale, quella sul retro e la porta-finestra'.

'Noi abbiamo il vantaggio numerico: ci possiamo dividere in quattro squadre, tre per ogni entrata e una di cecchini all’esterno. Io, Shawn e Sky non abbiamo problemi ad arrampicarci ed appostarci sugli alberi' propose Devin sicuro.

'Ho bisogno che voi Kobra stiate tutti fuori ad attendere un mio segnale' disse Scott meditabondo. 'Mal non sa della nostra alleanza, e vorrei sfruttare l’effetto a sorpresa'.

'Senti, Scott, è un lavoro facile: entriamo, ammazziamo tutti quanti e ci disfiamo dei corpi. La casa così sarà sgombra e ritornerà ad essere tua' ragionò Damien armeggiando con l’accendino, pronto ad accendersi una sigaretta.

'No' rispose secco il rosso aggrottando la fronte: suo il problema, sua la gestione dell’operazione. 'Noi entreremo, prenderemo Mal vivo, lo faremo confessare per tutti i reati che ha commesso e lo consegneremo alla polizia'. Era un criminale ma mai si era azzardato a privare qualcuno della propria vita. Certo, era arrivato a minacciare e picchiare qualche cliente per sollecitare i pagamenti, ma non era mai andato oltre. Per quanto riguardava le pistole che possedeva… tutta scena, e l’unica volta in cui aveva premuto il grilletto era stata per autodifesa e il tizio se l'era cavata con pochi punti.
'Useremo questi' e mostrò gli auricolari, gli stessi dati loro da Cameron – pace all’anima sua. 'Avrò bisogno di Topher e del vostro genio informatico insieme'.

'Parli di Noah? Certo, nessun problema'.
 
Improvvisamente la vibrazione ovattata di un cellulare, proveniente dai jeans di Devin, catturò la loro attenzione; il ragazzo, quasi infastidito, sfilò l’arnese dalla tasca, rimanendo impietrito quando vide lo schermo. 'Oh-oh' commentò, mostrandolo in seguito al resto del gruppo. Le foto di Jo e dei fratelli Frost spiccavano nella sezione dedicata alle notizie, che cazzo succedeva ora? 'La polizia pensa che Jo sia uno degli aggressori'.
 
Mancò poco che urlasse e prendesse a calci la sedia per la frustrazione.
Aveva smesso già da molto tempo ormai di chiedersi se le cose sarebbero potute andare peggio: la risposta sarebbe stata sempre la medesima, affermativa.
 
 


 
§
 
 



 
'Signore e signori, vediamo di ricapitolare la situazione' cominciò José. 'Abbiamo seguito i movimenti della mia auto e dalla casa Fahlenbock si è spostata qui – e indicò la mappa appesa a un muro -, nel parcheggio di una palestra, il rifugio di Eva e Jo. Non si spostano molto, soprattutto Jo a causa della ferita alla gamba. Potrebbero essere un bersaglio facile'.
 
'L’ultima posizione rilevata dal cellulare di Duncan è la stazione di polizia; grazie al padre di Courtney, sappiamo inoltre che il capitano Brick McArthur lo ha fatto suo partner: la polizia lo protegge ma al tempo stesso lo limita impedendogli qualsiasi contatto con gli altri o comunque iniziative di ogni genere. Ergo, siamo sicuri di non ricevere alcun attacco da lui' e Ryan disegnò un punto di domanda accanto alla foto segnaletica del punk, impreziosita da due baffi disegnati dal latino stesso.
 
'Ma anche noi non possiamo fargli nulla con gli sbirri a parargli il culo' commentò Lorenzo a braccia conserte. 'Sa sempre come farla franca, è una cosa che non ho mai sopportato'.
 
'Jasmine è sola, pensano sia lei la talpa… Dunque, o aspettiamo che la facciano fuori loro oppure, dal mio punto di vista, senza perdere del tempo prezioso, possiamo toglierla di mezzo noi' spiegò il latino.
 
'Concordo' disse solamente Mal, seduto di fronte a loro, le mani congiunte e il mento appoggiato ad esse.
 
'Poi abbiamo la coppia di sposini: se prima Geoff accompagnava ogni volta la moglie a lavoro, ora a causa della “caccia alla talpa” non ha più tempo. Anche Bridgette è un bersaglio facile. Inoltre, con Geoff e Brody potremmo usare Anne Maria in modo che lei li attiri in qualche luogo isolato e colpirli' s’intromise Josee sghignazzando.
 
'Al contrario, non sappiamo dove sia Gwendolyn, sembra scomparsa nel nulla' affermò Ryan. 'Mentre nell’appartamento rimangono Alejandro, Scott e Heather, con qualche viavai di Topher e Lightning sempre più rari'.
 
'Però abbiamo notato due figure sospette. Non abbiamo idea di chi siano, stanno sempre incappucciati e con una mascherina al volto' avvisò Amy. 'Pensiamo a due nuove reclute nella squadra dei “Vultures” '.
 
'Infine, c’è Courtney che, stando con il padre, non ci sarà d’intralcio' concluse Ryan. 'Undici bersagli, mentre noi siamo in dieci. Quando attacchiamo?'.
 
'Non avere fretta, dobbiamo ancora studiare tutto nei dettagli' lo redarguì José.
 
'Potete sparare anche alla cieca per quanto mi riguarda' lo contraddisse Mal.
In realtà, fosse stato per lui, avrebbe impiegato altro tempo ancora per mettere a punto i singoli attacchi per non ricevere sorprese poi, ma quel viscido di Barlow gli stava con il fiato sul collo e voleva vedere uno straccio di risultato dalla sua squadra, e lui glielo avrebbe dato. Eppure non poteva ignorare quel campanellino d’allarme che aveva in testa, aveva una spiacevole sensazione che qualcosa di inaspettato potesse accadere, cogliendolo impreparato, e la cosa non gli piaceva affatto. 'Chet, Lorenzo' chiamò quindi. 'Come ve la cavate con telecamere e allarmi silenziosi?'.







 
____________________
ANGOLO AUTRICE:
CIAO RAGAZZI :)
Dunque, come avrete intuito, ci stiamo avvicinando alla fine e il prossimo capitolo sarà una cosa assurdamente lunga!! Non so quanti POV ci siano dentro, ma insomma... è quasi la fine, no?
Come sempre, io vi ringrazio per essere giunti fino a qui, significa molto per me!

Ci vediamo ai primi di dicembre, un bacio e un abbraccio virtuali!! <3

 
   
 
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