Programmi natalizi

Hermione Granger – Draco Malfoy

 

 

 

Ministero della Magia, 24 dicembre 2020

 

Hermione stava finendo di dettare un memorandum per la sua assistente personale. Una nota su alcuni appuntamenti da fissare una volta finita la pausa natalizia: non solo maghi e streghe, ma anche rappresentanti degli elfi domestici (teneva moltissimo a mantenere i rapporti con quelle creature), i Goblins, i Centauri e tutti coloro che avevano dato una mano a modernizzare il mondo magico.

L’indomani sarebbe stato Natale e lei sarebbe andata alla Tana, come tutti gli anni, con Ron, Rose e Hugo. Sarebbe stato il primo Natale dopo lo spavento che Albus aveva causato a tutti loro, lo spauracchio del ritorno di Voldemort aveva agitato gli animi più di quanto si sarebbe attesa. Non solo tra i vincitori della guerra magica, ma anche tra gli sconfitti.

Hermione negli anni al Ministero della Magia, però, aveva imparato a cogliere le sfumature e a capire che dietro la rabbia spesso c’era il terrore. Nessuno di loro desiderava il ritorno di Voldemort, nessuno di loro voleva realmente un mondo dominato dall’Oscurità.

“È permesso?”

Il timbro della voce e la sagoma che si intravedeva oltre il vetro opaco della porta appartenevano senza alcun dubbio a Draco Malfoy.

“Entra pure!”

“Domani è Natale e mi sono permesso di portarti un pensiero,” le porse una bottiglia di vino. Hermione l’osservò sopresa. Malfoy non gli aveva mai fatto un regalo. Ai tempi di Hogwarts avrebbe preferito tranciarsi una mano piuttosto che farle un regalo, negli anni al Ministero si erano a malapena salutati.

Draco sembrò accorgersi della sua sorpresa. Si impettì per recuperare un po’ di sicurezza. “Volevo ringraziarti per quello che hai fatto per Scorpius,” le disse con il solito tono formale.

“Ha fatto tutto Harry, lo sai, e i ragazzi. Sono stati molto coraggiosi.”

“Sì, ma tu hai gestito tutto, non ti sei fatta travolgere dal panico e hai permesso che Delphini venisse assicurata alla giustizia.” Draco si lasciò cadere sulla sedia di fronte la sua scrivania. “Ancora non riesco a crederci che abbiamo corso il rischio che tornasse.”

“È tutto finito,” gli concesse. “Cosa fate tu e Scorpius a Natale?”

“Saremo a casa, noi due.” Il ricordo della morte di Astoria, del lutto di Draco e il dolore di Scorpius la investirono in pieno. Immaginò padre e figlio in quel maniero spaventoso in cui era stata torturata da Bellatrix Lestrange. Non era un posto in cui un ragazzo potesse sentire lo spirito del Natale.

“Perché non vi unite a noi? Sono certa che per Molly non sia un problema aggiungere due posti.”

“Mi stai invitando dai Weasley, Granger?” domandò con un sopracciglio alzato e una nota di sdegno nella voce.

“Sì, Malfoy. Penso che a tuo figlio farebbe più che piacere passare il Natale con Albus e Rose. Penso anche che tu abbia bisogno di non stare da solo. Provaci.”

“D’accordo, Granger, ma solo perché è Natale, e per il bene di Scorpius.”

La politica le aveva insegnato che ogni rivoluzione inizia con un piccolo passo. Draco Malfoy, invece, ne stava per compiere uno enorme.

 

[500 parole]

 

 

 

 

 

Note:

Questa storia nasce da un’iniziativa del gruppo Caffè e Calderotti. “Una storia tutta per te”. Alcune iscritte hanno presentato delle richieste a Babbo Natale a tema fanfiction/fanart.

Ho fatto un regalo cumulativo di Natale per Gaia Bessie e Marti Lestrange che desideravano una Draco/Hermione. Non so come mi sia uscita. Non giuro nemmeno sull’IC dei personaggi (Draco che va alla Tana?)

Però il canone di The Cursed Child *schiva pomodori* ha mostrato una certa evoluzione di Draco e, illuminata dalla tenerezza di Tom Felton, mi è venuta in mente questa storia. Non so se è un inizio di una brotp o una otp, mi piace pensare che dopo quanto hanno vissuto Albus e Scorpius e tutti i retroscena sul dolore di Draco e la morte di Astoria, Harry, Ginny, Hermione e Ron li abbiano in qualche modo “adottati” e non li lascino soli (almeno a Natale).

Spero che questa storia piaccia a Marti e Gaia. <3

Sev