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Autore: Arvistloe    30/11/2020    2 recensioni
Una storia o una favola tragica, con la Dea degna di essere la strega cattiva, Amenadiel suo vassallo, Chloe la principessa divisa dal principe Lucifer, con Trixie coraggiosa, Uriel che torna cercando redenzione.
Poco dopo l'episodio numero sei della seconda stagione di Lucifer.
Colonna sonora: Paris (Else)
Genere: Dark, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlotte, Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Mazikeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Los Angeles. Spiaggia.

Uriel cercò di non mostrare il terrore che stava provando, per quell'altro angelo a pochi passi da lui. Un angelo con indosso un'armatura così simile a quella dell'antica Roma. Finiva lo stile dell'angeli dei capelli lunghi e neri, con due grandi ali dalle piume scure come la notte.

L'altro angelo era Michael, il gemello di Lucifer. Da sempre, Michael era il gemello più inquietante, grazie al suo potere di manipolare le paure di chiunque, sia angelici che umani. Soprattutto Michael da sempre, anche prima della ribellione di Lucifer, odiava il re dell'inferno. Perché Michael ligio alle regole, un comandante dell'esercito angelico inflessibile con i suoi sottoposti, odiava che Lucifer fosse così poco propenso alle regole, pretendendo il libero arbitrio che il gemello soldato riteneva un obbrobrio, più felice alla cieca obbedienza per suo padre Dio.

Uriel respiro profondamente, per dire qualcosa, ma Michael lo anticipò, dicendo con un sorriso che sembrava più un ghigno
"Credi sul serio che un incantesimo da bambini mi possa fermare? Io se voglio, posso picchiarti finché non diventi una poltiglia. Ma non perdo più tempo con te, sei inutile. Su parla. COSA VUOI?"
Tuono Michael, facendo tremare Uriel che quasi senza fiato gli disse
"Lu...Lucifer...devi aiutarlo"

Michael si mosse dei passi verso l'altro angelo. Uriel. Decise di non muoversi dov'era, seppur era sicuro il cuore gli sarebbe scoppiato nel petto, così batteva per il terrore che provava. Con rabbia Michael gli disse, indicando con la mano la sua ala destra
"Maledetto verme! Io dovrei aiutare quell'odioso mio gemello? Per colpa sua io devo convivere con una ala mezza rotta e una spalla quasi inservibile. Io dopo aver cacciato quella bestia infernale dal paradiso, non sono amato per niente! Come osi! Come ti permetti di chiedere proprio a me di aiutarlo! Qualunque male lo stia affliggendo, lo ritengo sempre poco"

Con sorpresa di Uriel, Michael improvvisamente rise. Si allontanò da Uriel, dicendo
"Non mi sporco le mani con te. Non ce nessun onore nell'accanirmi su di te, sei inutile. Già eri poco intelligente, sono certo che averti tagliato le ali ti abbia peggiorato il cervello…"
Voltandosi verso Uriel con sguardo torvo
"...gli hai detto al tuo caro fratellino di aver finto di essere morto? Devi dirglielo che l'hai fatto solo per impressionarmi, credendo di poter entrare nell'esercito angelico"

Uriel strinse forte i pugni, urlando a Michael
"Sono stato ingannato proprio da te. Avevi promesso di farmi diventare il tuo vice nell'esercito angelico, se avessi rovinato la vita a Lucifer"

Michael raccolse le braccia sul petto, ridacchiando di quel suo fratello che aveva manipolato così facilmente. In cuor suo, Uriel avrebbe desiderato essere sul serio ucciso da Lucifer, così la sua colpa gli opprimeva l'anima. Solo quando Michael gli aveva tagliato le ali, per non permettergli di tornare da Lucifer per dirgli la verità, Uriel comprese come si era sentito tradito dalla famiglia il re dell'inferno. Dopo aver curato le ferite delle ali tagliate, di nascosto soprattutto a Michael, Uriel era sceso sulla Terra scivolando tra i colori di un arcobaleno, atterando nel mare vicino Los Angeles.

Uriel comprese che Michael non avrebbe mai aiutato Lucifer senza un suo tornaconto personale. Cercando tutto il coraggio, Uriel disse al suo inflessibile fratello
"Tu dimmi come aiutare Lucifer. Se funziona, ti lascerò la mia eternità. Perché da molto desidero morire, almeno non essere io"
Michael lo guardò come un predatore guarda una preda. Una vita eterna, donata con consapevolezza, era la cura per la sua ala e spalla rovinati. Cercando di trattenere l'entusiasmo, Michael gli disse
"Spiegami cosa gli sarebbe succeso, al tuo caro fratello"

Uriel cerco di essere più dettagliato che poteva, finendo con
"...sapendo per certo la tua conoscenza dei draghi, spero che tu lo possa aiutare"
Michael rise, dicendo con le lacrime agli occhi
"Devo congratularmi con nostra madre, riesce sempre a dimostrare quanto sia un serpente velenoso. Finalmente la bestia infernale subisce il meritato"
Cercando di tornare serio, Michael disse a Uriel
"Un modo per aiutare il tuo fratellino esiste. Credo non ti piacerà!" Uriel era pronto a tutto.

Appartamento di Chloe. Camera da letto.

Chloe entrò nella camera, felice di vedere sempre seduti sul letto, Lucifer ridere con Trixie guardando dei video su Youtube attraverso il portatile di Maze. Ma un colpo di tosse piuttosto forte scosse Lucifer. Subito Trixie tolse il portatile, aiutando Lucifer nello stendersi sul fianco sinistro. Chloe era sorpresa di vedere sua figlia così pronta a quel momento. La bambina rimase in ginocchio sul letto accanto Lucifer, passandogli dei fazzoletti di carta, prendendo quelli sporchi di un liquido rosa, buttandoli in un cestino della spazzatura vicino al letto. Con delicatezza, Trixie accarezzava il braccio, i capelli di Lucifer, dicendogli
"Fatti forza Lucifer, sono qui con te. Ce anche la mamma. Non aver paura, non ti lasciamo solo"
Chloe affianco la figlia, infinitamente orgogliosa che fosse così empatica, con un grandissimo cuore. Ripresosi un po, Lucifer sorrise alle due umane, desiderando con tutto il cuore avere più tempo per stare con loro.

Mezz'ora dopo.

Trixie uscì dalla camera, chiudendo con cura la porta, attenta a non far rumore. Maze, seduta nel divano del soggiorno, intenta ad affilate dei suoi coltelli, le domandò
"Come mai sei uscita?"
Trixie le disse sottovoce avvicinandosi
"La mamma con Lucifer dormono abbracciati. Devono stare un po' soli"
Maze guardò Trixie sorpresa, chiedendosi se quella bambina fosse la reincarnazione di qualche antico saggio.
Lucifer, disteso sul fianco destro, si svegliò sorridendo, felice dei baci che Chloe gli posava sulle labbra, le guance. Notò che Trixie non c'era, dicendogli Chloe, con gli occhi lucidi
"Ha detto che dovevamo stare un po' assieme"

Lucifer nonostante il dolore per la corazza di scaglie multicolore sulla schiena, mosse le braccia per abbracciare Chloe. Confortata da quell'abbraccio, Chloe cercò di non lasciarsi andare alla dolorosa consapevolezza, alla tragica realtà che erano gli ultimi momenti assieme.

Qualche ora dopo.

Maze e Trixie prepararono della minestra per tutti, così da mangiare assieme con Lucifer nella camera. Un bussare alla porta, fece andare Trixie per vedere chi era. Un grido della bambina comportò l'accorrere di Maze con i coltelli in mano. La demone trovò la Dea che tratteneva per i capelli Trixie, puntandole alla gola un coltello, dicendo a Maze, mentre dietro di lei Amenadiel chiudeva la porta
"Dove si trova Lucifer? Dimmelo subito altrimenti la tua piccola umana morirà"

Maze stava per dire qualcosa, ma comparve Lucifer sostenuto da Chloe che disse alla madre
"Eccomi. Cosa vuoi con il tuo complice?"
Amenadiel abbassò lo sguardo. La Dea ridacchio
"Figlio, io non faccio nulla senza una ragione. Tu devi diventare un drago, ma ai miei ordini per attaccare il paradiso. Se solo questa pulce fastidiosa…"
Tirò i capelli di Trixie, che non emise un urlo, non volendo dare soddisfazione a quella donna che odiava
"...Non si fosse intromessa. Ma ora metterò le cose apposto. Amenadiel mostra quella cosa..."
L'angelo mostrò un collare da cane
"...Lucifer devi indossarlo. Subito dopo, Amenadiel aprirà un varco con la spada di Azrael che ci porterà al cancello del paradiso. Dove tu grazie al collare diventerai un drago ai miei ordini, attaccando il paradiso"

Lucifer guardò Chloe e Trixie, annuendo di sì, dicendo a Chloe
"Non posso fare altro, comunque sarei diventato un drago"
Con delicatezza Lucifer bacio Chloe, abbracciandola. Prima di staccarsi del tutto dalla sua amata detective, Lucifer appoggiò la fronte alla sua, dicendogli con gli occhi chiusi
"Ricorda sempre, io ti amo. Tu con tua figlia, siete riuscite a farmi capire cosa vuol dire essere felice, amato. Qualunque sia da ora il mio destino, io ti amo. Mai avevo provato questo sentimento. Addio amore mio"

Lucifer fece segno ad Amenadiel di avvicinarsi, mentre Maze afferrò Chloe che voleva fermare l'angelo, dicendole nell'orecchio
"Dona a Lucifer la forza di farlo. Devi pensare a Trixie, il tesoro più prezioso per il re dell'inferno. Trova la forza"
Chloe annuì di si, guardando Amenadiel con infinito odio, mettere il collare al collo di Lucifer. L'angelo disse a Lucifer quando chiuse il collare
"Ti giuro Lucifer, nostra madre non mi ha detto niente del suo piano finché siamo tornati all'attico non trovandoti"
Lucifer rise
"Amenadiel oramai sono consapevole, non troverò mai aiuto o pietà dalla mia famiglia, tranne pochissimi casi come Azrael. Mentre posso dire più famiglia questa donna con sua figlia, non dimenticando Maze e Linda. Quindi non cercare di sembrare il fratello che non sei"
Triste per le sue parole, Amenadiel mosse la spada vicino la madre, aprendo uno squarcio in aria. La dea urlò ad Amenadiel
"Entra prima tu con Lucifer"
Prima di entrare nello squarcio, Lucifer disse a Trixie
"Grazie di tutto Trixie. Grazie per avermi sempre accettato sapendo chi sono"

Gli occhi della bambina si riempiono di lacrime. La dea si pose di fronte lo squarcio, spingendo Trixie verso Chloe, entrando nell'apertura che si chiuse. La bambina abbraccio la madre, che tento di consolare la figlia scossa da singhiozzi di pianto. La demone Maze urlò la sua rabbia.

Paradiso. Di fronte il cancello del paradiso.

Lucifer si guardò le mani, toccò la testa. Era completamente coperto dalle scaglie multicolori. Percepiva dentro di sé qualcosa di selvaggio, arrabbiato che voleva uscire. La Dea a pochi passi da lui, lo guardava raggiante, in contrasto con Amenadiel accanto che non aveva il coraggio di posare gli occhi sul fratello.

Lucifer finì in ginocchio, urlando per il dolore terribile che stava percependo. Il suo corpo si espanse. Le scaglie caderò. In pochi momenti Lucifer diventò un grande e altissimo drago.
Il corpo del drago che era Lucifer era più simile a quello di un gigantesco serpente, coperto da ruvide squame grigie. Mosse due enormi ali da pipistrello sulla schiena, facendo tremare il cancello del paradiso, ruggendo mentre cercava con le due zampe palmate appena sotto la testa, di togliere il collare al lungo collo. Arrabbiato non riuscendo a togliere il collare, sbatte le zampe posteriori sulla piattaforma di fronte il cancello del paradiso, facendola tremare. Sulla schiena comparvero una lunga criniera di grosse spine triangolari d'osso.

La dea rise felice, mentre Amenadiel era terrorizzato dalla trasformazione di Lucifer. Sicura, la Dea urlò a Lucifer
"Io ti comando, io sono la tua padrona"

Il drago Lucifer mosse la lunga coda, abbassandosi fino a guardare la dea e Amenadiel con un suo enorme occhio. La Dea gli toccò il lungo muso, dicendogli sicura
"Obbedisci! Butta giù il cancello del paradiso, ora subito"

Il collare provocò nuovo dolore a Lucifer drago, ruggendo contro la madre e il fratello, che caddero all'indietro. Dal cancello dei soldati angelici lanciarono delle corde al lungo collo di drago di Lucifer, mentre altri lo colpivano con lance. Amenadiel urlò alla madre che era immobilizzata dal terrore
"Avevi detto di poterlo controllare! Mamma che abbiamo combinato!"

Il drago Lucifer riuscì a distruggere il collare, buttandosi dalla piattaforma di fronte al cancello del paradiso. Un soldato gridò
"Presto avvertiamo nostro padre Dio. Il drago arriverà sulla Terra"

Los Angeles.

Chloe, Trixie e Maze guardarono esterrefatte il telegiornale, dove si mostrava in diretta un drago emergere dal mare. Vicino a loro comparve Gabriel che gli disse trafelato
"Quell'incosciente di mia madre ha fatto l'irreparabile. Anticipando il cambiamento di Lucifer come drago l'ha reso instabile. Vede tutti come nemici. Vi consiglio di scappare via dalla città. Presto arriverà l'esercito angelico per ucciderlo"
Trixie urlò disperata
"Non possono farlo! La colpa non è sua"
Chloe abbraccio la figlia dicendole
"Lo so tesoro. Ma ora quello non possiamo più dirlo Lucifer. Dobbiamo andare via da Los Angeles per ora…"
Rivolta a Maze
"...vieni con noi?"
Maze guardò Gabriel scomparire, dicendo
"Devo farlo. Giurai a Lucifer di proteggervi per sempre"

Poco dopo.

Su Los Angeles si addensarono minacciose nuvole nere, che spensero la luce del sole, portando tutto in una notte anticipata.

Nel parcheggio, mentre Chloe, Trixie e Maze con qualche bagaglio preparato in fretta e furia, salivano nell'auto della detective per andare via, Uriel li guardava celato dietro degli alberi, mentre un imponente acquazzone cominciò a cadere sulla città. Andate via, Uriel si allontanò in silenzio.

Sulla spiaggia.

Con facilità, Lucifer si mosse dalla spiaggia, allontanando come niente l'esercito umano e quello angelico. Un furente Michael, urlò al cielo "Padre! Abbiamo bisogno della tua mano!"
Un fortissimo tuono fece ringhiare Lucifer verso il cielo, alzandosi in aria muovendo le grandi ali da pipistrello. In pochi attimi, il drago Lucifer fu nel parcheggio di fronte l'appartamento di Chloe e Trixie. Improvvisamente il drago Lucifer non sembrava sapere cosa fare.

Nell'auto con dentro Chloe, Maze e Trixie.

Seduta tra un mucchio di bagagli sul sedile posteriore, Trixie guardò il drago Lucifer, attraverso il suo cellulare, grazie alla telecronaca da un elicottero del telegiornale, che tolse il tetto dal loro appartamento. La bambina non ebbe modo di dirlo alla madre o Maze. Soprattutto il demone, che andando sui marciapiedi, delle volte usando l'auto come un fuoristrada, era riuscita nell'impresa di portarli fuori dalla città, dove le strade erano bloccate da veicoli e persone che volevano scappare.

In un'autostrada, insolitamente vuota, mentre Chloe stava tranquillizzando Dan, le tre donne nell'auto rimasero senza parole, guardando di fronte a loro. Il drago Lucifer atterro a qualche metro da loro, ringhiando contro la loro auto.

CONTINUA
   
 
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