Serie TV > Hemlock Grove
Segui la storia  |       
Autore: JennyPotter99    05/12/2020    0 recensioni
Eravamo tre.
Nel nostro piccolo, noi eravamo tre.
Lily, Peter e Roman.
Tre persone legate dal destino.
Forse era vero, forse tutto quello che è successo è successo per portarci a questo.
Ne abbiamo passate tante e se potessi esprimere un solo desiderio, gettando una moneta dentro una fontana o dentro un pozzo, sarebbe di tornare a quella notte.
Sì, ti prego, destino…
Riportami alla notte in cui ci siamo incontrati.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Rumancek, Roman Godfrey
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le chiusi le palpebre e mi guardai intorno, cercando un posto per nascondere il corpo.
Dietro la scrivania, c’era uno sportello per i cappotti che Roman non usava mai.
Il suo cadavere centrava alla perfezione e Roman non se ne sarebbe mai accorto.
Sarei tornata successivamente, alla chiusura, per sistemare.
Andai in bagno per lavarmi le mani e anche un po' per lavarmi tutto quello che era successo.
Era sorprendente la facilità come affrontavo certe cose.
Mi sentivo davvero più adulta.
Mentre me le insaponavo, sentii un rumore nel bagno alle mie spalle.
Guardai attraverso lo specchio delle scarpe eleganti da uomo e riconobbi i pantaloni.
Ormai era inevitabile che lo incontrassi.
-Lo sai che sei nel bagno delle donne?- commentai, asciugandomele sotto il getto d’aria.
Lui posò uno sguardo accusatorio su di me.- Che ci fai qui?-
Proseguimmo nella sala, dove tutti pian piano se ne stavano andando.
-Credevo fosse una festa.- risposi, bevendo gli ultimi tre bicchieri rimasti di champagne.
Iniziò a girarmi la testa, meglio così, volevo ubriacarmi e dimenticare tutto.
-Sì, ma tu non lavori più qui.- replicò, incrociando le braccia.
Gli mostrai il pass che avevo al collo.- Secondo questo cartellino, sì.-
-Chi cazzo è Clarissa Pots?-
-Probabilmente una cugina di secondo grado del mio bisnonno irlandese.-
Iniziai a sparare risposte a caso senza neanche accorgermene.
Lui sbuffò.- Sei ubriaca, ti riporto a casa.-
Va bene Roman, vieni a casa mia, ti faccio vedere la mia stanza dei giochi.
-Oh, che gentiluomo, va bene, ma andiamo con la mia macchina…Ti piacerà, è un gioiellino, una tua vecchia fiamma.-
Roman fu confuso tutto il tempo del viaggio fino alla macchina.
-Te la ricordi? Lei è innamorata di me, stiamo benissimo insieme, lo sai?- borbottai, spalmandomi sopra il cofano.
Roman alzò le sopracciglia sorpreso.- Wow, dove l’hai trovata?-
-Ad un’ asta d’epoca, poverina, non la voleva nessuno. – raccontai, aprendo lo sportello, ma lui mi fermò.
-Non ci pensare nemmeno, guido io.- ribatté, spingendomi sul lato del passeggero.
Da quel momento in poi, stavo letteralmente andando fuori di testa.
-Lo sai che non ti sta male questo ciuffetto sbarazzino?- aggiunsi, passandogli una mano nei capelli con un sorriso da ebete.
-Ho scoperto che il gel fa cadere i capelli e venire la forfora.- commentò lui, parcheggiando davanti alla mia casa.
Aspetta, come fa a sapere dove abito?
D’accordo, fa niente, non mi importa.
Mi sorresse per entrare in casa e mi lasciai andare sul letto.
Roman andò in cucina come fosse in casa sua e mi sciolse dell’aspirina nel bicchiere.
Sorseggiai un pochino e mi attaccai al suo petto.- Vuoi vedere una cosa figa?-
-Ehm, sì, basta che non sia qualcosa sotto i tuoi vestiti.- balbettò arrossendo.
-Dio, Roman Godfrey, sei davvero un pervertito.- borbottai, prendendogli la mano.- No, voglio farti vedere la mia stanza dei giochi.- spiegai, aprendo la porta. -Ti avverto, potrebbe essere un po' scioccante e mi raccomando, non toccare niente…Potrebbe ucciderti.- continuai, ridacchiando.- Letteralmente.-
Accesi la luce e Roman poté vedere tutte le armi anti Upir posizionate sugli scaffali, in ordine e ben pulite.
Sgranò subito gli occhi.- Ma che cazzo…-
-Ti piace?- domandai, allargando le braccia con un sorriso a trentadue denti.- Ne vado molto fiera.-
-Lily, ma che cazzo ci fai con tutta questa roba?-
-Non posso dirtelo.- affermai, mettendogli un dito sulla bocca.- E’ top secret.- sussurrai, togliendomi le calze e mettendomi sotto le coperte.
Sentii le palpebre che mi calavano per il sonno, anche se erano solo le cinque di pomeriggio.
Alla fine, mi addormentai.
***
Quando mi risvegliai, sapevo benissimo che la testa mi avrebbe fatto talmente male da sembrare di esplodere.
Erano le otto di sera e fuori aveva fatto buio.
Mi passai le dita sugli occhi e mi accorsi di una presenza accanto a me.
Roman stava ancora dormendo profondamente, con la sua faccia da angelo.
Era così bello, più di quanto mi ricordassi.
La foto sul cartellone non rendeva abbastanza.
Mi soffermai a guardarlo e gli accarezzai la guancia con le dita.
Scesi lungo il petto e mi ci adagiai con la testa, sentendo il suo cuore battere lentamente.
-Devo fare delle cose…E non posso immischiarti.- gli sussurrai, sapendo ovviamente che non potesse sentirmi, ma per una volta volevo essere sincera.
Dovevo stargli lontana, almeno per un po'.
Anche se mi risultava impossibile.
-Buongiorno.- bofonchiò, sbadigliando.
-Buonanotte, sono le otto di sera.- commentai, alzando la testa.
Fu in quel momento che notai la sua cintura slacciata e la patta aperta.
-Non abbiamo scopato, vero?- chiesi, schietta.
Lui arricciò il naso.- Neanche se lo volessi, hai l’alito di un camionista.-
-Grazie per avermi riportato a casa.- aggiunsi, abbracciando il cuscino e vedendolo mentre si rivestiva.
-Ho conosciuto una ragazza.- affermò, infilandosi le scarpe.
Cos’è, vuoi farmi ingelosire?
-Buon per te.- gli dissi, cercando di apparire disinteressata.
Non volevo sembrare disperata.
-E’ molto bella ed è interessata veramente a me.-
Alzai le spalle. -Sono tutte interessate a te.-
-Ho bisogno che tu me lo dica, Lily, che me lo dica in faccia senza scappare più, così potrò andare avanti una volta per tutte.- borbottò gesticolando.
Aveva ragione, dovevo farlo.
Dovevo togliermelo di torno.
Mi inginocchiai sul materasso e lo guardai negli occhi.- D’accordo Roman: è finita. Puoi dilettarti con tutte le donne che vuoi, vivi, innamorati di nuovo, fai la tua vita e io farò la mia.-
Era la bugia più difficile che avessi mai detto e capii che lui c’era rimasto davvero male.
-Bene.-
-Bene.-
Prese la giacca e se ne andò, sbattendo la porta.
Preferivo vederlo felice con qualcun altro, che triste e insoddisfatto con me.
Forse questo era il segno che ci tenevo davvero a lui.
***
Le cose sarebbero peggiorate il giorno successivo, quando avrei dovuto testimoniare contro Roman per farmi amica Olivia.
Mi misi una gonna da vecchia, per sembrare di essere tipo in Law and Order.
Quando entrai in macchina però, mi sentii osservata.
C’era un’altra auto, dai vetri oscurati, dall’altra parte del marciapiede.
Non era la prima volta che la vedevo.
Inizialmente credevo che fosse l’ordine che mi teneva d’occhio, però non ne ero più tanto sicura.
Montai in auto e raggiunsi il tribunale.
Appostati fuori c’erano decine di persone con cartelli che insultavano Shelley, definendola un mostro.
Credetemi, c’è di peggio ad Hemlock Grove.
In aula c’erano Olivia e Shelley schierati da una parte e Roman con i suoi avvocati dall’altra.
Durante l’udienza, l’avvocato di Olivia si alzò.
-Signor giudice, chiamiamo a deporre l’ultimo testimone: la signorina Dimitri che ha assistito al cosiddetto omicidio da parte della mia cliente.- esordì l’uomo.
Sia Olivia che Roman erano abbastanza sorpresi di vedermi, nessuno dei due sapeva che sarei venuta.
Mi avvicinai alla destra del giudice e misi la mano sul libricino.- Giuro di dire la verità e nient’altro che la verità.- affermai, sedendomi.
-Signorina Dimitri, ci può dire che cosa successe quella sera?- mi chiese l’avvocato.
-Prove certe dicono che è stato un animale ad uccidere tutte quelle ragazze e avrebbe ucciso anche me se Shelley non si fosse coraggiosamente messa in mezzo.- spiegai.- Shelley Godfrey non ucciderebbe nemmeno una mosca, è una ragazza dolce  e gentile. Tutto ciò che ha visto lo sceriffo Swarn è stata una ragazza uccidere un lupo selvaggio per salvarmi.- raccontai, sorridendo a Shelley.
-E, per quanto riguarda la causa di affidamento che richiedere il signor Godfrey, lei può affermare che saprebbe curarsi di lei?-
Stavo per dire una cosa orribile, ma che sotto sotto era anche la verità: con tutti i problemi che aveva Roman, non poteva occuparsi anche di Shelley.
-Assolutamente no.-
Vidi Roman stringere i pugni, furioso, con il fumo che gli usciva dal naso e dalle orecchie.
Olivia, invece, fece un bel sorriso: proprio quello che volevo.
-Questa è la riprova che l’unica soluzione è quella di affidarla alle cure di sua madre, signorina Godfrey.- esordì il giudice, battendo il martelletto.- L’udienza è tolta.-
Presi la mia borsa e mi avviai all’uscita prima che Roman mi uccidesse per davvero.
Sentii le sue scarpe con il leggero tacco rincorrermi e la sua mano afferrarmi il braccio.
-Ma che cazzo fai?! L’hai lasciata a lei!- esclamò, accigliato.- Non se ne prenderà mai cura, la vuole con se solo per mettere le mani sul suo fondo beneficiario! Non le ha mai voluto bene!-
-Roman, mi hanno detto di dire la verità ed è quello che ho fatto: non riesci a gestire l’azienda, se non tocchi una goccia di sangue diventi isterico e non hai ancora notizie di Nadia, come ti aspetti di poter prenderti cura anche di Shelley?- replicai.
-Questi non sono affari tuoi.- ribatté, serrando i denti.
-Sì, invece, Shelley è mia amica e io le voglio bene. E ti prometto che dal primo momento che varcherà la porta della casa di Olivia, io la terrò d’occhio.-
In realtà, non lo avevo ancora detto a nessuno, ma avevo intenzione di ampliare i miei poteri, anche se poteva essere pericoloso.
Lui si accigliò.- In che modo?-
-Se ci riesco, te lo farò sapere.- affermai, uscendo dall’edificio. Quelle luride persone erano ancora lì.- Andate tutti a fanculo!- gridai, spingendoli via.
Entrai in macchina, riprendendo fiato ed eccola là.
L’auto con i vetri oscurati era ancora lì.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Hemlock Grove / Vai alla pagina dell'autore: JennyPotter99