Ognuno lascia la sua impronta nel luogo che sente appartenergli di più.
(Haruki Murakami)
Non ricorderai i passi che hai fatto nel cammino ma le impronte che hai lasciato.
(Anonimo)
Non andare dove il sentiero ti può portare; vai invece dove il sentiero non c’è ancora e lascia dietro di te una traccia.
(Ralph Waldo Emerson)
Nevica.
Amo passeggiare in mezzo alla neve
nel suo meraviglioso avvolgente silenzio.
Ho la sensazione di trovarmi in un mondo fatato
nel quale la mente,
per un momento,
si alleggerisce e vola altrove.
Tutto è ovattato,
non si sentono rumori,
solo quelli dei fiocchi di neve,
simili a cristalli di ghiaccio che,
scendendo dal cielo,
in un volteggio che rapisce l’occhio,
giungono sul selciato,
dove i miei passi li schiacciano facendoli scricchiolare.
Gli alberi intorno paiono aver indossato
un mantello di bianco velluto ricamato.
Un mulinello di vento solleva la neve caduta e,
per un attimo,
ho quasi l’impressione
di vedere qualcuno venirmi incontro.
E’ una illusione ottica, lo so.
Poi sento un soffio leggero
che mi accarezza il volto
e mi sembra di udire un sussurro provenire da lontano.
E’ solo il fischio del vento che si è alzato improvviso.
Persa in questa atmosfera,
non faccio in tempo a voltarmi
che la percezione che ho avuto è scomparsa.
Mi guardo intorno smarrita
e mi ritrovo sola,
in questo luogo fuori dal tempo,
ma se volgo lo sguardo indietro
vedo alcune orme di fianco alle mie
che disegnano un nuovo percorso
e un sorriso mi compare sulle labbra.