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Autore: Justice Gundam    08/12/2020    0 recensioni
[Super Robot Taisen]
(SUPER ROBOT TAISEN) Nell'anno Space Century 141, un'arma sperimentale chiamata Excellence sta per avere un impatto inaspettato su un'umanità che corre sempre di più verso l'autodistruzione. I piloti Fiona e Raul Greyden, e i loro compagni Lahge e Mizuho saranno presto coinvolti in eventi oltre la loro immaginazione, e dovranno lottare assieme ad un piccolo esercito di eroi per cercare di mettere ordine in questo caos...
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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SUPER ROBOT TAISEN S

Una fan fiction crossover (Super Robot Taisen) scritta da: Justice Gundam

 

oooooooooo

 

Capitolo 4 – Verso Amaterasu

In un altro luogo, diverse ore dopo l’intervento della Nadesico-B e della Ral Kairam sulla Luna… una giovane donna dai lunghi capelli rosati, con grandi occhi azzurri e un kimono dai colori vivaci ed eleganti al tempo stesso, tra cui prevaleva un delicato viola chiaro, stava assistendo in silenzio alle operazioni di carico di un Mobile Suit dall’aspetto maestoso – un Gundam bianco e grigio con delle grandi “ali” blu sulla schiena, che lo facevano assomigliare ad una sorta di angelo distruttore. Lacus Clyne aveva un'espressione preoccupata sul viso mentre osservava il Freedom Gundam che veniva trasportato a bordo dell’Eternal, la nave da guerra di cui era la comandante…

Con un sibilo, la cabina di pilotaggio del Freedom Gundam si aprì, e ne uscì un giovane in tuta da pilota che si tolse l’elmetto appena gli fu possibile, rivelando un volto dagli occhi viola e i capelli castani tagliati corti, dall’espressione tranquilla ma in qualche modo scioccata, come se il suo sguardo fosse sempre fisso verso qualcosa di terribile che solo lui poteva vedere.  

Kira Yamato, il pilota del Freedom Gundam, fluttuò fuori e si diresse verso Lacus senza nemmeno preoccuparsi di disattivare la PS Armor. "Lacus!" esclamò, non volendo farla aspettare ancora.

"Kira!" Disse Lacus, sorridendo mentre salutava il giovane asso. "Sono così felice di vederti. Al momento, siamo in una posizione difficile con ZAFT e Neo Zeon…"

"Lo so, è per questo che ho cercato di unirmi a te appena ho potuto." Rispose Kira con un cenno del capo. "Ho sentito che anche la nuova macchina è stata completata."

La cantante dai capelli rosa annuì con un piccolo sorriso. "Sì ... Lo Strike Freedom Gundam è pronto. Se vuoi, puoi dargli un'occhiata."

Il giovane annuì, e Lacus condusse Kira agli hangar dove  lo aspettava il Mobile Suit di nuova costruzione di cui avevano parlato…

E una volta lì, Kira diede un’occhiata al colosso di metallo che stava venendo ultimato, restando semplicemente sbalordito: assomigliava molto al Freedom Gundam a cui era abituato, eppure le differenze erano abbastanza evidenti: sembrava notevolmente più agile, più lucido e molto più potente della sua controparte, e sfoggiava quello che sembrava un gruppo di DRAGOON blu sul dorso, che spuntavano dalla schiena del possente Mobile Suit come ali, e aveva anche un paio di fucili montati sui fianchi. Sembrava possente e maestoso, ed emanava un'aura quasi palpabile di potere.

"Questo… è lo Strike Freedom Gundam..." iniziò Kira, dando uno sguardo più attento a quello cche sarebbe presto diventato il suo Mobile Suit. "Vedo… che hai incorporato il sistema DRAGOON in esso..." Lacus riuscì a sentire una fitta di dolore nella voce del ragazzo dai capelli castani. I tragici ricordi di diversi anni fa, quando la ragazza che Kira amava all’epoca era stata uccisa da un raggio sparato da un DRAGOON, erano ancora freschi nella mente del ragazzo...

"Grazie, Lacus..." disse Kira, con un raro sorriso, appena accennato, sulle labbra. "Con questa nuova macchina, potrò combattere di nuovo, e questa volta senza più esitazioni..."

"Kira..."

Prima che Lacs potesse dire altro, Kira le prese gentilmente le mani in un gesto di affetto. "Sono sicuro che quando sarà completato, non ci sarà più bisogno di preoccuparsi." la rassicurò. "Per adesso, dobbiamo cercare di raggiungere i nostri amici e dare loro una mano."

"E’ vero ..." rispose Lacus con voce sommessa. “Ora, la cosa più importante è raggiungere i nostri compagni ad Orb, e cercare di toglierli da questa difficile situazione. Tu e il nuovo pilota, Raul Grayden, siete le nostre migliori possibilità di vincere contro ZAFT e Neo Zeon in questo momento. Lo Strike Freedom è praticamente pronto ..."

"Lo so. Non possiamo permetterci di perdere lo Excellence." Rispose Kira. "Dobbiamo iniziare subito i preparativi e partire non appena lo Strike Freedom sarà operativo. Questa è una battaglia che non possiamo permetterci di perdere".

Lacus annuì in silenzio, comprendendo il punto di vista di Kira. Il momento della resa dei conti finale con la ZAFT si stava avvicinando…

oooooooooo

Le porte scorrevoli si aprirono silenziosamente, consentendo a Fiona, Lahge, Mizuho e al tenente Saburouta di accedere al ponte principale della Nadesico B, dove il capitano Ruri Hoshino, già al suo posto di comando, e il suo secondo in comando Hari Makibi stavano già aspettando. La prima impressione della pilota dai capelli rossi fu che la nuova corazzata fosse all'avanguardia, per essere stata costruita dalla Nuova Federazione Terrestre: elegante, pulita, senza componenti fuori posto, ben illuminata... anche se, bisognava ammetterlo, un po’ inquietante nella sua apparente perfezione. Non sarebbe stata sorpresa se qualcuno le avesse detto che la nave era completamente controllata da un sistema automatizzato...

Ma tali considerazioni potevano attendere. Mentre il gruppetto entrava sul ponte di comando e le porte si chiudevao dietro di loro, Ruri e Hari si alzarono e scesero dai loro posti per presentarsi ai rifugiati... che, a loro volta, si misero sull’attenti e salutarono.

"Dovrei presentarmi ancora una volta. Capitano Ruri Hoshino, capitano della corazzata mobile Nadesico B, della Quarta Flotta della Nuova Federazione Terrestre." Disse la ragazzina dai capelli argentati. "Per quanto concerne voi... attraverso una rapida ricerca, ho potuto accertare che fate parte del ramo ricerca armi robotiche delle nostre Forze Armate."

"È corretto, capitano Hoshino... anche se non è mai stata nostra intenzione unirci a quel ramo dell'esercito, non abbiamo mai avuto molta scelta in merito, al fine di continuare le nostre ricerche" rispose Mizuho. "Mi chiamo Mizuho Saiki. Il mio compito è supervisionare i problemi meccanici e l'assemblaggio dei frame dell’Excellence."

"Il mio nome è Lahge Montoya." Lahge continuò. "Sono stato incaricato di verificare il reale potenziale dell’Excellence in battaglia".

"Per quanto mi riguarda... sono uno dei due piloti scelti dell’Excellence, Fiona Grayden. Mio fratello Raul è anche lui un pilota… e attualmente sulla Terra per completare i test della sua unità Excellence alla sede centrale di Morgenroete, nel Principato di Orb." Concluse Fiona, sperando che suo fratello stesse bene. "Capitano Hoshino, se posso fare una domanda ... Non sa se ci sono altri sopravvissuti dei laboratori?"

"Sia la Nadesico B che la Ral Kairam hanno scandagliato l'area, ma non sono stati individuati sopravvissuti. A meno che non contiamo una navetta della Nuova Federazione Terrestre che si allontanava dall’area dei combattimenti." Spiegò Hari, dopo aver ricevuto un cenno del capo da Ruri. Fiona notò che il ragazzo dai capelli neri sembrava cercare l'approvazione del capitano ... "Siamo comunque riusciti a recuperare un frame umanoide rosso... Correggetemi se sbaglio, ma immagino che sia uno dei frame della vostra macchina. Me lo può confermare, pilota Greyden?"

"Sì... ovviamente lo Striker Frame..." sospirò sconsolata Mizuho. Quindi, tutti gli altri frame sono andati persi, inclusi quelli ancora in via di sviluppo. Lo Striker Frame è sfuggito alla distruzione... e temo che non ci servirà a molto nello spazio..."

"Non essere così negativa, Mizuho... mi dispiace, ma quelli possono sempre essere ricostruiti, giusto?" Fiona cercò di incoraggiare la sua amica, anche se notò, con suo grande dispiacere, che probabilmente non stava facendo un gran bel lavoro...

Fortunatamente, Mizuho sembrava almeno apprezzare il suo tentativo di tirarla su di morale, e riuscì a sorridere. "Sì, lo so... siamo ancora vivi, ed è questo che conta davvero..."

"Molto bene. Permettetemi quindi di fare le dovute presentazioni." Ruri proseguì, indicando ora Hari con gli occhi. "Lui è il tenente Hari Makibi, vice capitano della Nadesico B."

"E quanto a me... io sono il guardiamarina Takasugi Saburota... ma lo sapevate già, direi!" si vantò il biondo ex soldato gioviano. "Comunque, se state cercando un pilota di prima classe, l’avete trovato!"

Ancora una volta, Hari fu irritato dall'atteggiamento altezzoso dell'uomo più alto e gli lanciò un'occhiataccia. "A dire il vero, lei è solo un guardiamarina ..." sbottò, guadagnandosi una reazione da parte di Saburota che potrebbe essere meglio descritta come melensa e al tempo stesso ironica.

"E allora? C'è un problema se sono solo un guardiamarina? Lo dici come se fosse una brutta cosa..." rispose Saburouta.

Hari sospirò esasperato. Ancora una volta, lo stava stuzzicando ... e davanti ai loro ospiti, per giunta! "No, non ho niente da dire sui suoi meriti o sul suo grado!" rispose il ragazzino. "È l'atteggiamento che è un problema!"

Ruri chiuse gli occhi. "Se le sue capacità sono buone, la personalità è irrilevante" disse con voce quasi impassibile, ponendo fine alla discussione. Hari strinse i denti e girò la testa altrove, mormorando che anche l'atteggiamento avrebbe dovuto contare qualcosa... ma alla fine, lui era un subalterno e il membro più giovane dell'equipaggio. Tutte le decisioni spettavano al capitano.

"Capitano Hoshino, se mi è concesso..." disse Mizuho, ​​alzando leggermente la mano. Ruri la guardò e le fece segno di parlare, e la ragazza si schiarì la gola prima di farle la domanda. "Allora… qual è la nostra condizione, in questo momento? Cosa dovremmo fare adesso?"

Ruri sembrò esitare un secondo prima di rispondere. "Al momento, la Nadesico B è in viaggio verso la colonia di Amaterasu." rispose, guardando una mappa orbitale visibile su uno schermo pochi metri sopra le loro teste. "Non appena ci arriveremo, verrete affidati agli agenti della Nuova Federazione, che in seguito vi condurranno nuovamente sulla Terra. Tuttavia, avrei prima una richiesta da farvi."

"Ci dica pure, capitano Hoshino. Come possiamo esservi utili?" Chiese Fiona di rimando, già immaginando cosa stesse cercando di dire la giovane comandante dai capelli d'argento. Ora che era abbastanza vicina, Fiona si rendeva conto che Ruri era davvero giovanissima – non più di quattordici o quindici anni, eppure il suo comportamento posato e razionale la faceva sembrare più grande. E poi, quegli occhi ambrati stranamente profondi, nei quali si leggeva un’ombra di malinconia…

"Al momento, la Nuova Federazione sta affrontando molti problemi da varie parti". Spiegò Ruri, cercando di riassumere la situazione. "I terroristi che attaccano le colonie aderenti al Piano Hisago e gli attacchi delle forze combinate della seconda insurrezione di Neo Zeon e della ZAFT sono solo gli ultimi di una lunga serie di problemi. È molto probabile che la Nadesico B verrà attaccata durante il suo viaggio o durante la sua permanenza nella colonia. Pertanto, volevo chiedervi di prestarci la vostra assistenza e di combattere per noi, almeno fino a quando non potremo riconsegnarvi alle autorità competenti ... "

Fiona socchiuse gli occhi e guardò i suoi compagni, già immaginando che non ne sarebbero state troppo contenti. Tuttavia, erano anche consapevoli che non c'era molta scelta. Considerando la situazione, il meglio che potevano fare era cercare di rendersi utili ai loro soccorritori e combattere per loro conto. Almeno, in questo modo avrebbero potuto raccogliere più dati sulle capacità combattive dell'Excellence, che gli avrebbero guadagnato alcuni punti con gli agenti della Nuova Federazione ...

"Non è... esattamente come immaginavo di usare i frame dell’Excellence ..." affermò Lahge. "Ma in questo momento, immagino che non possiamo farci molto... va bene, Fiona, questo significa che combatteremo al fianco dell’equipaggio della Nadesico B."

"Sono d'accordo anch’io." Continuò Mizuho. "Fiona, sentiti libera di prendere la tua decisione."

La pilota dai capelli rossi sorrise tra sé e si mise le mani sui fianchi. "Va bene, allora... immagino che non ci sia molta scelta al momento, dico bene?" chiese retoricamente. "Va bene, capitano Hoshino, siamo pronti a combattere al fianco della Nadesico B. Una mano lava l’altra, ed entrambe lavano il viso, per così dire!"

Ancora una volta, il viso pallido e delicato di Ruri cambiò a malapena espressione. "Vi siamo grati per questo. Crediamo che il vostro sostegno sarà estremamente utile per completare la nostra missione." lei rispose. "La nostra speranza è che il nostro compito proceda senza intoppi, in ogni caso."

"Lo stesso vale per noi." fu la risposta di Lahge. "Ma, se non sono troppo indiscreto, posso chiedere cosa sta succedendo nelle colonie di Amaterasu? Ci siamo rinchiusi in quel centro di ricerca per gran parte delle nostre vite e non siamo... al passo con gli avvenimenti più recenti."

"Comprendo." Rispose Ruri. "Se è così, permettetemi di rispondere: recentemente si sono verificati incidenti molto gravi nelle colonie che aderiscono al Piano Hisago, un progetto il cui scopo è creare un modo nuovo, più veloce e più sicuro per viaggiare nello spazio attraverso alcune tecnologie rivoluzionarie di Boson Jump... "

oooooooooo

La Ral Kairam, dopo un breve incontro vicino alla base lunare, aveva proseguito per la sua strada, spingendo i suoi motori quasi al limite per recuperare il tempo perso. La loro missione era della massima importanza, dopo tutto, e non era il caso di altre distrazioni. Al momento, Amuro, Judau e Roux erano sul ponte di comando vicino al capitano Bright Noah, e stavano tutti tenendo d'occhio gli strumenti, come se si aspettassero qualche anomalia da un momento all'altro ...

"La situazione è ancora sotto controllo, capitano Noah." riferì un membro dell'equipaggio, sempre tenendo gli occhi sugli strumenti di navigazione, e rivolgendo di tanto in tanto un'occhiata al comandante e ai tre piloti. "Al momento, nessuna attività anormale è stata rilevata su Luna-5. L'oggetto sta continuando il suo viaggio verso il punto limite di arresto alla velocità normale. Alcune unità Neo Zeon e ZAFT sono state segnalate nelle vicinanze, ma non sembrano intraprendere azioni offensive o difensive fin d'ora ".

"Non durerà a lungo, questo è chiaro." Affermò pensieroso Bright. "Questo potrebbe rappresentare un problema. I Mobile Suit che abbiamo al momento non sono all'altezza delle capacità delle armi mobili dell'alleanza Neo Zeon / ZAFT, specialmente quelle usate dai loro assi."

"Sfortunatamente, questo è vero... ho visto come il Freedom Gundam è stato danneggiato dal Force Impulse Gundam, nella battaglia durante l’operazione Angel Down..." rispose Judau, guardando ansiosamente la sua ragazza in piedi nelle vicinanze. I suoi capelli neri ondeggiarono leggermente mentre usava una mano per pettinare un botto che cadeva sui suoi occhi verdi. "Il Double Zeta Gundam non può competere con il Destiny Gundam e il Legend Gundam, e temo che il Gundam Mk-3 non se la caverà meglio ..."

Sfortunatamente, era un dato di fatto. Anche i Gundam più avanzati e potenti di Terminal avevano i loro limiti… e erano stati rapidamente lasciati nella polvere dai nuovi e  potenti Gundam della ZAFT, pilotati dagli assi Shinn Asuka e Rey Za Burrel. "Da quello che ho sentito, Anaheim sta sviluppando un nuovo modello di Gundam, con un sistema di attacco simile ai DRAGOON o ai Funnel ... e Terminal ha appena completato un nuovo paio di Gundam a propulsione nucleare." disse Amuro, cercando di alleggerire almeno l'atmosfera un po’. Dopotutto, da quando era iniziata la guerra tra la Federazione della Nuova Terra e l'alleanza Neo Zeon / ZAFT, la Federazione era stata in gravi difficoltà, e il fatto che nessuna fazione sulla Terra fosse riuscita a trovare armi corrispondenti significava che la Terra stessa era vicina al disastro... soprattutto considerando quale fosse l'obiettivo di Neo Zeon!

"Nuovi modelli di Gundam?" chiese Roux incuriosita. “Se è così, significherebbe per noi un po’ di ossigeno, e delle migliori possibilità di vittoria.”

Amuro annuì. "Sì ... da quello che ho potuto dedurre, sono conosciuti come RX-93 Nu Gundam, ZGMF-X20A Strike Freedom Gundam e ZGMF-X19A Infinite Justice Gundam. Inoltre, ci sono altri tre Mobile Suit aggiuntivi in ​​fase di sviluppo, ma è più o meno tutto quello che so." rispose l'asso Newtype. "Kira dovrebbe aver già ricevuto la sua nuova macchina a bordo dell'Eternal. Athrun è ancora a bordo della Archangel, che è ad Orb in fase di riparazione. E i test sulla mia macchina non sono ancora completati. Dovrò essere presente per la calibrazione finale del Nu Gundam, il che significa che, finché la Archangel, la Eternal e la Kusanagi non si uniranno a noi, dovremo accontentarci di quello che abbiamo. "

"Capisco... ammesso che duriamo abbastanza a lungo da incontrarci con le tre navi e vedere di persona quei nuovi Gundam..." sussurrò Roux a se stessa, i suoi lunghi capelli viola che ondeggiavano dolcemente sul suo viso. Aveva sentito dire che Athrun Zala, il famoso asso della ZAFT, e la sua compagna Meyrin Hawke erano stati quasi uccisi nel loro tentativo di fuggire da Gibilterra dopo essere stati manipolati e traditi dalla loro nazione d'origine... e sperò che i due ex membri dell'equipaggio della Minerva ora stessero bene.

Immaginando quali potesseo essere i pensieri della sua ragazza, Judau appoggiò una mano sulla spalla di Roux. "Non preoccuparti, Roux... staranno bene! Voglio dire... Athrun è sopravvissuto a cose così assurde, che mi fa pensare che abbia fatto un patto col diavolo o cose del genere, quindi sono sicuro che gli andrà bene anche questa volta! " disse Judau.

Roux annuì e fece un piccolo sorriso, grata per il supporto. "Lo so. Grazie, Judau, se non fosse stato per te e gli altri ragazzi di Shangri-La, non so cosa farei adesso!"

"Hehee ... allora siamo pari, direi. Io stesso non sarei qui se non ti avessi incontrata!" rispose Judau, con una breve risatina che riuscì a ravvivare un po 'gli spiriti di tutti, riuscendo anche a un sorriso dei veterani induriti come Amuro e Bright. Eppure, la voce di Judau aveva un tono malinconico... stava ovviamente ricordando tutte le persone che erano morte nelle lotte passate e il cui sacrificio era minacciato dalla nuova guerra in fermento.

"Capitano Noah! Luna-5 ha iniziato ad accelerare!" La voce di una graziosa ragazza adolescente dai capelli blu proveniva da una delle console: era piuttosto carina, con i capelli blu scuro che le scorrevano lungo, indossava una camicetta bianca a maniche lunghe attaccata con un colletto alla marinara blu-verdastro e un gonna. Un nastro rosso era legato sul davanti e allacciato attraverso un anello attaccato alla camicetta. Indossava anche calzini bianchi e mocassini marroni. Amuro e gli altri piloti la conoscevano bene – si chiamava Chidori Kaname, ed era una Whispered: una persona facente parte di un gruppo di misteriosi individui capaci di comprende la Black Technology, una tecnologia molto più avanzata rispetto ai tempi in cui vivevano. Proprio a causa delle loro conoscenze della Black Technology, i Whispered erano ricercati da molte organizzazioni, spesso con obiettivi malvagi… e la Mithril, un’organizzazione segreta anti-terrorismo, si era assunta il compito di trovarli e proteggerli. Amuro e Judau avevano conosciuto Chidori proprio quando uno dei migliori soldati della Mithril, il sergente Sousuke Sagara, l’aveva salvata da un mercenario al soldo dei terroristi di Amalgam…

"Va bene, Chidori, ottimo lavoro" disse Bright, rivolgendosi al giovane coniglietto del ponte. "Ci puoi dire qualcosa di più sulla posizione del nemico?"

"I Mobile Suit stanno assumendo posizioni di combattimento intorno a Luna-5 ... Penso che si stiano preparando per la difesa." Rispose Chidori, dando una rapida occhiata al suo radar. "Confermato! Vedo che ci sono un paio di vascelli di classe Nazca a guardia dei lati dell'asteroide... e altre due corazzate, una delle quali è probabilmente la Mussaka, si stanno avvicinando lentamente al sito!"

"Capisco. Non vogliono che facciamo saltare quella roccia prima del punto limite di intercettazione..." mormorò Amuro. "Va bene, probabilmente faremmo meglio a mandare dei dummy per confondere i loro radar, e poi spostarci per prenderli ai fianchi."

"Cercheremo di concentrare le nostre forze su un lato e attaccare non appena saranno sufficientemente distratti." Continuò Bright. "A tutti i piloti, preparatevi al lancio. A tutti gli operatori, continuate a monitorare Luna-5 e avvertiteci di ogni variazione nel suo movimento. Timoniere, cercate di prendere una certa distanza per ora. Vogliamo avanzare inosservati il più a lungo possibile."

"Ricevuto!" tutti risposero quasi all'unisono, mentre Amuro, Judau e Roux si precipitavano verso le grucce, pronti a salire a bordo dei loro Mobile Suit ...

Un'altra dura battaglia stava per iniziare, con il destino della Terra in ballo...

oooooooooo

Ma mentre dalla parte di Terminal si preparavano i preparativi per una terribile battaglia e la tensione stava raggiungendo livelli critici... dall'altra parte, a bordo della corazzata ZAFT chiamata Minerva, era in corso un dibattito particolare tra due delle più grandi menti che stavano dirigendo la guerra. I due erano seduti ai lati opposti di una scacchiera, impegnati in una partita l’uno contro l’altro.

Seduto ad un lato della scacchiera c'era un uomo sulla prima trentina, alto, con un fisico ben sviluppato, che indossava un'uniforme rossa con rifiniture dorate, stivali militari neri alti fino al ginocchio e una sorta di armatura pettorale con un un'aquila dorata disegnata su un campo nero. I suoi capelli biondi erano pettinati in modo ordinato, esaltando il suo aspetto già impressionante, e i suoi occhi verdi ed acuti mostravano chiaramente la forza della sua personalità. La sua bellezza era solo leggermente turbata da una piccola cicatrice tra gli occhi, sul setto nasale... e anche questo in qualche modo aumentava il suo fascino e il suo magnetismo.

"Quello che sto cercando di dire", spiegò l’uomo, mentre spostava un alfiere per contrastare il cavaliere del suo avversario "...è che le nostre operazioni su Luna-5 sono solo l'inizio del progetto finale di Neo Zeon. La migrazione forzata dell'intera popolazione della Terra nello spazio, che favorirà il risveglio del potenziale Newtype latente in tutti gli esseri umani. Luna-5, di per sé, non è sufficiente allo scopo... ma è un importante punto di partenza."

L’uomo all’altro lato della scacchiera annuì lentamente. "Capisco..." disse, con una voce morbida stranamente simile a quella del primo oratore. Sembrava anche un tipo intelligente e diplomatico, ma il suo aspetto era molto diverso da quello del suo avversario. Era vestito elegantemente di bianco e viola chiaro, i colori tipici di un politico di alto rango della ZAFT - più esattamente, un membro del Consiglio Supremo della ZAFT - e i suoi lunghi capelli neri leggermente ricci con riflessi blu incorniciavano un viso pallido con un comportamento sereno, quasi serafico. Tuttavia, uno sguardo più attento avrebbe mostrato che dietro la sua affabilità c'era una mente acuta e spietatamente brillante... e che tra sé e sé, si stava godendo il confronto intellettuale. "Pertanto, colonnello Char Aznable, questa è la sua convinzione. La causa dei problemi attuali è il pianeta Terra stesso. Lei afferma che gli esseri umani sono ancora vincolati dalla sua attrazione gravitazionale e non possono compiere i passi necessari per raggiungere la loro nuova fase evolutiva. A complicare le cose, gli umani che rimangono sulla Terra sono indifferenti ai problemi delle colonie spaziali, quando non sono apertamente ostili come la Blue Cosmos. Rimangono chiusi nel loro piccolo mondo e si comportano come se la Terra fosse la loro proprietà privata. Ho capito correttamente la sua teoria?"

"Per la maggior parte, sì." rispose l'uomo biondo di nome Char Aznable: un uomo la cui fama lo precedeva sempre ovunque andasse, nel bene e nel male. A seconda di chi si stesse parlando, Char Aznable (o Quattro Bajina, o Casval Zeon Daikum, qualunque fosse il nome con cui si riferiva in quel momento) poteva essere un combattente per la libertà, un traditore della sua patria, un incompreso portatore di giustizia, un eroe tragico o un terrorista assetato di sangue... ma quello su cui tutti erano d'accordo era che si trattava di un uomo straordinario, uno che non sarebbe stato fuori posto accanto a figure come Napoleone o Alessandro Magno... una delle rare persone le cui volontà plasmano i destini di intere nazioni e mondi!

"La Terra è, effettivamente, la madre di tutti gli esseri viventi." Char continuò, mentre chiudeva gli occhi e attendeva la prossima mossa del suo avversario. L’uomo dai capelli neri rifletté per qualche secondo, poi spostò una torre in modo da impedire ulteriori mosse agli alfieri nemici. "Tuttavia, i suoi figli stanno gradualmente accorciando la sua vita. Coloro che vivono su quel pianeta pensano solo a se stessi... e l'era in cui viviamo non ha bisogno di persone che non possono guardare oltre il proprio ego meschino. Direi questo anche questo è conforme alle sue convinzioni, presidente Gilbert Durandal."

"Sì, questo è qualcosa su cui siamo entrambi d'accordo." Rispose Durandal. "A dire il vero, io stesso penso che molte persone, in questi tempi, siano troppo egoiste per fare le scelte giuste. Tuttavia… non per criticare il suo punto di vista, ma piuttosto per espanderlo il più possibile… suppongo che la Terra sia un problema solo fino a un certo punto. Il vero problema dell'umanità è che, dall'inizio della storia documentata... gli esseri umani sono sempre stati accecati dal proprio ego e dalla loro insoddisfazione riguardo alla loro posizione e alle loro capacità. Per risolvere effettivamente il problema della guerra... quello che sarebbe veramente necessario è che ognuno potesse conoscere sè stesso il più possibile, in modo da poter prendere la decisione più vantaggiosa sia per sé che per gli altri. In questo modo non ci sarebbe più insoddisfazione... e quindi, non ci sarebbe più motivo di invidiare gli altri, che è la radice di tutta l'avidità umana, e alla fine, della guerra stessa. Conoscendo la propria posizione nello schema della società, gli uomini non tenterebbero di cambiarla, e il risultato sarebbe una società pacifica dove il benessere e la soddisfazione vengono massimizzati."

"Con tutto il rispetto, il suo discorso è un po’ ambiguo. Ma comprendo il suo punto di vista. E’ alquanto interessante" Rispose Char, mentre spostava un pedone. "Tuttavia, come può immaginare, questo solleva altri problemi. Innanzitutto, come si fa a conoscere se stessi fino a questo punto? Ci sono dubbi in tutti noi. Non abbiamo una conoscenza completa della nostra anima, e spesso non abbiamo una chiara comprensione delle nostre motivazioni. Come proporreste di risolvere questo dilemma?"

"La risposta, colonnello, risiede nel nostro patrimonio genetico." Durandal rispose con un tono un po' malinconico nella sua voce. In un certo senso, il leader di Neo Zeon gli ricordava un certo comandante mascherato dell'esercito della ZAFT, morto da tempo nella battaglia finale della guerra precedente. Durandal aveva sempre visto la discesa nella follia di quell’uomo come il suo più grande fallimento. "I nostri geni conoscono tutti noi, anche ciò che non conosciamo noi stessi. Immaginate quali potrebbero essere i vantaggi se solo potessimo avere tutti accesso a una fonte di informazioni così inestimabile e conoscere tutti i nostri segreti. Sarebbe un passo molto significativo nella realizzazione di una società migliore." Durandal spostò il cavaliere rimastogli, e riuscì ad eliminare una delle torri di Char.

Char sembrò riflettere sulla questione. "Hmmm... certo, ha senso, presidente Durandal. Dovrò riflettere sulla sua teoria." commentò seccamente. Poi, spostò la sua regina e catturò la torre del suo avversario, per poi dare un’occhiata alla situazione sulla scacchiera. “Parità, direi.”

Durandal disse di sì con la testa. “Parità. Vi devo fare i miei complimenti, colonnello. Siete un giocatore molto abile.” Affermò. “E questo scambio di idee è stato… stimolante, in mancanza di un termine più adatto.”   

Tuttavia, prima che si potesse dire altro, un suono acuto risuonò dal congegno di comunicazione che Char portava attaccato alla cintura. Il leader di Neo Zeon rispose rapidamente e lo attivò, avvicinandolo ad un orecchio. “Nanai? Ci sono aggiornamenti?” chiese, parlando alla persona dall’altra parte della comunicazione.

"Colonnello, abbiamo individuato fonti di calore sospette che si avvicinano a Luna-5. Siamo quasi del tutto certi che si tratti di una flotta di Terminal.” Rispose una voce femminile matura. “Abbiamo già dato ordine ai piloti Gyunei Guss e Shiho Hahnenfuss di tenersi pronti. Il Blaze ZAKU Warrior e il Jagd Doga di Gyunei sono già sulle catapulte di lancio."

"Capisco. Ottimo lavoro, Nanai." rispose il colonnello biondo. "Sarò da voi il prima possibile. Fai preparare il mio Sazabi. Molto probabilmente dovrò uscire io stesso."

"Ricevuto. Sarà fatto, colonnello." Rispose il capitano Nanai Miguel, prima che Char interrompesse la comunicazione e si scusasse educatamente con Durandal.

"Presidente, le porgo le mie scuse. Temo di non potermi trattenere oltre." Disse.

Durandal accettò con un leggero cenno del capo. "Comprensibile. Quindi, cercherà di porre fine alla sua disputa con il pilota Amuro Ray, immagino.” rispose il presidente della ZAFT. "Tutto quello che posso dire è che le auguro la migliore delle fortune."

"Apprezzo il pensiero." Rispose Char. "Confido che la sconfitta di Terminal e quella della LOGOS segneranno la caduta dei due maggiori ostacoli alla nostra alleanza". Fece un inchino, poi cominciò a dirigersi verso gli hangar, mentre Durandal cominciò a dirigersi verso il ponte della Minerva, riflettendo su ciò di cui aveva appena discusso con Char... e sulle somiglianze nelle loro rispettive situazioni.

Amuro Ray... ancora una volta, qualcuno che avrebbe potuto vivere senza complicazioni, se avesse accettato il suo ruolo...” pensò tra sé. “Proprio come Kira Yamato... e la Regina Bianca, Lacus Clyne. È davvero un peccato...

oooooooooo

Visto dalla Nadesico B, lo spazio sembrava ancora più triste e vuoto di quando Fiona lo guardava dalle stanze di osservazione del centro di ricerca. Almeno quello era il posto che poteva chiamare più facilmente casa, e anche nella sua solitudine, essere lì le dava un po' di conforto. Ora, tutto a causa di quell'entità sconosciuta che si era presentata e aveva preso il controllo del loro sistema informatico, il centro di ricerca non c’era più...

Fiona sospirò, la schiena appoggiata al freddo muro d'acciaio mentre si chiedeva come avrebbe spiegato tutto questo a Raul. Lahge e Mizuho avevano già la loro parte di problemi, con Mizuho che si sentiva abbattuta per la perdita dei frame dell’Excellence. Non era il caso di farli preoccupare ulteriormente con i suoi problemi. Non sarebbero stati in grado di aiutarla, comunque, e l'unico risultato sarebbe stato quello di farli deprimere ancora di più... Eppure, non riusciva a mettere da parte i pensieri che, mentre le colonie di Amaterasu si avvicinavano sempre di più, continuavano a tormentarla e ad impedirle di rilassarsi.

Quindi, è così che vanno le cose... un viaggio nelle colonie più lontane per risolvere un mistero in cui non avrei mai pensato che saremmo stati coinvolti...” rifletté, massaggiandosi la fronte. “Mi chiedo cosa ne penserebbe papà, di tutto questo... è stato lui ad avviare la ricerca sulle particelle temporali... le particelle elementari che controllano il flusso del tempo stesso. Papà... i tuoi Motori a Traslazione Temporale, i motori utilizzati dalle unità Excellence, sono alimentati da quelle particelle, dopotutto... ma qual era il tuo obiettivo quando l'hai creato? Cosa volevi lasciare a me e a Raul…?

Volevi ... creare una macchina del tempo?

oooooooooo

CONTINUA…

 

  
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