Event:
Maritombola 11.
Sito:
Lande
di Fandom.
Prompt:
02 - bottiglia vuota.
Dean
trasse un lungo sorso, sentendo la bottiglia alleggerirsi fra le mani.
Era la
terza birra che si scolava e iniziava a preoccuparsi. Stava aspettando
da
almeno un’ora, appoggiato contro il cofano della sua Impala,
guardandosi
intorno di tanto in tanto e ascoltando il silenzio.
Era
stato Castiel a dirgli di raggiungere quel posto dimenticato da Dio,
senza
dargli nessuna spiegazione come al solito.
«Mi
troverai lì», gli aveva detto l’angelo
con un’espressione tormentata, prima di
svanire.
Dove
accidenti sei, Cas?
pensò Dean, svuotando l’ennesima bottiglia di
birra, che lasciò cadere a terra.
Ne prese un’altra e l’aprì, serrando con
forza la mascella.
Era
strano. Castiel non era mai in ritardo.
E
se gli fosse successo
qualcosa?
Dean
ingollò un altro sorso, che gli pizzicò la gola,
facendolo rabbrividire.
«Cas,
dove sei?» chiese a denti stretti, ormai sul punto di salire
in auto e andare a
cercarlo.
Mosse
un passo, calciando inavvertitamente una bottiglia vuota, che
rotolò davanti a
lui, fino a fermarsi proprio davanti ai piedi di Castiel. Dean percorse
tutta
la sua figura con lo sguardo, fino a soffermarsi sul viso. Aveva ancora
un’espressione tormentata, dominata da due occhi languidi e
arrossati.
«Cas,
tutto bene?» gli chiese.
L’angelo
sollevò una mano e indicò la bottiglia che lui
stava ancora stringendo.
«Posso
berne un sorso?» chiese.
Dean
sbatté le palpebre, sorpreso. Doveva essere successo
qualcosa di grave, perché
in circostanze normali Castiel non gli avrebbe mai chiesto di bere
della birra.
«Questa
è l’ultima bottiglia, ma possiamo
dividerla», rispose infine.
L’angelo
avanzò con passo incerto e appoggiò il bacino sul
cofano dell’Impala,
mantenendosi a una certa distanza da lui. Dean gli passò la
bottiglia, che
Castiel rimase a contemplare per alcuni istanti, prima di berne diversi
sorsi.
Tossì un poco, per poi rendergliela.
«Cas,
cosa c’è che non va?»
«Nulla.»
«Non
prendermi per il culo. Perché mi hai fatto venire
qui?»
Castiel
lo guardò e Dean quasi ci si perse in quegli occhi che
ricordavano l’indaco
della sera. Bevve un po’ e passò di nuovo la
bottiglia all’angelo. Per una
frazione di secondo, Dean pensò di aver posato le labbra
nello stesso punto in
cui le aveva posate Castiel e si ritrovò ad arrossire suo
malgrado.
«Volevo
stare con te.»
Tornò
a guardarlo negli occhi. Si era lasciato ipnotizzare da quelle labbra
umide e
dal loro schiudersi.
Dean
si aggiustò meglio la giacca di pelle, sentendosi a disagio.
Non che non gli
facesse piacere, ma era certo che ci fosse dell’altro. Rimase
in silenzio,
sperando che Castiel continuasse, che lasciasse finalmente cadere il
muro che
aveva eretto.
«Dean,
è difficile.»
«Lo
so, Cas.»
Dean
riprese la birra e bevve l’ultimo sorso. Rimase a osservare
la bottiglia per
alcuni istanti, finché non la posò sul cofano,
proprio fra loro due. Era solo
una stupida bottiglia vuota, eppure non aveva avuto il coraggio di
buttarla a
terra. In fondo, l’aveva condivisa con Castiel...
«Lo
dirò io, allora», esordì, trovando il
coraggio chissà dove e ostentando una
sicurezza che non aveva affatto, «non so cosa
accadrà in futuro, non so se alla
fine di questa storia potrò vivere una vita decente, ma
voglio, anzi, pretendo
che tu sia al mio fianco. Non mi frega un cazzo dell’Inferno
o del Paradiso: tu
devi esserci. Io...» Dean si interruppe. Il coraggio era
scivolato via
all’improvviso e il cuore aveva preso a battere forte nel
petto, quasi gli
stesse urlando di tacere, di non proseguire, come se lo stesse
supplicando di
non fargli del male.
«Ti
amo, Dean.»
La
voce di Castiel lo fece trasalire. Strabuzzò gli occhi e lo
guardò: stava
piangendo in silenzio. Dean scosse il capo e gli si accostò,
urtando la
bottiglia vuota, che cadde a terra e rotolò via. Gli prese
il viso fra le mani
e posò la fronte contro la sua, chiudendo gli occhi.
«Lo
dirò se mi prometti che non andrai via, che resterai con me.
Per sempre»,
disse, scandendo ogni singola parola.
Castiel
gli carezzò una guancia e gli sfiorò le labbra
con le proprie.
«Lo
prometto», rispose.
Dean
sentì il nodo che aveva in gola sciogliersi e sorrise.
«Ti
amo anch’io, Cas.»